INIZIATIVA GRIGLIA DI VALUTAZIONE A345-6 LAZIO. LETTERA AL MINISTRO
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INIZIATIVA GRIGLIA DI VALUTAZIONE A345-6 LAZIO. LETTERA AL MINISTRO
Cari amici,
facendo seguito alle precedenti comunicazioni inviate al MIUR di cui trovate riscontro qui: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
e qui:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
all'atto dell'uscita delle griglie di valutazione d'inglese per la regione Lazio abbiamo preparato questa lettera al Ministro Profumo, che invieremo in questi giorni ai destinatari indicati, magari con qualche modifica.
Chiunque volesse sottoscriverla può farlo entro e non oltre i primi giorni della prossima settimana inserendo il proprio nome e cognome nei commenti a questo thread (o lasciando un indirizzo email a cui sarete contattati per lasciare i propri dati).
Ringrazio anticipatamente quanti vorranno aderire all'iniziativa.
Valeria
11/04/2013
Destinatari: email ministro Profumo (devo ancora trovarla)
Cc:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], <organizzazione@flcgil.it>, <uilscuola@uilscuola.it>, <cisl.scuola@cisl.it>, <segreterianazionale@uilscuola.it>, <info@snals.it>, <anp@anp.it>, [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], <mara.sbragaglia@tin.it>, <m.sbragaglia@lazio.cgil.it>, <fmartello@uilscuola.it>, <inzirillosnals@yahoo.it>, <lazio@snals.it>, <CislScuola.Reg.Lazio@cisl.it>, <g.torcolini@cislscuolalazio.it>
OGGETTO: sulle griglie di valutazione d’inglese della regione Lazio. Concorso per il Personale Docente D. D. G. n. 82 del 24/09/2012
Egr. Ministro Profumo,
questa volta ci rivolgiamo direttamente a Lei in persona, dal momento che gli ultimi tentativi di interagire con il MIUR attraverso i suoi principali portavoce, nella fattispecie il capo Dipartimento dott.ssa Stellacci, i dirigenti dei singoli USR ed i referenti regionali nominati dal MIUR per assistere i candidati durante l’intera procedura concorsuale, sono rimasti praticamente inascoltati.
Tale considerazione è espressa con molta amarezza e delusione da noi candidati per le classi di concorso A345-346, che abbiamo sostenuto la prova nella regione Lazio e che abbiamo appena appreso, dall’uscita delle griglie di valutazione specifiche della regione, che le preoccupazioni da noi espresse in passato sono state cordialmente ignorate, se non provocatoriamente disattese.
Nella lettera che abbiamo spedito il 4 Marzo alla Dott.ssa Stellacci abbiamo fatto esplicito riferimento alla situazione imbarazzante, ai limiti del paradosso, che si è venuta a creare con la questione del rispetto del limite di parole che è stato imposto esclusivamente ai candidati dell’ambito 5. Nonostante l’esternazione della lettera a tutti i direttori degli USR, nessun riferimento a tale questione è pervenuto dai chiarimenti ricevuti dal MIUR tramite l’unico contatto informativo avvenuto da parte dell’USR Veneto (e che ha chiarito altre questioni generali sulla prova), pertanto abbiamo risollevato il problema in maniera ancora più specifica nella lettera che abbiamo spedito ai referenti regionali, da Lei stesso designati alla nostra assistenza, in data 20 Marzo.
In entrambe le comunicazioni abbiamo chiaramente spiegato che tale indicazione nelle tracce a noi assegnate è stata spiazzante per i candidati e per le Commissioni di Viglianza e, tra tutte le altre questioni che abbiamo rilevato sulla disparità d’informazioni ricevute durante la prova, questa era di gran lunga la più preoccupante per tutte le motivazioni che abbiamo lungamente e analiticamente esposto nelle lettere a cui facciamo riferimento (e che alleghiamo alla presente). Per tali ragioni abbiamo chiesto in maniera chiara e inequivocabile di escludere dalla valutazione il rispetto dei limiti di parole imposti dalla traccia, adducendo spiegazioni scientifiche e documentabili con le più importanti fonti bibliografiche docimologiche e glottodidattiche, e rilevando la contraddizione di tale indicazione formale con la tipologia contenutistica dei quesiti.
Alla luce delle griglie di valutazione pubblicate fino alla data di oggi (Piemonte, Abruzzo, Calabria, Campania e Puglia) abbiamo sperato che le nostre parole fossero state effettivamente prese in considerazione. In nessuna di esse compare infatti il rispetto del limite delle parole imposto dai criteri formali di redazione della traccia. L’Abruzzo depotenzia la completezza accorpandola alla pertinenza. Addirittura la Campania elimina completamente la completezza dalle voci della griglia, probabilmente – ci siamo detti – per garantire una valutazione equa anche a coloro che hanno rispettato scrupolosamente il limite numerico e che pertanto hanno inevitabilmente prodotto un elaborato contenutisticamente meno “completo” rispetto ai colleghi a cui è stato consentito di rispondere a tutta pagina.
Oggi invece sono state pubblicate le griglie predisposte dalle Commissioni Esaminatrici della regione Lazio, e con sorpresa e amarezza, vediamo comparire la famigerata indicazione in maniera esplicita e con effetto di valutazione di ben 2 due punti sui 10 totali previsti da ogni risposta. La voce della completezza viene integrata con il rispetto dei limiti richiesti: 0 punti saranno attribuiti al candidato che ha fornito una risposta decisamente incompleta e senza rispetto delle richieste; 1 punto sarà attribuito alla risposta parzialmente completa e con rispetto delle richieste (quindi a tutti coloro che hanno risposto in maniera estremamente sintetica, e quindi contenutisticamente insufficiente secondo le motivazioni in precedenza esposte, ma che hanno rispettato i limiti di parole imposti); 2 punti saranno invece attribuiti ai candidati che hanno risposto in maniera completa e con rispetto delle richieste, situazione che riteniamo non si possa verificare nella pratica poiché la tipologia stessa dei quesiti, in particolare il quarto, richiedeva una trattazione scritta e una consegna per la quale 80 o 120 parole sono ritenute assolutamente insufficienti ad affrontare l’argomento in maniera esaustiva da tutti i principali enti di certificazione linguistica europea (come abbiamo già rilevato nelle precedenti comunicazioni).
Secondo la presente griglia tutti i candidati che hanno soddisfatto in maniera ineccepibile il criterio contenutistico richiesto dalla traccia, rispondendo in maniera esaustiva, completa e congruente, e dimostrando di conoscere e di sapersi adeguare ai criteri di valutazione europei tanto auspicati da Lei stesso (che sono tra l’altro oggetto specifico del programma di studio a noi assegnato e che molti di noi che insegnano da anni mettono in pratica quotidianamente nella prassi professionale), riceveranno paradossalmente una valutazione pari a 0 nella voce della completezza; se infatti nella dicitura generica di “rispetto delle richieste” dovesse rientrare solo il rispetto del limite formale del numero di parole (come si evince dal titolo “rispetto dei limiti richiesti”) e non il rispetto della richiesta contenutistica analogamente presente dalla traccia in base alla tipologia di trattazione desiderata, essi non rientrano in nessuna casistica prevista e riceveranno pertanto la stessa valutazione dei candidati che alla medesima risposta hanno prodotto un elaborato “scarso” o “nullo” dal punto di vista della completezza.
In pratica abbiamo ragione di credere a questo punto che chi ha risposto adeguatamente in 121 parole, in 140 o 150 sarà valutato al pari di chi ha lasciato il quesito in bianco o non è stato in grado di rispondere o di produrre un elaborato valido? E sulla base di quale criterio “europeo” dovrebbe avvenire questo conteggio delle parole, visto che in nessuna sede ne sono stati forniti i fondamenti? Sarà anche quello oggetto della discrezionalità dei Commissari Esaminatori che giocheranno alla lotteria con le nostre vite già provate da anni di precariato? Sono domanda che rivolgiamo a Lei personalmente e su cui attendiamo, per una volta, risposte pertinenti e complete al pari di quelle che avete richiesto a noi nell’affrontare le prove di questo concorso.
Fino a questo momento non possiamo che rilevare il silenzio assoluto di tutte le figure professionali a cui ci siamo rivolti per sollevare il problema. Dobbiamo pensare che la Dott.ssa Stellacci sia troppo oberata di lavoro per poter trovare il tempo di leggere una lettera firmata da 150 persone? Dobbiamo pensare che i referenti regionali, anche loro pagati con i soldi di noi contribuenti, a cui lei ha destinato l’incarico di occuparsi di noi e a cui ci siamo rivolti perché Lei stesso ci ha indicato di fare così, non siano stati in grado di svolgerlo poiché le Commissioni Esaminatrici non sono state adeguatamente sensibilizzate sulle problematiche da noi sollevate, visto quello che emerge oggi? O dobbiamo pensare che le Commissioni Esaminatrici abbiano deliberatamente ignorato le nostre richieste per un sadico desiderio di disattendere i principi docimologici a cui abbiamo fatto appello e che dovrebbero essere invece la base del lavoro che svolgono e che tutti noi aspiriamo a fare o spesso già svolgiamo da decenni in condizioni molto meno favorevoli ai limiti dell’umiliazione e della mortificazione professionale? E in tutto questo dove sono i sindacati che abbiamo informato periodicamente di tutte le nostre iniziative? Stavolta chi è il responsabile di questa mancanza di comunicazione tra gli organizzatori del concorso e i suoi partecipanti? Di certo non noi, visti i numerosi tentativi d’interazione che abbiamo portato avanti in questi mesi e che sono rimasti un monologo solo a causa della sordità che ci avete dimostrato.
Abbiamo avuto modo di ascoltare le sue motivazioni espresse alla redazione di Numerozero.com in merito alle polemiche sollevate dalla maggior parte dei partecipanti al concorso sulla valutazione a carattere regionale di un concorso nazionale. Lei adduce spiegazioni legate alla contingenza, al contenimento delle tempistiche di svolgimento del concorso, ma le sue parole auspicano una “convergenza di giudizio comune” e rilevano un “discreto equilibrio”. Alla luce del contenuto di questa lettera le sembra che la situazione dei candidati del Lazio riguardo la questione sollevata sia equilibrata? Le sembra che una situazione concorrenziale come quella del Lazio, in cui siamo quasi 2000 partecipanti (più un numero ancora non precisato di ricorsisti) per un totale di soli 45 posti per le nostre classi di concorso, i due punti che verranno illegittimamente decurtati a molti di noi non faranno la differenza? Proprio in virtù del fatto che lei stesso ribadisce che le commissioni sono costituite da “persone” e che come tali esse sono dotate di un “proprio metro di giudizio differente”, il MIUR avrebbe dovuto farsi garante di criteri di valutazione oggettivi, equi e validi per TUTTI e invece da parte vostra non è stato fatto praticamente nulla per garantirci e tutelarci contro la discrezionalità e le disparità che vi segnaliamo da mesi e che sono ormai avvenute, a dispetto della soddisfazione da “migliore esperienza europea” da Lei stesso espressa al termine della procedura delle prove scritte. Siamo persone anche noi, signor Ministro. Ma nell’accostarci a questa selezione abbiamo agito da professionisti quali siamo e abbiamo dimostrato una serietà d’approccio che non è sempre stata bilanciata dalla controparte. Sin dal giorno in cui abbiamo svolto la prova abbiamo tentato in ogni modo di comunicare con il MIUR per raccontare quello che è effettivamente capitato in questo concorso. Benché preoccupati e perplessi dalle irregolarità siamo stati propositivi, sulla base delle nostre competenze professionali in materia di valutazione abbiamo proposto soluzioni praticabili che consentissero almeno una tutela parziale del nostro diritto all’uguaglianza nel giudizio, già così duramente calpestato, e abbiamo atteso pazientemente risposte che purtroppo non sono mai arrivate.
Adesso però ce l’abbiamo un riscontro da parte vostra, almeno noi concorrenti del Lazio. Per le Commissioni Esaminatrici, di cui non abbiamo ancora il piacere di avere l’elenco completo dei nominativi, per il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, dott.ssa Maria Maddalena Novelli, per il Referente Regionale del concorso per il Lazio, Sig.ra Eusebia Lucatelli, per il Capo Dipartimento del MIUR, Dott.ssa Stellacci, per i rappresentanti sindacali regionali e nazionali a cui abbiamo fatto appello (ad eccezione della visibilità che ci ha dato la redazione del portale di Orizzontescuola) e soprattutto per Lei, signor Ministro, noi non siamo altro che INVISIBILI. Anche se senza di noi il suo lavoro non avrebbe senso di esistere. Anche se nei discorsi ufficiali a Lei piace porci al centro delle sue attenzioni ministeriali. Purtroppo le griglie di valutazione del Lazio per la A345-346 raccontano un’altra storia e ci dicono che le nostre parole, non importa quanto siano pertinenti, complete, linguisticamente accurate e originali, per voi valgono sempre meno di zero.
SEGUE ELENCO FIRME DEI PARTECIPANTI A345-6 PER IL LAZIO (con il sostegno dei colleghi delle altre regioni)
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11/04/2013
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OGGETTO: sulle griglie di valutazione d’inglese della regione Lazio. Concorso per il Personale Docente D. D. G. n. 82 del 24/09/2012
Egr. Ministro Profumo,
questa volta ci rivolgiamo direttamente a Lei in persona, dal momento che gli ultimi tentativi di interagire con il MIUR attraverso i suoi principali portavoce, nella fattispecie il capo Dipartimento dott.ssa Stellacci, i dirigenti dei singoli USR ed i referenti regionali nominati dal MIUR per assistere i candidati durante l’intera procedura concorsuale, sono rimasti praticamente inascoltati.
Tale considerazione è espressa con molta amarezza e delusione da noi candidati per le classi di concorso A345-346, che abbiamo sostenuto la prova nella regione Lazio e che abbiamo appena appreso, dall’uscita delle griglie di valutazione specifiche della regione, che le preoccupazioni da noi espresse in passato sono state cordialmente ignorate, se non provocatoriamente disattese.
Nella lettera che abbiamo spedito il 4 Marzo alla Dott.ssa Stellacci abbiamo fatto esplicito riferimento alla situazione imbarazzante, ai limiti del paradosso, che si è venuta a creare con la questione del rispetto del limite di parole che è stato imposto esclusivamente ai candidati dell’ambito 5. Nonostante l’esternazione della lettera a tutti i direttori degli USR, nessun riferimento a tale questione è pervenuto dai chiarimenti ricevuti dal MIUR tramite l’unico contatto informativo avvenuto da parte dell’USR Veneto (e che ha chiarito altre questioni generali sulla prova), pertanto abbiamo risollevato il problema in maniera ancora più specifica nella lettera che abbiamo spedito ai referenti regionali, da Lei stesso designati alla nostra assistenza, in data 20 Marzo.
In entrambe le comunicazioni abbiamo chiaramente spiegato che tale indicazione nelle tracce a noi assegnate è stata spiazzante per i candidati e per le Commissioni di Viglianza e, tra tutte le altre questioni che abbiamo rilevato sulla disparità d’informazioni ricevute durante la prova, questa era di gran lunga la più preoccupante per tutte le motivazioni che abbiamo lungamente e analiticamente esposto nelle lettere a cui facciamo riferimento (e che alleghiamo alla presente). Per tali ragioni abbiamo chiesto in maniera chiara e inequivocabile di escludere dalla valutazione il rispetto dei limiti di parole imposti dalla traccia, adducendo spiegazioni scientifiche e documentabili con le più importanti fonti bibliografiche docimologiche e glottodidattiche, e rilevando la contraddizione di tale indicazione formale con la tipologia contenutistica dei quesiti.
Alla luce delle griglie di valutazione pubblicate fino alla data di oggi (Piemonte, Abruzzo, Calabria, Campania e Puglia) abbiamo sperato che le nostre parole fossero state effettivamente prese in considerazione. In nessuna di esse compare infatti il rispetto del limite delle parole imposto dai criteri formali di redazione della traccia. L’Abruzzo depotenzia la completezza accorpandola alla pertinenza. Addirittura la Campania elimina completamente la completezza dalle voci della griglia, probabilmente – ci siamo detti – per garantire una valutazione equa anche a coloro che hanno rispettato scrupolosamente il limite numerico e che pertanto hanno inevitabilmente prodotto un elaborato contenutisticamente meno “completo” rispetto ai colleghi a cui è stato consentito di rispondere a tutta pagina.
Oggi invece sono state pubblicate le griglie predisposte dalle Commissioni Esaminatrici della regione Lazio, e con sorpresa e amarezza, vediamo comparire la famigerata indicazione in maniera esplicita e con effetto di valutazione di ben 2 due punti sui 10 totali previsti da ogni risposta. La voce della completezza viene integrata con il rispetto dei limiti richiesti: 0 punti saranno attribuiti al candidato che ha fornito una risposta decisamente incompleta e senza rispetto delle richieste; 1 punto sarà attribuito alla risposta parzialmente completa e con rispetto delle richieste (quindi a tutti coloro che hanno risposto in maniera estremamente sintetica, e quindi contenutisticamente insufficiente secondo le motivazioni in precedenza esposte, ma che hanno rispettato i limiti di parole imposti); 2 punti saranno invece attribuiti ai candidati che hanno risposto in maniera completa e con rispetto delle richieste, situazione che riteniamo non si possa verificare nella pratica poiché la tipologia stessa dei quesiti, in particolare il quarto, richiedeva una trattazione scritta e una consegna per la quale 80 o 120 parole sono ritenute assolutamente insufficienti ad affrontare l’argomento in maniera esaustiva da tutti i principali enti di certificazione linguistica europea (come abbiamo già rilevato nelle precedenti comunicazioni).
Secondo la presente griglia tutti i candidati che hanno soddisfatto in maniera ineccepibile il criterio contenutistico richiesto dalla traccia, rispondendo in maniera esaustiva, completa e congruente, e dimostrando di conoscere e di sapersi adeguare ai criteri di valutazione europei tanto auspicati da Lei stesso (che sono tra l’altro oggetto specifico del programma di studio a noi assegnato e che molti di noi che insegnano da anni mettono in pratica quotidianamente nella prassi professionale), riceveranno paradossalmente una valutazione pari a 0 nella voce della completezza; se infatti nella dicitura generica di “rispetto delle richieste” dovesse rientrare solo il rispetto del limite formale del numero di parole (come si evince dal titolo “rispetto dei limiti richiesti”) e non il rispetto della richiesta contenutistica analogamente presente dalla traccia in base alla tipologia di trattazione desiderata, essi non rientrano in nessuna casistica prevista e riceveranno pertanto la stessa valutazione dei candidati che alla medesima risposta hanno prodotto un elaborato “scarso” o “nullo” dal punto di vista della completezza.
In pratica abbiamo ragione di credere a questo punto che chi ha risposto adeguatamente in 121 parole, in 140 o 150 sarà valutato al pari di chi ha lasciato il quesito in bianco o non è stato in grado di rispondere o di produrre un elaborato valido? E sulla base di quale criterio “europeo” dovrebbe avvenire questo conteggio delle parole, visto che in nessuna sede ne sono stati forniti i fondamenti? Sarà anche quello oggetto della discrezionalità dei Commissari Esaminatori che giocheranno alla lotteria con le nostre vite già provate da anni di precariato? Sono domanda che rivolgiamo a Lei personalmente e su cui attendiamo, per una volta, risposte pertinenti e complete al pari di quelle che avete richiesto a noi nell’affrontare le prove di questo concorso.
Fino a questo momento non possiamo che rilevare il silenzio assoluto di tutte le figure professionali a cui ci siamo rivolti per sollevare il problema. Dobbiamo pensare che la Dott.ssa Stellacci sia troppo oberata di lavoro per poter trovare il tempo di leggere una lettera firmata da 150 persone? Dobbiamo pensare che i referenti regionali, anche loro pagati con i soldi di noi contribuenti, a cui lei ha destinato l’incarico di occuparsi di noi e a cui ci siamo rivolti perché Lei stesso ci ha indicato di fare così, non siano stati in grado di svolgerlo poiché le Commissioni Esaminatrici non sono state adeguatamente sensibilizzate sulle problematiche da noi sollevate, visto quello che emerge oggi? O dobbiamo pensare che le Commissioni Esaminatrici abbiano deliberatamente ignorato le nostre richieste per un sadico desiderio di disattendere i principi docimologici a cui abbiamo fatto appello e che dovrebbero essere invece la base del lavoro che svolgono e che tutti noi aspiriamo a fare o spesso già svolgiamo da decenni in condizioni molto meno favorevoli ai limiti dell’umiliazione e della mortificazione professionale? E in tutto questo dove sono i sindacati che abbiamo informato periodicamente di tutte le nostre iniziative? Stavolta chi è il responsabile di questa mancanza di comunicazione tra gli organizzatori del concorso e i suoi partecipanti? Di certo non noi, visti i numerosi tentativi d’interazione che abbiamo portato avanti in questi mesi e che sono rimasti un monologo solo a causa della sordità che ci avete dimostrato.
Abbiamo avuto modo di ascoltare le sue motivazioni espresse alla redazione di Numerozero.com in merito alle polemiche sollevate dalla maggior parte dei partecipanti al concorso sulla valutazione a carattere regionale di un concorso nazionale. Lei adduce spiegazioni legate alla contingenza, al contenimento delle tempistiche di svolgimento del concorso, ma le sue parole auspicano una “convergenza di giudizio comune” e rilevano un “discreto equilibrio”. Alla luce del contenuto di questa lettera le sembra che la situazione dei candidati del Lazio riguardo la questione sollevata sia equilibrata? Le sembra che una situazione concorrenziale come quella del Lazio, in cui siamo quasi 2000 partecipanti (più un numero ancora non precisato di ricorsisti) per un totale di soli 45 posti per le nostre classi di concorso, i due punti che verranno illegittimamente decurtati a molti di noi non faranno la differenza? Proprio in virtù del fatto che lei stesso ribadisce che le commissioni sono costituite da “persone” e che come tali esse sono dotate di un “proprio metro di giudizio differente”, il MIUR avrebbe dovuto farsi garante di criteri di valutazione oggettivi, equi e validi per TUTTI e invece da parte vostra non è stato fatto praticamente nulla per garantirci e tutelarci contro la discrezionalità e le disparità che vi segnaliamo da mesi e che sono ormai avvenute, a dispetto della soddisfazione da “migliore esperienza europea” da Lei stesso espressa al termine della procedura delle prove scritte. Siamo persone anche noi, signor Ministro. Ma nell’accostarci a questa selezione abbiamo agito da professionisti quali siamo e abbiamo dimostrato una serietà d’approccio che non è sempre stata bilanciata dalla controparte. Sin dal giorno in cui abbiamo svolto la prova abbiamo tentato in ogni modo di comunicare con il MIUR per raccontare quello che è effettivamente capitato in questo concorso. Benché preoccupati e perplessi dalle irregolarità siamo stati propositivi, sulla base delle nostre competenze professionali in materia di valutazione abbiamo proposto soluzioni praticabili che consentissero almeno una tutela parziale del nostro diritto all’uguaglianza nel giudizio, già così duramente calpestato, e abbiamo atteso pazientemente risposte che purtroppo non sono mai arrivate.
Adesso però ce l’abbiamo un riscontro da parte vostra, almeno noi concorrenti del Lazio. Per le Commissioni Esaminatrici, di cui non abbiamo ancora il piacere di avere l’elenco completo dei nominativi, per il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, dott.ssa Maria Maddalena Novelli, per il Referente Regionale del concorso per il Lazio, Sig.ra Eusebia Lucatelli, per il Capo Dipartimento del MIUR, Dott.ssa Stellacci, per i rappresentanti sindacali regionali e nazionali a cui abbiamo fatto appello (ad eccezione della visibilità che ci ha dato la redazione del portale di Orizzontescuola) e soprattutto per Lei, signor Ministro, noi non siamo altro che INVISIBILI. Anche se senza di noi il suo lavoro non avrebbe senso di esistere. Anche se nei discorsi ufficiali a Lei piace porci al centro delle sue attenzioni ministeriali. Purtroppo le griglie di valutazione del Lazio per la A345-346 raccontano un’altra storia e ci dicono che le nostre parole, non importa quanto siano pertinenti, complete, linguisticamente accurate e originali, per voi valgono sempre meno di zero.
SEGUE ELENCO FIRME DEI PARTECIPANTI A345-6 PER IL LAZIO (con il sostegno dei colleghi delle altre regioni)
Ultima modifica di ValeriaGio il Ven Apr 12, 2013 6:43 pm - modificato 1 volta.
ValeriaGio- Messaggi : 144
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Re: INIZIATIVA GRIGLIA DI VALUTAZIONE A345-6 LAZIO. LETTERA AL MINISTRO
ELENCO FIRMATARI IN AGGIONAMENTO
1) Valeria Giordano (Lazio)
2) Isabella Sbrana (Toscana)
3) Ilaria Rossato (Lombardia)
4) Paola Raspa (Veneto)
5) Valentina Bonserio (Puglia)
6) Lucia Canaletti (Puglia)
7) Barbara Metrangolo (Lazio)
8 ) Ilaria Costanzo (Toscana)
9) Maria Di Benedetto (Lazio)
10) Stefania Faraone (Sicilia)
11) Monia Tallerini (Lazio)
1) Valeria Giordano (Lazio)
2) Isabella Sbrana (Toscana)
3) Ilaria Rossato (Lombardia)
4) Paola Raspa (Veneto)
5) Valentina Bonserio (Puglia)
6) Lucia Canaletti (Puglia)
7) Barbara Metrangolo (Lazio)
8 ) Ilaria Costanzo (Toscana)
9) Maria Di Benedetto (Lazio)
10) Stefania Faraone (Sicilia)
11) Monia Tallerini (Lazio)
Ultima modifica di ValeriaGio il Sab Apr 13, 2013 7:30 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiornamento firmatari)
ValeriaGio- Messaggi : 144
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Re: INIZIATIVA GRIGLIA DI VALUTAZIONE A345-6 LAZIO. LETTERA AL MINISTRO
vorrei che in questo thread si potesse discutere in generale sulla griglia del lazio anche da parte delle persone che non aderiscono alla lettera
ValeriaGio- Messaggi : 144
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Re: INIZIATIVA GRIGLIA DI VALUTAZIONE A345-6 LAZIO. LETTERA AL MINISTRO
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7) Barbara Metrangolo (Lazio)
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9) Maria Di Benedetto (Lazio)
10) Stefania Faraone (Sicilia)
11) Monia Tallerini (Lazio)
12) Stefania Rega (Lazio)
13) Simona Di Meo (Lazio)
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3) Ilaria Rossato (Lombardia)
4) Paola Raspa (Veneto)
5) Valentina Bonserio (Puglia)
6) Lucia Canaletti (Puglia)
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11) Monia Tallerini (Lazio)
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13) Simona Di Meo (Lazio)
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Re: INIZIATIVA GRIGLIA DI VALUTAZIONE A345-6 LAZIO. LETTERA AL MINISTRO
ELENCO FIRMATARI IN AGGIONAMENTO
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12) Stefania Rega (Lazio)
13) Simona Di Meo (Lazio)
14) Angela Vallone (Lazio)
Colleghi del Lazio,
Dopo l'ecatombe piemontese (griglia contestata dalla seconda lettera) siete proprio sicuri di non voler partecipare?
1) Valeria Giordano (Lazio)
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Colleghi del Lazio,
Dopo l'ecatombe piemontese (griglia contestata dalla seconda lettera) siete proprio sicuri di non voler partecipare?
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