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Tagli sostegno
Promemoria primo messaggio :
Pare che ci sia un corposo calo di certificazioni in Veneto a causa della modifica dell'iter per ottenere il sostegno.
Sapete nulla in merito?
Sono davvero in pericolo migliaia di cattedre?
Sono molto spaventato
Pare che ci sia un corposo calo di certificazioni in Veneto a causa della modifica dell'iter per ottenere il sostegno.
Sapete nulla in merito?
Sono davvero in pericolo migliaia di cattedre?
Sono molto spaventato
nietzsche79- Messaggi : 501
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Tagli sostegno
Davide ha scritto:11.000 spalmati su tutti i gradi: infanzia, elementare, media e superiore...
Bisogna vedere nella pratica quanti saranno i tagli per ORDINE DI SCUOLA e per REGIONE.
Certo, aggiungo che quelle sono previsioni a spanne del ministro, dati certi non ve ne sono, per l'anno prossimo teoricamente, come diceva Paolopaolo, l'organico di fatto dovrebbe essere lo stesso di quest'anno.
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
Gatto sul tetto ha scritto:possibile che nessuno protesta? dobbiamo diffondere la notizia e coinvolgere i genitori degli alunni non certificati..
nella mia scuola dall'anno prossimo 5 ragazzi non avranno più il sostegno, tra cui l'alunna che ho seguito quest'anno.. già immagino cosa farà.. rimarrà isolata nel suo banco a disegnare.. non è giusto.
Scusa ma la tua alunna ha la 104? Qual è la motivazione ufficiLe per cui le è stato tolto il sos?
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
marcolux80 ha scritto:Gatto sul tetto ha scritto:possibile che nessuno protesta? dobbiamo diffondere la notizia e coinvolgere i genitori degli alunni non certificati..
nella mia scuola dall'anno prossimo 5 ragazzi non avranno più il sostegno, tra cui l'alunna che ho seguito quest'anno.. già immagino cosa farà.. rimarrà isolata nel suo banco a disegnare.. non è giusto.
Scusa ma la tua alunna ha la 104? Qual è la motivazione ufficiLe per cui le è stato tolto il sos?
la mia alunna non ha la 104, quindi se verrà applicata la normativa sui BES l'anno prossimo non avrà il sostegno.
Gatto sul tetto- Messaggi : 177
Data d'iscrizione : 30.04.11
Re: Tagli sostegno
Non in Emilia Romagna o Liguria( citando Flo) qui probabilmente erano già più stringenti da tempo i criteri
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
Gatto sul tetto ha scritto:marcolux80 ha scritto:Gatto sul tetto ha scritto:possibile che nessuno protesta? dobbiamo diffondere la notizia e coinvolgere i genitori degli alunni non certificati..
nella mia scuola dall'anno prossimo 5 ragazzi non avranno più il sostegno, tra cui l'alunna che ho seguito quest'anno.. già immagino cosa farà.. rimarrà isolata nel suo banco a disegnare.. non è giusto.
Scusa ma la tua alunna ha la 104? Qual è la motivazione ufficiLe per cui le è stato tolto il sos?
la mia alunna non ha la 104, quindi se verrà applicata la normativa sui BES l'anno prossimo non avrà il sostegno.
Scusami ma prima hai detto che non avrà il sostegno, poi " se sarà applicata la normativa sui BES " ma allora è un tuo timore o una certezza? Posso chiederti che patologia ha?
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
ha ritardo mentale medio e gravi problemi di salute. I genitori dovrebbero fare richiesta per avere la 104. Il coordinatore del sostegno ha preparato un prospetto con gli alunni non certificati (non hanno la 104), che diventeranno BES.. ciò significa niente sostegno. Non so se realmente accadrà ciò, se questa normativa sarà applicata subito o nel tempo, ma la mia alunna è tra gli esclusi. Nella mia scuola ce ne sono 5 senza L 104.. se penso che ciò accadrà in tutte le altre scuole della mia provincia altro che 11.000 insegnanti di sostegno in meno...
Gatto sul tetto- Messaggi : 177
Data d'iscrizione : 30.04.11
Re: Tagli sostegno
Molte famiglie saranno contente di vedere i propri figli tutelati, per adesso, da una CM che a differenza della L. 104 li rende diversi, con un proprio insegnante e un programma diverso. Molti hanno spinto e continuano a farlo: con quali obiettivi?
Vi invite a leggere l'intervento di Dario Ianes, sulla scia del primo scritto di Carlo Scataglini e della replica dell'avv. Nocera.
http://www.laletteraturaenoi.it/index.php/la-scuola-e-noi/scuola-e-universita/143-bisogni-educativi-speciali-alcune-opportunità-da-cogliere-il-dibattito-sui-bes-3.html
Vi invite a leggere l'intervento di Dario Ianes, sulla scia del primo scritto di Carlo Scataglini e della replica dell'avv. Nocera.
http://www.laletteraturaenoi.it/index.php/la-scuola-e-noi/scuola-e-universita/143-bisogni-educativi-speciali-alcune-opportunità-da-cogliere-il-dibattito-sui-bes-3.html
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: Tagli sostegno
Gatto sul tetto ha scritto:ha ritardo mentale medio e gravi problemi di salute. I genitori dovrebbero fare richiesta per avere la 104. Il coordinatore del sostegno ha preparato un prospetto con gli alunni non certificati (non hanno la 104), che diventeranno BES.. ciò significa niente sostegno. Non so se realmente accadrà ciò, se questa normativa sarà applicata subito o nel tempo, ma la mia alunna è tra gli esclusi. Nella mia scuola ce ne sono 5 senza L 104.. se penso che ciò accadrà in tutte le altre scuole della mia provincia altro che 11.000 insegnanti di sostegno in meno...
Capisco..intendevo proprio questo quando dicevo che 11000 in meno rispetto al rischio sarebbe QUASI positivo...
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
Vi posto la risposta di un prof allo scritto di Ianes, di cui ho messo link precedentemente. Da leggere attentamente, è ricco si punti interessanti.
Gentile Ianes, è corretto, come fa lei, tentare una definizione di bisogno in positivo e con connotazione politica, per uscire da una visione marginalizzante e/o burocratica.
C'è però un problema: che il tema dei Bes, per ora, è affrontato solo da circolari, cioè la quintessenza della burocraticità. E i soldi? E i mezzi umani (gli insegnanti)?. I temi "politici" si risolvono con grande senso di realtà, con una lotta centrimetro quadrato per centimetro quadrato sul campo, e sul campo c'è bisogno di tutto quello che già ho detto nel vivace dibattico con Nocera.
1) Cosa aspettiamo a fare una class action contro il Miur, si domanda? Perfettamente d'accordo. Però io rileverei che è ben curiosa e paradossale la nostra situazione: il Miur ci fa lavorare sempre peggio, tanto che dobbiamo difenderci dalle sue decisioni con un'azione legale, ma ci aspettiamo che sia lo stesso Miur a risolvere il problema dell'inclusione scolastica, che richiede precisamente la logica opposta a quella che adotta tipicamente. E' come se un pugile chiedesse la garza per bendare la ferita all'altro pugile che lo sta massacrando di botte. Non le pare strano? E non le pare cieco plaudere a una circolare di buone intenzioni proclamate nel vuoto del deserto del disinvestimento economico e del "nce sta chi ce penza" (ovviamente non io, Stato: l'insegnante, laggiù in basso, in fondo, in fondo)?
(Visto che ci sono e ancora non l'ho fatto notare: a fronte dell'aumento di carico di lavoro che per i docenti si prospetta, attualmente gli stipendi stanno calando, per via dei blocchi contrattuali, dell'allungamento degli scatti stipendiali, del furto delle ferie non godute ai precari. Altro che aumentare gli stipendi e dare dignità).
2) Cosa aspettano i sindacati ad esigere una formazione continua e obbligatoria, chiede ancora? Be', forse di non avere più come interlocutori macellai come la Gelmini o tecnocrati come Profumo, che, lo dice anche lei, parlava per gli insegnanti di "aumentare la produttività" e pensava di farlo facendoli lavorare 6 ore in più in classe (ovviamente era solo la scusa per lasciare a casa qualche altro precario). La Carrozza ha uno stile diverso, ma saprà meglio di me che non è il ministro dell'Istruzione che tiene i cordoni della borsa.
Comunque ha ragione, il tema dell'aggiornamento è essenziale, anzi, secondo me è il tema, anche se la mia opinione è che vada affrontato con un approccio davvero globale, perché gli insegnanti hanno bisogno anche e soprattutto di nuova formazione disciplinare: oggi tutti ci illudiamo che basti fare corsi di aggiornamento di didattica, di cooperative learning, di pronto soccorso, ... mentre il tema a scuola sarà sempre la cultura e l'acculturazione. Per tutti, ovvio. Bes e non bes.
3) Ma vengo al cuore di quello che stiamo discutendo: lo ammette anche lei, l'esclusione e la microesclusione avvengono anche in presenza di una circolare. Sacrosanto. Dunque, o quella circolare è, per la sostanza più vera della questione, superflua, o, come temo, non risolve il problema ma aggrava l'inutile contorno burocratico che lo infioretta. L'inclusione è un tema etico e deontologico. Ci vanno esseri umani che abbiano in sé la propensione mentale, l'attitudine emotiva all'accoglienza, e che abbiano costruito su questo una professionalità. Purtroppo non è possibile fare selezioni su base etica: il campo è troppo sfuggente. Però la politica può agire sulla costruzione di profili professionali vocazionali e fortemente motivanti: sicuramente questo attirerà anche chi quella propensione etica ce l'ha. Il tema è quindi anche quello della selezione dei docenti. Faccio un esempio concreto: invece di emanare circolari sui Bes, che il ministero stanzi un corposo fondo per corsi di aggiornamento a tappeto e tenuti da persone competenti (ne ricordo uno, bello, tenuto da un'esperta di Dsa, che ci fece fare una specie di gioco di ruolo in cui eravamo messi nelle condizioni percettive di un dislessico. Quante cose ho capito in quei 15 minuti. Altro che leggere circolari!). Non: faccia i corsi di aggiornamento e le circolari, ma faccia solo i corsi di aggiornemento. Se le informazioni girano, se gli insegnanti sono supportati davvero, se si danno strumenti, vedrà che perché essi si accorgano che a un dislessico bisogna offrire una didattica diversa non ci sarà bisogno di imporglielo per circolare. Io ho sempre fatto così, e ho il fortissimo timore che ora il tempo che perderò a redigere Pdp mi sottrarrà quello che impiegavo per l'inclusione davvero fattiva.
4) Non nascondiamoci dietro le circolari. Io voglio includere davvero. Saprà meglio di me che la normativa vuole che i ragazzi col sostegno stiano in classe. Bene, c'è un modo di intendere la norma letterale e uno interpretativo. Ovviamente il modo intelligente è il secondo. Modo letterale: il ragazzo sta sempre in classe, pure se fa tutt'altro e pure se per farlo disturba l'insegnante curricolare e la classe. (Orrore! Ma questo è un nazista che vuole escludere e tenere lontano dagli occhi il ragazzino disabile! Vergogna! Razzista! Barbaro!); (sì, c'è chi prega il collega di sostegno di allontanarsi perché non vuole vedere e ha "ben altro" da fare; ma c'è anche chi davvero vorrebbe solo che tutti lavorassero bene, ciascuno per quel che lo riguarda). Modo interpretativo: la circolare intende dire che il ragazzo fa parte di un gruppo e che bisogna fare il possibile perché in quel gruppo si integri
da ogni punto di vista. Questo, ovvio, comporta anche che l'insegnante curricolare abbia la pazienza e l'umiltà di discutere e collaborare con il docente di sostegno per immaginare percorsi e lavori cui tutti possano partecipare. Come mi comporto io: ogni volta che è possibile, il ragazzo deve stare in classe, lavorando seriamente, perché il sostegno ha l'obiettivo di far migliorare e conseguire risultati, non di intrattenere il ragazzo alla meno peggio. Oggi però c'è una lezione di storia che Luigi (nome di fantasia) non riesce a seguire, perché i concetti letti sul libro e spiegati dall'insegnante sono complessi, poi le pagine sono troppe e lui ha bisogno di centellinare. Ci alziamo, prendiamo il suo libro semplificato e il suo pc e troviamo un'aula vuota. Leggiamo le pagine semplificate insieme, facciamo mappe concettuali con C-map sul computere, gli spiego gli argomenti in forme che possa comprendere, magari anche con l'ausilio di immagini trovate su Google. Se fossi rimasto in classe lui non avrebbe potuto lavorare, la classe neanche, la collega neanche, io neanche. Non è inclusività?
Morale: le norme stanno lontane anni luce dalla realtà. Io, se le indicazioni nazionali e le circolari dicono stupidaggini, le ignoro. L'obiettivo cui punto è un altro, educare.
5) Infine: ho potuto includere i ragazzi con "Bes" (prima che esistesse la circolare) perché, finora, ho avuto la fortuna di avere al massimo un paio di casi per classe (di solito uno), nei licei e alle medie.
Lei è mai entrato in una classe di professionale? Io sì, durante un tirocinio osservativo: 30 allievi, di cui metà stranieri (metà di questa metà da alfabetizzare), problemi di comprensione di testi non difficili dilaganti anche negli italiani, analfabetismo di ritorno che già iniziava, sicuramente qualche caso di dislessia non individuato e certificato, problemi seri per l'insegnante a tenere la disciplina. Un insegnante. Solo. Cosa crede che potesse fare se non sopravvivere? Cosa crede che facessero gli allievi? Cosa crede che succederà domani che quell'insegnante dovrà redigere con il consiglio di classe pure un PDP per ciascuno di quei casi?
Gentile Ianes, è corretto, come fa lei, tentare una definizione di bisogno in positivo e con connotazione politica, per uscire da una visione marginalizzante e/o burocratica.
C'è però un problema: che il tema dei Bes, per ora, è affrontato solo da circolari, cioè la quintessenza della burocraticità. E i soldi? E i mezzi umani (gli insegnanti)?. I temi "politici" si risolvono con grande senso di realtà, con una lotta centrimetro quadrato per centimetro quadrato sul campo, e sul campo c'è bisogno di tutto quello che già ho detto nel vivace dibattico con Nocera.
1) Cosa aspettiamo a fare una class action contro il Miur, si domanda? Perfettamente d'accordo. Però io rileverei che è ben curiosa e paradossale la nostra situazione: il Miur ci fa lavorare sempre peggio, tanto che dobbiamo difenderci dalle sue decisioni con un'azione legale, ma ci aspettiamo che sia lo stesso Miur a risolvere il problema dell'inclusione scolastica, che richiede precisamente la logica opposta a quella che adotta tipicamente. E' come se un pugile chiedesse la garza per bendare la ferita all'altro pugile che lo sta massacrando di botte. Non le pare strano? E non le pare cieco plaudere a una circolare di buone intenzioni proclamate nel vuoto del deserto del disinvestimento economico e del "nce sta chi ce penza" (ovviamente non io, Stato: l'insegnante, laggiù in basso, in fondo, in fondo)?
(Visto che ci sono e ancora non l'ho fatto notare: a fronte dell'aumento di carico di lavoro che per i docenti si prospetta, attualmente gli stipendi stanno calando, per via dei blocchi contrattuali, dell'allungamento degli scatti stipendiali, del furto delle ferie non godute ai precari. Altro che aumentare gli stipendi e dare dignità).
2) Cosa aspettano i sindacati ad esigere una formazione continua e obbligatoria, chiede ancora? Be', forse di non avere più come interlocutori macellai come la Gelmini o tecnocrati come Profumo, che, lo dice anche lei, parlava per gli insegnanti di "aumentare la produttività" e pensava di farlo facendoli lavorare 6 ore in più in classe (ovviamente era solo la scusa per lasciare a casa qualche altro precario). La Carrozza ha uno stile diverso, ma saprà meglio di me che non è il ministro dell'Istruzione che tiene i cordoni della borsa.
Comunque ha ragione, il tema dell'aggiornamento è essenziale, anzi, secondo me è il tema, anche se la mia opinione è che vada affrontato con un approccio davvero globale, perché gli insegnanti hanno bisogno anche e soprattutto di nuova formazione disciplinare: oggi tutti ci illudiamo che basti fare corsi di aggiornamento di didattica, di cooperative learning, di pronto soccorso, ... mentre il tema a scuola sarà sempre la cultura e l'acculturazione. Per tutti, ovvio. Bes e non bes.
3) Ma vengo al cuore di quello che stiamo discutendo: lo ammette anche lei, l'esclusione e la microesclusione avvengono anche in presenza di una circolare. Sacrosanto. Dunque, o quella circolare è, per la sostanza più vera della questione, superflua, o, come temo, non risolve il problema ma aggrava l'inutile contorno burocratico che lo infioretta. L'inclusione è un tema etico e deontologico. Ci vanno esseri umani che abbiano in sé la propensione mentale, l'attitudine emotiva all'accoglienza, e che abbiano costruito su questo una professionalità. Purtroppo non è possibile fare selezioni su base etica: il campo è troppo sfuggente. Però la politica può agire sulla costruzione di profili professionali vocazionali e fortemente motivanti: sicuramente questo attirerà anche chi quella propensione etica ce l'ha. Il tema è quindi anche quello della selezione dei docenti. Faccio un esempio concreto: invece di emanare circolari sui Bes, che il ministero stanzi un corposo fondo per corsi di aggiornamento a tappeto e tenuti da persone competenti (ne ricordo uno, bello, tenuto da un'esperta di Dsa, che ci fece fare una specie di gioco di ruolo in cui eravamo messi nelle condizioni percettive di un dislessico. Quante cose ho capito in quei 15 minuti. Altro che leggere circolari!). Non: faccia i corsi di aggiornamento e le circolari, ma faccia solo i corsi di aggiornemento. Se le informazioni girano, se gli insegnanti sono supportati davvero, se si danno strumenti, vedrà che perché essi si accorgano che a un dislessico bisogna offrire una didattica diversa non ci sarà bisogno di imporglielo per circolare. Io ho sempre fatto così, e ho il fortissimo timore che ora il tempo che perderò a redigere Pdp mi sottrarrà quello che impiegavo per l'inclusione davvero fattiva.
4) Non nascondiamoci dietro le circolari. Io voglio includere davvero. Saprà meglio di me che la normativa vuole che i ragazzi col sostegno stiano in classe. Bene, c'è un modo di intendere la norma letterale e uno interpretativo. Ovviamente il modo intelligente è il secondo. Modo letterale: il ragazzo sta sempre in classe, pure se fa tutt'altro e pure se per farlo disturba l'insegnante curricolare e la classe. (Orrore! Ma questo è un nazista che vuole escludere e tenere lontano dagli occhi il ragazzino disabile! Vergogna! Razzista! Barbaro!); (sì, c'è chi prega il collega di sostegno di allontanarsi perché non vuole vedere e ha "ben altro" da fare; ma c'è anche chi davvero vorrebbe solo che tutti lavorassero bene, ciascuno per quel che lo riguarda). Modo interpretativo: la circolare intende dire che il ragazzo fa parte di un gruppo e che bisogna fare il possibile perché in quel gruppo si integri
da ogni punto di vista. Questo, ovvio, comporta anche che l'insegnante curricolare abbia la pazienza e l'umiltà di discutere e collaborare con il docente di sostegno per immaginare percorsi e lavori cui tutti possano partecipare. Come mi comporto io: ogni volta che è possibile, il ragazzo deve stare in classe, lavorando seriamente, perché il sostegno ha l'obiettivo di far migliorare e conseguire risultati, non di intrattenere il ragazzo alla meno peggio. Oggi però c'è una lezione di storia che Luigi (nome di fantasia) non riesce a seguire, perché i concetti letti sul libro e spiegati dall'insegnante sono complessi, poi le pagine sono troppe e lui ha bisogno di centellinare. Ci alziamo, prendiamo il suo libro semplificato e il suo pc e troviamo un'aula vuota. Leggiamo le pagine semplificate insieme, facciamo mappe concettuali con C-map sul computere, gli spiego gli argomenti in forme che possa comprendere, magari anche con l'ausilio di immagini trovate su Google. Se fossi rimasto in classe lui non avrebbe potuto lavorare, la classe neanche, la collega neanche, io neanche. Non è inclusività?
Morale: le norme stanno lontane anni luce dalla realtà. Io, se le indicazioni nazionali e le circolari dicono stupidaggini, le ignoro. L'obiettivo cui punto è un altro, educare.
5) Infine: ho potuto includere i ragazzi con "Bes" (prima che esistesse la circolare) perché, finora, ho avuto la fortuna di avere al massimo un paio di casi per classe (di solito uno), nei licei e alle medie.
Lei è mai entrato in una classe di professionale? Io sì, durante un tirocinio osservativo: 30 allievi, di cui metà stranieri (metà di questa metà da alfabetizzare), problemi di comprensione di testi non difficili dilaganti anche negli italiani, analfabetismo di ritorno che già iniziava, sicuramente qualche caso di dislessia non individuato e certificato, problemi seri per l'insegnante a tenere la disciplina. Un insegnante. Solo. Cosa crede che potesse fare se non sopravvivere? Cosa crede che facessero gli allievi? Cosa crede che succederà domani che quell'insegnante dovrà redigere con il consiglio di classe pure un PDP per ciascuno di quei casi?
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: Tagli sostegno
Tutto buono e giusto ma nessun cenno ai tagli prospettati di 11.000 insegnanti di sostegno.
Stamattina il mio preside è stato chiaro: dall'anno prossimo per colpa della circolare sui BES le cattedre di sostegno come minimo si dimezzeranno.
Solo Ianes e Nocera fanno finta di niente...
Stamattina il mio preside è stato chiaro: dall'anno prossimo per colpa della circolare sui BES le cattedre di sostegno come minimo si dimezzeranno.
Solo Ianes e Nocera fanno finta di niente...
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Tagli sostegno
è una vergogna.. bisognerebbe informare i genitori dei ragazzi che diventeranno BES e organizzare una protesta. Sarebbe opportuno informare anche le redazioni dei giornali!bart ha scritto:Tutto buono e giusto ma nessun cenno ai tagli prospettati di 11.000 insegnanti di sostegno.
Stamattina il mio preside è stato chiaro: dall'anno prossimo per colpa della circolare sui BES le cattedre di sostegno come minimo si dimezzeranno.
Solo Ianes e Nocera fanno finta di niente...
Gatto sul tetto- Messaggi : 177
Data d'iscrizione : 30.04.11
Re: Tagli sostegno
Avete letto l' articolodatato 12 giugno 2013, su orizzonte che chiarisce la questione BES e quella degli insegnanti di sostegno? Secondo voi è solo una presa in giro per farci stare buoni?
bilancia 78- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 16.09.11
Re: Tagli sostegno
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Home » Sono circa un milione i BES in Italia
Sono circa un milione i BES in Italia
Red - Sono circa un milione i ragazzi BES in Italia e per garantire loro il diritto allo studio è stata emanata una direttiva ministeriale (Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica) che introduce un modello di intervento, attraverso piani didattici personalizzati e una responsabilità congiunta di scuola e famiglia.
Rientrano tra i BES gli alunni con bisogni educativi speciali non riconosciuti né "codificati" da nessuna legge. Ragazzi con disturbi del comportamento o dell'attenzione, immigrati da poco in Italia, minori con ritardi linguistici, sindrome di Asperger o un quoziente intellettivo tra 70 e 85, cioè appena sopra il limite previsto dalla normativa per l'assegnazione del sostegno (legge 104), che non rientrano nemmeno nella legge 170 per i disturbi specifici dell'apprendimento. Ma anche ragazzi che si trovano in una condizione di difficoltà socio-economica, linguistica e culturale.
Il MIUR ha stimato i numeri: sono circa 215 mila gli alunni con disabilità, spiega Raffaele Ciambrone, dirigente del ministero dell'Istruzione (Ufficio disabilità), oltre 90 mila quelli con disturbi specifici dell'apprendimento, un dato in crescita se si pensa che solo tra gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012 le certificazioni sono aumentate del 37 per cento. Ci sono poi i ragazzi con Adhd (sindrome da deficit di attenzione e iperattività) che sono circa 80 mila e quelli con funzionamento intellettivo limite (quoziente intellettivo tra 71 e 84). Secondo le indagini scientifiche si stima che siano circa 400 mila, prendendo in considerazione, anche in questo caso, una media dell'incidenza del 5 per cento, tra le diverse valutazioni degli esperti più accreditati.
Più difficile fare una valutazione numerica degli alunni che rientrano nell'area dello svantaggio economico o culturale: per questi alunni e per quelli che provengono da situazione in difficoltà economiche (per le quali, tuttavia, esistono anche altri strumenti di sostegno) gli interventi "devono essere individuati sulla base di elementi oggettivi, ad esempio la segnalazione degli operatori dei servizi sociali, e di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche".
"Volevamo sciogliere il legame tra certificazione medica e intervento educativo: - sottolinea Raffaele Ciambrone, dirigente del ministero dell'Istruzione (Ufficio disabilità). - è inaccettabile che un intervento educativo possa essere ritardato per problemi burocratici. E il senso della direttiva è proprio quello di spostare il punto di vista dal piano clinico a quello educativo". "Abbiamo voluto assicurare maggior tutela ad alunni e studenti che non rientravano nei casi previsti dalle leggi 104/92 e 170/2010, nella prospettiva di una scuola sempre più accogliente e inclusiva. Rimane confermato e rafforzato il nostro impegno per gli alunni con disabilità per i quali, quest'anno, sono stati assegnati ulteriori 6.000 posti in più per il sostegno."
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Wed, 12/06/2013 - 07:46 - Categoria:
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bilancia 78- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 16.09.11
Re: Tagli sostegno
Fumo negli occhi ovviamente. Chissà perché il Ministro (con la sua ammissione di riduzione di 11.000 cattedre a causa dei Bes) i presidi e i membri delle commissioni Asl dicono tutt'altro...
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Tagli sostegno
Sono stato io a rilanciare questa discussione una decina di giorni fa dopo aver ipotizzato un catastrofico taglio di cattedre dopo la circolare sui BES...poi il ministro ha confermato la quasi totalità dell'organico, ma nulla sembra certo...come bisogna fare per capire bene cosa sta accadendo?bart ha scritto:Tutto buono e giusto ma nessun cenno ai tagli prospettati di 11.000 insegnanti di sostegno.
Stamattina il mio preside è stato chiaro: dall'anno prossimo per colpa della circolare sui BES le cattedre di sostegno come minimo si dimezzeranno.
Solo Ianes e Nocera fanno finta di niente...
La mia preside ha detto che non ci sarà praticamente nessun cambiamento rispetto all'anno scolastico appena finito. Mah...
talmone- Messaggi : 55
Data d'iscrizione : 26.05.13
Re: Tagli sostegno
Alcune mie colleghe sono state ad un incontro di aggiornamento sul sostegno organizzato dal responsabile dell'area del sostegno del CSA di Frosinone e mi hanno riferito che il suddetto responsabile ha proprio detto che gli insegnanti precari di sostegno dovrebbero cominciare a valutare un altro tipo di lavoro perchè man mano sparirà la figura dell'insegnante di sostegno nella scuola e a quelli già di ruolo verranno affidati altri tipi di incarico. A me ha preso un colpo e davvero non capisco come possa accadere una cosa del genere e poi perchè i sindacati non se ne stiano occupando e/o preoccupando.
Annalisa70- Messaggi : 220
Data d'iscrizione : 09.05.12
Re: Tagli sostegno
Personalmente è da un po' di tempo che sento puzza di bruciato...
1. Nel TFA speciale non hanno inserito i corsi di sostegno
2. Dei corsi ordinari per conseguire la specializzazione non si hanno notizie da tempo
Basta poco per capire che non c'è la volontà politica di specializzare altre persone nonostante ci siano alcune province sprovviste di specializzati.
Questo perchè sta bollendo in pentola qualcosa (mi riferisco al post di Annalisa70)...
1. Nel TFA speciale non hanno inserito i corsi di sostegno
2. Dei corsi ordinari per conseguire la specializzazione non si hanno notizie da tempo
Basta poco per capire che non c'è la volontà politica di specializzare altre persone nonostante ci siano alcune province sprovviste di specializzati.
Questo perchè sta bollendo in pentola qualcosa (mi riferisco al post di Annalisa70)...
gibbe- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 03.04.12
Re: Tagli sostegno
Sinceramente sembra improbabile la sparizione degli insegnanti di sostegno, la visibilità mediatica sarebbe infamante per la politica, oltre che per il disorso "morale" anche per ila ricaduta occupazionale.
Possono tagliare, ma non eliminare all improvviso.
Possono tagliare, ma non eliminare all improvviso.
talmone- Messaggi : 55
Data d'iscrizione : 26.05.13
Re: Tagli sostegno
anche io dubito fortemente che sparisca la figura del docente di sos. anche perché sarebbe una palese violazione del diritto allo studio dei ragazzi con disabilita' grave. sono convinta invece che sparira' ail sostegno per i ragazzi diciamo non gravi. questo si
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Tagli sostegno
Io mi sono fatta questa idea: per il prossimo anno la diminuzione degli insegnanti di sostegno avverrà solo in quelle regioni dove c'erano ancora quest'anno insegnanti che lavoravano con bambini non certificati con la 104 (credo siano però una minoranza). La diminuzione si farà sentire inoltre di più alla scuola secondaria di primo grado, poiché non verranno probabilmente rinnovate alcune certificazioni di handicap, rilasciate ai bambini della primaria fino al termine della quinta. Si avranno quindi più bambini con BES (a sorpresa) in prima media.
Il prossimo anno scolastico rappresenterà un anno di transizione. Si dovrà porre sotto attenzione se alle scuole che avranno proposto dei Piani per l'inclusione verrà conferito più personale oppure no.
Nel momento in cui il Ministero verificasse che le scuole ce la possono fare anche con insegnanti di sostegno in meno... non dubito che non esiteranno a toglierli. Rimarranno senza aiuto solo quelle categorie di bambini/ragazzi per cui si ritiene che possano farcela senza l'insegnante di sostegno (si va dai dva con ADHD ai bambini con deficit cognitivo borderline). I bambini diagnosticati con ADHD in Italia sono veramente tanti, ma ancora di più sono quelli con QI tra 70 e 85: attualmente non è vero che a questi bambini non viene assegnato l'insegnante di sostegno! Ho visto personalmente che a molti bambini che ai test risultano avere deficit cognitivi lievi, la 104 fino ad oggi è stata data eccome...
Se proteste devono esserci, è quindi giusto che partano fin da ora... Credo, però, avendo ormai visto come si mobilitano poco gli insegnanti, che non ci sarà un fronte unito su questo problema. La categoria degli insegnanti di sostegno è una categoria molto debole, poco considerata sia dai genitori che dai colleghi, la più bistrattata nelle scuole e anche a livello di rappresentanza sindacale. Quando i colleghi si accorgeranno di non riuscire più a gestire le classi da soli... sarà troppo tardi.
Il prossimo anno scolastico rappresenterà un anno di transizione. Si dovrà porre sotto attenzione se alle scuole che avranno proposto dei Piani per l'inclusione verrà conferito più personale oppure no.
Nel momento in cui il Ministero verificasse che le scuole ce la possono fare anche con insegnanti di sostegno in meno... non dubito che non esiteranno a toglierli. Rimarranno senza aiuto solo quelle categorie di bambini/ragazzi per cui si ritiene che possano farcela senza l'insegnante di sostegno (si va dai dva con ADHD ai bambini con deficit cognitivo borderline). I bambini diagnosticati con ADHD in Italia sono veramente tanti, ma ancora di più sono quelli con QI tra 70 e 85: attualmente non è vero che a questi bambini non viene assegnato l'insegnante di sostegno! Ho visto personalmente che a molti bambini che ai test risultano avere deficit cognitivi lievi, la 104 fino ad oggi è stata data eccome...
Se proteste devono esserci, è quindi giusto che partano fin da ora... Credo, però, avendo ormai visto come si mobilitano poco gli insegnanti, che non ci sarà un fronte unito su questo problema. La categoria degli insegnanti di sostegno è una categoria molto debole, poco considerata sia dai genitori che dai colleghi, la più bistrattata nelle scuole e anche a livello di rappresentanza sindacale. Quando i colleghi si accorgeranno di non riuscire più a gestire le classi da soli... sarà troppo tardi.
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: Tagli sostegno
E vi fa tirare un sospiro di sollievo sapere che la figura dell'insegnante di sostegno non sparirà ma ci saranno tagli? Mha...
Senza contare che sta tornando a galla la questione "Corsettino online di riconversione per i docenti in esubero" (in gran parte ITP con il semplice diploma di scuola superiore) che toglieranno il posto ad altre migliaia di docenti di sostegno laureati e specializzati seriamente, la cui unica colpa è non essere nelle grazie dei sindacati in quanto non diventati di ruolo ai tempi delle vacche grasse...
Sinceramente sono sempre più disgustato dal modo in cui sindacati e partiti stanno massacrando la scuola...
Senza contare che sta tornando a galla la questione "Corsettino online di riconversione per i docenti in esubero" (in gran parte ITP con il semplice diploma di scuola superiore) che toglieranno il posto ad altre migliaia di docenti di sostegno laureati e specializzati seriamente, la cui unica colpa è non essere nelle grazie dei sindacati in quanto non diventati di ruolo ai tempi delle vacche grasse...
Sinceramente sono sempre più disgustato dal modo in cui sindacati e partiti stanno massacrando la scuola...
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Tagli sostegno
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=31031
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
Ricordate la relazione tecnica al ddl stabilità in cui vi era contenuto l'aumento a 24 ore dell'orario di insegnamento? Ricordavo si parlasse di risparmi soprattutto sul sostegno, la cosa sinistramente incredibile è la coincidenza delle parole del ministro con i numeri che prevedevano nella suddetta relazione... 11000 circa... leggere per credere!
http://www.orizzontescuola.it/news/aumento-24-delle-ore-insegnamento-docenti-della-secondaria-ecco-motivazioni-del-governo
http://www.orizzontescuola.it/news/aumento-24-delle-ore-insegnamento-docenti-della-secondaria-ecco-motivazioni-del-governo
marcolux80- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Tagli sostegno
talmone ha scritto:Sinceramente sembra improbabile la sparizione degli insegnanti di sostegno, la visibilità mediatica sarebbe infamante per la politica, oltre che per il disorso "morale" anche per ila ricaduta occupazionale.
Possono tagliare, ma non eliminare all improvviso.
Infatti io non credo che elimineranno all'improvviso la figura dell'insegnante di sostegno ma in modo graduale e faranno passare la cosa come un bene per i ragazzi in quanto non saranno più "etichettati" anche se per questo basterebbe ipotizzare una cattedra di sostegno in ogni classe senza più il vincolo della certificazione, ma sappiamo che le riforme scolastiche vengono fatte a seconda di ciò che si vuole tagliare e non per il bene degli alunni.
Annalisa70- Messaggi : 220
Data d'iscrizione : 09.05.12
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