pubblicazione graduatoria interna d'istituto

Nella scuola di mio marito è stata pubblicata all'albo la graduatoria interna d'istituto personale ata.
Nell'elenco è stato aggiunto un asterisco dopo il nome di mio marito e alla fine dei nominativi c'è scritto che è "beneficiario della L.104 per il figlio residente nel comune di titolarità". Mio marito precede una collega che ha più punti di lui.

Desideravo saper se ciò è lecito o potevano evitare di scrivere che era per mio figlio, dato che questo elenco viene affisso all'albo e quindi chiunque può leggerlo.

va tolto

giulia boffa ha scritto:va tolto

Posso richiedere che venga eliminata completamente la postilla?
O solamente la parte che specifica per chi si usufruisce della L.104?
Grazie

si elimina tutto, si lascia la persona al primo posto e basta

Noi per tutelare la privacy del personale beneficiario di L. 104, abbiamo scritto accanto ai punteggi per i titoli, esigenze di famiglia ecc. "Precedenza CCNI" e nient'altro e lo abbiamo messo "fuori classifica".

ci sono vari modi, ma non quello di specificare perché si è fuori classifica

La scuola ha specificato la cosa perchè una collega si trova in graduatoria dopo mio marito anche se ha più punti di lui.
L'elenco contiene nome cognome, data di nascita, punti totali e poi nel dettaglio: anzianità di servizio, esigenze di famiglia, titoli generali.
Altri colleghi hanno punti per esigenze di famiglia, ma non c'è specificato quale tra le quattro tipologie di esigenze.
Da mio marito è specificato come detto sopra il perchè è primo.

Posso fare richiesta di eliminare la postilla appellandomi alla legge sulla privacy?
Ti ringrazio tanto per la consulenza.

assolutamente sì

Scrivere il perché non è corretto, ed infatti noi non lo abbiamo mai fatto. Devi far togliere ciò che hanno scritto, viola eccome la tua privacy.

Ho letto adesso i post scritti mentre stavo scrivendo il mio.
Tra l'altro mio marito si trova primo in graduatoria e quindi non è perdente posto.

byron28 ha scritto:Scrivere il perché non è corretto, ed infatti noi non lo abbiamo mai fatto. Devi far togliere ciò che hanno scritto, viola eccome la tua privacy.

Quello che mi delude di più è che sul foglio dell'elenco c'è la firma del dirigente!

Grazie tante Giulia e Byron

Che sia il primo o l'ultimo non ha importanza, non si possono mettere i fatti degli altri in bella mostra (la graduatoria d'istituto viene affissa all'albo, e quindi chiunque entri nella scuola può leggere i fatti nostri).

Vi posto quello che ho trovato sul sito del garante sulla privacy:

10. Altri casi particolari
A garanzia degli interessati si rendono necessari particolari accorgimenti in determinate situazioni che comportano specifiche esigenze di trasparenza dell'attività amministrativa locale.

Indipendentemente dalla forma di diffusione adottata, è necessario richiamare nuovamente l'obbligo di rispettare il principio di pertinenza e non eccedenza nel trattamento dei dati, risultando divulgabili solo i dati strettamente necessari per rendere conoscibile l'esito o la graduatoria di un concorso o di una selezione.
10.2.4. Graduatorie delle domande di mobilità
Nell'ambito delle procedure di trasferimento tra amministrazioni pubbliche, gli interessati possono fruire di benefici e titoli di preferenza attribuiti in base alla legge 5 febbraio 1992, n. 104 (recante la "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate").
Generiche esigenze di pubblicità connesse alla trasparenza della relativa procedura non possono in alcun caso consentire di derogare allo specifico divieto di diffusione dei dati personali idonei a rivelare lo stato di salute (art. 22, comma 8, del Codice).
Alla luce delle segnalazioni e dei quesiti pervenuti, va rilevato che le graduatorie da pubblicare non devono riportare, accanto ai nominativi dei soggetti che hanno presentato domanda di trasferimento, riferimenti riguardanti condizioni di salute che, nella varia casistica esistente, potrebbero giustificare una precedenza degli interessati.Applicate alle persone diversamente abili, tali cautele rafforzano il principio del rispetto della dignità delle persone interessate, garantito dall'art. 2 del Codice e dall'art. 1 della citata l. n. 104/1992.

@Giulia Boffa e Byron28
Questo per ringraziarvi della puntualità e della precisione che avete nel risolvere i nostri dubbi e per l'aiuto che ci date ogni volta che vi viene richiesto.
Grazie di cuore.

prego