La scuola come nuova “famiglia”.
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La scuola come nuova “famiglia”.
Noto una pericolosa tendenza che si accentua sempre di più negli anni: genitori completamente deresponsabilizzati nel loro ruolo dalla società, e insegnanti caricati sempre più di compiti che in passato non hanno mai avuto. Come se volessero delegare il ruolo genitoriale alla scuola, lasciando al genitore effettivo solo il compito di procreare, lavorare e guadagnare per poter spendere soldi, sempre più in cose inutili, per soddisfare i propri capricci e quelli dei figli. Tutti quei panegirici sul fatto che l’insegnante è un “educatore”, le pressioni sulle scuole aperte full time o in estate, le molteplici attività, sempre più invadenti, che non hanno quasi o nulla a che vedere coi programmi di studio normali, ho l’impressione che mirino a questo. Allo stesso tempo ci si trova articoli di giornale o siti Internet che ci dicono che può essere una cosa “normale” dimenticarsi un figlio in macchina, tanto che fanno i seggiolini anti abbandono… Se però la stessa negligenza viene commessa da un docente non c’è giustificazione che tenga. Il docente può essere denunciato anche se il ragazzino mentre è in corridoio cade giù dalle scale. D’altra parte il genitore contemporaneo medio non ha tempo per svolgere il suo ruolo, lavora a ritmi allucinanti, quando non è sul lavoro si dedica sempre più ad attività da ragazzini, ha sempre meno delle relazioni sentimentali stabili, e fondamentalmente non ha neppure molta voglia di fare il genitore, tanto che appena la scuola chiude sottoscrive petizioni per tenerla aperta.
Cosa ne pensate?
Cosa ne pensate?
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
O tempera o mori !
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
A me la cosa non mi tocca. Mi limito a fare lo stretto indispensabile, entrò in classe, faccio le mie ore ed esco con la stessa non curanzx con cui sono entrato. Non mi interessa sapere nulla del privato dei miei studenti, sono anni ormai che al massimo a fine anno ricordo il 5% del nome dei miei studenti. Mi trovo molto bene così, del resto non me ne importa nulla.
Mario1970- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 29.07.21
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
hypernova ha scritto:
Cosa ne pensate?
Che potresti essere psicologa, specializzata in dinamiche familiari.
Per quanto mi riguarda chiunque critichi le posizioni altrui (giuste o sbagliate che siano) deve vivere la stessa situazione; se a scrivere è un docente single senza prole qualsiasi critica diventa molta asettica e fine a se stessa.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
hypernova ha scritto:D’altra parte il genitore contemporaneo medio non ha tempo per svolgere il suo ruolo, lavora a ritmi allucinanti, quando non è sul lavoro si dedica sempre più ad attività da ragazzini, ha sempre meno delle relazioni sentimentali stabili, e fondamentalmente non ha neppure molta voglia di fare il genitore, tanto che appena la scuola chiude sottoscrive petizioni per tenerla aperta.
Cosa ne pensate?
Che in realtà il genitore si occupa tantissimo dei figli... quando il "bambino" quasi diciottenne prende un brutto voto, il genitore ha il diritto di prendere "l'insegnante" per un orecchio e fargli capire per bene che il figlio è bravissimo e che il voto va alzato.
Ovviamente il genitore può avere qualsiasi titolo di studio, dalla terza media in su... tanto sarebbe perfettamente in grado di insegnare lo stesso...
puppy47- Messaggi : 210
Data d'iscrizione : 28.06.11
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Non so se intrepreto bene ciò che hai scritto ma ti sbagli sul punto che un docente debba avere prole per poter esprimere un giudizio compiuto su un luogo "proletario" come la scuola. L'abilità di un individuo sta proprio nel saper gestire situazioni non comuni o riconducibili al suo quotidiano.gugu ha scritto:hypernova ha scritto:
Cosa ne pensate?
Che potresti essere psicologa, specializzata in dinamiche familiari.
Per quanto mi riguarda chiunque critichi le posizioni altrui (giuste o sbagliate che siano) deve vivere la stessa situazione; se a scrivere è un docente single senza prole qualsiasi critica diventa molta asettica e fine a se stessa.
Storicamente la docente chioccia è spesso stata proprio quella senza una sua famiglia e che ha proiettato nella scuola il suo mondo interiore.
Quanto all'intervento specifico, che la scuola oggi supplisca ad una carenza educativa delle famiglie e della società in genere non è un dato di fatto o è un luogo comune?
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Ultima modifica di franco.71 il Dom Lug 03, 2022 2:27 pm - modificato 2 volte.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
gugu ha scritto:Che potresti essere psicologa, specializzata in dinamiche familiari.
Avrei guadagnato sicuramente di più…
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
franco.71 ha scritto:ti sbagli sul punto che un docente debba avere prole per poter esprimere un giudizio compiuto su un luogo "proletario" come la scuola. L'abilità di un individuo sta proprio nel saper gestire situazioni non comuni o riconducibili al suo quotidiano.
Gugu, da quello che ho capito, è un sostenitore della scuola dell’autonomia e di tutte le “innovazioni” che sono venute a seguire. Chiunque dica qualcosa contro l’attuale sistema va boicottato e dovrebbe cambiare mestiere… Oltre a questo, pensa di conoscere vita morte e miracoli di tutti quelli che scrivono sul forum.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Ce ne saranno anche più di uno, di motivi, ma il principale non è che gli insegnanti non sappiano più comunicare coi ragazzi mentre prima lo sapevano fare...
...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda chiunque critichi le posizioni altrui (giuste o sbagliate che siano) deve vivere la stessa situazione; se a scrivere è un docente single senza prole qualsiasi critica diventa molta asettica e fine a se stessa.
Ah, quindi, per simmetria, se ne deduce che anche qualsiasi critica contro un docente che arriva da un genitore che non ha mai lavorato nella scuola, dovrebbe valere poco o nulla ed essere considerata asettica e autoreferenziale.
Sei d'accordo su questo?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
La scuola è sempre stata un'agenzia educativa, come lo è la famiglia. La scuola aveva, ha, avrà, e dovrebbe avere un ruolo importante nell'educazione dei futuri cittadini.
fntscnzt- Messaggi : 1273
Data d'iscrizione : 02.06.20
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Puro buon senso..si dichiara la necessità sociale dello psicologo in classe, e gratta gratta dietro scopri che ci sono prevalentemente interessi economici..paniscus_2.1 ha scritto:franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Ce ne saranno anche più di uno, di motivi, ma il principale non è che gli insegnanti non sappiano più comunicare coi ragazzi mentre prima lo sapevano fare...
...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.
Peccato però che tu abbia molta più miopia e buona fede in altri ambiti del sanitario, spacciati per " salvifici e salvavite" e in realtà sono business in cui gli avvoltoi in camice bianco si buttano a capofitto
Cloretta_2- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 10.06.22
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Cloretta_2 ha scritto:
Peccato però che tu abbia molta più miopia e buona fede in altri ambiti del sanitario, spacciati per " salvifici e salvavite" e in realtà sono business in cui gli avvoltoi in camice bianco si buttano a capofitto
Non ti sembra di essere un po' fuori tema?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Gli interventi degli psicologi in classe sono importantissimi, e se ben fatti enormemente proficui.paniscus_2.1 ha scritto:franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Ce ne saranno anche più di uno, di motivi, ma il principale non è che gli insegnanti non sappiano più comunicare coi ragazzi mentre prima lo sapevano fare...
...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.
fntscnzt- Messaggi : 1273
Data d'iscrizione : 02.06.20
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Un conto che sia agenzia educativa deputata alla formazione, altro che debba sostituirsi al ruolo genitoriale come accade sempre più spesso!
Sono d'accordo con le tue considerazioni e non credo bisogna avere figli per comprendere che molti genitori sono totalmente assenti o comunque poco incisivi a livello educativo e sono spesso i docenti a parlare di regole ad alunni che non ne hanno la minima idea, abituati a fare e a dire quel che vogliono e non credo solo perché i genitori lavorino e non abbiano tempo da dedicare loro.
Ehm credo che la questione sia molto più complessa...
Sono d'accordo con le tue considerazioni e non credo bisogna avere figli per comprendere che molti genitori sono totalmente assenti o comunque poco incisivi a livello educativo e sono spesso i docenti a parlare di regole ad alunni che non ne hanno la minima idea, abituati a fare e a dire quel che vogliono e non credo solo perché i genitori lavorino e non abbiano tempo da dedicare loro.
Ehm credo che la questione sia molto più complessa...
antalia- Messaggi : 1169
Data d'iscrizione : 26.09.16
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Il comunismo ha stravinto! E c'era chi pensava fosse morto.
Funziona più o meno così anche per le altre lauree, ragion per cui si modificano le classi di concorso e si consente l'accesso all'insegnamento della matematica anche a chi è laureato in farmacia.paniscus_2.1 ha scritto:...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Comunque, una delle migliori tecniche di copertura è volare sotto qualcosa di più grande (i caccia si posizionano sotto gli aerei di linea), la raccolta di informazioni non conosce soste. E la scuola in questo è il posto migliore, con fanciulli ancora in erba.
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
paniscus_2.1 ha scritto:franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Ce ne saranno anche più di uno, di motivi, ma il principale non è che gli insegnanti non sappiano più comunicare coi ragazzi mentre prima lo sapevano fare...
...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.
Concordo.
L'insegnante ormai è delegittimato anche sul piano della competenza relazionale.
Il leit motiv dello psicologo scolastico è che tra studenti e insegnanti manca la comunicazione, oppure non c'è corretta comunicazione.
Del resto, se ci fosse, cosa ci starebbe a fare uno psicologo a scuola? Piccolo conflitto di interessi, a mio avviso.
Gouomi- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 08.08.21
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
nuts&peanuts ha scritto:Il comunismo ha stravinto! E c'era chi pensava fosse morto.
Cosa c'entrerebbe il comunismo?
Si potrebbe sospettare una qualche forma di invadenza di ideologia collettivista,
SE fosse la scuola (o le istituzioni dello stato in generale) a imporla CONTRO i diritti delle famiglie.
Ma qui si tratta dell'esatto contrario: ossia, sono le famiglie stesse che pretendono che sia la scuola a
occuparsi di TUTTI gli aspetti dell'educazione dei figli, quindi insegnare ad allacciarsi le scarpe, a usare
correttamente lo sciacquone, a mettersi in testa che si dovrebbe cedere il posto sull'autobus
a una persona disabile o anziana o incinta, a rispettare il codice stradale, a leggere le lancette dell'orologio
(casomai qualcuno le usi ancora), a non buttare l'immondizia per strada, a non maltrattare i compagni,
a non scrivere insulti razzisti o sessisti sui social, e a non pubblicare foto altrui senza permesso...
"Ci deve pensare la scuola!"
"Dov'era la scuola?"
"Perché gli insegnanti non si sono accorti del problema?"
Ma PERCHE' non se ne sono accorti i genitori prima?????
E soprattutto, che c'entra il comunismo?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
nuts&peanuts ha scritto:Il comunismo ha stravinto! E c'era chi pensava fosse morto.
Più che di vittoria del comunismo parlerei di vittoria del consumismo. Che poi oggi molti siano alfieri inconsapevoli del liberismo sfrenato, che coincide con quest’ultimo, e si professino a “sinistra”, quello è un altro discorso… Hanno riesumato alcuni concetti cari ai regimi dittatoriali (sia di destra che di sinistra), come la scuola che educa il cittadino al di sopra della famiglia, e la stanno rendendo funzionale alla religione del dio denaro, il credo ufficiale della modernità.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Questo sì che è un "topic tropic", da ombrellone insieme alle parole crociate.
Lo spunto offerto da hypernova non è male, ormai si può considerare un gran classico, ma è curioso che in non più di 8 post abbiano fatto la loro comparsa:
- Non puoi esprimerti se non sei genitore;
- Attenti pure agli psicologi, e ai "cuggini delli psicologgi";
- C'è sempre la didattura sanitaria;
- Colpa del comunismo.
Devo prima digerire il pilot...
Lo spunto offerto da hypernova non è male, ormai si può considerare un gran classico, ma è curioso che in non più di 8 post abbiano fatto la loro comparsa:
- Non puoi esprimerti se non sei genitore;
- Attenti pure agli psicologi, e ai "cuggini delli psicologgi";
- C'è sempre la didattura sanitaria;
- Colpa del comunismo.
Devo prima digerire il pilot...
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Ciccio.8 ha scritto:Questo sì che è un "topic tropic", da ombrellone insieme alle parole crociate.
Lo spunto offerto da hypernova non è male, ormai si può considerare un gran classico, ma è curioso che in non più di 8 post abbiano fatto la loro comparsa:
- Non puoi esprimerti se non sei genitore;
Scusate se mi ripeto:
PER QUALE MOTIVO, invece, un genitore che non ha mai lavorato a scuola
e che non conosce niente di come si lavora a scuola, può tranquillamente
esprimersi sul lavoro dei docenti?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
paniscus_2.1 ha scritto:
PER QUALE MOTIVO, invece, un genitore che non ha mai lavorato a scuola
e che non conosce niente di come si lavora a scuola, può tranquillamente
esprimersi sul lavoro dei docenti?
"Quasi tutti quelli che parlano di calcio hanno giocato a calcio almeno una volta nella vita. Quasi tutti quelli che parlano di arbitri non hanno mai arbitrato una una partita nella loro vita.."
Comunque, per 2 motivi:
- il primo, scontato, è perchè se è colpa di qualcun altro , non è colpa tua (lo facciamo tutti). La casistica è sempre la stessa, ricorrente: c'è quello che non ha tempo per stare dietro al figlio (lavoro,hobby), c'è quello che non gli interessa e/o non ha voglia e pazienza di stare dietro al figlio , c'è quello che è un debole e crea dei buchi educativi al figlio.....
- il secondo, meno scontato, è per l'effetto "cliente": siccome è un servizio pubblico, la gente si approccia come se fossimo dei domestici in casa loro.
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
L'ambito di intervento dello psicologo a cui mi riferivo non è evidentemente un surrogato del lavoro del docente, dall'insegnamento alle metodologie. Personalmente non accetterei un'interferenza del genere.paniscus_2.1 ha scritto:franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
Ce ne saranno anche più di uno, di motivi, ma il principale non è che gli insegnanti non sappiano più comunicare coi ragazzi mentre prima lo sapevano fare...
...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.
Gli interventi dello psicologo, che segnalavo dalla mia esperienza, sono individuali nel rispetto della privacy, riguardano le situazioni di vita dello studente.
Dalle risposte nei post deduco che in alcuni casi la figura dello psicologo entra a gamba tesa nell'attività didattica.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
L'intervento (intero) di paniscus che hai quotato voleva secondo me per opposizione contraddire la tesi di partenza di gugu non certo dimostrare necessariamente che i genitori non possono esprimere giudizi sull'attività del docenteMarcoTerzi82 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:
PER QUALE MOTIVO, invece, un genitore che non ha mai lavorato a scuola
e che non conosce niente di come si lavora a scuola, può tranquillamente
esprimersi sul lavoro dei docenti?
"Quasi tutti quelli che parlano di calcio hanno giocato a calcio almeno una volta nella vita. Quasi tutti quelli che parlano di arbitri non hanno mai arbitrato una una partita nella loro vita.."
Comunque, per 2 motivi:
- il primo, scontato, è perchè se è colpa di qualcun altro , non è colpa tua (lo facciamo tutti). La casistica è sempre la stessa, ricorrente: c'è quello che non ha tempo per stare dietro al figlio (lavoro,hobby), c'è quello che non gli interessa e/o non ha voglia e pazienza di stare dietro al figlio , c'è quello che è un debole e crea dei buchi educativi al figlio.....
- il secondo, meno scontato, è per l'effetto "cliente": siccome è un servizio pubblico, la gente si approccia come se fossimo dei domestici in casa loro.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: La scuola come nuova “famiglia”.
Si può accorpare la A-18 (per i laureati in psicologia) con la A046? Così risolviamo il problema dei docenti di diritto in esubero. Dal 3d:nuts&peanuts ha scritto: ...Funziona più o meno così anche per le altre lauree, ragion per cui si modificano le classi di concorso e si consente l'accesso all'insegnamento della matematica anche a chi è laureato in farmacia.paniscus_2.1 ha scritto:...il motivo principale è che gli psicologi sono troppi, e quasi tutti con poco lavoro, quindi cercano delle nicchie di sistemazione e di guadagni in più.franco.71 ha scritto:
Se nelle scuole l'intervento dello psicologo è quotidiano ci sarà un motivo.
...
https://www.orizzontescuolaforum.net/t191375-a046-e-riforma-delle-classi-di-concorso
Forse a questo punto i docenti di diritto sono più simpatici degli psicologi
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
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