Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
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Ciope1981
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Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
Promemoria primo messaggio :
Lavoro part-time in un'azienda, ma da un paio d'anni sento che il lavoro d'ufficio non fa per me. Ho tergiversato un po', poi da gennaio ho deciso di recuperare i crediti per la cdc A22, i 24 cfu e un paio di mesi fa ho iniziato a mandare curricula, soprattutto alle scuole private, sperando di poter avere l'occasione di un contratto abbastanza lungo da permettermi di licenziarmi e introdurmi nel mondo della scuola.
Un mese fa, l'occasione perfetta! Mi chiama una paritaria per un ruolo come insegnante di sostegno su italiano alla secondaria di I grado, 18 ore a settimana, contratto dal 1 settembre al 30 giugno. Bella scuola, buonissima reputazione, a un passo da casa mia. Con 2 figlie piccole, la situazione ideale. Faccio il colloquio, la preside mi sembra entusiasta, mi chiede dopo qualche giorno la mia situazione al lavoro chiedendomi se quindi ho la possibilità di iniziare da loro l'1 settembre. Penso che ormai sia fatta, devo solo attendere che formalizzino il tutto.
Invece non la sento più per 2 settimane e ieri la batosta: nonostante il colloqui sia andato molto bene, hanno ricevuto la disponibilità da una docente interna che hanno accolto quindi hanno interrotto una nuova assunzione. Sinceramente ci sono rimasta molto male, mi chiedo se abbiano iniziato i colloqui pur sapendo magari che questa docente interna stava valutando il ruolo. Mi chiedo come fa una docente ad accettare 2 ruoli? Se è interna, vuol dire che le era assegnata un'altra cattedra, no?
Comunque inutile piangere sul latte versato, ho mandato MAD, ma anche se sono di Brescia e mi han detto che qui le possibilità ci sono, come posso mollare un lavoro a tempo indeterminato per una supplenza? Un conto era un contratto di un anno in una paritaria dove poi l'obiettivo sarebbe stato rimanere almeno fino alle GPS...
Mi sento molto sconfortata e sono solo al primo rifiuto!!! Come si fa?! Ci tengo molto ad entrare nel mondo della scuola, quindi alla peggio pensavo di approfittare di questo paio di anni per formarmi un po'. Con le certificazioni linguistiche prenderei più punti ma forse una Master (tipi in didattica speciale e BES, argomento che peraltro mi interessano molto) sarebbe più formativo?
Lavoro part-time in un'azienda, ma da un paio d'anni sento che il lavoro d'ufficio non fa per me. Ho tergiversato un po', poi da gennaio ho deciso di recuperare i crediti per la cdc A22, i 24 cfu e un paio di mesi fa ho iniziato a mandare curricula, soprattutto alle scuole private, sperando di poter avere l'occasione di un contratto abbastanza lungo da permettermi di licenziarmi e introdurmi nel mondo della scuola.
Un mese fa, l'occasione perfetta! Mi chiama una paritaria per un ruolo come insegnante di sostegno su italiano alla secondaria di I grado, 18 ore a settimana, contratto dal 1 settembre al 30 giugno. Bella scuola, buonissima reputazione, a un passo da casa mia. Con 2 figlie piccole, la situazione ideale. Faccio il colloquio, la preside mi sembra entusiasta, mi chiede dopo qualche giorno la mia situazione al lavoro chiedendomi se quindi ho la possibilità di iniziare da loro l'1 settembre. Penso che ormai sia fatta, devo solo attendere che formalizzino il tutto.
Invece non la sento più per 2 settimane e ieri la batosta: nonostante il colloqui sia andato molto bene, hanno ricevuto la disponibilità da una docente interna che hanno accolto quindi hanno interrotto una nuova assunzione. Sinceramente ci sono rimasta molto male, mi chiedo se abbiano iniziato i colloqui pur sapendo magari che questa docente interna stava valutando il ruolo. Mi chiedo come fa una docente ad accettare 2 ruoli? Se è interna, vuol dire che le era assegnata un'altra cattedra, no?
Comunque inutile piangere sul latte versato, ho mandato MAD, ma anche se sono di Brescia e mi han detto che qui le possibilità ci sono, come posso mollare un lavoro a tempo indeterminato per una supplenza? Un conto era un contratto di un anno in una paritaria dove poi l'obiettivo sarebbe stato rimanere almeno fino alle GPS...
Mi sento molto sconfortata e sono solo al primo rifiuto!!! Come si fa?! Ci tengo molto ad entrare nel mondo della scuola, quindi alla peggio pensavo di approfittare di questo paio di anni per formarmi un po'. Con le certificazioni linguistiche prenderei più punti ma forse una Master (tipi in didattica speciale e BES, argomento che peraltro mi interessano molto) sarebbe più formativo?
Ospite- Ospite
Re: Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
Necloe ha scritto:Nessuno qui credo abbia nulla contro il tuo entusiasmo, anzi! Se non vuoi andare in burnout molto presto è necessario nella scuola.
Qui ti stiamo solo mettendoti davanti tutti gli elementi di cui potresti avere bisogno nel momento in cui dovrai fare la tua scelta lavorativa.
Personalmente però quel che posso dire è che, secondo quella che è stata la mia personale esperienza, che è simile alla tua, il lavoro d'ufficio, per quanto monotono o altro, è di molto più tranquillo e decisamente meno logorante di quello dell'insegnante e questo anche tenendo conto di tutta la passione che si può avere verso questo mestiere.
Mi unisco ai suggerimenti di marialina: cerca di tenenrti aperta la porta del tuo ufficio.
E posso chiederti perché hai scelto di fare l'insegnante e non di restare in ufficio? Non è una domanda retorica, sono curiosa di capire le ragioni di chi ha fatto scelte simili a quella che vorrei fare io proprio per non ritrovarmi a inseguire una chimera.. il lavoro d'ufficio che faccio io non è male, l'ambiente è bello, ma l'idea di stare lì tutta la vita sinceramente mi fa molta tristezza. Vorrei potermi guardare indietro e dire che ho fatto un lavoro che mi appassionava..
Ospite- Ospite
Re: Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
Tranquilla, non ho problemi a parlare dei miei trascorsi lavorativi.
Come mi pare ti ho accennato in precedenza, il mio contratto non era a TI, ma a progetto. I progetti erano però ben strutturati ed articolati e quindi si sviluppavano anche nell'arco di anni, ma a volte si restava fermi.
Io iniziai a lavorare in questa azienda dopo aver conseguito la laurea triennale perché volevo farmi presto una mia indipendenza economica. Facevo anche io lavoro di ufficio, full time. L'ambiente era molto tranquillo e stimolante e io mi trovavo bene.
C'è stato un periodo però in cui è mancato molto il lavoro e quindi ho dovuto riconsiderare alcune mie scelte e così per non stare con le mani in mano dato che non riuscivo a trovare altro, ho conseguito la laurea magistrale e poi mi sono inserita nelle graduatorie.
Nel frattempo il lavoro in azienda è tornato e ho ricominciato a lavorare. A quei tempi dalle graduatorie non chiamavano quasi nessuno per cui è trascorso del tempo prima di ricevere una convocazione, per altro di un mese solo. La prima esperienza fu, mi duole dirlo, davvero brutta. La scuola (una secondaria di primo grado) era lontana e di quelle competitive con colleghi che miravano a metterti sempre in cattiva luce e collaboratori scolastici spioni. Questo, unito alle classi problematiche e alla mia totale inesperienza mi distrusse tanto che per un po' non volli sapere nulla di insegnamento e così tornai in ufficio.
Di nuovo ci fu un periodo di stop in ufficio e contemporaneamente le graduatorie iniziarono a smuoversi. Venni convocata in un altro istituto, questa volta vicino casa mia. Mi dissi che quella sarebbe stata la seconda e ultima possibilità che mi davo altrimenti, se avessi avuto altri guai avrei deciso che non era il caso di continuare. Benché anche in questo caso fu tutto estremamente difficile, questa volta ci furono dei colleghi molto inclusivi che mi aiutarono molto ed ebbero fiducia in me. Il lavoro in ufficio si sbloccò di nuovo, ma pur mantenendo dei bei rapporti con il vecchio staff, declinai il contratto e non tornai più.
PS: Non sono sposata e non ho figli.
PS: Nasco da famiglia di insegnanti, per cui un po' credo di avercelo nel sangue.
Come mi pare ti ho accennato in precedenza, il mio contratto non era a TI, ma a progetto. I progetti erano però ben strutturati ed articolati e quindi si sviluppavano anche nell'arco di anni, ma a volte si restava fermi.
Io iniziai a lavorare in questa azienda dopo aver conseguito la laurea triennale perché volevo farmi presto una mia indipendenza economica. Facevo anche io lavoro di ufficio, full time. L'ambiente era molto tranquillo e stimolante e io mi trovavo bene.
C'è stato un periodo però in cui è mancato molto il lavoro e quindi ho dovuto riconsiderare alcune mie scelte e così per non stare con le mani in mano dato che non riuscivo a trovare altro, ho conseguito la laurea magistrale e poi mi sono inserita nelle graduatorie.
Nel frattempo il lavoro in azienda è tornato e ho ricominciato a lavorare. A quei tempi dalle graduatorie non chiamavano quasi nessuno per cui è trascorso del tempo prima di ricevere una convocazione, per altro di un mese solo. La prima esperienza fu, mi duole dirlo, davvero brutta. La scuola (una secondaria di primo grado) era lontana e di quelle competitive con colleghi che miravano a metterti sempre in cattiva luce e collaboratori scolastici spioni. Questo, unito alle classi problematiche e alla mia totale inesperienza mi distrusse tanto che per un po' non volli sapere nulla di insegnamento e così tornai in ufficio.
Di nuovo ci fu un periodo di stop in ufficio e contemporaneamente le graduatorie iniziarono a smuoversi. Venni convocata in un altro istituto, questa volta vicino casa mia. Mi dissi che quella sarebbe stata la seconda e ultima possibilità che mi davo altrimenti, se avessi avuto altri guai avrei deciso che non era il caso di continuare. Benché anche in questo caso fu tutto estremamente difficile, questa volta ci furono dei colleghi molto inclusivi che mi aiutarono molto ed ebbero fiducia in me. Il lavoro in ufficio si sbloccò di nuovo, ma pur mantenendo dei bei rapporti con il vecchio staff, declinai il contratto e non tornai più.
PS: Non sono sposata e non ho figli.
PS: Nasco da famiglia di insegnanti, per cui un po' credo di avercelo nel sangue.
Necloe- Messaggi : 90
Data d'iscrizione : 27.02.22
Re: Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
Potresti magari provare a prendere uno spezzone annuale di 8-9-10 ore, tanto per vedere se il lavoro di insegnante ti piace. Lo stipendio rimarrebbe più o meno quello che hai adesso, forse sarebbe anche un pò di più, però il tempo libero sarebbe maggiore se concordi col vicepreside un orario decente in modo da occupare solo alcuni giorni della settimana.
english- Messaggi : 728
Data d'iscrizione : 07.05.12
Re: Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
english ha scritto:Potresti magari provare a prendere uno spezzone annuale di 8-9-10 ore, tanto per vedere se il lavoro di insegnante ti piace. Lo stipendio rimarrebbe più o meno quello che hai adesso, forse sarebbe anche un pò di più, però il tempo libero sarebbe maggiore se concordi col vicepreside un orario decente in modo da occupare solo alcuni giorni della settimana.
Scusa non ho capito ma con uno spezzone di 10 ore avrei lo stesso stipendio di adesso (900€)?
Ospite- Ospite
Re: Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
Una cattedra piena in una scuola secondaria è costituita da 18h settimanali in classe. Uno "spezzone" è una cattedra non intera, fino a un massimo di 17h settimanali. Lo stipendio è proporzionale al numero delle ore svolte, fino a un massimo di circa 1500 per cattedra piena. Alle ore in aula devi aggiungere quelle dedicate al "lavoro a casa" (correzione compiti, preparazione delle lezioni etc.), ai colloqui con i genitori e agli impegni collegiali (es. collegio docenti e consigli di classe - tanti o pochi a seconda del numero delle classi affidate); questi ultimi si svolgono secondo un calendario deciso dalla singola scuola (non sono quindi impegni "fissi", es. ogni lunedì), hanno luogo in genere durante il pomeriggio e sono inderogabili, a meno che l'assenza venga debitamente giustificata.
Spesso, il lavoro di chi ha lo "spezzone" si concentra solo in alcuni giorni della settimana; inoltre, è possibile che si abbiano le prime o le ultime ore della giornata libere.
Tornando al tuo caso, se ti proponessero un cattedra non intera potresti eguagliare o superare il tuo attuale stipendio, tutto dipende dalle ore. PRO: orari più flessibili, possibili giorni liberi durante la settimana; CONTRO: la forbice oraria di lavoro potrebbe estendersi sensibilmente (ore aggiuntive dedicate alle riunioni, correzioni e lezioni da mettere a punto per tempo). Non è semplice fare previsioni: all'inizio potresti avere bisogno di più tempo per ingranare, avendo la sensazione di lavorare di più rispetto a ora; oppure, al contrario, potresti renderti conto di aver raggiunto la libertà, la gratificazione e la serenità a cui ambivi. Tutto dipende dalla tua attitudine e dalle tue specifiche condizioni di vita attuali. Una cattedra di es. 10h/sett. potrebbe - soprattutto in alcuni periodi dell'anno, es. scrutini - tradursi in un impegno pari (o superiore) alle 30h/sett., incidendo sulla gestione familiare a cui sei abituata. Meglio o peggio dipende, ancora una volta, dalla prospettiva.
Se deciderai di metterti alla prova, ti consiglio anche io di mantenere buoni rapporti con il tuo ufficio (sempre meglio avere un piano B), approfondendo al contempo col tuo patronato tutte le agevolazioni a cui avresti diritto da precaria (es. Naspi).
PS Sì, una cattedra di 10h/sett. dovrebbe corrispondere a circa 800-900 euro.
Spesso, il lavoro di chi ha lo "spezzone" si concentra solo in alcuni giorni della settimana; inoltre, è possibile che si abbiano le prime o le ultime ore della giornata libere.
Tornando al tuo caso, se ti proponessero un cattedra non intera potresti eguagliare o superare il tuo attuale stipendio, tutto dipende dalle ore. PRO: orari più flessibili, possibili giorni liberi durante la settimana; CONTRO: la forbice oraria di lavoro potrebbe estendersi sensibilmente (ore aggiuntive dedicate alle riunioni, correzioni e lezioni da mettere a punto per tempo). Non è semplice fare previsioni: all'inizio potresti avere bisogno di più tempo per ingranare, avendo la sensazione di lavorare di più rispetto a ora; oppure, al contrario, potresti renderti conto di aver raggiunto la libertà, la gratificazione e la serenità a cui ambivi. Tutto dipende dalla tua attitudine e dalle tue specifiche condizioni di vita attuali. Una cattedra di es. 10h/sett. potrebbe - soprattutto in alcuni periodi dell'anno, es. scrutini - tradursi in un impegno pari (o superiore) alle 30h/sett., incidendo sulla gestione familiare a cui sei abituata. Meglio o peggio dipende, ancora una volta, dalla prospettiva.
Se deciderai di metterti alla prova, ti consiglio anche io di mantenere buoni rapporti con il tuo ufficio (sempre meglio avere un piano B), approfondendo al contempo col tuo patronato tutte le agevolazioni a cui avresti diritto da precaria (es. Naspi).
PS Sì, una cattedra di 10h/sett. dovrebbe corrispondere a circa 800-900 euro.
Ultima modifica di Colophon il Dom Lug 24, 2022 10:10 pm - modificato 1 volta.
Colophon- Messaggi : 148
Data d'iscrizione : 03.09.21
Re: Diventare insegnante e... prime delusioni! :(
Colophon ha scritto:Una cattedra piena in una scuola secondaria è costituita da 18h settimanali in classe. Uno "spezzone" è una cattedra non intera, fino a un massimo di 17h settimanali. Lo stipendio è proporzionale al numero delle ore svolte, fino a un massimo di circa 1500 per cattedra piena. Alle ore in aula devi aggiungere quelle dedicate al "lavoro a casa" (correzione compiti, preparazione delle lezioni etc.), ai colloqui con i genitori e agli impegni collegiali (es. collegio docenti e consigli di classe - tanti o pochi a seconda del numero delle classi affidate); questi ultimi si svolgono secondo un calendario deciso dalla singola scuola (non sono quindi impegni "fissi", es. ogni lunedì), hanno luogo in genere durante il pomeriggio e sono inderogabili, a meno che l'assenza venga debitamente giustificata.
Spesso, il lavoro di chi ha lo "spezzone" si concentra solo in alcuni giorni della settimana; inoltre, è possibile che si abbiano le prime o le ultime ore della giornata libere.
Tornando al tuo caso, se ti proponessero un cattedra non intera potresti eguagliare o superare il tuo attuale stipendio, tutto dipende dalle ore. PRO: orari più flessibili, possibili giorni liberi durante la settimana; CONTRO: la forbice oraria di lavoro potrebbe estendersi sensibilmente (ore aggiuntive dedicate alle riunioni, correzioni e lezioni da mettere a punto per tempo). Non è semplice fare previsioni: all'inizio potresti avere bisogno di più tempo per ingranare, avendo la sensazione di lavorare di più rispetto a ora; oppure, al contrario, potresti renderti conto di aver raggiunto la libertà, la gratificazione e la serenità a cui ambivi. Tutto dipende dalla tua attitudine e dalle tue specifiche condizioni di vita attuali. Una cattedra di es. 10h/sett. potrebbe - soprattutto in alcuni periodi dell'anno, es. scrutini - tradursi in un impegno pari (o superiore) alle 30h/sett., incedendo sulla gestione familiare a cui sei abituata. Meglio o peggio dipende, ancora una volta, dalla prospettiva.
Se deciderai di metterti alla prova, ti consiglio anche io di mantenere buoni rapporti con il tuo ufficio (sempre meglio avere un piano B), approfondendo al contempo col tuo patronato tutte le agevolazioni a cui avresti diritto da precaria (es. Naspi).
PS Sì, una cattedra di 10h/sett. dovrebbe corrispondere a circa 800-900 euro.
Grazie per la risposta esaustiva, man mano riesco ad avere un quadro sempre più chiaro. In cuor mio la decisione l'ho già presa, ora devo solo aspettare che capiti l'occasione giusta.
Ospite- Ospite
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