obiettivi minimi e problemi di memoria

Salve. In questi giorni ho bisogno del vostro aiuto. Il ragazzo che seguo, affetto da distrofia, ha problemi di memria a lungo termine per cui le cose, imparate e valutate oggi, tra una settimana non le ricorderà più. Come funziona in questo caso per il raggiungimento degli obiettivi minimi che evidentemente raggiunge ma poi dimentica....? Ovviamente la dirigente si pone il problema dell'eventuale conseguimento o no del diploma finale o eventuale attestato di frequenza.

nessuno riesce ad aiutarmi???

avete concordato un Pei sulla base di una diagnosi funzionale?

si certo.

il ragazzo è in grado di raggiungere gli obiettivi minimi. il problema è la sua memoria, per cui dopo un p non ricorda più nulla...

un esempio: le proporzioni e le leggi: oggi le sa fare e le ricorda. tra un mese non saprà più dove mettere mano. Inglese: oggi sa tradurre un brano, tra un mese non ricorda più la traduzione. che fare?

Ho capito il problema di ora, quello che mi chiedo è: cosa avevate previsto nel Pei sulla base della diagnosi?

Non dovrebbe essere un problema da porsi in questo momento, a quanto credo, la scelta di orientare verso l'attestazione piuttosto che verso il diploma forse era importante farla all'inizio.

La famiglia?

facendo una considerazione fuori luogo, quanti dei ragazzi con condizioni di base "normali" dimenticano nel giro di poco dove mettere le mani davanti ad una porporzione?

Di che ordine di scuola stiamo parlando?

Intanto che proseguo la giornata ci penso e mi vengono in mente altre considerazioni che ti presento, così, intanto che aspetti qualche esperto vero che ti risponda, forsa due teste pensano meglio di una

Quante possibilità ci sono che il ragazzo riesca un domani ad usare un eventuale diploma facendolo valere come titolo per ottenere un lavoro normale?

In sostanza, che grado di autonomia ha?


L'attestato di frequenza piuttosto che il diploma non lo aiuterebbe ad inserirsi nelle liste speciali agevolate per un lavoro adatto con tutte le tutele cui ha diritto a ragione della sua condizione di disabilità?

in sostanza; potrà fare una vita autonoma e normale, se pur nel disagio della sua condizione?

dovrà sempre essere accompagnato, aiutato, sostenuto, psichicamente non fisicamente.

Secondo me, ripeto, da assolutamente non esperta, la risposta a queste due domande vi può dare indicazione su come comportarvi.

Concordo in tutto quello che dici. Parliamo di scuole medie. Io mi pongo questi problemi, ed è la prima volta, semplicemente perchè è il dirigente a porli. Per me, una volta fatte che l'alunno è stato interrogato e sa dove mettere mano quando non ricorda una formula, una volta che ha svolto bene una verifica, il problema non esiste. Anche perchè, come dici tu, qualunque alunno non ricorda gli argomenti a distanza di tempo...

serenella ha scritto:
cut
Per me, una volta fatte che l'alunno è stato interrogato e sa dove mettere mano quando non ricorda una formula,
cut
. .

direi che questa è la risposta e in effetti il problema non esiste.

Mi chiedevo se il ragazzo ricordasse il ragionamento da fare , o fosse in grado di ricostruirlo. Sembra proprio sia così.

Le formule si trovano nei formulari, dovesse averne bisogno per il futuro, gli basterebbe guardarseli e ne avrebbe tutti i diritti.

Diploma regolare per questo alunno.