Insegnanti o morti di fame?
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Insegnanti o morti di fame?
Ad ogni elezione ci risiamo:
promesse agli insegnanti (una volta almeno si limitavano ad asfaltare le strade di fretta e furia. Cosa di cui oggi avremmo fortemente bisogno)
Ci sono ancora diversi politici che pensano che gli insegnanti siano dei morti di fame
che si fanno abbindolare da promesse di denaro a pioggia.
Che i pubblici dipendenti siano da sempre oggetto di voto di scambio lo sappiamo
(difatti ahimè vedi come è conciata la PA in generale)
ma che nel 2022 si pensi ancora che il corpo insegnanti sia un gruppo politicamente omogeneo mi fa ridere.
CARI POLITICI (poltronari),
la Scuola non ha bisogno di mancette ma di regole certe:
- programmi ben definiti dal NORD al SUD (l’autonomia è stata un fallimento in quanto permette di fare qualsiasi cosa spesso in peggio);
- delineare per gli studenti percorsi formativi di livello internazionale (non mortificarli con le promozioni facili e livelli penosi)
- un livello del corpo docente ben selezionato che prescinda dai punteggi di servizio accumulati o dai voti dei titoli universitari discutibili (oramai sappiamo come vengono rilasciati i titoli in Italia);
- una retribuzione adeguata al livello della singola professionalità verificata sul campo con un sistema di controllo affidata a terzi (NO autoreferenzialità - NO aumenti a tutti in modo indiscriminato)
promesse agli insegnanti (una volta almeno si limitavano ad asfaltare le strade di fretta e furia. Cosa di cui oggi avremmo fortemente bisogno)
Ci sono ancora diversi politici che pensano che gli insegnanti siano dei morti di fame
che si fanno abbindolare da promesse di denaro a pioggia.
Che i pubblici dipendenti siano da sempre oggetto di voto di scambio lo sappiamo
(difatti ahimè vedi come è conciata la PA in generale)
ma che nel 2022 si pensi ancora che il corpo insegnanti sia un gruppo politicamente omogeneo mi fa ridere.
CARI POLITICI (poltronari),
la Scuola non ha bisogno di mancette ma di regole certe:
- programmi ben definiti dal NORD al SUD (l’autonomia è stata un fallimento in quanto permette di fare qualsiasi cosa spesso in peggio);
- delineare per gli studenti percorsi formativi di livello internazionale (non mortificarli con le promozioni facili e livelli penosi)
- un livello del corpo docente ben selezionato che prescinda dai punteggi di servizio accumulati o dai voti dei titoli universitari discutibili (oramai sappiamo come vengono rilasciati i titoli in Italia);
- una retribuzione adeguata al livello della singola professionalità verificata sul campo con un sistema di controllo affidata a terzi (NO autoreferenzialità - NO aumenti a tutti in modo indiscriminato)
takabanda- Messaggi : 109
Data d'iscrizione : 03.08.20
Re: Insegnanti o morti di fame?
Sulle ultime cose che hai scritto non sono per nulla d’accordo, il fatto che l’aumento venga dato solo ad alcuni sappiamo come va a finire… I ruffiani dell’istituto si intascano più soldi degli altri, funziona così. Il pensare che ci possa essere una qualche commissione super partes che possa stabilire in maniera equa il valore dei singoli docenti è utopia pura. L’aumento di stipendio invece deve essere per tutti, su che base si stabilirebbe che Tizio deve guadagnare di più di Caio? Perché fa tanti progetti? Perché piace di più agli studenti?
Oltre a questo sinceramente non penso proprio che il problema della scuola sia la nostra non preparazione, ma il fatto che sia palese ormai che si voglia fare imparare il meno possibile… Quando una scuola diventa un diplomificio e un luogo dove tutto è permesso a cosa serve selezionare la qualità di chi ci insegna? Anzi più è scadente la persona che ci insegna e meglio è, secondo questa logica.
Oltre a questo sinceramente non penso proprio che il problema della scuola sia la nostra non preparazione, ma il fatto che sia palese ormai che si voglia fare imparare il meno possibile… Quando una scuola diventa un diplomificio e un luogo dove tutto è permesso a cosa serve selezionare la qualità di chi ci insegna? Anzi più è scadente la persona che ci insegna e meglio è, secondo questa logica.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: Insegnanti o morti di fame?
Hypernova 4 president!hypernova ha scritto:Sulle ultime cose che hai scritto non sono per nulla d’accordo, il fatto che l’aumento venga dato solo ad alcuni sappiamo come va a finire… I ruffiani dell’istituto si intascano più soldi degli altri, funziona così. Il pensare che ci possa essere una qualche commissione super partes che possa stabilire in maniera equa il valore dei singoli docenti è utopia pura. L’aumento di stipendio invece deve essere per tutti, su che base si stabilirebbe che Tizio deve guadagnare di più di Caio? Perché fa tanti progetti? Perché piace di più agli studenti?
Oltre a questo sinceramente non penso proprio che il problema della scuola sia la nostra non preparazione, ma il fatto che sia palese ormai che si voglia fare imparare il meno possibile… Quando una scuola diventa un diplomificio e un luogo dove tutto è permesso a cosa serve selezionare la qualità di chi ci insegna? Anzi più è scadente la persona che ci insegna e meglio è, secondo questa logica.
Mario1970- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 29.07.21
Re: Insegnanti o morti di fame?
Per come la vedo io:
bisognerebbe sicuramente e prioritariamente aumentare indistintamente gli stipendi di TUTTI i docenti, per una questione di civiltà. Inoltre agli stipendi bisognerebbe aumentare il finanziamento della scuola, cosa che consentirebbe anche una migliore efficacia in classe e un alleggerimento dell'insostenibile carico burocratico che grava sugli insegnanti.
Fatto questo andrebbero assolutamente rivisti i meccanismi della selezione in ingresso, eliminando tutta la parte di formazione obbligatoria esternalizzata e di dubbia efficacia (vedi CFU), mentre andrebbe resa effettiva, efficace e interna la formazione dei neo-immessi; in alternativa si potrebbe tornare a un sistema di corso-concorso tipo SISS, che fornisce molte più garanzie riguardo alla formazione iniziale dei neoassunti.
La progressione di carriera, che è un discorso spinosissimo, per me andrebbe legata alla presenza di un vero corpo ispettivo esterno alle scuole, che verifichi ogni tot anni (come faceva un tempo il preside) il "merito distinto" che consente il passaggio allo scaglione successivo.
Altro tema ancora, che andrebbe separato dagli altri, è quello dell'aggiornamento continuo, che dovrebbe a mio avviso rimanere un dovere del docente rimesso alla sua discrezionalità, come da CCNL 2006/2009, con un ampliamento delle modalità con le quali si può assolvere a questo dovere, tra cui anche l'auto-formazione. Cosa che potrebbe essere valutata indirettamente dal corpo ispettivo di cui sopra.
Infine, per il bene di tutti i componenti di tutte le comunità scolastiche, andrebbero riviste totalmente le leggi che governano il mondo della scuola e che l'hanno spinta verso un modello di efficientismo di stampo aziendalistico, che oltre a tradire le previsioni costituzionali semplicemente nella scuola non funziona. A partire da un ripensamento delle leggi sull'autonomia scolastica, che ad oggi hanno prodotto, nella maggior parte delle istituzioni scolastiche, un'autonomia di facciata che diminuisce anziché aumentare l'efficacia delle scuole e il livello degli apprendimenti.
bisognerebbe sicuramente e prioritariamente aumentare indistintamente gli stipendi di TUTTI i docenti, per una questione di civiltà. Inoltre agli stipendi bisognerebbe aumentare il finanziamento della scuola, cosa che consentirebbe anche una migliore efficacia in classe e un alleggerimento dell'insostenibile carico burocratico che grava sugli insegnanti.
Fatto questo andrebbero assolutamente rivisti i meccanismi della selezione in ingresso, eliminando tutta la parte di formazione obbligatoria esternalizzata e di dubbia efficacia (vedi CFU), mentre andrebbe resa effettiva, efficace e interna la formazione dei neo-immessi; in alternativa si potrebbe tornare a un sistema di corso-concorso tipo SISS, che fornisce molte più garanzie riguardo alla formazione iniziale dei neoassunti.
La progressione di carriera, che è un discorso spinosissimo, per me andrebbe legata alla presenza di un vero corpo ispettivo esterno alle scuole, che verifichi ogni tot anni (come faceva un tempo il preside) il "merito distinto" che consente il passaggio allo scaglione successivo.
Altro tema ancora, che andrebbe separato dagli altri, è quello dell'aggiornamento continuo, che dovrebbe a mio avviso rimanere un dovere del docente rimesso alla sua discrezionalità, come da CCNL 2006/2009, con un ampliamento delle modalità con le quali si può assolvere a questo dovere, tra cui anche l'auto-formazione. Cosa che potrebbe essere valutata indirettamente dal corpo ispettivo di cui sopra.
Infine, per il bene di tutti i componenti di tutte le comunità scolastiche, andrebbero riviste totalmente le leggi che governano il mondo della scuola e che l'hanno spinta verso un modello di efficientismo di stampo aziendalistico, che oltre a tradire le previsioni costituzionali semplicemente nella scuola non funziona. A partire da un ripensamento delle leggi sull'autonomia scolastica, che ad oggi hanno prodotto, nella maggior parte delle istituzioni scolastiche, un'autonomia di facciata che diminuisce anziché aumentare l'efficacia delle scuole e il livello degli apprendimenti.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Insegnanti o morti di fame?
herman il lattoniere ha scritto:
Altro tema ancora, che andrebbe separato dagli altri, è quello dell'aggiornamento continuo, che dovrebbe a mio avviso rimanere un dovere del docente rimesso alla sua discrezionalità
Come le presenze a lezione, a mio avviso vanno bene 18 ore però con presenza a discrezione.
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: Insegnanti o morti di fame?
beh magari non morto di fame no, ma nuovo povero si.
il prossimo inverno voglio provare cosa significa vivere senza riscaldamento, sono ancora in saluto posso permettermi l'esperimento e con i soldi che conto di risparmiare credo che andrò più spesso al ristorante
il prossimo inverno voglio provare cosa significa vivere senza riscaldamento, sono ancora in saluto posso permettermi l'esperimento e con i soldi che conto di risparmiare credo che andrò più spesso al ristorante
Mario1970- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 29.07.21
Re: Insegnanti o morti di fame?
Per quanto riguarda la diatriba a mio parere ineliminabile tra concorsi si/no, valorizzazione dell'esperienza pregressa si/no, basterebbe introdurre una classe di laurea specialistica per ogni corso che ha come sbocco l'insegnamento, con le seguenti caratteristiche:
- rigorosamente a numero chiuso
- che abbia nel piano di studi sia discipline curricolari sia tutte quelle legate alla didattica, docimologia, metodologia, pedagogia, etc.
- che porti al termine del percorso immediatamente al ruolo, o comunque dia accesso a graduatorie ad esaurimento le quali
a scadenza prevedano l'assunzione immediata
questo separerebbe in modo chiario il contingente "di ruolo" (proveniente dal percorso specialistico avente valore formativo e concorsuale) da quello "supplente", potendo giustificare anche divari salariali tra le due categorie; almeno il contingente di ruolo potrebbe avere salari adeguati alla media europea.
- rigorosamente a numero chiuso
- che abbia nel piano di studi sia discipline curricolari sia tutte quelle legate alla didattica, docimologia, metodologia, pedagogia, etc.
- che porti al termine del percorso immediatamente al ruolo, o comunque dia accesso a graduatorie ad esaurimento le quali
a scadenza prevedano l'assunzione immediata
questo separerebbe in modo chiario il contingente "di ruolo" (proveniente dal percorso specialistico avente valore formativo e concorsuale) da quello "supplente", potendo giustificare anche divari salariali tra le due categorie; almeno il contingente di ruolo potrebbe avere salari adeguati alla media europea.
Enoc- Messaggi : 473
Data d'iscrizione : 31.01.12
Re: Insegnanti o morti di fame?
troppo logica come soluzione per potere essere adottata in italia.Enoc ha scritto:Per quanto riguarda la diatriba a mio parere ineliminabile tra concorsi si/no, valorizzazione dell'esperienza pregressa si/no, basterebbe introdurre una classe di laurea specialistica per ogni corso che ha come sbocco l'insegnamento, con le seguenti caratteristiche............
Mario1970- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 29.07.21
Re: Insegnanti o morti di fame?
Enoc ha scritto:Per quanto riguarda la diatriba a mio parere ineliminabile tra concorsi si/no, valorizzazione dell'esperienza pregressa si/no, basterebbe introdurre una classe di laurea specialistica per ogni corso che ha come sbocco l'insegnamento, con le seguenti caratteristiche:
- rigorosamente a numero chiuso
- che abbia nel piano di studi sia discipline curricolari sia tutte quelle legate alla didattica, docimologia, metodologia, pedagogia, etc.
- che porti al termine del percorso immediatamente al ruolo, o comunque dia accesso a graduatorie ad esaurimento le quali
a scadenza prevedano l'assunzione immediata
questo separerebbe in modo chiario il contingente "di ruolo" (proveniente dal percorso specialistico avente valore formativo e concorsuale) da quello "supplente", potendo giustificare anche divari salariali tra le due categorie; almeno il contingente di ruolo potrebbe avere salari adeguati alla media europea.
Ancora Giuseppe Fioroni, ministro dal 2006 al 2008, aveva parlato dell'introduzione di lauree specialistiche per l'insegnamento e ciclicamente l'idea è riemersa, anche recentemente. L'amara realtà è che il tutto si infrange al punto 1 e cioè al rigoroso numero chiuso: la SSIS ad esempio, nonostante fosse basata "su posti reali" sfornò un immenso numero di abilitati su alcune classi di concorso.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Insegnanti o morti di fame?
Mario1970 ha scritto:troppo logica come soluzione per potere essere adottata in italia.Enoc ha scritto:Per quanto riguarda la diatriba a mio parere ineliminabile tra concorsi si/no, valorizzazione dell'esperienza pregressa si/no, basterebbe introdurre una classe di laurea specialistica per ogni corso che ha come sbocco l'insegnamento, con le seguenti caratteristiche............
Scelta deleteria, significa immettere in ruolo insegnanti che non hanno mai visto il mondo del lavoro. Soprattutto nellematerie tecniche,i prof " topi di universita" sono dannosi anche per la didattica e la formazione dei discenti
Ringraziamo Nostro Signore se le nostre scuole sono arricchite da Commercialisti, architetti, Ingegneri, Avvocati che portano in classe la loro reale esperienza sul campo. Altroché " tuttoteoria"!
Cloretta_2- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 10.06.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
Per diventare insegnanti non bisogna dimostrare di saper fare o di aver fatto un altro lavoro, è semplicemente un controsenso logico. Nel percorso di insegnante in una disciplina tecnico-scientifica si presume che il soggetto abbia frequentato laboratori, svolto tirocini, in cui abbia acquisito le necessarie competenze.Cloretta_2 ha scritto:Mario1970 ha scritto:troppo logica come soluzione per potere essere adottata in italia.Enoc ha scritto:Per quanto riguarda la diatriba a mio parere ineliminabile tra concorsi si/no, valorizzazione dell'esperienza pregressa si/no, basterebbe introdurre una classe di laurea specialistica per ogni corso che ha come sbocco l'insegnamento, con le seguenti caratteristiche............
Scelta deleteria, significa immettere in ruolo insegnanti che non hanno mai visto il mondo del lavoro. Soprattutto nellematerie tecniche,i prof " topi di universita" sono dannosi anche per la didattica e la formazione dei discenti
Ringraziamo Nostro Signore se le nostre scuole sono arricchite da Commercialisti, architetti, Ingegneri, Avvocati che portano in classe la loro reale esperienza sul campo. Altroché " tuttoteoria"!
L'ultima parte è una perla (Avvocati che portano in classe la loro reale esperienza sul campo): significa giustificare la logica dell'insegnamento come ripiego. Ne vedo di liberi professionisti a scuola a consultare l'agendina per la prossima udienza o telefonare al cliente di turno.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
Cloretta_2 ha scritto:Ringraziamo Nostro Signore se le nostre scuole sono arricchite da Commercialisti, architetti, Ingegneri, Avvocati che portano in classe la loro reale esperienza sul campo.
Condivido pienamente, la persona che oltre ad aver fatto determinati studi ha anche lavorato negli ambiti attigui alle discipline che insegna ha una marcia in più, sotto tanti punti di vista. Poi può essere carente per altri aspetti, ma quando parliamo di insegnamento nei professionali o nei tecnici non c’è paragone.
franco.71 ha scritto:Ne vedo di liberi professionisti a scuola a consultare l'agendina per la prossima udienza o telefonare al cliente di turno.
C’è anche chi ha fatto un lavoro per tanti anni ha smesso di farlo e adesso insegna… Io sono una di quelli. Poi sicuramente al di fuori della scuola faccio anche altre cose, ma non vedo sinceramente negatività in questo, anzi tutt’altro.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: Insegnanti o morti di fame?
i ripieghisti sono una risorsa... se hanno voglia di lavorare è sicuramente gente che ha visto il fuori.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Insegnanti o morti di fame?
herman il lattoniere ha scritto:i ripieghisti sono una risorsa... se hanno voglia di lavorare è sicuramente gente che ha visto il fuori.
Basta che non passino il tempo a rimpiangere la vita aziendale e a sputare sul piatto dove stanno mangiando adesso.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Insegnanti o morti di fame?
Un conto è che l'esperienza extrascolastica e per di più nelle professioni che poi si insegneranno possa arricchire, un altro conto è quello di affermare che non si possa essere dei buoni insegnanti se non si è iscritti ad un albo professionale.hypernova ha scritto:...franco.71 ha scritto:Ne vedo di liberi professionisti a scuola a consultare l'agendina per la prossima udienza o telefonare al cliente di turno.
C’è anche chi ha fatto un lavoro per tanti anni ha smesso di farlo e adesso insegna… Io sono una di quelli. Poi sicuramente al di fuori della scuola faccio anche altre cose, ma non vedo sinceramente negatività in questo, anzi tutt’altro.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
Mario1970 ha scritto:beh magari non morto di fame no, ma nuovo povero si.
il prossimo inverno voglio provare cosa significa vivere senza riscaldamento,
Sopportare il freddo non è nulla rispetto a dover sopportare il caldo di questi mesi (è dall' inizio di maggio che siamo quasi costantemente stabili su temperature tipiche di agosto, e ce le terremo quasi sicuramente fino a ottobre). Se fa freddo, e per qualsiasi ragione non si può o non si vuole accendere il riscaldamento, basta mettersi un maglione più pesante o una coperta in più sul letto... l'unica seccatura veramente tosta è che ci vogliano giornate intere per far asciugare il bucato, ma la sensazione di freddo sulle persone è contenibile, appunto, coprendosi di più.
Contro il caldo, invece, non si può fare niente, se si sceglie di non avere l'aria condizionata (sia per motivi di risparmio che di impatto ambientale), al massimo qualche breve sventagliata di ventilatore a pale
(in tal caso, sempre meglio una ventolina portatile piccola e debole ma da tenersi vicina sui comodini o sulle scrivanie, piuttosto che una grande che in teoria dovrebbe rinfrescare un'intera stanza ma che di fatto non lo fa)
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Gio Ago 11, 2022 10:40 pm - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Insegnanti o morti di fame?
franco.71 ha scritto:Un conto è che l'esperienza extrascolastica e per di più nelle professioni che poi si insegneranno possa arricchire, un altro conto è quello di affermare che non si possa essere dei buoni insegnanti se non si è iscritti ad un albo professionale.hypernova ha scritto:...franco.71 ha scritto:Ne vedo di liberi professionisti a scuola a consultare l'agendina per la prossima udienza o telefonare al cliente di turno.
C’è anche chi ha fatto un lavoro per tanti anni ha smesso di farlo e adesso insegna… Io sono una di quelli. Poi sicuramente al di fuori della scuola faccio anche altre cose, ma non vedo sinceramente negatività in questo, anzi tutt’altro.
Perdonami,ma come puoi insegnare tecnica delle costruzioni ai geometri se non hai mai visto un cantiere e per te la scienza delle costruzioni nasce cresce e si limita al solido di saint venant? E un bilancio spiegato all' AFM da un dottore commercialista che magari cura i bilanci delle aziende è uguale al dottorino in scienze economiche e catapultato a scuola dopo la laurea e " la formazione pedagogica?"
Cloretta_2- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 10.06.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
Mi ripeto, da che scuola é scuola, non è richiesta l'iscrizione ad un albo professionale. Il futuro docente deve aver acquisito le competenze nel suo percorso formativo, altrimenti si legittima la posizione di chi non ha mai messo piede a scuola e si sente un docente esperto al primo incarico.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
franco.71 ha scritto:Mi ripeto, da che scuola é scuola, non è richiesta l'iscrizione ad un albo professionale. Il futuro docente deve aver acquisito le competenze nel suo percorso formativo, altrimenti si legittima la posizione di chi non ha mai messo piede a scuola e si sente un docente esperto al primo incarico.
Cosa non è chiaro sulla precisazione " per le materie tecniche o professionalizzanti "?
È ovvio che per insegnare storia non è un valore aggiunto l'aver lavorato da qualche parte..
Cloretta_2- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 10.06.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
Ma sai e’ questione di gusti, io poi non soffro il caldo e poi chissà perché mi pare sempre che l’inverno duri più dell’estate. Forse appunto perché lo temo di più. Comunque caro collega mi farò forza con le tue parole questo inverno. Siamo o non siamo in guerra!paniscus_2.1 ha scritto:
Sopportare il freddo non è nulla rispetto a dover sopportare il caldo di questi mesi (è dall' inizio di maggio che siamo quasi costantemente …………….
Contro il caldo, invece, non si può fare niente, se si sceglie di non avere l'aria condizionata (sia per motivi di risparmio che di impatto ambientale), al massimo qualche breve sventagliata di ventilatore a pale…….
Mario1970- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 29.07.21
Re: Insegnanti o morti di fame?
..non avevamo dubbi che paniscus rifiutasse l'aria condizionata..Mario1970 ha scritto:Ma sai e’ questione di gusti, io poi non soffro il caldo e poi chissà perché mi pare sempre che l’inverno duri più dell’estate. Forse appunto perché lo temo di più. Comunque caro collega mi farò forza con le tue parole questo inverno. Siamo o non siamo in guerra!paniscus_2.1 ha scritto:
Sopportare il freddo non è nulla rispetto a dover sopportare il caldo di questi mesi (è dall' inizio di maggio che siamo quasi costantemente …………….
Contro il caldo, invece, non si può fare niente, se si sceglie di non avere l'aria condizionata (sia per motivi di risparmio che di impatto ambientale), al massimo qualche breve sventagliata di ventilatore a pale…….
Quel suo essere sempre cosi parsimoniosa, frugale...è indubbio che Ella sia una reincarnazione di un monaco benedettino del XI secolo ; )
Cloretta_2- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 10.06.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
franco.71 ha scritto:…un altro conto è quello di affermare che non si possa essere dei buoni insegnanti se non si è iscritti ad un albo professionale.
Per il lavoro che facevo io non esiste l’albo professionale, in tutti i casi per alcune discipline, soprattutto quelle dei professionali, non aver fatto anche la professione, oltre ad averla insegnata, e molto limitante.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: Insegnanti o morti di fame?
herman il lattoniere ha scritto:i ripieghisti sono una risorsa... se hanno voglia di lavorare è sicuramente gente che ha visto il fuori.
Forse sarebbe il caso di limitare il ripiego obbligando a un part time 50% tutti coloro che svolgono la libera professione.
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Insegnanti o morti di fame?
Questo discorso fa il paio con quello per cui con tre anni di servizio si ha diritto all'assunzione con un concorso per titoli. In altre parole si vuole ottenere per una via ciò che si può ottenere solo per un'altra.hypernova ha scritto:franco.71 ha scritto:…un altro conto è quello di affermare che non si possa essere dei buoni insegnanti se non si è iscritti ad un albo professionale.
Per il lavoro che facevo io non esiste l’albo professionale, in tutti i casi per alcune discipline, soprattutto quelle dei professionali, non aver fatto anche la professione, oltre ad averla insegnata, e molto limitante.
Mi chiedo a cosa servirebbe il pcto con in classe già presenti i cultori della materia.
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: Insegnanti o morti di fame?
A parte che, per lavorare nel proprio settore, non è detto che si debba essere iscritti per forza all'albo. Esempio classico: ingegneri e periti dipendenti di un'azienda privata.franco.71 ha scritto:non è richiesta l'iscrizione ad un albo professionale.
Learner- Messaggi : 306
Data d'iscrizione : 18.07.20
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