aborto - malattia
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aborto - malattia
Salve a tutti. Sono Giusy ed ho un contratto a tempo determinato (fino all'avente diritto su posto vacante) come assistente amministrativo. Il 27 novembre ero in interdizione per gravidanza a rischio ma qualche giorno fa ho perso il mio bambino (nona settimana).Dalla guida di orizzonte scuola leggo "Le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180º giorno dall’inizio della
gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e non
sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto di lavoro".
Io ho capito che tutta la malattia post aborto non si cumula con la precedente ed è quindi possibile sforare i tre mesi di malattia previsti dal mio contratto (1 mese 100% e 2 al 50%).
Oggi la scuola mi comunica che il periodo di interdinizione (pur essendo pagato al 100%) entra nel conteggio della malattia (i 3 mesi) e quindi l'attuale malattia per gravidanza post aborto mi verrà pagata al 50%.
1) e' corretto? ossia l'interdizione ha consumato i giorni di malattia previsti dal contratto?
2) se sono a riposo per malattia post aborto questa non dovrebbe essere pagata al 100% e non essere conteggiata nei tre mesi da contratto?
3) inoltre prima dell'interdizione ero in malattia (15 giorni) per nausea gravidica (quindi sempre malattia per gravidanza). Questi giorni rientrano nel calcolo dei tre mesi?
$) nell'eventualità in cui la malattia per gravidanza non venga calcolata nei tre mesi, questa verrà pagata al 100% e quindi avrò a disposizione un altro mese al 100% e 2 al 50% (per altri motivi)?
Grazie a tutti per l'aiuto.
Giusy
gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e non
sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto di lavoro".
Io ho capito che tutta la malattia post aborto non si cumula con la precedente ed è quindi possibile sforare i tre mesi di malattia previsti dal mio contratto (1 mese 100% e 2 al 50%).
Oggi la scuola mi comunica che il periodo di interdinizione (pur essendo pagato al 100%) entra nel conteggio della malattia (i 3 mesi) e quindi l'attuale malattia per gravidanza post aborto mi verrà pagata al 50%.
1) e' corretto? ossia l'interdizione ha consumato i giorni di malattia previsti dal contratto?
2) se sono a riposo per malattia post aborto questa non dovrebbe essere pagata al 100% e non essere conteggiata nei tre mesi da contratto?
3) inoltre prima dell'interdizione ero in malattia (15 giorni) per nausea gravidica (quindi sempre malattia per gravidanza). Questi giorni rientrano nel calcolo dei tre mesi?
$) nell'eventualità in cui la malattia per gravidanza non venga calcolata nei tre mesi, questa verrà pagata al 100% e quindi avrò a disposizione un altro mese al 100% e 2 al 50% (per altri motivi)?
Grazie a tutti per l'aiuto.
Giusy
giusy_ata- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 21.12.12
Re: aborto - malattia
giusy_ata ha scritto:Salve a tutti. Sono Giusy ed ho un contratto a tempo determinato (fino all'avente diritto su posto vacante) come assistente amministrativo. Il 27 novembre ero in interdizione per gravidanza a rischio ma qualche giorno fa ho perso il mio bambino (nona settimana).Dalla guida di orizzonte scuola leggo "Le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180º giorno dall’inizio della
gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e non
sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto di lavoro".
Io ho capito che tutta la malattia post aborto non si cumula con la precedente ed è quindi possibile sforare i tre mesi di malattia previsti dal mio contratto (1 mese 100% e 2 al 50%).
Oggi la scuola mi comunica che il periodo di interdinizione (pur essendo pagato al 100%) entra nel conteggio della malattia (i 3 mesi) e quindi l'attuale malattia per gravidanza post aborto mi verrà pagata al 50%.
1) e' corretto? ossia l'interdizione ha consumato i giorni di malattia previsti dal contratto?
2) se sono a riposo per malattia post aborto questa non dovrebbe essere pagata al 100% e non essere conteggiata nei tre mesi da contratto?
3) inoltre prima dell'interdizione ero in malattia (15 giorni) per nausea gravidica (quindi sempre malattia per gravidanza). Questi giorni rientrano nel calcolo dei tre mesi?
$) nell'eventualità in cui la malattia per gravidanza non venga calcolata nei tre mesi, questa verrà pagata al 100% e quindi avrò a disposizione un altro mese al 100% e 2 al 50% (per altri motivi)?
Grazie a tutti per l'aiuto.
Giusy
Intanto per il personale assunto "fino ad avente diritto" i giorni di malattia sono 30 e non 9 mesi nel triennio, perché anche se tale personale è pagato dal MEF è comunque considerato su supplenza breve. A nulla rileva il fatto che il posto sia vacante. Per adesso il contratto è su "avente diritto".
Ciò che indichiamo nella guida è corretto, e la scuola probabilmente non è aggiornata con le ultime direttive dell'INPS.
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/D547C3A9-5A1D-45F2-B0FB-588E75277E06/0/32.pdf
"Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha proposto istanza di
interpello per conoscere il parere di questa Direzione sui seguenti quesiti.
L’istante chiede se sia possibile qualificare come “malattia determinata da gravidanza”
l’interruzione della gravidanza intervenuta prima del 180° giorno dal suo inizio, stante il disposto
dell’art 12 del D.P.R. n. 1026/1976 che considera tale interruzione, non come parto, ma come
aborto e se conseguentemente sia applicabile la speciale tutela prevista dall’art 20 del D.P.R. n.
1026/1976, secondo cui “non sono computabili, agli effetti della durata prevista da leggi, da
regolamenti o da contratti collettivi per il trattamento normale di malattia, i periodi di assistenza
sanitaria per malattia determinata da gravidanza”.
Inoltre, in caso di confermata esclusione di tale periodo morboso (malattia determinata da
gravidanza) dal computo del periodo di comporto, l’interpellante chiede se sia necessaria una
certificazione rilasciata da un medico specialista del Servizio sanitario nazionale o sia sufficiente la
certificazione medica del medico di base del Servizio sanitario nazionale.
In relazione a quanto sopra, acquisito il parere favorevole della Direzione generale della
Tutela delle Condizioni di Lavoro, si rappresenta quanto segue.
L’art. 19 del D.Lgs. n. 151/2001 sancisce che “l’interruzione della gravidanza, spontanea o
volontaria, nei casi previsti dagli articoli 4, 5 e 6 della legge 22 maggio 1978, n. 194, è considerata
a tutti gli effetti come malattia”.
L’INPS, con circ. n. 139/2002, richiamando l’art 19 citato, qualifica l’interruzione di
gravidanza come malattia e precisa che tale fattispecie rientra nell’ambito di applicazione dell’art.
20 del D.P.R. n. 1026/1976, riconoscendo implicitamente che l’interruzione di gravidanza sia
qualificabile come malattia determinata da gravidanza di cui al predetto articolo 19.
Nello stesso senso l’INAIL, nelle circolari n. 48/1993 e n. 51/2001, ha riconosciuto che le
assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180° giorno dall’inizio della gestazione,
non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e che non sono quindi computabili
nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto di lavoro
(c.d. periodo di comporto).
Si evidenzia inoltre che questa Direzione, nella risposta ad interpello del 16 novembre 2006,
si è già occupata della corretta interpretazione dell’art 20 del D.P.R. n. 1026/1976, sotto il profilo
dell’incidenza o meno della malattia insorta durante il periodo di puerperio, sul periodo di
comporto, chiarendo che la suddetta disposizione – ispirandosi alla necessità di concedere
condizioni di maggior favore per il computo del periodo massimo di assistenza di malattia da parte
dell’Istituto assicuratore – opera sia per le malattie connesse con lo stato di gravidanza che per
quelle determinate da puerperio.
Tenuto conto della ratio sottesa alla disposizione in questione ed in assenza di norme
contrarie, si riteneva conclusivamente che il periodo di malattia connesso al puerperio non
incidesse, indipendentemente dalla durata, sul computo del periodo di comporto.
Dalla ricostruzione della normativa vigente e dal contesto delle disposizioni applicative
sopra riportate, emerge con evidente chiarezza che l’interruzione di gravidanza nei casi previsti
dagli articoli 4, 5 e 6 della L. n. 194/1978 è qualificata come malattia.
Inoltre, poiché la stessa interruzione di gravidanza, avvenuta entro il 180° giorno dall’inizio della gestazione, è qualificata
altresì come aborto, ai sensi dell’art 12 del D.P.R. n. 1026/1976, appare legittimo ed in assenza di
disposizioni contrarie operare una interpretazione sistematica delle norme citate e considerare
l’aborto come malattia e nella specie “malattia determinata da gravidanza”, stante la connessione
naturale tra i due eventi (gravidanza e aborto).
Pertanto, in risposta al primo quesito avanzato, è possibile concludere affermando che in
caso di interruzione di gravidanza entro il 180° giorno dall’inizio della gestazione trova
applicazione la speciale tutela di cui all’art 20 del D.P.R. n. 1026/1976 (non computabilità agli
effetti della durata prevista da leggi, da regolamenti o da contratti collettivi per il trattamento
normale di malattia, dei periodi di assistenza sanitaria per malattia determinata da gravidanza).
Con riferimento al secondo quesito infine non si ritiene necessario, ai fini della prova della
morbosità determinata da gravidanza, la produzione di un certificato rilasciato da un medicoco
specialista del Servizio sanitario nazionale, ma un certificato rilasciato da un medico di base
convenzionato. Ciò in quanto l’art. 76 del D.Lgs. n. 151/2001 sancisce che “al rilascio dei
certificatimedici del presente testo unico, salvo i casi di ulteriore specificazione, sono abilitati i
medici del Servizio sanitario nazionale”.
Quindi il tuo Evento (purtroppo...) è escluso dal periodo di comporto, e la certificazione può essere effettuata anche del medico di base.
Paolo1974- Moderatore
- Messaggi : 7575
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: aborto - malattia
Grazie della risposta.
Ho capito che i giorni post parto non si cumulano con i 30 giorni di malattia ai fini della conservazione del posto di lavoro.
Ma ai fini della retribuzione mi verranno pagati solo 30 giorni (in totale) al 50% oppure i 30 giorni più quelli per malattia post aborto? (anche perchè se non c'è retribuzione non si matura il punteggio).
Posso far togliere (se pagati separatamente) dal conto dei 30 giorni quelli presi prima dell'interdizione aventi come diagnosi "nausea gravidica"? (credo che rientri nella dicitura "malattia per gravidanza")
Grazie per la tua disponibilità, sei molto gentile.
Ho capito che i giorni post parto non si cumulano con i 30 giorni di malattia ai fini della conservazione del posto di lavoro.
Ma ai fini della retribuzione mi verranno pagati solo 30 giorni (in totale) al 50% oppure i 30 giorni più quelli per malattia post aborto? (anche perchè se non c'è retribuzione non si matura il punteggio).
Posso far togliere (se pagati separatamente) dal conto dei 30 giorni quelli presi prima dell'interdizione aventi come diagnosi "nausea gravidica"? (credo che rientri nella dicitura "malattia per gravidanza")
Grazie per la tua disponibilità, sei molto gentile.
giusy_ata- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 21.12.12
Re: aborto - malattia
giusy_ata ha scritto:Grazie della risposta.
Ho capito che i giorni post parto non si cumulano con i 30 giorni di malattia ai fini della conservazione del posto di lavoro.
Ma ai fini della retribuzione mi verranno pagati solo 30 giorni (in totale) al 50% oppure i 30 giorni più quelli per malattia post aborto? (anche perchè se non c'è retribuzione non si matura il punteggio).
Posso far togliere (se pagati separatamente) dal conto dei 30 giorni quelli presi prima dell'interdizione aventi come diagnosi "nausea gravidica"? (credo che rientri nella dicitura "malattia per gravidanza")
Grazie per la tua disponibilità, sei molto gentile.
Non ho capito la differenza a cui fai riferimento.
Tu hai 30 gg di malattia retribuiti al 50%.
Se hai avuto un aborto prima dei 180 gg. i gg di "malattia"'non devono essere contati nel periodo di malattia, cioè i 30 gg.
Non so se hai fruito prima di altra malattia. Se hai per esempio fruito di malattia legata alla gravidanza ma che non era interdizione per gravi complicanze, quei gg rientrano nella malattia "normale".
Paolo1974- Moderatore
- Messaggi : 7575
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: aborto - malattia
La mia situazione è questa: 15 giorni di malattia già presi prima dell'interdizione. Dopo l'aborto sono a riposo: l'ospedale mi ha dato 9 giorni che la scuola mi ha inserito a sistema come malattia e pagata al 50%; il medico di famiglia poi mi ha dato altri 20 giorni di riposo post aborto come continuazione del certificato rilasciato dall'ospedale, quindi ho sforato di 14 giorni (15+29=44). Ho capito che il posto mi viene consevato,ma i 14 giorni che sforano mi verranno pagati oppure no. In quest'ultimo caso perderei 14 giorni di punteggio?
giusy_ata- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 21.12.12
Re: aborto - malattia
Scusate se vi disturbo nuovamente. Ma ho la necessità di capire.
Quello che mi serve sapere e che non trovo da nessuna parte è: “se le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180° giorno dall'inizio della gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e che non sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale (ne mio caso 30 giorni pagati al 50%) per la conservazione del posto di lavoro (c.d. periodo di comporto)”
1) Come vengono pagati tali giorni di malattia (sempre al 50% o per intero)?
2) Vengono pagati anche se uno ha superato i giorni massimi di malattia (nel mio caso 30 gg al 50%)?
3) Si maturano i giorni di ferie durante questo periodo?
4) Valgono per il calcolo del punteggio nell’eventualità uno abbia superato il numero massimo di giorni di malattia previsti dal contratto?
Quello che mi serve sapere e che non trovo da nessuna parte è: “se le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180° giorno dall'inizio della gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e che non sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale (ne mio caso 30 giorni pagati al 50%) per la conservazione del posto di lavoro (c.d. periodo di comporto)”
1) Come vengono pagati tali giorni di malattia (sempre al 50% o per intero)?
2) Vengono pagati anche se uno ha superato i giorni massimi di malattia (nel mio caso 30 gg al 50%)?
3) Si maturano i giorni di ferie durante questo periodo?
4) Valgono per il calcolo del punteggio nell’eventualità uno abbia superato il numero massimo di giorni di malattia previsti dal contratto?
giusy_ata- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 21.12.12
Re: aborto - malattia
giusy_ata ha scritto:Scusate se vi disturbo nuovamente. Ma ho la necessità di capire.
Quello che mi serve sapere e che non trovo da nessuna parte è: “se le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180° giorno dall'inizio della gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e che non sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale (ne mio caso 30 giorni pagati al 50%) per la conservazione del posto di lavoro (c.d. periodo di comporto)”
1) Come vengono pagati tali giorni di malattia (sempre al 50% o per intero)?
2) Vengono pagati anche se uno ha superato i giorni massimi di malattia (nel mio caso 30 gg al 50%)?
3) Si maturano i giorni di ferie durante questo periodo?
4) Valgono per il calcolo del punteggio nell’eventualità uno abbia superato il numero massimo di giorni di malattia previsti dal contratto?
Il fatto che il periodo di assenza dal lavoro per cause derivante dall'aborto è escluso dal computo del periodo di comporto per malattia, vuol dire che i gg di malattia ti devono essere riconosciuti per intero, al pari di ciò che avviene con l'infortunio sul lavoro o per assenze per gravi patologie.
Fossi in te farei leggere l'interpello del ministero del lavoro alla segreteria. O la risposta nella rubrica di lalla pubblicata oggi .
Paolo1974- Moderatore
- Messaggi : 7575
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: aborto - malattia
Grazie Paolo1974, sei stato preziosissimo!!!!
Farò come mi hai consigliato.
Farò come mi hai consigliato.
giusy_ata- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 21.12.12
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