Accesso atti concorso Regione Lazio

Carissimi tutti (e Lalla o Giulia se possono dare una delucidazione in merito),
mi ritrovo in una particolare situazione, rispetto alla quale non so come comportarmi!
Espongo la situazione:
Il 25 giugno 2013, come tutti sapete, l'USR del Lazio ha pubblicato l'elenco degli ammessi alla prova orale inerente alle classi di concorso A043-A050. Con buona pace nel constatare la mia non ammissione, il 6 luglio decido di inviare una raccomandata A/R con una istanza di accesso agli atti. La stessa, viene ricevuta dall'ufficio in data 10 luglio.

Tengo innanzitutto a far presente che l'USR del Lazio è tra le poche a non aver mai divulgato, sin dal termine delle prove scritte, alcuna informazione circa le modalità di richiesta e consegna degli atti amministrativi afferenti al concorso, ai quali tutti noi possiamo accedere seguendo le specifiche regolamentazioni che normalmente vengono fornite dagli uffici amministrativi; la totale mancanza di direttive, dal mio personale punto di vista, crea un forte pregiudizio nei confronti degli aventi diritto che hanno inoltrato formale richiesta e che non l’hanno ancora vista evadere. Per poter dare una parvenza di formalità alle richieste si è dovuto ricorrere, almeno personalmente, alle regole di richiesta presenti su altri portali (Orizzonte scuola e altri USR).
Sulla base di ciò, non essendo laziale, nella mia richiesta, ho chiesto di poter optare su tre possibilità di accesso, ossia: raccomandata a/r, pec o mail tradizionale.

Alla data del 06.09.2013 non era ancora pervenuto nulla di quanto richiesto, neanche una comunicazione circa le modalità di accesso. Come se la gravità del fatto in sé non fosse sufficiente, la situazione si è tinta di toni ben più gravi, alla luce delle recenti notizie riguardanti proprio le classi di concorso a me afferenti, poiché non ho strumenti legittimamente richiesti e mai forniti per appurare la correttezza dell’elenco pubblicato in data 25.06.2013.
Lo stesso 6 settembre invio fax e e-mail di sollecito, allegando tutto quanto inviato a luglio.
Dopo 3 giorni ricevo dall'addetta alla segreteria dell'ufficio V, una mail in cui mi si invita a recarmi a Roma nei giorni e negli orari stabiliti per il ricevimento al pubblico.

I miei interrogativi: e se uno lavora? o se non ha persone di fiducia, tali da affidare la delega? o se si è in uno stato di indigenza momentanea, tale da non poter investire denaro per un biglietto di andata e ritorno dalla capitale?

Ciò premesso, in settimana ho inviato l'ennesima raccomanda a/r sottolineando quanto pregiudizievole sia il fatto che non vogliano rilasciare detti documenti concorsuali attraverso l’alternativa via telematica, strada già seguita da numerosi USR italiani e già prevista dal nostro ordinamento giuridico, ossia il D.P.R. 12.04.2006 n. 184, il cui articolo 13, recita:

“Accesso per via telematica – Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 22, comma 1, lettera e), della legge,
assicurano che il diritto d’accesso possa essere esercitato anche in via telematica. Le modalità di invio delle domande
e le relative sottoscrizioni sono disciplinate dall’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, e successive modificazioni, dagli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio
2005, n. 68, e dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni”

Io attualmente ho un lavoretto che mi terrà impegnato, verosimilmente, sino al 20 di ottobre e già al 28 ottobre ho un volo prenotato per Roma, sia per andare a trovare amici, sia per lasciare diversi curricula in vari negozi, sia (se non dovessi ricevere alcuna comunicazione) andare all'USR del Lazio.

E la tutela a ricorrere nel caso in cui si rientrasse nello scandalo? Devo attendere, veramente, sino alla fine di ottobre, per poter avere risposta ai miei dubbi? E se poi sono fuori tempo massimo... a chi imputare la colpa?

Si parla tanto di snellire la macchina burocratica e poi....

Grazie per l'ascolto e scusate lo sfogo!

M.