Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
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carla75
Stefania Biancani
Ellie*
7 partecipanti
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Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
Promemoria primo messaggio :
Buongiorno. È possibile insegnare nelle sedi speciali (riportate nelle GPS) per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici con il titolo del TFA sostegno?
Ho sentito dei no, ma cercando su alcuni siti l'unica specializzazione su questa tipologia di posti la dà proprio l'attuale TFA sostegno.
Buongiorno. È possibile insegnare nelle sedi speciali (riportate nelle GPS) per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici con il titolo del TFA sostegno?
Ho sentito dei no, ma cercando su alcuni siti l'unica specializzazione su questa tipologia di posti la dà proprio l'attuale TFA sostegno.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
https://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_sorda
https://sites.unimi.it/zucchi/NuoviFile/Lane-Etnicita.pdf
Perchè sorridi alla parola "comunità di sordi"?
Non l'hai mai sentito o pensi che i sordi non possano unirsi in comunità tra sordi?
Giusto per darti un esempio, la nostra professoressa del corso di disabilità sensoriale uditiva del TFA usava spesso dire "la comunità di sordi" senza alcuna accezione negativa. E' proprio così che si dice, anche in ambito accademico relativamente alla disabiltià sensoriale uditiva. Quindi non capisco il tuo sorridere...
Se ti dicessi "la comunità di cattolici di Bologna si è riunita a Roma a San Pietro" tu sorridi, sarebbe tanto strano? Uhm...
Comunque, se vuoi, raccogli questo consiglio e se possibile non utilizzare più determinati termini per categorizzare delle persone. Grazie, ma non da parte mia che sono un docente, ma da parte di tutte le PERSONE con DISABILITA'.
https://sites.unimi.it/zucchi/NuoviFile/Lane-Etnicita.pdf
Perchè sorridi alla parola "comunità di sordi"?
Non l'hai mai sentito o pensi che i sordi non possano unirsi in comunità tra sordi?
Giusto per darti un esempio, la nostra professoressa del corso di disabilità sensoriale uditiva del TFA usava spesso dire "la comunità di sordi" senza alcuna accezione negativa. E' proprio così che si dice, anche in ambito accademico relativamente alla disabiltià sensoriale uditiva. Quindi non capisco il tuo sorridere...
Se ti dicessi "la comunità di cattolici di Bologna si è riunita a Roma a San Pietro" tu sorridi, sarebbe tanto strano? Uhm...
Comunque, se vuoi, raccogli questo consiglio e se possibile non utilizzare più determinati termini per categorizzare delle persone. Grazie, ma non da parte mia che sono un docente, ma da parte di tutte le PERSONE con DISABILITA'.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
Davide, lo stampato maiuscolo equivale ad urlare. Credo proprio che tu lo sappia. Passi una parola che si vuole evidenziare, il resto è mancanza di educazione ovvero di rispetto. Smettila e inizia con il rispettare i tuoi interlocutori del forum.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
Le tue parole urlate fanno capire benissimo che sei fresco di studi e di pochissima esperienza.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
La comunità dei sordi ha origine negli Stati Uniti a partire dagli anni '50-'60, quando molte persone sorde si sono unite in quartieri e contesti abitativi fisicamente vicini. Sono persone che hanno intrapreso una lotta agguerrita contro gli impianti cocleari, rivendicando con orgoglio la diversità propria e dei propri figli. E riscuotendo le critiche di tanti neuropsichiatri e pedagogisti.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Sedi speciali per ambliopi, sordastri e disabili psicofisici
Davide, non giriamoci intorno.
Se le persone usano le parole con connotazioni accessorie non significa che queste facciano effettivamente parte del vocabolo. C'è contesto e contesto e mi sembrava lampante che il mio utilizzo del termine "disabile", come nell'esempio del parco, non comportasse nulla di negativo.
Da tempo riconosco in te un sincero impegno come docente, leggo nei tuoi interventi la volontà di affrontare al meglio il tuo lavoro. Nel nostro caso, però, la realtà è più complessa. Se scrivo in questa sezione del forum è solo per dare un contributo legato alla mia esperienza di genitore di persona sorda (ormai adulta). La stessa persona che mi ha appena detto che l'utilizzo del termine "disabile" non è negativo in sé, perché, appunto, dipende dal contesto e dal modo in cui lo si utilizza. Un esempio pratico può essere l'esistenza di questo sito: https://www.disabili.com/ .
Se poi preferiamo parlare di "persone con disabilità" nessun problema, ma per me nella sostanza cambia poco (purtroppo).
L'espressione "comunità di sordi", invece, non ha accezione negativa in sé, ci mancherebbe. Molto semplicemente, non corrisponde alla realtà. Non esiste una comunità coesa (reitero il purtroppo), tutt'altro. E questo a un docente dovrebbe essere detto.
Se le persone usano le parole con connotazioni accessorie non significa che queste facciano effettivamente parte del vocabolo. C'è contesto e contesto e mi sembrava lampante che il mio utilizzo del termine "disabile", come nell'esempio del parco, non comportasse nulla di negativo.
Da tempo riconosco in te un sincero impegno come docente, leggo nei tuoi interventi la volontà di affrontare al meglio il tuo lavoro. Nel nostro caso, però, la realtà è più complessa. Se scrivo in questa sezione del forum è solo per dare un contributo legato alla mia esperienza di genitore di persona sorda (ormai adulta). La stessa persona che mi ha appena detto che l'utilizzo del termine "disabile" non è negativo in sé, perché, appunto, dipende dal contesto e dal modo in cui lo si utilizza. Un esempio pratico può essere l'esistenza di questo sito: https://www.disabili.com/ .
Se poi preferiamo parlare di "persone con disabilità" nessun problema, ma per me nella sostanza cambia poco (purtroppo).
L'espressione "comunità di sordi", invece, non ha accezione negativa in sé, ci mancherebbe. Molto semplicemente, non corrisponde alla realtà. Non esiste una comunità coesa (reitero il purtroppo), tutt'altro. E questo a un docente dovrebbe essere detto.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
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