ACCORPAMENTO PROVINCE E GE

Promemoria primo messaggio :

Buongiorno a tutti,
volevo sapere se secondo voi il nuovo accorpamento delle province voluto da Monti comporterà anche l'accorpamento delle relative GE e quindi chi è iscritto solo in una provincia potrà avere la possibilità di insegnare anche in quella accorpata.
Grazie mille.

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/281641

Nessuna cancellazione calata dall'alto in Sardegna senza una riforma dello Statuto autonomistico, la legge costituzionale dell'Isola che ne prevede tre: Cagliari, Sassari e Nuoro.

l'unione sarda è come la lega, mica è il governo

c'è anche l'Ansa

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2012/07/20/Province-Statuto-sardo-se-salva-3-Cagliari-Sassari-Nuoro_7215981.html

A questo punto la Toscana farà subito richiesta per diventare regione autonoma, e ne avrebbe tutte le sacrosante ragioni, visto l'ingiusitifcato trattamento

vedremo, per quanto autonome conviene anche alla sardegna diminuire i costi della politica

marcob ha scritto:A questo punto la Toscana farà subito richiesta per diventare regione autonoma, e ne avrebbe tutte le sacrosante ragioni, visto l'ingiusitifcato trattamento

non siamo ancora in uno stato federalista

Meglio ancora sarebbe avere un pensiero governativo (cosa che in Italia manca, mi pare, dall'età augustea) che riveda il ruolo sia di regione che di provincia, appunto rivedendo la Costituzione.

Credo che una riforma delle province siffatta porterebbe a una sovrapposizione molto forte delle competenze delle regioni rispetto alle nuove macro-province e non so quanto sia desiderabile.

Magari riscrivere proprio la carta geografica politica dell'Italia non sarebbe una brutta idea. Il concetto è avere delle zone più o meno omogenee o per estensione o per abitanti. Nell'uno o nell'altro caso si avrebbero una cinquantina di province o città metropolitane o regioni/provincia: è così indesiderabile avere un unico riferimento di governo locale a tutti i livelli?

Albith ha scritto:Meglio ancora sarebbe avere un pensiero governativo (cosa che in Italia manca, mi pare, dall'età augustea) che riveda il ruolo sia di regione che di provincia, appunto rivedendo la Costituzione.

Credo che una riforma delle province siffatta porterebbe a una sovrapposizione molto forte delle competenze delle regioni rispetto alle nuove macro-province e non so quanto sia desiderabile.

Magari riscrivere proprio la carta geografica politica dell'Italia non sarebbe una brutta idea. Il concetto è avere delle zone più o meno omogenee o per estensione o per abitanti. Nell'uno o nell'altro caso si avrebbero una cinquantina di province o città metropolitane o regioni/provincia: è così indesiderabile avere un unico riferimento di governo locale a tutti i livelli?

Andrebbe riscritta tutta la carta geografica, in effetti... sarebbe opportuno rivedere proprio tutti gli attuali confini, che hanno separato in regioni diverse territori della stessa eredità storico-culturale-linguistica, e hanno unito nella stessa regione aree che non avevano niente a che spartire tra di loro. Nel nord (ma credo anche al sud) ci sono tante situazioni di questo tipo. Credo che si avrebbe una mappa più omogenea e razionale.