SARA' PER QUESTO MOTIVO CHE IN LOMBARDIA NON RISPONDONO?

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Tre miei colleghi sono in attesa di accesso agli atti, richieste prodotte via PEC l'ultima settimana di giugno, NESSUNO dell'ufficio regionale a Milano ha ancora risposto!
E sono già state fatte le immissioni... cara LOMBARDIA, una volta eri seria!

Cara Francy, io ho ricevuto il compito alla fine di agosto, avendo richiesto di accedere agli atti a fine maggio....tutto ciò solo dietro diversi solleciti, telefonici e telematici. Che dire, sono rimasta molto delusa dalla correzione, il voto era di gran lunga inferiore rispetto ad una oggettiva valutazione e soprattutto mi è stata contestata la forma in tre domande su quattro. Posso essere d'accordo sui contenuti, che probabilmente non erano in linea con l'interpretazione del singolo commissario (le domande, si sa, erano parecchio fumose), ma sulla forma c'è poco da discutere: o essa è scorretta oppure non lo è. E io mi sento di affermare che in quel testo non c'erano errori di forma. Il lessico era adeguato, non c'erano errori di ortografia e la morfosintassi era ineccepibile....con un ritardo simile mi è stata inoltre preclusa la possibilità di un eventuale ricorso. Ci sarebbero probabilmente gli estremi per mettere tutte queste osservazioni in mano ad un buon avvocato ma fortunatamente nel giro di un paio d'anni entrerò in ruolo da GE....
ps: so che anche tu sei nella mia CDC, spero che a te invece sia andata meglio e che tu sia già di ruolo....

Qualche giorno fa ho inviato questa mail al Direttore dell'Ufficio Scolastico della Lombardia. Per il momento non ho ricevuto risposta...
Una curiosità: voi siete inserite in GE della Lombardia?



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Alla cortese attenzione del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Lombardia


non avendo superato la prova scritta del concorso docenti 2012-2013 per la classe di concorso A037 (filosofia e storia) nella regione Lombardia, ho chiesto, in data 3 giugno 2013, di potere avere accesso agli atti, seguendo le modalità indicate nel vostro sito. La mia richiesta è stata protocollata in data 5 giugno (protocollo 6523, operatore di protocollo: M*************o), ma a tutt'oggi non ho ancora potuto visionare i miei elaborati né sapere come sono stati valutati.

In questi mesi ho inviato diversi solleciti al vostro Ufficio scolastico, sia dalla mia casella di posta certificata sia dalla casella di posta ordinaria, ottenendo nel primo caso un'ulteriore ricevuta di protocollo (protocollo n. 8335 del 26/6/2013, operatore di protocollo: M**************o) e nel secondo una rassicurazione sul fatto che la mia richiesta sarebbe stata soddisfatta in tempi brevi (mail a firma di V************I in data 27/06/2013). In data 18/06/2013 l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Ministero ha risposto ad una mia richiesta di chiarimento del quadro normativo di riferimento in questi termini: “Il procedimento di accesso deve concludersi, di regola, entro trenta giorni dalla presentazione o ricezione della richiesta. Le eventuali irregolarità o incompletezze della richiesta stessa vanno comunicate all’interessato entro dieci giorni al fine della loro successiva regolarizzazione. Il responsabile è il dirigente dell’Ufficio Scolastico o un funzionario da questi designato. La legge dice espressamente che decorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende respinta. In caso di diniego dell'accesso, espresso o tacito, o di differimento dello stesso, il richiedente può presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale”.

Comprendo la mole di lavoro derivata dal concorso e dalle procedure di avvio dell'anno scolastico, tuttavia ritengo che la possibilità di accedere ai propri elaborati (non ho fatto richiesta di visionare scritti di persone che hanno passato la prova, anche se previsto dalla normativa) sia un diritto di ogni partecipante ad un concorso pubblico. Confesso che, dopo essermi confrontato sulle modalità di valutazione degli scritti con colleghi che hanno potuto accedere agli atti, ho abbandonato le speranze di trarre dalla loro lettura una qualche indicazione razionale per meglio orientare la mia preparazione in futuro. A questo punto, però, si tratta di non lasciarsi trascinare al di sotto di una soglia minima di rispetto e mi chiedo se, per ottenere questo obiettivo, sia proprio necessario seguire il suggerimento di procedere con un ricorso o se non sia ancora possibile agire diversamente.

Nella speranza di una sua gentile risposta e, soprattutto, di un suo intervento, le porgo cordiali saluti.