I fortunatissimi che arriveranno all'orale...

Promemoria primo messaggio :


...dovranno sostenere un colloquio in lingua straniera? Anche se appartengono alla Secondaria? Dove lo si dichiara nel bando?
Grazie

paolopaolo ha scritto:Io credo che la prova preselettiva andrà bene sia a chi ha buone capacità logiche sia a chi sarà fortunato. Probabilmente tante persone capaci saranno escluse per motivi disparati. Una mia collega molto preparata e non abilitata, per esempio, non ha passato la prova di ammissione al TFA perché non è riuscita a rispondere neanche ad una domanda... non ha retto la tensione.
Tra quelli che hanno buone capacità e i fortunati, qualche raccomandato ci sarà pure... mica tutti i raccomandati sono ritardati mentali! il problema dei raccomandati si porrà semmai dopo la prova preselettiva.

Esatto

magari sui 18 posti A346 in lombardia ci saranno 36 candidati raccomandati. In effetti, non ci avevo pensato, alle raccomandazioni agli orali...Lo farò per sport, evidentemente...

paolopaolo ha scritto:Una mia collega molto preparata e non abilitata, per esempio, non ha passato la prova di ammissione al TFA perché non è riuscita a rispondere neanche ad una domanda... non ha retto la tensione.

Posso anche capirla, ma mi chiedo cosa la spinga a voler fare l'insegnante se non regge lo stress di un semplice esame. A scuola, ogni singola ora di lezione è un esame in cui i commissari sono una ventina o più e non solo soppesano senza pietà ogni parola che dici, ma fanno anche di tutto per renderti la prova impossibile.

Tra quelli che hanno buone capacità e i fortunati, qualche raccomandato ci sarà pure... mica tutti i raccomandati sono ritardati mentali! il problema dei raccomandati si porrà semmai dopo la prova preselettiva.

Nella mia esperienza scolastica, gli insegnanti più indegni e analfabeti li ho incontrati NON nella categoria dei raccomandati, ma in quella di coloro che si lagnavano, sempre e in ogni luogo, delle raccomandazioni altrui. I raccomandati (quei pochissimi che ho conosciuto, perché si tratta, in verità, di una categoria percentualmente assai esigua), mediamente, sono molto più preparati e simpatici di chi li incolpa di tutti i mali del mondo.

Attenzione: chi è troppo sicuro di sé... prima o poi cade.

Nella mia esperienza scolastica, gli insegnanti più indegni e analfabeti li ho incontrati NON nella categoria dei raccomandati, ma in quella di coloro che si lagnavano, sempre e in ogni luogo, delle raccomandazioni altrui. I raccomandati (quei pochissimi che ho conosciuto, perché si tratta, in verità, di una categoria percentualmente assai esigua), mediamente, sono molto più preparati e simpatici di chi li incolpa di tutti i mali del mondo. [/quote]

vuoi vedere che alla fine la raccomandazione è segno di preparazione e professionalità?

Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Nella mia esperienza scolastica, gli insegnanti più indegni e analfabeti li ho incontrati NON nella categoria dei raccomandati, ma in quella di coloro che si lagnavano, sempre e in ogni luogo, delle raccomandazioni altrui. I raccomandati (quei pochissimi che ho conosciuto, perché si tratta, in verità, di una categoria percentualmente assai esigua), mediamente, sono molto più preparati e simpatici di chi li incolpa di tutti i mali del mondo. [/quote]

Disillusa ha scritto: vuoi vedere che alla fine la raccomandazione è segno di preparazione e professionalità?

Oltre che di simpatia...
Noi poveri cristi senza ammanicamenti siamo solo degli sfigati. Alla fine aveva ragione Martone.
Al di là di tutto, però, credo che in questo concorso ci sia poca vela per le raccomandazioni.

dubitoergosum ha scritto:Nella mia esperienza scolastica, gli insegnanti più indegni e analfabeti li ho incontrati NON nella categoria dei raccomandati, ma in quella di coloro che si lagnavano, sempre e in ogni luogo, delle raccomandazioni altrui. I raccomandati (quei pochissimi che ho conosciuto, perché si tratta, in verità, di una categoria percentualmente assai esigua), mediamente, sono molto più preparati e simpatici di chi li incolpa di tutti i mali del mondo.

Disillusa ha scritto: vuoi vedere che alla fine la raccomandazione è segno di preparazione e professionalità?

Oltre che di simpatia...
Noi poveri cristi senza ammanicamenti siamo solo degli sfigati. Alla fine aveva ragione Martone.
Al di là di tutto, però, credo che in questo concorso ci sia poca vela per le raccomandazioni.
[/quote]

Quoto.

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

PS si può fallire il test anche senza essere pirla, l'ho detto più volte, basta avere mal di testa, non avere dormito, o che ti è morto il gatto o che ti sei fatto fregare dall'emozione; sta a te capire se sei pirla o è stato un incidente di percorso

PS del PS sempre che i test siano fatti bene; per i TFA non è stato così

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

Secondo te è una perdita di tempo esercitarsi su quiz che magari non avranno nulla a che fare con quelli del miur?
Grazie.

cleb ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

Secondo te è una perdita di tempo esercitarsi su quiz che magari non avranno nulla a che fare con quelli del miur?
Grazie.

L'ho scritto in tre o quattro diversi topic: si, secondo me è una perdita di tempo; io non lo sto facendo.
Quei quiz prevedono l'uso di carta e penna, che non avrai; molti sono di matematica e non di logica.
Certo è una mia opinione, io non lavoro al ministero

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

Attenzione qui non si parla di inetti. Ma di laureati raccomandati.

Roberto_R ha scritto:

cleb ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

Secondo te è una perdita di tempo esercitarsi su quiz che magari non avranno nulla a che fare con quelli del miur?
Grazie.

L'ho scritto in tre o quattro diversi topic: si, secondo me è una perdita di tempo; io non lo sto facendo.
Quei quiz prevedono l'uso di carta e penna, che non avrai; molti sono di matematica e non di logica.
Certo è una mia opinione, io non lavoro al ministero

Anch'io mi sto orientando così... Se non si può usare carta e penna (assurdo...) dovrebbero essere tarati perché non siano necessari.

aleanto ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

Attenzione qui non si parla di inetti. Ma di laureati raccomandati.

Teoricamente al test dovresti saper rispondere con naturalezza, se ti chiedo "di che colore era il cavallo bianco di Napoleone", dovresti saper rispondere con le tue sole capacità di comprensione del testo.
Se ritieni di dover imparare a memoria le risposte, sarà perche non riesci a rispondere con la naturalezza ipotizzata; indipendentemente che tu sia raccomandato o no, probabilmente ti manca qualcosa (conoscenze d'inglese o d'informatica, capacità logiche, capacità di comprendere il linguaggio scritto).
E' l'inettitudine che ti spinge a memorizzare , non la raccomandazione.
All'università, come compagno di corso, avevo il figlio di due professori; era bravissimo (buon sangue non mente ?).
Non ho dubbi che fosse anche raccomandato, ma certo non sprecava il suo tempo a memorizzare pappagallescamente le cose che non capiva, anche perchè non c'erano cose che non capiva.

Penso che alla base di questa guerra tra poveri ci sia solo una motivazione: questo concorso non è in grado, per come sarà svolto, di dimostrare se uno è un bravo insegnante e quindi merita una cattedra.

Non prendiamoci in giro, per la scuola primaria, dove io insegno, saper risolvere sillogismi (e a me piacciono...) non siginifica saper fare il mestiere del maestro.

Quanti ne abbiamo incontrati nella nostra carriera scolastica che conoscevano la propria disciplina alla perfezione, ma nel momento del passaggio allo studente, erano incapaci?

Non dico che fossero inetti o raccomandati, solo che saper insegnare significa ben altro.

Non sto dicendo che io lo sappia fare, anzi, mi rendo conto quotidianamente di quanto sia difficile e di certo non sarà questo concorso ad aiutarmi...

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?
Io la vedo diversamente: molti dei 3500 test sono alla portata di chi li deve sostenere; non pochi contengono dei tranelli che potrebbero indurre in errore, ma leggendo una volta la risposta, poi non ci caschi più, quindi sono da capire, non da imparare a memoria.
Infine ce ne potrebbero essere alcuni che proprio non riesci ad interiorizzare; questi puoi sperare di impararli a memoria; se sono una cinquantina (se sei adeguatamente intelligente), la cosa è fattibile, se sono 1000 (se sei un pirla) vai a spalare letame che è meglio.

Attenzione qui non si parla di inetti. Ma di laureati raccomandati.

Teoricamente al test dovresti saper rispondere con naturalezza, se ti chiedo "di che colore era il cavallo bianco di Napoleone", dovresti saper rispondere con le tue sole capacità di comprensione del testo.
Se ritieni di dover imparare a memoria le risposte, sarà perche non riesci a rispondere con la naturalezza ipotizzata; indipendentemente che tu sia raccomandato o no, probabilmente ti manca qualcosa (conoscenze d'inglese o d'informatica, capacità logiche, capacità di comprendere il linguaggio scritto).
E' l'inettitudine che ti spinge a memorizzare , non la raccomandazione.
All'università, come compagno di corso, avevo il figlio di due professori; era bravissimo (buon sangue non mente ?).
Non ho dubbi che fosse anche raccomandato, ma certo non sprecava il suo tempo a memorizzare pappagallescamente le cose che non capiva, anche perchè non c'erano cose che non capiva.

Se mi dessero un tempo più ragionevole e non un minuto a domanda (ricordiamoci della lettura dei testi, se sono della lunghezza che girano in rete, penso che la memoria sarà l'unica alleata) e la possibilità di scrivere, concorderei con te. Il problema è che si cercano "docenti" capaci a uniformarsi a degli standard dettati solo dal togliere lavoro alle commissioni per la valutazione della prova scritta.

E' un gioco falsato. La teoria è quello che dici tu, la pratica no. Chiediamoci anche il motivo per cui non vi sono domande disciplinari e il MIUR ci costringe a una selezione degna (con tutto il rispetto) della selezione del diciottenne che vuole diventare carabiniere, poliziotto o soldato. La preselettiva, ahimè, ha creato un solco: visto l'accertata impossibilità di fare selezioni anche disciplinari (per evidente inettitudine dei tecnici) ecco che arrivano i test sulle serie numeriche e fesserie simili.

totalrec ha scritto:

paolopaolo ha scritto:Una mia collega molto preparata e non abilitata, per esempio, non ha passato la prova di ammissione al TFA perché non è riuscita a rispondere neanche ad una domanda... non ha retto la tensione.

Posso anche capirla, ma mi chiedo cosa la spinga a voler fare l'insegnante se non regge lo stress di un semplice esame. A scuola, ogni singola ora di lezione è un esame in cui i commissari sono una ventina o più e non solo soppesano senza pietà ogni parola che dici, ma fanno anche di tutto per renderti la prova impossibile.

Ti assicuro che gli studenti non le rendono affatto la vita impossibile, al contrario l'adorano! e i suoi alunni sono preparatissimi. Insomma, si tratta dell'insegnante ideale.

Roberto_R ha scritto:

aleanto ha scritto:Quindi a uno con gli appoggi basta imparare a memoria la batteria dei test...

Considerazione sciocca ma è ciò che emerge con evidenza.

Imparare a memoria 3500 test di cui non comprendi il significato secondo te è alla portata di un inetto ?

Ripeto: raccomandato non significa inetto.

Tizio può essere bravo e raccomandato contemporaneamente. E sinceramente credo che tra un bravo raccomandato e un bravo non raccomandato, vincerà il primo.

Questo concorso non è per noi precari. Serve a dare uno straccio di contratto ai ricercatori espulsi dall'università.

vogliamo dire quindi bravo a chi si fa raccomandare?? Mah...no words

Maestrasimo ha scritto:Penso che alla base di questa guerra tra poveri ci sia solo una motivazione: questo concorso non è in grado, per come sarà svolto, di dimostrare se uno è un bravo insegnante e quindi merita una cattedra.

Non prendiamoci in giro, per la scuola primaria, dove io insegno, saper risolvere sillogismi (e a me piacciono...) non siginifica saper fare il mestiere del maestro.

Quanti ne abbiamo incontrati nella nostra carriera scolastica che conoscevano la propria disciplina alla perfezione, ma nel momento del passaggio allo studente, erano incapaci?

Non dico che fossero inetti o raccomandati, solo che saper insegnare significa ben altro.

Non sto dicendo che io lo sappia fare, anzi, mi rendo conto quotidianamente di quanto sia difficile e di certo non sarà questo concorso ad aiutarmi...

Concordo su tutto, e non considero il concorso opportuno, però visto che l'opportunità viene data mi rifiuto di lasciarla cogliere solo agli altri.
Concordo anche sul fatto che test, scritto e orale non siano in grado "di dimostrare se uno è un bravo insegnante ".
Ma cosa lo è ?
Se ti proponessi di valutare l'operato degli insegnanti in GaE, magari con test INVALSI sugli studenti che hanno, lo considereresti opportuno ?
Ci sarebbe una rivoluzione ! A parte che gli insegnanti sono restii per principio alla valutazione del proprio operato, ma giustamente si opporrebbe che quanto appreso dagli studenti dipende anche dagli studenti stessi (intelligenza, cultura, volontà di superare il test senza fare dispetto all'insegnante) dalla situazione di partenza, dal rigore della prova che sarebbe svolta contemporaneamente in luoghi diversi e con diversi osservatori ecc.
E allora ? La bontà del docente dovrebbe essere autocertificata ? Testimoniata da colleghi e preside ?
La democrazia è la peggior forma di governo dopo tutte le altre che sono state inventate.
Il concorso con preselettiva è la peggior forma di reclutamento dopo tutte le altre che sono state inventate.

il fatto è che si dovrebbe pensare a un sistema valido di valutazione degli insegnanti, assurdo essere l'unica categoria di lavoratori esente da valutazione!

aleanto ha scritto:Se mi dessero un tempo più ragionevole e non un minuto a domanda (ricordiamoci della lettura dei testi, se sono della lunghezza che girano in rete, penso che la memoria sarà l'unica alleata) e la possibilità di scrivere, concorderei con te. Il problema è che si cercano "docenti" capaci a uniformarsi a degli standard dettati solo dal togliere lavoro alle commissioni per la valutazione della prova scritta.

E' un gioco falsato. La teoria è quello che dici tu, la pratica no. Chiediamoci anche il motivo per cui non vi sono domande disciplinari e il MIUR ci costringe a una selezione degna (con tutto il rispetto) della selezione del diciottenne che vuole diventare carabiniere, poliziotto o soldato. La preselettiva, ahimè, ha creato un solco: visto l'accertata impossibilità di fare selezioni anche disciplinari (per evidente inettitudine dei tecnici) ecco che arrivano i test sulle serie numeriche e fesserie simili.

Confido che la lunghezza non sia quella dei test che girano in rete, nè quella dei TFA (che erano su carta).
Secondo me il miglior modo di affrontare un test di comprensione è leggere prima la domanda e poi il testo; su un PC sarebbe opportuno avere tutto contemporaneamente sullo schermo, quindi confido che il testo sia solo per una domanda e della lunghezza di 3 o 4 righe.
Confido, non sono sicuro; vedremo, ma non fasciamoci la testa prima di rompercela.

Mancano domande disciplinari perchè il test deve essere uguale per tutti, fisica, lettere, diritto, ginnastica, asilo, superiori ecc.
Se sei un letterofilo mi dirai che tutti devono sapere cosa ha scritto il Tasso, io ti rispondo che tutti dovrebbero sapere perchè l'uranio impoverito fa male (e scommetto che non lo sai); quindi che tipo di domande mettiamo ?
Lingua, informatica, logica e comprensione non mi sembrano un brutto punto di partenza.

enricastella ha scritto:il fatto è che si dovrebbe pensare a un sistema valido di valutazione degli insegnanti, assurdo essere l'unica categoria di lavoratori esente da valutazione!

E a quelli più bravi assegnare incarichi più complessi e stipendi più dignitosi
Che dici, poteva essere un buon obiettivo per un ministro tecnico ex insegnante ?
Che delusione !