temperture troppo alte

Ciao a tutti,
oggi in maturit'abbiamo toccato temperature assurde e non avevamo in dotazione nemmeno un ventilatore.
Vi sembra giusto?
A me sembra ASSURDO.
Mi ricordo che c'è una temperatura minima per lavorare, vi chiedo: c'è anche una temperatura limite?
Credo non sia salubre lavorare a 38 gradi, essere costretti a sentirsi sudare, con la testa che gira e il bisogno costante di bere.
Per ora, tutti si lamentano ma nessuno dice niente, non sarebbe un diritto avere delle condizioni di lavoro accettabili?
GRazie a chi vorrà rispondermi

Noi avevamo due ventilatori ma si moriva di caldo ugualmente. Fuori c'erano 40 gradi.

Grazie, avevo già letto quel link, ma, appunto, non dice nulla di preciso sul massimo ammissibile.
Credo che lavorare a 38 gradi non sia giusto, semplicemente.

chi ci difende?

Hai letto l'articolo sulla home page di Orizzonte Scuola? A Palermo i dipendenti comunali sono stati mandati a lavorare a casa alle 11 per il troppo caldo. Gli insegnanti, giustamente si sono lamentati.

Sì l'ho letto...ma ci lamentiamo (non tutti!) e poi? Non abbiamo nient'altro da poter fare? Da mostrare per ottenere almeno un accidenti di ventilatore

Sinceramente la scuola almeno dei ventilatori dovrebbe metterli a disposizione.

Appunto...ma niente che la obblighi a farlo. Siamo nel 2020 e dobbiamo lavorare così

baustelle ha scritto:Hai letto l'articolo sulla home page di Orizzonte Scuola? A Palermo i dipendenti comunali sono stati mandati a lavorare a casa alle 11 per il troppo caldo. Gli insegnanti, giustamente  si sono lamentati.

Ma se fa troppo caldo in ufficio, a casa non fa caldo uguale?

Si presume che tutti abbiano l'aria condizionata a casa?

E si presume che possano lavorare a distanza pagandosi
di tasca propria il consumo per l'aria condizionata durante
le ore di lavoro, mentre l'ente datore di lavoro non gliela paga?

A casa se non si deve stare in videoconferenza si può stare in canottiera e pantaloncini con i piedi a mollo in una bacinella di acqua fredda e il ghiaccio sulla testa

Per gli esami di stato si potrebbe attrezzare almeno qualche aula con l'aria condizionata, se le condizioni di lavoro sono davvero proibitive. Con i cambiamenti climatici se Giugno comincia a mantenere queste temperature si dovranno rivedere i calendari scolastici (ad es. meno vacanze natalizie) sempre che i cambiamenti climatici non sconquassano il vivere civile.

franco.71 ha scritto:Per gli esami di stato si potrebbe attrezzare almeno qualche aula con l'aria condizionata, se le condizioni di lavoro sono davvero proibitive. Con i cambiamenti climatici se Giugno comincia a mantenere queste temperature si dovranno rivedere i calendari scolastici (ad es. meno vacanze natalizie) sempre che i cambiamenti climatici non sconquassano il vivere civile.

Il ministero non è al passo coi tempi e non sembra prendere in considerazione il cambiamento climatico. Il progetto, infatti, è quello di farci stare a scuola anche d'estate (piano estate), e di condizionatori non se ne vede l'ombra. E' come se vivessero in un universo parallelo.

Sì fa un caldo mostruoso, da me ci sono due ventilatori alle spalle della presidente e di un mio collega, io che sono lontana non ho alcun beneficio. Quindi come se non ci fossero. Fa caldissimo e comincio a stare male, bevo come un cammello e devo resistere fino 8 luglio

paniscus_2.1 ha scritto:

baustelle ha scritto:Hai letto l'articolo sulla home page di Orizzonte Scuola? A Palermo i dipendenti comunali sono stati mandati a lavorare a casa alle 11 per il troppo caldo. Gli insegnanti, giustamente  si sono lamentati.

Ma se fa troppo caldo in ufficio, a casa non fa caldo uguale?

Si presume che tutti abbiano l'aria condizionata a casa?

E si presume che possano lavorare a distanza pagandosi
di tasca propria il consumo per l'aria condizionata durante
le ore di lavoro, mentre l'ente datore di lavoro non gliela paga?

Gli edifici pubblici sono diversi dalle abitazioni private. Capita di avere uffici senza finestre. Solo per dirne una.

Caldo canicolare, ma almeno i ventilatori erano nell'aula d'esame. 2 uno più forte e un altro meno, entrambi accesi, finestre spalancate e si boccheggiava!

baustelle ha scritto:Il ministero non è al passo coi tempi e non sembra prendere in considerazione il cambiamento climatico. Il progetto, infatti,  è quello di farci stare a scuola anche d'estate (piano estate), e di condizionatori non se ne vede l'ombra. E' come se vivessero in un universo parallelo.

Ma comunque, l'uso massiccio di condizionatori peggiorerebbe le conseguenze del cambiamento climatico invece che compensarle...

paniscus_2.1 ha scritto:

baustelle ha scritto:Il ministero non è al passo coi tempi e non sembra prendere in considerazione il cambiamento climatico. Il progetto, infatti,  è quello di farci stare a scuola anche d'estate (piano estate), e di condizionatori non se ne vede l'ombra. E' come se vivessero in un universo parallelo.

Ma comunque, l'uso massiccio di condizionatori peggiorerebbe le conseguenze del cambiamento climatico invece che compensarle...

E' chiaro che un ulteriore consumo di energia è sostenibile solo se proviene da fonti rinnovabili.
In questo senso si potrebbero usare i fondi pnrr anche per l'adeguamento energetico, oltre che strutturale, degli edifici pubblici. In particolare degli istituti che dispongono di superfici più o meno ampie per l'installazione di pannelli solari.

Esistono poi soluzioni ultramoderne al problema dell'afa:
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enricastella ha scritto:Ciao a tutti,
oggi in maturit'abbiamo toccato temperature assurde e non avevamo in dotazione nemmeno un ventilatore.
Vi sembra giusto?
A me sembra ASSURDO.
Mi ricordo che c'è una temperatura minima per lavorare, vi chiedo: c'è anche una temperatura limite?
Credo non sia salubre lavorare a 38 gradi, essere costretti a sentirsi sudare, con la testa che gira e il bisogno costante di bere.
Per ora, tutti si lamentano ma nessuno dice niente, non sarebbe un diritto avere delle condizioni di lavoro accettabili?
GRazie a chi vorrà rispondermi

hai ragionissimo, almeno dei ventilatori ci vorrebbero, di una ovvietà sconvolgente. Ma chi se ne importa, tanto il nostro non e' un lavoro, e' una missione...(cioe' soffrite in silenzio, che poi andrete in paradiso)

marialina ha scritto: almeno dei ventilatori ci vorrebbero

Il presidente di mio marito li ha fatti togliere perché con il covid dice che non si possono usare.
Quando oggi è tornato ho temuto seriamente per la sua salute.

Noi li stiamo usando, mai sentito di alcuna normativa Covid a riguardo...così e boccheggiamo, figuriamoci senza!
Per fortuna mi è capitata una presidente, molto tranquilla in primis, ragionevole e perfino sorridente, gli esami, canicola a parte, stanno scorrendo senza grossi problemi finora!

marialina ha scritto:

enricastella ha scritto:Ciao a tutti,
oggi in maturit'abbiamo toccato temperature assurde e non avevamo in dotazione nemmeno un ventilatore.
Vi sembra giusto?
A me sembra ASSURDO.
Mi ricordo che c'è una temperatura minima per lavorare, vi chiedo: c'è anche una temperatura limite?
Credo non sia salubre lavorare a 38 gradi, essere costretti a sentirsi sudare, con la testa che gira e il bisogno costante di bere.
Per ora, tutti si lamentano ma nessuno dice niente, non sarebbe un diritto avere delle condizioni di lavoro accettabili?
GRazie a chi vorrà rispondermi

hai ragionissimo, almeno dei ventilatori ci vorrebbero, di una ovvietà sconvolgente. Ma chi se ne importa, tanto il nostro non e' un lavoro, e' una missione...(cioe' soffrite in silenzio, che poi andrete in paradiso)

Hai colto in pieno il nocciolo della questione.