Graduatoria interna d'istituto e legge 104

maremare ha scritto:Salve, sono un'insegnante madre di un ragazzo disabile ed usufruisco dei benefici della Legge 104/92.
Tra pochi giorni dovrei fare la richiesta "VOLONTARIA" di trasferimento per essere esclusa dalla graduatoria interna dell'istituto in cui insegno.
La scuola in cui insegno (da venti anni!) infatti, pur essendo vicina alla mia abitazione, non è nel comune in cui abbiamo il domicilio io e mio figlio disabile. Potreste farmi sapere se non facendo la domanda di trasferimento per il prossimo anno rischio di non poter usufruire in futuro della possibilità di esclusione dalla graduatoria interna d'istituto?
Se non è stata presentata domanda d trasferimento per il comune di residenza dell'assistito non esistono le condizioni per l'esclusione dalla graduatoria interna.
Inoltre, se facendo la domanda di trasferimento, mi trasferissero e alla fine del prossimo anno scolastico ci fossero soprannumerari nella nuova scuola, rischierei di cambiare scuola d'uffico?
Con il trasferimento in una scuola del comune di residenza dell'assistito, presenti le condizioni per l'esclusione dalla graduatoria, i docenti con diritto all'assistenza a familiare disabile "non sono inseriti nella graduatoria d'istituto per l'identificazione dei perdenti posto da trasferire d'ufficio, a meno che la contrazione di organico non sia tale da rendere strettamente necessario il loro coinvolgimento (es. soppressione della scuola, ecc.)."(CCNI Mobilità art 7)

giobbe ha scritto:Devi barrare sia la lettera A che la D: la A perché hai diritto ai 6 punti per il congiungimento con il genitore (perché nubile), altri 6 punti per l'handicap grave del genitore.
I beneficiari della legge 104 NON DEVONO essere inclusi nella graduatoria dei perdenti posto.
Il modello lo devi comunque compilare perché potresti, a limite, concorrere con soprannumerari nelle tue stesse condizioni.

L’art. 7 comma 2 del CCNI mobilità  prevede l'ESCLUSIONE DALLA GRADUATORIA D’ISTITUTO PER L’INDIVIDUAZIONE DEI PERDENTI POSTO per "(Punto V) l'assistenza al coniuge, al figlio, al genitore (da parte del figlio referente unico che presta assistenza alle condizioni previste nel precedente punto V), al fratello o sorella convivente con l’interessato (nel caso in cui i genitori non possano provvedere all’assistenza del figlio perché totalmente disabile o in caso di scomparsa dei genitori medesimi) in situazione di disabilità".