24 ore lavorative. Il Ministro ha fatto un passo indietro? Pantaleo: "Solo dichiarazioni confuse"
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24 ore lavorative. Il Ministro ha fatto un passo indietro? Pantaleo: "Solo dichiarazioni confuse"
dp - Mimmo Pantaleo ad orizzontescuola.it sull'aumento delle ore lavorative per i docenti da 18 a 24: "Noi chiediamo che ci sia la cancellazione".
Alla nostra domanda, se le dichiarazioni del Ministro rilasciate al quotidiano "Il Messaggero" siano frutto di una volontà di fare un passo indietro sull'estensione delle ore lavorative dei docenti da 18 a 24, il segretario della FLCGIL, ha affermato: "abbiamo un testo scritto nel quale c'è l'elevazione a 24 ore dell'orario per tutti gli ordini della scuola italiana". "Le dichiarazioni del Ministro - ha commentato - sono solo dichiarazioni confuse che non chiariscono cosa esattamente vuole fare".
E sulla volontà di un confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto nel 2014 relativamente alla flessibilità oraria, ha detto: "ritiri quel provvedimento e saremo disponibili ad aprire una discussione".
"Si tratta di un provvedimento - ha continuato il segretario della FLCGIl - che ha lo scopo esclusivo di tagliare 1 miliardo nella scuola. Non c'è nulla legato ad una idea didattica di sviluppo della scuola italiana di miglioramento della qualità dell'offerta formativa è il solo modo per tagliare. Noi siamo disponibili ad aprire un conflitto sempre più esteso. Giorno 12 è stato solo l'inizio".
Gli stati generali invocati da Profumo?
"Non comprendiamo come un Ministro di un governo che deve andar via possona costruire un progetto. Un nuovo progetto per la scuola - conclude - deve essere affidato al nuovo governo. La nostra opinione è che non abbia l'autorevolezza e i tempi per un progetto".
Alla nostra domanda, se le dichiarazioni del Ministro rilasciate al quotidiano "Il Messaggero" siano frutto di una volontà di fare un passo indietro sull'estensione delle ore lavorative dei docenti da 18 a 24, il segretario della FLCGIL, ha affermato: "abbiamo un testo scritto nel quale c'è l'elevazione a 24 ore dell'orario per tutti gli ordini della scuola italiana". "Le dichiarazioni del Ministro - ha commentato - sono solo dichiarazioni confuse che non chiariscono cosa esattamente vuole fare".
E sulla volontà di un confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto nel 2014 relativamente alla flessibilità oraria, ha detto: "ritiri quel provvedimento e saremo disponibili ad aprire una discussione".
"Si tratta di un provvedimento - ha continuato il segretario della FLCGIl - che ha lo scopo esclusivo di tagliare 1 miliardo nella scuola. Non c'è nulla legato ad una idea didattica di sviluppo della scuola italiana di miglioramento della qualità dell'offerta formativa è il solo modo per tagliare. Noi siamo disponibili ad aprire un conflitto sempre più esteso. Giorno 12 è stato solo l'inizio".
Gli stati generali invocati da Profumo?
"Non comprendiamo come un Ministro di un governo che deve andar via possona costruire un progetto. Un nuovo progetto per la scuola - conclude - deve essere affidato al nuovo governo. La nostra opinione è che non abbia l'autorevolezza e i tempi per un progetto".
Re: 24 ore lavorative. Il Ministro ha fatto un passo indietro? Pantaleo: "Solo dichiarazioni confuse"
Admin ha scritto:dp - Mimmo Pantaleo ad orizzontescuola.it sull'aumento delle ore lavorative per i docenti da 18 a 24: "Noi chiediamo che ci sia la cancellazione".
Alla nostra domanda, se le dichiarazioni del Ministro rilasciate al quotidiano "Il Messaggero" siano frutto di una volontà di fare un passo indietro sull'estensione delle ore lavorative dei docenti da 18 a 24, il segretario della FLCGIL, ha affermato: "abbiamo un testo scritto nel quale c'è l'elevazione a 24 ore dell'orario per tutti gli ordini della scuola italiana". "Le dichiarazioni del Ministro - ha commentato - sono solo dichiarazioni confuse che non chiariscono cosa esattamente vuole fare".
E sulla volontà di un confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto nel 2014 relativamente alla flessibilità oraria, ha detto: "ritiri quel provvedimento e saremo disponibili ad aprire una discussione".
"Si tratta di un provvedimento - ha continuato il segretario della FLCGIl - che ha lo scopo esclusivo di tagliare 1 miliardo nella scuola. Non c'è nulla legato ad una idea didattica di sviluppo della scuola italiana di miglioramento della qualità dell'offerta formativa è il solo modo per tagliare. Noi siamo disponibili ad aprire un conflitto sempre più esteso. Giorno 12 è stato solo l'inizio".
Gli stati generali invocati da Profumo?
"Non comprendiamo come un Ministro di un governo che deve andar via possona costruire un progetto. Un nuovo progetto per la scuola - conclude - deve essere affidato al nuovo governo. La nostra opinione è che non abbia l'autorevolezza e i tempi per un progetto".
sindacati complici... ma quale discussione vogliono aprire????
non se ne parla, punto!
paolopaolo- Messaggi : 3104
Data d'iscrizione : 12.10.10
Re: 24 ore lavorative. Il Ministro ha fatto un passo indietro? Pantaleo: "Solo dichiarazioni confuse"
Se ci affidiamo soltanto ai partiti e ai sindacati, questa legge passerà... magari un pò ridotta (tanto per darci il contentino) ma passerà di sicuro... Ma qui sembra che nessuno i voi voglia rischiare niente... mi rassegno.
Stellastellina1975- Messaggi : 1635
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: 24 ore lavorative. Il Ministro ha fatto un passo indietro? Pantaleo: "Solo dichiarazioni confuse"
Stellastellina1975 ha scritto:Se ci affidiamo soltanto ai partiti e ai sindacati, questa legge passerà... magari un pò ridotta (tanto per darci il contentino) ma passerà di sicuro... Ma qui sembra che nessuno i voi voglia rischiare niente... mi rassegno.
tutto come previsto... sparano la bomba, ritrattano un po' fingendo di accordarsi per una via di mezzo, e noi siamo fregati!
di tutto questo dobbiamo ringraziare il PD e i sindacati
paolopaolo- Messaggi : 3104
Data d'iscrizione : 12.10.10
Re: 24 ore lavorative. Il Ministro ha fatto un passo indietro? Pantaleo: "Solo dichiarazioni confuse"
Sindacato GILDA:
DDL di stabilità. 80 mila prof in più
Se il testo definitivo del ddl di stabilità confermerà le indiscrezioni riportate in questi giorni sulla bozza discussa in Consiglio dei ministri, la scuola secondaria di I e di II grado potrebbe avere – in base all’organizzazione attuale – un surplus teorico di circa 80 mila professori. La causa e i calcoli sono presto fatti.
La norma, in base alle bozze circolate (ed è bene sottolineare che per ora non c’è ufficialità), prevede che l’orario di insegnamento per tutti i docenti statali passi a 24 ore settimanali, a invarianza di stipendio (la compensazione avverrebbe con 15 giorni di ferie aggiuntivi). L’effetto, a dir poco esplosivo, stravolgerebbe gli assetti della secondaria di I e II grado dove l’orario settimanale è di 18 ore. Siamo nel campo della teoria, ma proviamo a simulare cosa succederebbe.
Se si prendono per buoni i dati di fonte Miur, registrati al 1° ottobre e riportati dal Corriere della sera, i docenti titolari su posto comune sono 320.110 (126.017 nella secondaria di I grado e 194.093 nella secondaria di II grado) e, a 18 ore ciascuno, sviluppano complessivamente un monte orario cattedra di 5.761.980 ore. Se, però, quel monte ore complessivo viene ripartito a prof con un orario di 24 ore, in cattedra bastano poco più di 240 mila insegnanti.
Coperto il fabbisogno di insegnanti in cattedra con assorbimento degli attuali spezzoni, resterebbe un esubero di circa 80 mila prof (31.500 nella I grado e 48.500 nella II grado).
Quegli 80 mila esuberi (pari al 33,3% del nuovo organico a 24 ore!) dovrebbero servire a coprire supplenze. Soltanto? Uno spreco. Potrebbero servire a realizzare progetti, sperimentazioni, corsi di recupero. Insomma potrebbero dar vita all’organico funzionale d’istituto.
Nei progetti sperimentali dell’organico funzionale dei primi anni 2000 la quota aggiunta di docenti per ogni istituto era pari al 10%. In caso di riforma, il 10% corrisponderebbe a circa 24 mila docenti. Rispetto a quell’esubero teorico di 80 mila docenti, vi sarebbero altri 56 mila docenti in più.
È questo il vero obiettivo finale della legge di stabilità? Tagliare, se pur gradualmente, 56 mila posti, bloccare migliaia di nomine di supplenti annui ed evitare per alcuni anni nuove assunzioni? Vogliamo sperare che si tratti di uno scenario estremo destinato a rimanere solo un brutto sogno di inizio autunno.
DDL di stabilità. 80 mila prof in più
Se il testo definitivo del ddl di stabilità confermerà le indiscrezioni riportate in questi giorni sulla bozza discussa in Consiglio dei ministri, la scuola secondaria di I e di II grado potrebbe avere – in base all’organizzazione attuale – un surplus teorico di circa 80 mila professori. La causa e i calcoli sono presto fatti.
La norma, in base alle bozze circolate (ed è bene sottolineare che per ora non c’è ufficialità), prevede che l’orario di insegnamento per tutti i docenti statali passi a 24 ore settimanali, a invarianza di stipendio (la compensazione avverrebbe con 15 giorni di ferie aggiuntivi). L’effetto, a dir poco esplosivo, stravolgerebbe gli assetti della secondaria di I e II grado dove l’orario settimanale è di 18 ore. Siamo nel campo della teoria, ma proviamo a simulare cosa succederebbe.
Se si prendono per buoni i dati di fonte Miur, registrati al 1° ottobre e riportati dal Corriere della sera, i docenti titolari su posto comune sono 320.110 (126.017 nella secondaria di I grado e 194.093 nella secondaria di II grado) e, a 18 ore ciascuno, sviluppano complessivamente un monte orario cattedra di 5.761.980 ore. Se, però, quel monte ore complessivo viene ripartito a prof con un orario di 24 ore, in cattedra bastano poco più di 240 mila insegnanti.
Coperto il fabbisogno di insegnanti in cattedra con assorbimento degli attuali spezzoni, resterebbe un esubero di circa 80 mila prof (31.500 nella I grado e 48.500 nella II grado).
Quegli 80 mila esuberi (pari al 33,3% del nuovo organico a 24 ore!) dovrebbero servire a coprire supplenze. Soltanto? Uno spreco. Potrebbero servire a realizzare progetti, sperimentazioni, corsi di recupero. Insomma potrebbero dar vita all’organico funzionale d’istituto.
Nei progetti sperimentali dell’organico funzionale dei primi anni 2000 la quota aggiunta di docenti per ogni istituto era pari al 10%. In caso di riforma, il 10% corrisponderebbe a circa 24 mila docenti. Rispetto a quell’esubero teorico di 80 mila docenti, vi sarebbero altri 56 mila docenti in più.
È questo il vero obiettivo finale della legge di stabilità? Tagliare, se pur gradualmente, 56 mila posti, bloccare migliaia di nomine di supplenti annui ed evitare per alcuni anni nuove assunzioni? Vogliamo sperare che si tratti di uno scenario estremo destinato a rimanere solo un brutto sogno di inizio autunno.
annari- Messaggi : 1366
Data d'iscrizione : 26.08.10
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