Contratto pubblica + completamento paritaria: obblighi?

A fine agosto ho ricevuto dal mio USP un incarico fino al 30/6 su Matematica per 7 ore in un Istituto Tecnico della mia provincia che, fin dalla successiva presa di servizio, ho completato con 11 ore nella mia ex-scuola, una paritaria della stessa provincia.

Ora come mi devo comportare con la presentazione della domanda da commissario esterno per gli esami di stato?
In teoria dovrei essere obbligato perché il mio non è un part-time scelto, ma conseguente al limitato numero di ore disponibili in quella scuola pubblica, in cui matematica è una materia di esame con commissario esterno, tuttavia nella cm 7/13 c'è anche l'art.2.4 che recita "opera la medesima preclusione (alla presentazione della scheda) per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali".
Quindi? Ho l'obbligo di presentazione della domanda? Ne ho la facoltà? O sono completamente esente dagli impegni di maturità?

P.S.: Non è questo il caso, ma per capire meglio, insegnando io in tutte classi III nella scuola statale, se Matematica non fosse uscita come materia esterna per gli Istituti Tecnici, non avendo V e non essendo commissario interno, avrei dovuto/potuto presentare comunque la domanda oppure no?

Buonasera a tutti,

ho anche io lo stesso dubbio. Ho un contratto su spezzone nella pubblica fino al 30/06 più 8 ore in una paritaria fino al 31/08. Come il collega di Matematica, non mi è chiaro se ho l'obbligo o la facoltà di presentare la domanda (non insegno in classi terminali).

Mi chiedevo inoltre quali sono le sanzioni in caso di NON presentazione della domanda. Spero che qualcuno possa aiutare quanti come noi si trovino nella stessa situazione di incertezza.

youngdolphin77 ha scritto:A fine agosto ho ricevuto dal mio USP un incarico fino al 30/6 su Matematica per 7 ore in un Istituto Tecnico della mia provincia che, fin dalla successiva presa di servizio, ho completato con 11 ore nella mia ex-scuola, una paritaria della stessa provincia.

Ora come mi devo comportare con la presentazione della domanda da commissario esterno per gli esami di stato?
In teoria dovrei essere obbligato perché il mio non è un part-time scelto, ma conseguente al limitato numero di ore disponibili in quella scuola pubblica, in cui matematica è una materia di esame con commissario esterno, tuttavia nella cm 7/13 c'è anche l'art.2.4 che recita "opera la medesima preclusione (alla presentazione della scheda) per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali".
Quindi? Ho l'obbligo di presentazione della domanda? Ne ho la facoltà? O sono completamente esente dagli impegni di maturità?

P.S.: Non è questo il caso, ma per capire meglio, insegnando io in tutte classi III nella scuola statale, se Matematica non fosse uscita come materia esterna per gli Istituti Tecnici, non avendo V e non essendo commissario interno, avrei dovuto/potuto presentare comunque la domanda oppure no?

non devi presentare domanda perché presti servizio anche in una paritaria

avresti dovuto farlo se avessi insegnato solo nello Stato

Grazie anche da parte mia

prego

Grazie mille!

Buonasera a tutti,

ritorno sul topic perchè la statale nella quale presto servizio per 6 ore/settimanali continua a insistere dicendo che DEVO presentare domanda, visto che non sono commissario esterno. Io ho risposto che lavorando per 8 ore con contratto fino al 31/08 presso una paritaria non ne ho l'obbligo (tra l'altro, a Luglio nella parificata ci saranno probabilmente delle attività alla quali credo dovrò partecipare).

Loro insistono nel dire di si ("perchè nel dm non c'è scritto espressamente di no"), io insisto nel dire di no - siamo in una situazione di stallo.

Ho cercato informazioni ovunque (un riferimento normativo, qualsiasi cosa).... oltre a presentare una richiesta di esonero non so cos'altro fare.

Grazie a chi vorrà aiutarmi.

io concordo con la segreteria

alla scuola statale non interessa se tu completi nella paritaria (nella quale non sei stato chiamato da pubbliche graduatorie), ma si occupa solo del contratto che ha in carico (il tuo completamento non compare neanche a SIDI)

Grazie Lalla per la tua disponibilità....

una mia collega in una situazione simile ha presentato una richiesta di esonero alla segreteria della scuola pubblica (regolarmente protocollato) in cui dichiarava di avere impegni lavorativi nel mese di Luglio.

Anche io ho degli impegni lavorativi legati alla paritaria che cadono proprio nel periodo degli esami, possibile che non ci sia possibilità di esonero? Ho paura di eventuali sanzioni, mi sento tra l'incudine e il martello.

Clouzot ha scritto:Grazie Lalla per la tua disponibilità....

una mia collega in una situazione simile ha presentato una richiesta di esonero alla segreteria della scuola pubblica (regolarmente protocollato) in cui dichiarava di avere impegni lavorativi nel mese di Luglio.

Anche io ho degli impegni lavorativi legati alla paritaria che cadono proprio nel periodo degli esami, possibile che non ci sia possibilità di esonero? Ho paura di eventuali sanzioni, mi sento tra l'incudine e il martello.

un impegno lavorativo al di fuori della scuola con cui hai un contratto a mio parere non è motivo per cui si può concedere l'esonero.

a dirla tutta una situazione come la tua non è normata in maniera specifica nella circolare, ma secondo me la segreteria deve considerare ciò che compare a sistema, ossia il tuo contratto al 30 giugno o 31 agosto

Non essendoci un riferimento normativo che contempli questa situazione, direi che il da farsi è dibattibile (ma forse mi illudo). Mi sembra da folli impedire lo svolgimento del proprio lavoro mettendosi in stand-by in attesa di una convocazione che, tra l'altro, potrebbe anche non arrivare mai.

Con la paritaria (che fortunatamente nel mio caso non è un diplomificio) ho preso degli impegni che ora potrei non onorare.

Temo le eventuali sanzioni da parte dello Stato, ma avverto in tutto ciò una forma latente di ingiustizia sociale.

lallaorizzonte ha scritto:

Clouzot ha scritto:Grazie Lalla per la tua disponibilità....

una mia collega in una situazione simile ha presentato una richiesta di esonero alla segreteria della scuola pubblica (regolarmente protocollato) in cui dichiarava di avere impegni lavorativi nel mese di Luglio.

Anche io ho degli impegni lavorativi legati alla paritaria che cadono proprio nel periodo degli esami, possibile che non ci sia possibilità di esonero? Ho paura di eventuali sanzioni, mi sento tra l'incudine e il martello.

un impegno lavorativo al di fuori della scuola con cui hai un contratto a mio parere non è motivo per cui si può concedere l'esonero.
a dirla tutta una situazione come la tua non è normata in maniera specifica nella circolare, ma secondo me la segreteria deve considerare ciò che compare a sistema, ossia il tuo contratto al 30 giugno o 31 agosto

Comprendo il punto di vista, ma proprio in virtù della mancanza di riferimenti normativi mi permetto di opinare che una eventuale sanzione potrebbe essere oppugnabile. Mi sembra assurdo trovarmi nella situazione di dover mettere in stand-by un'attività certa presso un istituto paritario con il quale ho un contratto fino al 31 Agosto, per una chiamata che non si sa se arriverà da uno Stato che mi paga fino al 30 Giugno. E non capisco perchè la segreteria A accetti la domanda di esonero protocollata, e la segreteria B no. Mi sento impotente e in colpa verso una scuola che, pur se 'privata', tutto è fuorchè un diplomificio. Scusate lo sfogo... non so cosa fare, sono molto combattuta.

E la minaccia di eventuali sanzioni, seppur in linea di principio coerente, in questo caso mi sembra inopportuna considerata la mancanza di una norma specifica...

giulia mi fa notare che nella circolare n. 7 del 19 febbraio 2013 si legge
punto 2.4 Preclusioni in ordine alla presentazione della domanda
"E’ preclusa la possibilità di presentare la scheda di partecipazione in qualità di presidente o commissario esterno a docenti che siano stati designati commissari interni in istituti statali, paritari o in istituti legalmente riconosciuti (per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali), nonché al personale che si trovi in una della seguenti posizioni:"

potresti parlare di questo punto con la segreteria, anche se manca il "regolarmente autorizzato" nel tuo caso

io però non sono commissario interno, gli impegni ai quali mi riferivo sono di altra natura.... posso fare ugualmente riferimento a tale norma?

Intanto non so come ringraziare tutti voi di orizzontescuola per l'aiuto (pro bono) che ci date.... grazie!

*impegni legati alla pritaria, ma NON agli esami di stato .... intendevo questo

Per completezza di informazioni, insegno Inglese (la paritaria è un liceo linguistico, quest'anno Inglese è materia esterna).

Lalla e Giulia: GRAZIE MILLE! :-)

Mi rifarò all'art.2.4, come da voi segnalato.

Buon fine settimana!

Clouzot ha scritto:Lalla e Giulia: GRAZIE MILLE! :-)

Mi rifarò all'art.2.4, come da voi segnalato.

Buon fine settimana!

Ma non ha alcun senso.

Il divieto è solo per chi è stato già designato membro interno nella scuola paritaria di riferimento.

Tu non lo sei, quindi la presentazione della domanda era obbligatoria. La segreteria provvederà d'ufficio, fatte salve le eventuali sanzioni disciplinari da parte del DS.

Sono sempre più confusa. E con gli impegni nella paritaria come si fa? Mi sembra ci siano troppe interpretazioni diverse, non riesco a vedere un punto fermo.

Leggo: "altresì opera la medesima preclusione per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali", come anche a Giulia Boffa a me sembra che si applichi perfettamente al caso in oggetto...

Clouzot ha scritto:Sono sempre più confusa. E con gli impegni nella paritaria come si fa? Mi sembra ci siano troppe interpretazioni diverse, non riesco a vedere un punto fermo.

Leggo: "altresì opera la medesima preclusione per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali", come anche a Giulia Boffa a me sembra che si applichi perfettamente al caso in oggetto...

sei stata "regolarmente autorizzata" ad insegnare nella paritaria?

si consideri che la scuola statale, ufficialmente, non conosce il tuo impegno alla paritaria.

inoltre quali sono gli impegni nella scuola paritaria? considera che la partecipazione agli esami di stato, per i docenti della statale che non hanno deroga, rientra tra gli obblighi inerenti lo svolgimento delle funzioni proprie del personale della scuola

lallaorizzonte ha scritto:

Clouzot ha scritto:Sono sempre più confusa. E con gli impegni nella paritaria come si fa? Mi sembra ci siano troppe interpretazioni diverse, non riesco a vedere un punto fermo.

Leggo: "altresì opera la medesima preclusione per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali", come anche a Giulia Boffa a me sembra che si applichi perfettamente al caso in oggetto...

sei stata "regolarmente autorizzata" ad insegnare nella paritaria?

si consideri che la scuola statale, ufficialmente, non conosce il tuo impegno alla paritaria.

inoltre quali sono gli impegni nella scuola paritaria? considera che la partecipazione agli esami di stato, per i docenti della statale che non hanno deroga, rientra tra gli obblighi inerenti lo svolgimento delle funzioni proprie del personale della scuola

Sono stata assunta su spezzone prima in paritaria, poi dopo due mesi alla statale, l'ho fatto presente a voce (a volte gli impegni si sovrappongono) ed è finita lì.

Prima di oggi, non avevo mai sentito che occorresse chiedere una "autorizzazione", purtroppo il DS non è ... diciamo, "facilmente raggiungibile", non ho mai avuto un confronto con lui e con la segreteria non è mai venuto fuori questo argomento. Avrei dovuto fare richiesta scritta all'atto della stipula del contratto? Come mi conviene muovermi?

A questo punto mi viene da chiedermi: poniamo che un insegnante abbia SOLO la statale con contratto al 30/06, e per motivi puramente economici decida di trovare un lavoro per i due mesi (o poco meno) d'estate. Posto che non si ha la certezza di essere chiamati, perchè rinunciare ad un compemso certo per un comenso incerto (e per un periodo molto limitato di tempo)?

Ora, questo argomento mi interessa relativamente, essendo la mia attuale situazione diversa. Mi sembra però che, non riconoscendo la validità di un contratto a t.d. al 31 Agosto, si vada contro il diritto del lavoratore di onorare degnamente tale contratto. Le paritarie (o almeno questa in cui lavoro) nel mese di Luglio organizzano tante attività per gli studenti, io non ho ancora firmato nulla (anche perchè forse non ci sarà nulla da firmare, essendo luglio coperto da contratto), ma ci ho messo la faccia e alle famiglie ho assicurato che a Luglio sarei stata disponibile per qualsiasi attività proposta dalla scuola.

Sono molto, molto preoccupata.....

A questo punto credo che l'unica cosa da fare sia chiedere l'autorizzazione "a posteriori".... temo il confronto col DS, non è particolarmente..."comunicativo".

Clouzot ha scritto:Sono sempre più confusa. E con gli impegni nella paritaria come si fa? Mi sembra ci siano troppe interpretazioni diverse, non riesco a vedere un punto fermo.

Leggo: "altresì opera la medesima preclusione per quei docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali", come anche a Giulia Boffa a me sembra che si applichi perfettamente al caso in oggetto...

Il periodo andrebbe letto tutto, segue la casista della preclusioni: sei stata assente? in maternità? in comando?

secondo me l'essere autorizzata è implicito nell'essere la tua una scuola paritaria; si sa benissimo che è possibile lavorare completando tra paritaria e statale, e rientri secondo me nella norma, senza andare a scomodare impegni e promesse fatte.

all'interno della stessa domanda si tiene anche in conto della possibilità di completamento in due scuole stato - privata pre il servizio dei due anni precedenti, quindi una tale "autorizzazione" non è una cosa difficile da ottenersi, in genere è solo una comunicazione alla scuola, che si raccomanda di non trascurare gli impegni statali per quelli della paritaria, ma non credo che per te ci siano probliemi di inconciliabilità. A questo punto, la domanda è senz'altro preclusa, a mio avviso senza alcuna penalizzazione, visto che comunque la circolare la prevede in casi come il tuo, da precaria, perché da titolare di ruolo sarebbe senz'altro impossibile.

giulia boffa ha scritto:secondo me l'essere autorizzata è implicito nell'essere la tua una scuola paritaria; si sa benissimo che è possibile lavorare completando tra paritaria e statale, e rientri secondo me nella norma

all'interno della stessa domanda si tiene anche in conto della possibilità di completamento in due scuole stato - privata pre il servizio dei due anni precedenti, quindi una tale "autorizzazione" non è una cosa difficile da ottenersi, in genere è solo una comunicazione alla scuola, che si raccomanda di non trascurare gli impegni statali per quelli della paritaria, ma non credo che per te ci siano probliemi di inconciliabilità. A questo punto, la domanda è senz'altro preclusa, a mio avviso senza alcuna penalizzazione, visto che comunque la circolare la prevede in casi come il tuo, da precaria, perché da titolare di ruolo sarebbe senz'altro impossibile.

io la penso come te, mi sembra la cosa più logica. Mi consigli di presentare domanda di esonero da protocollare alla statale, in cui - dichiaro di/chiedo l'autorizzazione a - lavorare in una paritaria con contratto a t.d. al 31.08?

Giulia.....c'è da perderci la testa. Ancora grazie a tutti voi.

La circolare dice:

È preclusa la possibilità di presentare la scheda di partecipazione in qualità di presidente o commissario esterno a
docenti che siano stati designati commissari interni in istituti statali; altresì opera la medesima preclusione per quei
docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti non statali,
nonché per il personale che si trovi in una della seguenti posizioni:
– sia assente a qualsiasi titolo, ivi compreso per aspettativa o distacco sindacale, se il rientro in servizio risulti
formalmente stabilito per una data successiva a quella di inizio degli esami;
– sia collocato fuori ruolo e/o utilizzato in altri compiti ex art. 17, comma 5, C.C.N.L. del comparto del personale
della scuola (quadriennio normativo 2006-2009);
– sia utilizzato, in posizione di comando o comunque incaricato a tempo pieno presso l’Amministrazione Scolastica
Centrale o Periferica ovvero presso altri Enti;
– sia impegnato, nell’espletamento della funzione direttiva durante lo svolgimento dell’esame di Stato, quale sostituto
del dirigente scolastico, sempreché quest’ultimo abbia presentato la scheda di partecipazione alle commissioni;
– sia utilizzato, con provvedimento formale del Direttore Generale regionale, quale presidente di commissione
d’esame di Stato di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione;
– si trovi in astensione obbligatoria o facoltativa dal lavoro, ai sensi del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151




A me pare chiarissimo che la MEDESIMA preclusione sia la nomina interna nell'istituto paritario.

Per cui se lei non è interna nel paritario e non ha nessuna delle preclusioni dell'elenco DEVE (doveva) fare domanda, senza se e senza ma.