genitore di bimbo h e accompagnamento a gita

Salve e grazie a chi vorrà rispondermi. Mio figlio disabile minore frequenta la scuola elementare, quest'anno la scuola ha previsto alcune gite in posti vicini, però poichè i bambini andranno in gita con il pulmino della scuola che non è accessibile ai disabili, ma neanche ai "normodotati" in quanto non ha nemmeno le cinture di sicurezza, mi è stato chiesto che sia io ad accompagnare con la mia auto mio figlio alla gita sino al punto di ritrovo e lasciarlo lì con i suoi compagni, le maestre e l'insegnante di sostegno, per poi andarlo a riprendere a fine gita. Tutto per chiari problemi economici. Mi chiedo se tale procedure sia corretta, e chiaramente tralasciando che pur di far divertire mio figlio lo accompagnerei in capo al mondo, penso che anche il viaggio sia un momento di integrazione fondamentale per lui. Se dovessi rifiutarmi? La scuola ha il dovere di provvedere a cercarsi un pulmann accessibile? L'alternativa potrebbe essere quella di far gravare la spesa ai singoli genitori di tutti gli altri bambini....ma perchè per avere riconosciuto un proprio legittimo diritto devo chiedere l'elemosina ad altri?

per esperienza la scuola si deve dotare di un pullmino accessibile ai disabili, e anche per buon senso direi....
di solito si divide la cifra totale EQUAMENTE

Non sempre il buon senso esiste. Se non riescono a far "quadrare" i conti della gita non la fanno. Il comune non ha un pulmino per i disabili da dare alla scuola per il tempo della gita? Alcune scuole lo richiedono...

Non mi sembra una cosa bella e rispettosa verso il bambino!!! Lui fa parte a pieno titolo della classe, di conseguenza devono venir previste attività a cui anche lui può partecipare. Mi sembra così ovvio!

Oltre a quanto già detto dai colleghi sopra, vorrei ricordare che la normativa prevede che la scuola organizzi la gita in modo da permettere la partecipazione dell'alunno disabile, con mezzi di trasporto idonei, in strutture attrezzate, in luoghi privi di barriere architettoniche. Se questo non avviene la gita dovrebbe essere annullata, perchè TUTTI gli alunni hanno pari diritto a parteciparvi.
E' vero che in questo modo i costi aumentano, se si utilizzano compagnie di trasporto private, e che questi si devono suddividere tra tutte le famiglie, ma è anche vero, come dice forza, che se si usano mezzi del comune, la scuola potrebbe richiedere un mezzo attrezzato.

Grazie, il problema non è l'organizzazione della gita ma il trasporto di mio figlio; devo essere io ad accompagnarlo sul posto. La scuola per risparmiare, grazie ai tagli della belva gelmini, si rivolge al comune che fornisce il mezzo scuolabus non attrezzato per la sicurezza e tanto meno non accessibile. Quindi la prossima volta che si ripeterà il discorso, ovvero l'anno prossimo, non darò più la mia disponibilità per accompagnarlo così o i genitori si autotassano per avere un autobus adeguato oppure la scuola trova i fondi in qualche modo. Oppure mi rivolgerò ad un legale per la tutela dei diritti del bambino. E' una situazione fastidiosa, ma non è possibile che nella scuola italiana siano i deboli a pagare il disastro e la scelleratezza di chi ha governato allegramente sino a ieri......

Mi viene un solo dubbio ... La scuola ti ha detto che lo dovevi accompagnare o ti ha chiesto se potevi?
Perché purtroppo e' vero che le scuole son senza soldi e quindi chiedono ai genitori di bimbi diversamente abili di poterli accompagnare con mezzi propri. In quel caso (assurdo ma a volte ci "si prova" per non perdere l'uscita) la scuola decide se andare in gita o meno a secondo della disponibilità del genitore ( non e' un approfittare ma semplicemente un prendere una decisione).
Purtroppo e' vero che dovremo stare sempre in piazza a manifestare per i tagli!

Si la scuola mi ha chiesto se ero disponibile ad accompagnarlo, però non so come sarebbe finita qualora non avessi dato la mia disponibilità.

Non avrebbero fatto l'uscita! Solitamente funziona così! (ci sono davvero scuole senza soldi e comuni senza mezzi e quando capitano determinate siuazioni si chiede aiuto ai genitori)E' brutto ma spesso non si fa per indelicatezza ma solo perché non si trovano escamotage differenti!(ti assicuro che non capita solo a te in quanto genitore di un bambino diversamente abile, chiediamo aiuto a tutti i genitori, poiché dopo i tagli fare un'uscita e' diventato difficile e caro) cmq grazie di aver scritto perché hai sensibilizzato maggiormente anche noi :-) (a volte chiediamo aiuto ai genitori senza pensare che forse li mettiamo in imbarazzo :-) )

Alla fine sai quale sensazione mi resta della vicenda? Che alla fine un bimbo disabile che frequenta una scuola dell'obbligo può essere un fardello per la scuola e per la sua gestione economica......quando invece dovrebbe essere al primo posto. E poi mi parlano di integrazione scolastica e compagnia bella....Ma è così difficile fare un progetto a inizio anno per i disabili? Io l'ho chiesto e ho saputo che hanno fatto un progetto di educazione motoria sborsando soldi per un docente esterno e mi è stato risposto (anche dall'insegnante di sostegno) che quel progetto interessa 500 bambini......di cos'altro vogliamo parlare, mi cadono le braccie.....sono anni che si combatte contro i mulini a vento.

Chiedere aiuto ai genitori...quando va bene! Perchè spesso a volte ci autotassiamo noi insegnanti...a voi colleghi non è mai capitato di sborsare quote per pagare la gita ai bambini indigenti?
Noi quest'anno abbiamo deciso di restare vicino (risparmiamo sul trasporto) e di fare il pranzo al sacco anzichè usufruire di quello dell'azienda agricola presso cui andiamo (alcuni genitori han detto di non poterselo permettere).
Abbiamo chiesto ai genitori di contribuire e dare qualcosa in più per aiutare chi ha meno possibilità ma hanno risposto che la crisi c'è per tutti, e che per loro è già un sacrificio pagare la gita dei propri figli per potersi permettere di pagare quella degli altri... e l'elemosina non può essere un obbligo.
L'anno prossimo per tagliare la testa al toro quasi quasi ce ne restiamo a casa!!