I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
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I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Perché ognuno abbia una visione completa sui programmi dei vari partiti che riguardano la scuola de futuro, vi allego il link da leggere....e su cui meditare.
http://www.partitodemocratico.it/doc/248683/litalia-giusta-si-prepara-a-scuola.htm
http://www.partitodemocratico.it/doc/248683/litalia-giusta-si-prepara-a-scuola.htm
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Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
giobbe ha scritto:Perché ognuno abbia una visione completa sui programmi dei vari partiti che riguardano la scuola de futuro, vi allego il link da leggere....e su cui meditare.
http://www.partitodemocratico.it/doc/248683/litalia-giusta-si-prepara-a-scuola.htm
Un articolo del PD che spiega i programmi degli altri... il dubbio di parzialità sorge spontaneo, non perché sia il PD, ma perché è un partito che corre alle elezioni.
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Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
PROGRAMMA PD
"Con il prossimo contratto nazionale di lavoro, vorremmo consentire agli insegnanti di scegliere fra due opzioni: la prima è quella attuale di 18 ore settimanali di lezione; la seconda è un orario per cui le attività svolte oggi a casa, come la correzione dei compiti, la ricerca didattica, ecc. vengono svolte direttamente a scuola nel pomeriggio. Ovviamente chi sceglie la seconda opzione dovrà essere retribuito maggiormente, avvicinandosi ai migliori livelli europei, e dovrà avere accesso esclusivo agli sviluppi di carriera (come le funzioni obiettivo o la posizione di dirigente scolastico)."
già questo basta, a me almeno, per non votare questo partito. slogan elettorale privo di senso che confermerebbe l'idea che tutti hanno dell'insegnante che lavora solo 18 ore alla settimana e si lamenta pure. svolgere il mio lavoro da scuola mi renderebbe migliore e più meritevole!? e verrei pagata di più?! ahahahahaha!!! sta roba non passerà mai, o sono così idioti da farcelo credere? ci sarebbero subito i sindacati contro, a difesa di chi per motivi personali a scuola non ci può stare ma svolge i propri compiti da casa.
insomma diciamocelo una cazzata enorme preelettorale.
"Con il prossimo contratto nazionale di lavoro, vorremmo consentire agli insegnanti di scegliere fra due opzioni: la prima è quella attuale di 18 ore settimanali di lezione; la seconda è un orario per cui le attività svolte oggi a casa, come la correzione dei compiti, la ricerca didattica, ecc. vengono svolte direttamente a scuola nel pomeriggio. Ovviamente chi sceglie la seconda opzione dovrà essere retribuito maggiormente, avvicinandosi ai migliori livelli europei, e dovrà avere accesso esclusivo agli sviluppi di carriera (come le funzioni obiettivo o la posizione di dirigente scolastico)."
già questo basta, a me almeno, per non votare questo partito. slogan elettorale privo di senso che confermerebbe l'idea che tutti hanno dell'insegnante che lavora solo 18 ore alla settimana e si lamenta pure. svolgere il mio lavoro da scuola mi renderebbe migliore e più meritevole!? e verrei pagata di più?! ahahahahaha!!! sta roba non passerà mai, o sono così idioti da farcelo credere? ci sarebbero subito i sindacati contro, a difesa di chi per motivi personali a scuola non ci può stare ma svolge i propri compiti da casa.
insomma diciamocelo una cazzata enorme preelettorale.
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
boston ha scritto:PROGRAMMA PD
"Con il prossimo contratto nazionale di lavoro, vorremmo consentire agli insegnanti di scegliere fra due opzioni: la prima è quella attuale di 18 ore settimanali di lezione; la seconda è un orario per cui le attività svolte oggi a casa, come la correzione dei compiti, la ricerca didattica, ecc. vengono svolte direttamente a scuola nel pomeriggio. Ovviamente chi sceglie la seconda opzione dovrà essere retribuito maggiormente, avvicinandosi ai migliori livelli europei, e dovrà avere accesso esclusivo agli sviluppi di carriera (come le funzioni obiettivo o la posizione di dirigente scolastico)."
già questo basta, a me almeno, per non votare questo partito. slogan elettorale privo di senso che confermerebbe l'idea che tutti hanno dell'insegnante che lavora solo 18 ore alla settimana e si lamenta pure. svolgere il mio lavoro da scuola mi renderebbe migliore e più meritevole!? e verrei pagata di più?! ahahahahaha!!! sta roba non passerà mai, o sono così idioti da farcelo credere? ci sarebbero subito i sindacati contro, a difesa di chi per motivi personali a scuola non ci può stare ma svolge i propri compiti da casa.
insomma diciamocelo una cazzata enorme preelettorale.
Quoto totalmente!
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Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Anche io.
Avete visto in home page? Sembra che la CGIL sia possibilista in merito alla riduzione del quinquennio scuole sup. Ma cos'hanno in testa? Ci hanno presi per scemi? Non bastava il Professore?
A chi rivolgersi però,mi sembrano uno peggio dell' altro.
Avete visto in home page? Sembra che la CGIL sia possibilista in merito alla riduzione del quinquennio scuole sup. Ma cos'hanno in testa? Ci hanno presi per scemi? Non bastava il Professore?
A chi rivolgersi però,mi sembrano uno peggio dell' altro.
unga- Messaggi : 419
Data d'iscrizione : 20.08.10
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
unga ha scritto:Anche io.
Avete visto in home page? Sembra che la CGIL sia possibilista in merito alla riduzione del quinquennio scuole sup. Ma cos'hanno in testa? Ci hanno presi per scemi? Non bastava il Professore?
A chi rivolgersi però,mi sembrano uno peggio dell' altro.
Si, dobbiamo assolutamente bloccare questa deriva, non possiamo ormai quasi più fidarci di nessun partito.
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Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
C'è un'altra cosa che non mi piace. In questo concorso a cattedre aperto solo agli abilitati, a poco a poco stanno entrando tutti, cani e porci (è un modo di dire....).
Questo Anief che ricorre contro tutto pur di far cassa con un TAR compiacente, che è quello del Lazio, ha fatto entrare anche chi ha totalizzato da 30 a 34,5 punti ai test di ingresso. Stanno entrando pure chi sta frequentando il TFA e che non è ancora abilitato (con riserva), ecc. ecc.
Ma qealli che sono abilitati da anni, che sono nelle GaE e che hanno superato i test con almeno 35 risposte esatte, questi chi li tutela? Nessuno, né il ministero né i sindacati.
In questo paese non esiste più lo stato di diritto.
Questo Anief che ricorre contro tutto pur di far cassa con un TAR compiacente, che è quello del Lazio, ha fatto entrare anche chi ha totalizzato da 30 a 34,5 punti ai test di ingresso. Stanno entrando pure chi sta frequentando il TFA e che non è ancora abilitato (con riserva), ecc. ecc.
Ma qealli che sono abilitati da anni, che sono nelle GaE e che hanno superato i test con almeno 35 risposte esatte, questi chi li tutela? Nessuno, né il ministero né i sindacati.
In questo paese non esiste più lo stato di diritto.
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Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Boston ha ragione. Slogan allo stato puro. Vediamo perchè:
Classificazione di docenti in serie A e serie B. Ulteriore divisione all'interno di una categoria priva di qualunque solidarietà.
Poniamo il caso di un docente di Educazione Fisica che non ha compiti ecc. dovrà per forza scegliere la prima opzione (18H)? E se un collega (Italiano e Latino per es.) per motivi personali, deve tornare a casa (in quanto genitore unico, oppure deve badare a un parente), non sarà libero di scegliere.
Voglio rimanere a scuola di pomeriggio. Mi aspetto sala computer funzionanti, una mia postazione, una biblioteca decente, stampanti e fotocopiatrici pronte per l'uso, in numero congruo, personale presente. Piccolo problema. Questo richiede FINANZIAMENTI. Arriveranno dal Monte dei Paschi di Siena?
Mettiamo che tutti i docenti scelgano le ore in più. Vedi punto precedente.
Quante ore in più rispetto alle 18?
Per la verità, non ho visto i programmi sulla scuola per due motivi:
Paura di quello che avrei trovato;
Stanchezza di leggere belle parole, poi alla prova dei fatti, il nulla, con varie motivazioni (governo di coalizione, mancanza di fondi, sindacati contro, ognuno aggiunga una giustificazione).
Classificazione di docenti in serie A e serie B. Ulteriore divisione all'interno di una categoria priva di qualunque solidarietà.
Poniamo il caso di un docente di Educazione Fisica che non ha compiti ecc. dovrà per forza scegliere la prima opzione (18H)? E se un collega (Italiano e Latino per es.) per motivi personali, deve tornare a casa (in quanto genitore unico, oppure deve badare a un parente), non sarà libero di scegliere.
Voglio rimanere a scuola di pomeriggio. Mi aspetto sala computer funzionanti, una mia postazione, una biblioteca decente, stampanti e fotocopiatrici pronte per l'uso, in numero congruo, personale presente. Piccolo problema. Questo richiede FINANZIAMENTI. Arriveranno dal Monte dei Paschi di Siena?
Mettiamo che tutti i docenti scelgano le ore in più. Vedi punto precedente.
Quante ore in più rispetto alle 18?
Per la verità, non ho visto i programmi sulla scuola per due motivi:
Paura di quello che avrei trovato;
Stanchezza di leggere belle parole, poi alla prova dei fatti, il nulla, con varie motivazioni (governo di coalizione, mancanza di fondi, sindacati contro, ognuno aggiunga una giustificazione).
dolente scuola superiore- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Io per questa volta non voto né il PD, né il PDL, né Monti. Il PDL e Monti hanno fatto schifo, quindi sono esclusi a priori. Il PD ha fatto pure schifo mettendoci gli uni contro gli altri con la storia delle graduatorie, e con l'appoggio al governo Monti. Se il PD si comporterà bene lo voterò alla prossima tornata, ma per ora no.
A0quarantasette- Messaggi : 3404
Data d'iscrizione : 29.08.12
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
A0quarantasette ha scritto:Io per questa volta non voto né il PD, né il PDL, né Monti. Il PDL e Monti hanno fatto schifo, quindi sono esclusi a priori. Il PD ha fatto pure schifo mettendoci gli uni contro gli altri con la storia delle graduatorie, e con l'appoggio al governo Monti. Se il PD si comporterà bene lo voterò alla prossima tornata, ma per ora no.
Concordo con te, ho la tua stessa posizione.
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Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
dolente scuola superiore ha scritto:Boston ha ragione. Slogan allo stato puro. Vediamo perchè:
Classificazione di docenti in serie A e serie B. Ulteriore divisione all'interno di una categoria priva di qualunque solidarietà.
Poniamo il caso di un docente di Educazione Fisica che non ha compiti ecc. dovrà per forza scegliere la prima opzione (18H)? E se un collega (Italiano e Latino per es.) per motivi personali, deve tornare a casa (in quanto genitore unico, oppure deve badare a un parente), non sarà libero di scegliere.
Voglio rimanere a scuola di pomeriggio. Mi aspetto sala computer funzionanti, una mia postazione, una biblioteca decente, stampanti e fotocopiatrici pronte per l'uso, in numero congruo, personale presente. Piccolo problema. Questo richiede FINANZIAMENTI. Arriveranno dal Monte dei Paschi di Siena?
Mettiamo che tutti i docenti scelgano le ore in più. Vedi punto precedente.
Quante ore in più rispetto alle 18?
Per la verità, non ho visto i programmi sulla scuola per due motivi:
Paura di quello che avrei trovato;
Stanchezza di leggere belle parole, poi alla prova dei fatti, il nulla, con varie motivazioni (governo di coalizione, mancanza di fondi, sindacati contro, ognuno aggiunga una giustificazione).
questa cosa è già di per se un assurdo per via delle condizioni delle nostre scuole che spesso non hanno nemmeno la sala prof! ma x favore!
Posidonia- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 05.11.09
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Sul blog dell'On. Ghizzoni ho inviato questo post:
"Manuela, i conti non mi tornano. Nel documento programmatico del PD si paventa la possibilità di premiare economicamente solo gli insegnanti che decideranno di svolgere i lavori funzionali all’insegnamento a scuola , di pomeriggio, come i compiti da correggere, ecc.. Mentre il lavoro fatto a casa non sarebbe riconoscibile. Praticamente anche il PD è entrato nell’ottica del governo Monti….
Ma c’è di peggio: sembra che la CGIL sia possibilista in merito alla riduzione del quinquennio delle scuole superiori. Questo significa la riduzione del 20% dei posti in organico alle superiori.
Sulla scuola vedo grandi contraddizioni da parte del PD…..e incomincio a preoccuparmi seriamente sul destino dei precari."
Allo scopo di sollevare subito il dubbio da parte di qualcuno preciso che quel "Manuela" confidenziale è perché scrivo spesso sul suo blog e non perché la conosco personalmente o sono interessato. Infatti non lo uso solo io. Lo stesso post ho inviato al PD.
Mentre ho inviato una e-mail a tutti i maggiori sindacati per quanto concerne lo schifo dei ricorsi che sta facendo l'Anief relativamente a questo concorso. Come vedete sono pensionato e ho un figlio precario come voi....e tempo da perdere...nel mio e nel vostro interesse. ;-)
"Manuela, i conti non mi tornano. Nel documento programmatico del PD si paventa la possibilità di premiare economicamente solo gli insegnanti che decideranno di svolgere i lavori funzionali all’insegnamento a scuola , di pomeriggio, come i compiti da correggere, ecc.. Mentre il lavoro fatto a casa non sarebbe riconoscibile. Praticamente anche il PD è entrato nell’ottica del governo Monti….
Ma c’è di peggio: sembra che la CGIL sia possibilista in merito alla riduzione del quinquennio delle scuole superiori. Questo significa la riduzione del 20% dei posti in organico alle superiori.
Sulla scuola vedo grandi contraddizioni da parte del PD…..e incomincio a preoccuparmi seriamente sul destino dei precari."
Allo scopo di sollevare subito il dubbio da parte di qualcuno preciso che quel "Manuela" confidenziale è perché scrivo spesso sul suo blog e non perché la conosco personalmente o sono interessato. Infatti non lo uso solo io. Lo stesso post ho inviato al PD.
Mentre ho inviato una e-mail a tutti i maggiori sindacati per quanto concerne lo schifo dei ricorsi che sta facendo l'Anief relativamente a questo concorso. Come vedete sono pensionato e ho un figlio precario come voi....e tempo da perdere...nel mio e nel vostro interesse. ;-)
Ospite- Ospite
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Salve a tutti. Leggete questa intervista realizzata dalla Rai, ma non ancora mandata in onda, che illustra alcune idee del Caimano riguardo la scuola: allucinante.
E' stata pubblicata sul sito Scuola Oggi
http://www.scuolaoggi.org/
http://www.scuolaoggi.org/archivio/interviste_elettorali_sulla_scuola_1_berlusconi
Diffondete!
____________________________________________________________
Interviste elettorali sulla scuola 1 / Berlusconi
Raccolte da Aristarco Ammazzacaffè
Si sa che non tutte le interviste televisive che fanno gli aspiranti leader in campagna elettorale vengono trasmesse. Dipende ovviamente dai temi.
Per esempio, ce ne sono state alcune sulla scuola, promosse da RAI 1, che, registrate 10 giorni fa, non sono ancora andate in onda, nè sono state messe in programmazione. Eppure gli intervistati sono tutti i big di questa campagna elettorale, da Bersani a Berlusconi, eccetera (unico assente: Grillo, impegnato a esercitarsi, con il suo coach, a chi grida e scazzotta di più e più a lungo).
I dirigenti RAI assicurano però che, data la rilevanza dell’argomento – la scuola nei programmi dei leader - verranno trasmesse, tutte e senza alcun dubbio, subito dopo le elezioni. Così. Quasi testuale.
Le registrazioni comunque ci sono tutte, una per ciascun candidato. Ve le proponiamo in anteprima quando capita, perché da esse emerge bene quello che gli aspiranti presidenti vogliono fare per la scuola nella prossima legislatura.
La prima intervista, che pubblichiamo oggi, è a Silvio Berlusconi, detto Silvio. La visione c’è tutta. E anche le visioni.
- Nel primo consiglio dei ministri - esordisce – mettereno all’ordine del giorno, e la prego di ascotare bene, l’abolizione del taglio degli otto miliardi alla scuola, deciso quattro anni fa e che ha ridotto gli istituti scolastici all’attuale stato comatoso. È una vergogna di cui abbiamo visto i segnali più allarmanti proprio sotto questo ministro tecnico, il sedicente Profumo, che non sa neanche parlare. A differenza della Gelmini che è un’altra cosa.
- Ma come farete, visto che i provvedimenti sono già in vigore da quattro anni – obietta l’intervistatore -. E poi: non l’avete presi voi quei provvedimenti?
- Una cosa alla volta. Annullare i tagli già fatti per uno come me è una bazzecola. Ho fatto ben altro. E lo sa anche la Magistratura che continua a perseguitarmi, ma per altre ragioni. Comunque ci ho già pensato e ho messo su una squadra a tre: Brunetta, La Russa e Gelmini, che ho chiamato “degli affidabili”, che ha già individuato la soluzione. Sulla seconda domanda – saremmo stati addirittura noi ad aver deciso quei tagli - non mi soffermo. È una insinuazione fatta di bassezze e volgarità. E se lo dico è perché di queste cose io me ne intendo. E lei, in mala fede e disinformato, sta ripetendomi esattamente, senza vergognarsi, le calunnie di Bersani e di Vendola che non sanno neanche dove sta la verità. Che comunque è sottochiave. Li rassicuri.
- Ma che c’entra? – cerca di obiettare l’intervistatore.
- Scusi, mi ha invitato e non mi fa neanche parlare? Lei comunque con Mediaset ha chiuso.
- Ma…
- Niente “ma”. Mi faccia finire e non cerchi di contrastare l’effetto sorpresa. Ascolti questa.
- Cosa …?
- Noi, sempre, nel primo consiglio di ministri, non solo aboliremo il taglio degli otto miliardi, ma restituiremo il mal tolto alle scuole nel giro di un mese, due mesi, al massimo. Il tempo di fare un po’ di conti e ci arriviamo. In ogni caso, prima dell’estate e dopo l’autunno.
- Scusi, ma comunque gli studenti in questi 4 anni hanno avuto un servizio peggiorato … - ancora l’intervistatore.
- Bella osservazione. Ma noi abbiamo pensato anche a questo. Agli studenti toccherà un risarcimento che andrà, pro capite, dai mille euro l’anno a tre mila, a seconda del tipo di scuola. Massimo, comunque, 2 mila euro a persona, aumentabili. Tutti i direttori dei servizi scolastici daranno agli studenti, un “buono scuola Berlusconi” che potranno spendere quando e come vogliono, anche in discoteca, in omaggio al principio di libertà che, come si sa, per noi è un’ invenzione che ci portiamo anche nel nome. Ho già fatto, al riguardo, delle convenzioni con case editrici come la Mondadori e produttori cinematografici come Medusa, solo per fare alcuni nomi che mi sono cari.
- Comunque i tagli di quattro anni fa li ha decisi il suo governo.
- Ci riprova con questa calunnia! Che è esattamente dello stesso tipo di quelle che utilizza chi mi accusa di aver depenalizzato il falso in bilancio o corrotto giudici o di essermi fatto delle leggi ad personam per sottrarmi alla giustizia e favorire le mie aziende. O, addirittura, di aver ridicolizzato l’Italia nel mondo e di aver fatto questo abominio di legge elettorale per i miei interessi… Dica la verità: voleva snocciolare lei questa ignobile litania? E aggiungervi magari: la ricostruzione fallimentare dell’Aquila, ancora tra le macerie, e il salvataggio dell’Alitalia che adesso dovremo svendere ad Air France? Lo dica che vuole allinearsi anche lei a quei diffamatori di mezza tacca, contro i quali hanno già sporto denuncia sia Ghedini che gli altri miei avvocati; tutti riconfermati, tra l’altro, per la prossima legislatura assieme ad altri 13 già condannati! Un record – me lo faccia dire - in linea con la mia storia personale e di cui vado orgoglioso.
- Ma…. – ancora l’intervistatore.
– Insiste? Contro queste accuse infamanti, solo due appunti. Primo: lei non sarà mai assunto in Mediaset. E neanche alla RAI la vedo bene. Si ricordi di Biagi, un nome per tutti. Secondo – e primo per importanza -. Se lo metta bene in mente... Lei è abituato a ragionare qualche volta? Ragioni allora: se queste calunnie fossero fondate, avrei mai potuto rimontare nelle preferenze elettorali così tanto in poche settimane e arrivare addirittura al sorpasso? E conquistare ancora una volta la massa degli italiani? Oppure anche lei pensa che gli italiani siano tutti degli allocchi smemorati e dei creduloni e che io non sia il pifferaio che sono? La vostra è la illibertà di chi non crede nel popolo sovrano. Noi comunque i provvedimenti annunciati sulla scuola li prenderemo tutti nel primo consiglio dei ministri. E mica solo questi. Sarà un fuoco pirotecnico. Ditelo a studenti e insegnanti. Per questi ultimi poi ho una sorpresa straordinaria che aumenterà il loro orgoglio professionale: siccome ho intenzione, sempre nel primo consiglio dei ministri, di dimezzare il numero di parlamentari, estenderò questa decisione anche al numero degli insegnanti. È una equiparazione che meritano. Adesso basta. Vuoi venire a lavorare a Mediaset? Ho già scritturato anche Santoro e Travaglio.
E' stata pubblicata sul sito Scuola Oggi
http://www.scuolaoggi.org/
http://www.scuolaoggi.org/archivio/interviste_elettorali_sulla_scuola_1_berlusconi
Diffondete!
____________________________________________________________
Interviste elettorali sulla scuola 1 / Berlusconi
Raccolte da Aristarco Ammazzacaffè
Si sa che non tutte le interviste televisive che fanno gli aspiranti leader in campagna elettorale vengono trasmesse. Dipende ovviamente dai temi.
Per esempio, ce ne sono state alcune sulla scuola, promosse da RAI 1, che, registrate 10 giorni fa, non sono ancora andate in onda, nè sono state messe in programmazione. Eppure gli intervistati sono tutti i big di questa campagna elettorale, da Bersani a Berlusconi, eccetera (unico assente: Grillo, impegnato a esercitarsi, con il suo coach, a chi grida e scazzotta di più e più a lungo).
I dirigenti RAI assicurano però che, data la rilevanza dell’argomento – la scuola nei programmi dei leader - verranno trasmesse, tutte e senza alcun dubbio, subito dopo le elezioni. Così. Quasi testuale.
Le registrazioni comunque ci sono tutte, una per ciascun candidato. Ve le proponiamo in anteprima quando capita, perché da esse emerge bene quello che gli aspiranti presidenti vogliono fare per la scuola nella prossima legislatura.
La prima intervista, che pubblichiamo oggi, è a Silvio Berlusconi, detto Silvio. La visione c’è tutta. E anche le visioni.
- Nel primo consiglio dei ministri - esordisce – mettereno all’ordine del giorno, e la prego di ascotare bene, l’abolizione del taglio degli otto miliardi alla scuola, deciso quattro anni fa e che ha ridotto gli istituti scolastici all’attuale stato comatoso. È una vergogna di cui abbiamo visto i segnali più allarmanti proprio sotto questo ministro tecnico, il sedicente Profumo, che non sa neanche parlare. A differenza della Gelmini che è un’altra cosa.
- Ma come farete, visto che i provvedimenti sono già in vigore da quattro anni – obietta l’intervistatore -. E poi: non l’avete presi voi quei provvedimenti?
- Una cosa alla volta. Annullare i tagli già fatti per uno come me è una bazzecola. Ho fatto ben altro. E lo sa anche la Magistratura che continua a perseguitarmi, ma per altre ragioni. Comunque ci ho già pensato e ho messo su una squadra a tre: Brunetta, La Russa e Gelmini, che ho chiamato “degli affidabili”, che ha già individuato la soluzione. Sulla seconda domanda – saremmo stati addirittura noi ad aver deciso quei tagli - non mi soffermo. È una insinuazione fatta di bassezze e volgarità. E se lo dico è perché di queste cose io me ne intendo. E lei, in mala fede e disinformato, sta ripetendomi esattamente, senza vergognarsi, le calunnie di Bersani e di Vendola che non sanno neanche dove sta la verità. Che comunque è sottochiave. Li rassicuri.
- Ma che c’entra? – cerca di obiettare l’intervistatore.
- Scusi, mi ha invitato e non mi fa neanche parlare? Lei comunque con Mediaset ha chiuso.
- Ma…
- Niente “ma”. Mi faccia finire e non cerchi di contrastare l’effetto sorpresa. Ascolti questa.
- Cosa …?
- Noi, sempre, nel primo consiglio di ministri, non solo aboliremo il taglio degli otto miliardi, ma restituiremo il mal tolto alle scuole nel giro di un mese, due mesi, al massimo. Il tempo di fare un po’ di conti e ci arriviamo. In ogni caso, prima dell’estate e dopo l’autunno.
- Scusi, ma comunque gli studenti in questi 4 anni hanno avuto un servizio peggiorato … - ancora l’intervistatore.
- Bella osservazione. Ma noi abbiamo pensato anche a questo. Agli studenti toccherà un risarcimento che andrà, pro capite, dai mille euro l’anno a tre mila, a seconda del tipo di scuola. Massimo, comunque, 2 mila euro a persona, aumentabili. Tutti i direttori dei servizi scolastici daranno agli studenti, un “buono scuola Berlusconi” che potranno spendere quando e come vogliono, anche in discoteca, in omaggio al principio di libertà che, come si sa, per noi è un’ invenzione che ci portiamo anche nel nome. Ho già fatto, al riguardo, delle convenzioni con case editrici come la Mondadori e produttori cinematografici come Medusa, solo per fare alcuni nomi che mi sono cari.
- Comunque i tagli di quattro anni fa li ha decisi il suo governo.
- Ci riprova con questa calunnia! Che è esattamente dello stesso tipo di quelle che utilizza chi mi accusa di aver depenalizzato il falso in bilancio o corrotto giudici o di essermi fatto delle leggi ad personam per sottrarmi alla giustizia e favorire le mie aziende. O, addirittura, di aver ridicolizzato l’Italia nel mondo e di aver fatto questo abominio di legge elettorale per i miei interessi… Dica la verità: voleva snocciolare lei questa ignobile litania? E aggiungervi magari: la ricostruzione fallimentare dell’Aquila, ancora tra le macerie, e il salvataggio dell’Alitalia che adesso dovremo svendere ad Air France? Lo dica che vuole allinearsi anche lei a quei diffamatori di mezza tacca, contro i quali hanno già sporto denuncia sia Ghedini che gli altri miei avvocati; tutti riconfermati, tra l’altro, per la prossima legislatura assieme ad altri 13 già condannati! Un record – me lo faccia dire - in linea con la mia storia personale e di cui vado orgoglioso.
- Ma…. – ancora l’intervistatore.
– Insiste? Contro queste accuse infamanti, solo due appunti. Primo: lei non sarà mai assunto in Mediaset. E neanche alla RAI la vedo bene. Si ricordi di Biagi, un nome per tutti. Secondo – e primo per importanza -. Se lo metta bene in mente... Lei è abituato a ragionare qualche volta? Ragioni allora: se queste calunnie fossero fondate, avrei mai potuto rimontare nelle preferenze elettorali così tanto in poche settimane e arrivare addirittura al sorpasso? E conquistare ancora una volta la massa degli italiani? Oppure anche lei pensa che gli italiani siano tutti degli allocchi smemorati e dei creduloni e che io non sia il pifferaio che sono? La vostra è la illibertà di chi non crede nel popolo sovrano. Noi comunque i provvedimenti annunciati sulla scuola li prenderemo tutti nel primo consiglio dei ministri. E mica solo questi. Sarà un fuoco pirotecnico. Ditelo a studenti e insegnanti. Per questi ultimi poi ho una sorpresa straordinaria che aumenterà il loro orgoglio professionale: siccome ho intenzione, sempre nel primo consiglio dei ministri, di dimezzare il numero di parlamentari, estenderò questa decisione anche al numero degli insegnanti. È una equiparazione che meritano. Adesso basta. Vuoi venire a lavorare a Mediaset? Ho già scritturato anche Santoro e Travaglio.
Doc Ente- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 25.09.12
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Capito? Il PDL intenderebbe DIMEZZARE (o quantomeno ridurre notevolmente) il numero dei docenti, favorire l'ingresso dei privati nella scuola, e qualcuno si lamenta se altri partiti propongono una differenziazione della retribuzione in base all'impegno (che comunque comporterebbe, nel migliore dei casi, un aumento del livello stipendiale attuale)?
Mi sembra che qui si perda completamente di vista la sostanza delle cose...
Mi sembra che qui si perda completamente di vista la sostanza delle cose...
Doc Ente- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 25.09.12
Le proposte choc del PD sulla scuola
Per carità, non parliamo del programma del PD per quanto riguarda la scuola. Oltre a questa proposta assurda di far svolgere le attività complementari ai docenti all'interno delle mura scolastiche, come se attualmente i docenti stessi non avessero del lavoro da fare a casa, se ne sono usciti con un'altra amenità: hanno cioè riesumato la vecchia idea sessantottina del biennio unico alle superiori, una vera e propria bestialità. E' del tutto assurdo costringere alunni destinati agli istituti professionali a studiare per un biennio le stesse materie di coloro che andranno ai Licei classico e scientifico. Si tratta di un'altra deriva egalitaristica e massificante che da sempre caratterizza la sinistra italiana, che non sa ancora prendere le dovute distanze dalle farneticazioni sessantottine e dal postcomunismo. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio!
Rispondetemi al mio blog: http://profrossi.wordpress.com
Rispondetemi al mio blog: http://profrossi.wordpress.com
menander- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 28.03.11
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Doc Ente ha scritto:Capito? Il PDL intenderebbe DIMEZZARE (o quantomeno ridurre notevolmente) il numero dei docenti, favorire l'ingresso dei privati nella scuola, e qualcuno si lamenta se altri partiti propongono una differenziazione della retribuzione in base all'impegno (che comunque comporterebbe, nel migliore dei casi, un aumento del livello stipendiale attuale)?
Mi sembra che qui si perda completamente di vista la sostanza delle cose...
Non capisco se è "Doc Ente" a prendere per autentica la pseudointervista che ha inserito o se forse crede che a essere così ingenui siamo invece noialtri.
In entrambi i casi sbaglia.
Busiride- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 11.02.13
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Infatti. La satira è una bella cosa, per carità, ma non mescolerei cose diverse.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Questo dice Bersani per quanto riguarda la scuola, su Repubblica dell'11/2/2013:
Se toccherà a noi governare, ci impegniamo ad affrontare tre emergenze.
Anzitutto la sicurezza delle scuole. Il 64 per cento degli edifici non rispetta le norme. Ricordiamo le tragedie di Rivoli e di San Giuliano. Non possiamo permettere il ripetersi di simili disastri mentre i nostri figli e nipoti sono seduti in un banco. Per questo, come proponiamo da tempo, lanceremo un programma per la messa in sicurezza di ospedali e scuole, finanziato con la riduzione della spesa per armamenti e con fondi strutturali europei. Occorre liberare risorse allentando il patto di stabilità interno per gli enti locali che investono per dotarsi di ambienti di apprendimento innovativi ed ecosostenibili. Nello stesso tempo, vogliamo approvare una nostra proposta, scritta con l’associazione Libera, perché i cittadini possano destinare l’8 x mille dello Stato all’edilizia scolastica.
In secondo luogo, è insieme con gli insegnanti che vogliamo cambiare la scuola per combattere la dispersione scolastica. Per dimezzarla entro il 2020, come chiede l’Europa, servono interventi mirati. Il tasso di abbandono scolastico in Italia è al 18 per cento, con punte del 25-30 per cento nel Sud e nelle periferie delle grandi città. La media europea è del 13 per cento e andrà ridotta al 10 per il 2020. Come sanno gli insegnanti, sono soprattutto i pre-adolescenti e gli adolescenti che lasciano la scuola, già alle medie o nei primi anni delle superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali. Se ne vanno non perché siano meno bravi o intelligenti, ma perché in quell’età una scelta immatura di indirizzo scolastico può essere fatale.
Molti non ce la fanno perché l’ambiente sociale e familiare di provenienza è disagiato, con povertà materiali e culturali che rendono difficile l’inserimento scolastico. In questo modo la scuola rischia di essere lo specchio di una società ingiusta, invece di un “ascensore sociale”. Il giusto riconoscimento del merito deve essere accompagnato dalla valorizzazione delle opportunità che ciascuno ha di accedere alla formazione, altrimenti diventa solo la certificazione di un privilegio di nascita o di censo.
Se toccherà a noi, ci impegneremo per affrontare questa situazione: formazione offerta ai docenti in servizio per innovare la didattica, nuove tecnologie, scuole aperte tutto il giorno, rilancio della formazione tecnica e professionale, necessaria anche per sostenere il Made in Italy e contrastare la disoccupazione giovanile.
Infine serve un nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti. Dagli anni Ottanta, sono state approvate continue riforme, con una stratificazione di diritti, spesso lesi, e sistemi ingarbugliati di punteggio che hanno alimentato sfruttamento e frustrazione professionale, precarietà di vita degli insegnanti e precarietà dell’apprendere. Migliaia di studenti ogni anno salutano maestri e professori a giugno nella certezza di non ritrovarli a settembre. Quello che serve è un nuovo piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per eliminare la precarietà dalla scuola e offrire la continuità didattica agli studenti. Bisogna definire un sistema che leghi la formazione iniziale al reclutamento e sappia selezionare i migliori laureati per accedere alla professione di insegnante attraverso numeri programmati per dare una dotazione di personale stabile a ogni istituto.
In conclusione, vorrei che la scuola accompagnasse il cambiamento che ho in mente per l’Italia. Molti ricordano con affetto e riconoscenza almeno un insegnante che gli ha trasmesso uno spunto per mettersi in cammino col passo giusto. Nessun’altra figura incide così in profondità nel patrimonio morale di una nazione.
Deve tenerlo presente chi coltiva ambizioni per il futuro italiano, perché non si riforma la scuola se non si ha un grande progetto di ricostruzione civica del Paese.
Non smarrirò questa consapevolezza se toccherà ai democratici e ai progressisti governare l’Italia.
Se toccherà a noi governare, ci impegniamo ad affrontare tre emergenze.
Anzitutto la sicurezza delle scuole. Il 64 per cento degli edifici non rispetta le norme. Ricordiamo le tragedie di Rivoli e di San Giuliano. Non possiamo permettere il ripetersi di simili disastri mentre i nostri figli e nipoti sono seduti in un banco. Per questo, come proponiamo da tempo, lanceremo un programma per la messa in sicurezza di ospedali e scuole, finanziato con la riduzione della spesa per armamenti e con fondi strutturali europei. Occorre liberare risorse allentando il patto di stabilità interno per gli enti locali che investono per dotarsi di ambienti di apprendimento innovativi ed ecosostenibili. Nello stesso tempo, vogliamo approvare una nostra proposta, scritta con l’associazione Libera, perché i cittadini possano destinare l’8 x mille dello Stato all’edilizia scolastica.
In secondo luogo, è insieme con gli insegnanti che vogliamo cambiare la scuola per combattere la dispersione scolastica. Per dimezzarla entro il 2020, come chiede l’Europa, servono interventi mirati. Il tasso di abbandono scolastico in Italia è al 18 per cento, con punte del 25-30 per cento nel Sud e nelle periferie delle grandi città. La media europea è del 13 per cento e andrà ridotta al 10 per il 2020. Come sanno gli insegnanti, sono soprattutto i pre-adolescenti e gli adolescenti che lasciano la scuola, già alle medie o nei primi anni delle superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali. Se ne vanno non perché siano meno bravi o intelligenti, ma perché in quell’età una scelta immatura di indirizzo scolastico può essere fatale.
Molti non ce la fanno perché l’ambiente sociale e familiare di provenienza è disagiato, con povertà materiali e culturali che rendono difficile l’inserimento scolastico. In questo modo la scuola rischia di essere lo specchio di una società ingiusta, invece di un “ascensore sociale”. Il giusto riconoscimento del merito deve essere accompagnato dalla valorizzazione delle opportunità che ciascuno ha di accedere alla formazione, altrimenti diventa solo la certificazione di un privilegio di nascita o di censo.
Se toccherà a noi, ci impegneremo per affrontare questa situazione: formazione offerta ai docenti in servizio per innovare la didattica, nuove tecnologie, scuole aperte tutto il giorno, rilancio della formazione tecnica e professionale, necessaria anche per sostenere il Made in Italy e contrastare la disoccupazione giovanile.
Infine serve un nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti. Dagli anni Ottanta, sono state approvate continue riforme, con una stratificazione di diritti, spesso lesi, e sistemi ingarbugliati di punteggio che hanno alimentato sfruttamento e frustrazione professionale, precarietà di vita degli insegnanti e precarietà dell’apprendere. Migliaia di studenti ogni anno salutano maestri e professori a giugno nella certezza di non ritrovarli a settembre. Quello che serve è un nuovo piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per eliminare la precarietà dalla scuola e offrire la continuità didattica agli studenti. Bisogna definire un sistema che leghi la formazione iniziale al reclutamento e sappia selezionare i migliori laureati per accedere alla professione di insegnante attraverso numeri programmati per dare una dotazione di personale stabile a ogni istituto.
In conclusione, vorrei che la scuola accompagnasse il cambiamento che ho in mente per l’Italia. Molti ricordano con affetto e riconoscenza almeno un insegnante che gli ha trasmesso uno spunto per mettersi in cammino col passo giusto. Nessun’altra figura incide così in profondità nel patrimonio morale di una nazione.
Deve tenerlo presente chi coltiva ambizioni per il futuro italiano, perché non si riforma la scuola se non si ha un grande progetto di ricostruzione civica del Paese.
Non smarrirò questa consapevolezza se toccherà ai democratici e ai progressisti governare l’Italia.
Ospite- Ospite
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
E pure questi di scuola sono ignoranti. Scuole aperte di pomeriggio vuol dire minimo un paio di collaboratori in più a lavorare di pomeriggio e riscaldamenti e luce a palla tutto il giorno, computers e stampanti funzionanti per tutti i docenti, locali adeguati, perfino carta e biro e perchè no carta igienica, visto che ci si deve passare la giornata intera. Si facessero due conti invece di dare i numeri. Dimenticavo i buoni pasto.boston ha scritto:PROGRAMMA PD
"Con il prossimo contratto nazionale di lavoro, vorremmo consentire agli insegnanti di scegliere fra due opzioni: la prima è quella attuale di 18 ore settimanali di lezione; la seconda è un orario per cui le attività svolte oggi a casa, come la correzione dei compiti, la ricerca didattica, ecc. vengono svolte direttamente a scuola nel pomeriggio. Ovviamente chi sceglie la seconda opzione dovrà essere retribuito maggiormente, avvicinandosi ai migliori livelli europei, e dovrà avere accesso esclusivo agli sviluppi di carriera (come le funzioni obiettivo o la posizione di dirigente scolastico)."
già questo basta, a me almeno, per non votare questo partito. slogan elettorale privo di senso che confermerebbe l'idea che tutti hanno dell'insegnante che lavora solo 18 ore alla settimana e si lamenta pure. svolgere il mio lavoro da scuola mi renderebbe migliore e più meritevole!? e verrei pagata di più?! ahahahahaha!!! sta roba non passerà mai, o sono così idioti da farcelo credere? ci sarebbero subito i sindacati contro, a difesa di chi per motivi personali a scuola non ci può stare ma svolge i propri compiti da casa.
insomma diciamocelo una cazzata enorme preelettorale.
Ospite- Ospite
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Forse il PD dimentica che grazie ad un suo emendamento 233 milioni (vado a memoria ma la cifra dovrebbe essere più o meno questa) sono stati dati alla scuola privata proprio mentre si programmavano i tagli mostruosi ai fondi d'istituto delle pubbliche.
Nella mia funzioni strumentali, vicario, responsabili di plesso stanno facendo una mole enorme di lavoro anche perché dobbiamo dividerci il dirigente con gli IC di altri 2 paesi e non si sa ancora quanto ( e se) potranno essere pagati. E'proprio vero che l'Italia è il Paese nel quale il volontariato sta ritardando il crollo totale.
Nella mia funzioni strumentali, vicario, responsabili di plesso stanno facendo una mole enorme di lavoro anche perché dobbiamo dividerci il dirigente con gli IC di altri 2 paesi e non si sa ancora quanto ( e se) potranno essere pagati. E'proprio vero che l'Italia è il Paese nel quale il volontariato sta ritardando il crollo totale.
choir- Messaggi : 144
Data d'iscrizione : 22.01.11
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
La solita demagogia e la solita retorica. L'eterno ritornello delle spese militari da ridurre (siamo già il paese europeo che spende meno su questo fronte, la Francia e la Germania spendono il doppio di noi, la Gran Bretagna addirittura il triplo... s'invoca sempre l'allineamento all'Europa e per questo invece no? Oltre a tutto noi siamo protesi nel Mediterraneo, la cui sponda meridionale è agitata da venti che non promettono nulla di buono e sarebbe perciò bene cautelarsi).
Altro ritornello demagogico è quello della lotta alla dispersione scolastica, che non si può fare che in un modo: abbassando il livello (vedi biennio unico ecc.). Se io voglio che tutti facciano il salto in alto non ho che da fissare l'asticella a 35 cm, così sarò certo che la saltano proprio tutti. Ma sarà ancora un salto in alto? L'effetto di questa poltica non può che essere uno, e cioè il contrario di quanto auspicato da Bersani: la scuola statale darà una formazione così squalificata che si dovrà puntare sulle scuole private o sull'estero per acquisire una formazione degna di questo nome, e ovviamente chi potrà permettersela? Solo i ricchi. Non a caso già da anni quasi tutti i figli dei politici - anche e soprattutto di quei politici che non perdono occasione per strillare in difesa della scuola statale - studiano o in collegi privati o all'estero.
Sulle scuole aperte tutto il giorno e sugli infiniti gravami di spesa c'è stato già un intervento, quindi non mi dilungo. Dico solo che la mia scuola è già aperta tutto il giorno ed è un darsi la zappa sui piedi perché gli alunni ci vengono o per bighellonare in compagnia oppure per praticare attività sciocche e inutili che la scuola insiste a offrire e che non fanno altro che distogliere gli alunni dall'impegno sulle materie. Poi si arriva allo scrutinio e si dice: "Sì, è vero, Gigino ha tre in latino e quattro in matematica, però era qui ogni pomeriggio al corso di parrucchieria somala, dobbiamo tenerne conto, si è pure tanto impegnato!". E così Gigino finisce con l'avere 6 (questo anche per colpa dei colleghi e non solo di Gigino).
Altro punto risibile è quello in cui si dice che il sistema di reclutamento deve saper selezionare "i migliori laureati" per inserirli a scuola. Ma crede veramente che se uno è uno dei "migliori laureati" abbia così tanto interesse per un impiego a 1.200 euro al mese? Ciò potrà essere vero per i laureati delle facoltà per le quali l'insegnamento nonostante tutto continua a essere il principale sbocco, ma per gli altri... Non a caso di un miglior trattamento economico non si parla neppure per allusioni.
Altro ritornello demagogico è quello della lotta alla dispersione scolastica, che non si può fare che in un modo: abbassando il livello (vedi biennio unico ecc.). Se io voglio che tutti facciano il salto in alto non ho che da fissare l'asticella a 35 cm, così sarò certo che la saltano proprio tutti. Ma sarà ancora un salto in alto? L'effetto di questa poltica non può che essere uno, e cioè il contrario di quanto auspicato da Bersani: la scuola statale darà una formazione così squalificata che si dovrà puntare sulle scuole private o sull'estero per acquisire una formazione degna di questo nome, e ovviamente chi potrà permettersela? Solo i ricchi. Non a caso già da anni quasi tutti i figli dei politici - anche e soprattutto di quei politici che non perdono occasione per strillare in difesa della scuola statale - studiano o in collegi privati o all'estero.
Sulle scuole aperte tutto il giorno e sugli infiniti gravami di spesa c'è stato già un intervento, quindi non mi dilungo. Dico solo che la mia scuola è già aperta tutto il giorno ed è un darsi la zappa sui piedi perché gli alunni ci vengono o per bighellonare in compagnia oppure per praticare attività sciocche e inutili che la scuola insiste a offrire e che non fanno altro che distogliere gli alunni dall'impegno sulle materie. Poi si arriva allo scrutinio e si dice: "Sì, è vero, Gigino ha tre in latino e quattro in matematica, però era qui ogni pomeriggio al corso di parrucchieria somala, dobbiamo tenerne conto, si è pure tanto impegnato!". E così Gigino finisce con l'avere 6 (questo anche per colpa dei colleghi e non solo di Gigino).
Altro punto risibile è quello in cui si dice che il sistema di reclutamento deve saper selezionare "i migliori laureati" per inserirli a scuola. Ma crede veramente che se uno è uno dei "migliori laureati" abbia così tanto interesse per un impiego a 1.200 euro al mese? Ciò potrà essere vero per i laureati delle facoltà per le quali l'insegnamento nonostante tutto continua a essere il principale sbocco, ma per gli altri... Non a caso di un miglior trattamento economico non si parla neppure per allusioni.
Busiride- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 11.02.13
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Busiride ha scritto:La solita demagogia e la solita retorica. L'eterno ritornello delle spese militari da ridurre (siamo già il paese europeo che spende meno su questo fronte, la Francia e la Germania spendono il doppio di noi, la Gran Bretagna addirittura il triplo... s'invoca sempre l'allineamento all'Europa e per questo invece no? Oltre a tutto noi siamo protesi nel Mediterraneo, la cui sponda meridionale è agitata da venti che non promettono nulla di buono e sarebbe perciò bene cautelarsi).
Altro ritornello demagogico è quello della lotta alla dispersione scolastica, che non si può fare che in un modo: abbassando il livello (vedi biennio unico ecc.). Se io voglio che tutti facciano il salto in alto non ho che da fissare l'asticella a 35 cm, così sarò certo che la saltano proprio tutti. Ma sarà ancora un salto in alto? L'effetto di questa poltica non può che essere uno, e cioè il contrario di quanto auspicato da Bersani: la scuola statale darà una formazione così squalificata che si dovrà puntare sulle scuole private o sull'estero per acquisire una formazione degna di questo nome, e ovviamente chi potrà permettersela? Solo i ricchi. Non a caso già da anni quasi tutti i figli dei politici - anche e soprattutto di quei politici che non perdono occasione per strillare in difesa della scuola statale - studiano o in collegi privati o all'estero.
Sulle scuole aperte tutto il giorno e sugli infiniti gravami di spesa c'è stato già un intervento, quindi non mi dilungo. Dico solo che la mia scuola è già aperta tutto il giorno ed è un darsi la zappa sui piedi perché gli alunni ci vengono o per bighellonare in compagnia oppure per praticare attività sciocche e inutili che la scuola insiste a offrire e che non fanno altro che distogliere gli alunni dall'impegno sulle materie. Poi si arriva allo scrutinio e si dice: "Sì, è vero, Gigino ha tre in latino e quattro in matematica, però era qui ogni pomeriggio al corso di parrucchieria somala, dobbiamo tenerne conto, si è pure tanto impegnato!". E così Gigino finisce con l'avere 6 (questo anche per colpa dei colleghi e non solo di Gigino).
Altro punto risibile è quello in cui si dice che il sistema di reclutamento deve saper selezionare "i migliori laureati" per inserirli a scuola. Ma crede veramente che se uno è uno dei "migliori laureati" abbia così tanto interesse per un impiego a 1.200 euro al mese? Ciò potrà essere vero per i laureati delle facoltà per le quali l'insegnamento nonostante tutto continua a essere il principale sbocco, ma per gli altri... Non a caso di un miglior trattamento economico non si parla neppure per allusioni.
sai quanti Gigini nel mio liceo non sanno spiaccicare due parole di inglese in V (liceo delle scienze sociali) ma passano i pomeriggi a fare lezioni di 'teatro sociale', lezioni per altro svolte anche al mattino e portate via ad ore curriculari? ondeggiano felici in circolo e mimano gli alberi al vento accumulando crediti mentre io devo obbligatoriamente cedere le mie ore di letteratura inglese. classe per altro, e specifichiamo bene, mollata alla sottoscritta da docente di ruolo dopo 4 anni. mollata in V ovvio. e me la becco io.
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=30133
Monti vuole ridare esattamente la cifra tagliata dalla Gelmini. Sembra una barzelletta.
Monti vuole ridare esattamente la cifra tagliata dalla Gelmini. Sembra una barzelletta.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
Sull'ultimo numero di "La tecnica della scuola" del 10 febbraio 2013 n.11, http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id_tip=16&id_cat_prod=29&id_prod=558
vengono riportati i programmi dei principali partiti relativamente alla scuola. Per quanto riguarda il precariato è interessante notare come il PD, Sinistra Ecologia e Libertà e Movimento Cinque Stelle, parlano chiaramente di Piano di stabilizzazione dei precari inclusi nelle GaE e il M5S addirittura del blocco di tutti i concorsi fino a quando non saranno stabilizzati tutti i precari. Mentre il PDL e la lista Monti non danno nessuna risposta ai precari ma ipotizzano concorsi in continuazione aperti a tutti, addirittura potenziano la scuola privata a scapito di quella pubblica diminuendo, così, al lumicino le possibilità di occupazione per chi si trova nelle GaE. Ma vanno oltre, addirittura paventano la chiamata diretta dei docenti da parte dei DS.
Ora sta a voi scegliere per chi votare......
vengono riportati i programmi dei principali partiti relativamente alla scuola. Per quanto riguarda il precariato è interessante notare come il PD, Sinistra Ecologia e Libertà e Movimento Cinque Stelle, parlano chiaramente di Piano di stabilizzazione dei precari inclusi nelle GaE e il M5S addirittura del blocco di tutti i concorsi fino a quando non saranno stabilizzati tutti i precari. Mentre il PDL e la lista Monti non danno nessuna risposta ai precari ma ipotizzano concorsi in continuazione aperti a tutti, addirittura potenziano la scuola privata a scapito di quella pubblica diminuendo, così, al lumicino le possibilità di occupazione per chi si trova nelle GaE. Ma vanno oltre, addirittura paventano la chiamata diretta dei docenti da parte dei DS.
Ora sta a voi scegliere per chi votare......
Ospite- Ospite
Re: I programmi sulla scuola del PD, PDL e MONTI.
mi sembra di capire che il programma del pd per la scuola si concentra su tre punti: l'edilizia scolastica, la dispersione scolastica e la continuità didattica.
la tardiva- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 13.02.13
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