Esattamente che deve fare un docente di sostegno? Perchè quella che lavora con me...

Promemoria primo messaggio :

...non fa nulla!
Ho in classe un alunno con problemi di dislessia e disgrafia e ha l'insegnante di sostegno. Su tre ore con me fa lezione solo un'ora a settimana però.
Purtroppo non aiuta l'alunno...non fa assolutamente nulla! Le ho chiesto per favore, dato che stavamo facendo un esercizio alla lavagna e so che l'alunno in questione spesso non lavora adducendo la scusa che non riesce a scrivere bene, di aiutarlo...e lei mi aveva detto di sì, che non c'erano problemi...alla fine dell'ora ho notato che lei e l'alunno in questione invece che seguire stavano giocando a tris!!! Su un foglio di carta... ho controllato il quaderno dell'alunno e ho notato che non aveva copiato nemmeno la metà degli esercizi.
Ma non è finita! Altri alunni di questa classe avevano scritto un biglietto "sono stronzo e puzzo" e l'avevano attaccato alla schiena di un compagno che purtroppo è sempre oggetto di scherzi di cattivo gusto da parte del resto della classe....io non l'ho notato subito e avevo chiamato quel ragazzo alla lavagna per correggere un esercizio...tutti sono scoppiati a ridere...leggendo quella scritta stupida...l'insegnante di sostegno si è messa a ridere anche lei!!! Ma non ci credo!! Come puoi ridere di una cosa simile?? E poi come ti viene in mente di farlo davanti ai ragazzi e alla vittima dello scherzo idiota? Non è una ragazzina è una cinquantenne!!!
Io mi sono messo a sgridarli ma nessuno ha voluto dirmi chi era il colpevole di questa cosa assurda. Ho preso i bigliettini e li ho portati al dirigente che scolastico che mi ha detto che avrebbe provveduto ad ammonire il gruppo di alunni che ho segnalato (uno di loro è già stato sospeso per altri motivi il mese scorso)...ma io cosa dico all'insegnante? Come gestisco la sua presenza ?

la pubblica amministrazione (il ds) ha il dovere di rispondere entro 30 giorni ad una richiesta scritta. Credimi, non è la stessa cosa di parlargliene a voce.

Giovanna, certo in presenza di prove testimoniali e documentali certe, si può fare una relazione accusatoria, in mancanza è bene essere molto diplomatici in prima battuta, per non incorrere in querele. Poi naturalmente quando e se sarà il caso di adire le vie legali si andrà giù pesanti.

ok, grazie. vedremo come andrà

Non esiste un eferente H? Un gruppo H d'istituto a cui rivolgersi? Nei CdC nessuno parla di tale situazione? La docente avrà un registro dove scrivere le sue attività, possibile che nessuno lo controlli?
Possibile che nessuno ganbizzi le persone così stronze?

maggio61 ha scritto:Non esiste un eferente H? Un gruppo H d'istituto a cui rivolgersi? Nei CdC nessuno parla di tale situazione? La docente avrà un registro dove scrivere le sue attività, possibile che nessuno lo controlli?
Possibile che nessuno ganbizzi le persone così stronze?

Purtroppo sono convinta che questa persona goda della copertura di una serie di colleghi, probabilmente non per cattiveria, ma perchè le cose spesso si sistemano alla bell'e meglio, senza chiedere conto delle responsabilità. C'è poi la tendenza a proteggere il membro della categoria, il collega, a ridimensionarne gli errori e le mancanze. Quante volte capita di avere colleghi superficiali, lavativi, scorretti? Quante volte si interviene? Credo che con i ragazzi H la tendenza sia ancora più forte, perchè si tratta spesso di ragazzi con problemi cognitivi più o meno gravi, ed è come se alcuni docenti si sentissero autorizzati a limitare il loro intervento didattico. Detto esplicitamente, è molto più semplice commiserare un ragazzo con problemi, fargli la carezzina, fargli fare un disegno o mandarlo in giro per la scuola con l'assistente, che impegnarsi in un serio programma didattico che tenga conto delle potenzialità da sviluppare.
Nel caso in questione, la docente aveva stilato una relazione molto negativa sul ragazzo, proponendo per lui una programmazione differenziata che l'equipe neuropsichiatrica non ha voluto prendere in considerazione. Il referente H, da quello che dice la madre, è stato sordo finché la signora non ha alzato la voce. A quel punto si è limitato a discutere della questione con l'insegnante, che pare abbia promesso un maggiore impegno nel lavoro col ragazzo. A questo c'è da aggiungere un altro particolare, secondo me decisivo. Il ragazzo non viene da un contesto sociale benestante e la mamma mi raccontava di essere stata trattata con molta sufficienza dalla docente del figlio, che addirittura non ha colloqui con lei da quando i loro rapporti si sono incrinati in maniera più evidente. La signora è molto attenta e combattiva, ma la semplicità dei suoi modi probabilmente ha fatto pensare che si potesse agire con una certa spregiudicatezza, nella convinzione che lei avrebbe lasciato fare.

Già, anche questo succede! Ma non sempre la semplicità di modi corrisponde a incapacità di agire, come è vero civeversa che non sempre la cultura universitaria corrisponde a serietà e correttezza professionali unite a umanità, senso del dovere e civiltà.

Ma è allucinante!!!!! Prova anche a rivolgerti al servizio di neuropsichiatria che segue il ragazzo, racconta la situazione e chiedi esplicitamente anche un loro intervento.

maggio61 ha scritto:Ma è allucinante!!!!! Prova anche a rivolgerti al servizio di neuropsichiatria che segue il ragazzo, racconta la situazione e chiedi esplicitamente anche un loro intervento.

credo che la prima segnalazione vada fatta al DS! E' lui che deve intervenire e prendere provvedimenti disciplinari contro un docente inadempiente!!!

silvietta ha scritto:

maggio61 ha scritto:Ma è allucinante!!!!! Prova anche a rivolgerti al servizio di neuropsichiatria che segue il ragazzo, racconta la situazione e chiedi esplicitamente anche un loro intervento.

credo che la prima segnalazione vada fatta al DS! E' lui che deve intervenire e prendere provvedimenti disciplinari contro un docente inadempiente!!!

Certo...ma se è sordo.......

Anche quella che lavora con me non fa nulla. Traffica con il cellulare, oppure si mette al pc.
Se l'alunna è assente non entra nemmeno in classe, ma anche quando l'alunna è presente spesso arriva in ritardo o esce prima della fine dell'ora.

Qualcuno ha avvisato il Dirigente, risultato: lei si è messa in malattia.

Però per fortuna ne ho incontrato anche alcune lavorano bene, poche però.

Io ho il problema opposto. Sono un'insegnante di sostegno e, in una delle due scuole in cui presto servizio, passo il mio tempo a sostituire colleghi curricolari che sono assenti perché
- in gita
-in malattia
- in bagno
-impegnati a risolvere problemi importantissimi in quanto collaboratori del DS
-al telefono con la mamma o con la nonna, con lo zio o con la vicina e via di questo passo.
Quando ricompaiono in classe, con l'aria superindaffarata di chi non ha neanche un minutoda perdere, devo anche sentirmi chiede: " Ma questo non fa nulla?" Riferendosi, a voce alta, all'alunno H!
E' proprio vero: ognuno ha le sue rogne da grattare.

raganella ha scritto:Io ho il problema opposto. Sono un'insegnante di sostegno e, in una delle due scuole in cui presto servizio, passo il mio tempo a sostituire colleghi curricolari che sono assenti perché
- in gita
-in malattia
- in bagno
-impegnati a risolvere problemi importantissimi in quanto collaboratori del DS
-al telefono con la mamma o con la nonna, con lo zio o con la vicina e via di questo passo.
Quando ricompaiono in classe, con l'aria superindaffarata di chi non ha neanche un minutoda perdere, devo anche sentirmi chiede: " Ma questo non fa nulla?" Riferendosi, a voce alta, all'alunno H!
E' proprio vero: ognuno ha le sue rogne da grattare.

Hai ragione raganella: opportunisti, lavativi, docenti sulla carta ma non sul campo se ne trovano sempre!!!!!

raganella ha scritto:Io ho il problema opposto. Sono un'insegnante di sostegno e, in una delle due scuole in cui presto servizio, passo il mio tempo a sostituire colleghi curricolari che sono assenti perché
- in gita
-in malattia
- in bagno
-impegnati a risolvere problemi importantissimi in quanto collaboratori del DS
-al telefono con la mamma o con la nonna, con lo zio o con la vicina e via di questo passo.
Quando ricompaiono in classe, con l'aria superindaffarata di chi non ha neanche un minutoda perdere, devo anche sentirmi chiede: " Ma questo non fa nulla?" Riferendosi, a voce alta, all'alunno H!
E' proprio vero: ognuno ha le sue rogne da grattare.

Raganella sembra che lavori nella mia scuola!!

Vi aggiorno sugli sviluppi della vicenda che ho raccontato: la mamma dell'alunno è stata invitata da più persone interne alla scuola, nonchè da un medico dell'equipe neuropsichiatrica, a cercare un accordo con l'insegnante. Alla risposta della madre, che ha detto di non avere ottenuto nulla nel corso di tutti questi mesi, è stato detto di portare pazienza e che comunque è la loro parola contro quella dell'insegnante. E' anche stato detto che ormai è andata così e che, se lei continua a protestare, l'insegnante potrebbe subire conseguenze. E' stato detto persino che l'alunno deve dimenticare quello che ha fatto lo scorso anno e rassegnarsi alla nuova situazione. Cioè, il ragazzo deve dimenticare di aver fatto dei progressi e tornare alla condizione di una persona parcheggiata.

La signora vuole procedere con un avvocato perchè ritiene che il figlio abbia subito un danno grave. Chi deve denunciare? Conoscete associazioni che offrono consulenza legale a prezzi non impossibili? Purtroppo la famiglia in questione non può permettersi grandi spese.

Grazie

di che zona sei?

Comunque direi che può cercare di ottenere tutela rivolgendosi a qualche associazione di famiglie di ragazzi portatori di handicap, Come minimo le sanno indicare qualche patrocinante convenzionato.

La denuncia, qualora ci siano prove certe va fatta alla docente per omissione di atti di ufficio e al dirigente scolastico quale responsabile.

Poveretta, l'insegnante passerà guai, ma non le ha ordinato nessuno di non fare il suo lavoro a discapito di un minore in condizioni di difficoltà, tra l'altro.

Perchè "poveretta", Ire ? Peggio per lei che non ha fatto il suo lavoro per il quale è retribuita!!

Pardon, espressione dialettale che non sempre esprime compassione ;-)

Io sono siciliana. Ho già sentito un'associazione che si chiama Anffas che ha sedi in tutta Italia e che in alcuni casi offre anche il servizio di consulenza legale, ma non nella città in cui vive la signora.

Le prove certe di cui parla Ire sono le cose che il ragazzo non ha fatto: niente aiuti a scuola, niente supervisione sui compiti assegnati dagli altri docenti, niente aiuto nella preparazione per le verifiche, assenza del docente dalla classe. Il ragazzo sostiene che la cosa è talmente evidente che anche i suoi compagni lo notano apertamente.

Per il resto, non c'è niente che attesti la situazione perchè la signora non ha presentato richieste o reclami scritti.

Provare con il gratuito patrocinio?
oppure guarda questo, dice che fanno consulenza anche in sicilia

http://www.tuttiascuola.org/home.asp

Grazie, vedrò di consultare il sito. intanto mi informo anche per il gratuito patrocinio, credo che ne abbiano requisiti

Se l'insegnante non e' presente in classe potrebbe cmq chiamare i carabinieri. noi svolgiamo un pubblico servizio.

carla75 ha scritto:Se l'insegnante non e'  presente in classe potrebbe cmq chiamare i carabinieri. noi svolgiamo un pubblico servizio.

Pazzesco...svolgiamo un servizio pubblico? Però ci trattano come l'ultimo dei barboni ...abbiamo le stesse responsabilità di un pubblico ufficiale ma nessun diritto ...

carla75 ha scritto:Se l'insegnante non e'  presente in classe potrebbe cmq chiamare i carabinieri. noi svolgiamo un pubblico servizio.

Pazzesco...svolgiamo un servizio pubblico? Però ci trattano come l'ultimo dei barboni ...abbiamo le stesse responsabilità di un pubblico ufficiale ma nessun diritto ...