chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
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chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Sto lavorando da GAE, per la mia classe di concorso, che è francese, e in questi giorni ricevo di continuo chiamate da GI, ma non per le mie lingue, a parte un paio di casi, quanto principalmente per il sostegno.
Ciò mi fa sorgere una serie di dubbi che vorrei condividere con voi.
Anzitutto, una questione certo "meschina" rispetto alla portata del discorso che farò, ma comincio da quella: mettiamo caso che non stessi lavorando dalla GAE, e volessi rifiutare di fare sostegno. Incorrerei ugualmente nelle sanzioni, ossia nello "scivolone" in fondo alla GI ? Se così fosse, non lo trovo affatto giusto.
Così come non trovo giusto che, fra le scuole della GAE, sia presente una scuola speciale per sordi, e che qualunque insegnante privo di una formazione specifica possa andarvi.
Io non ho alcuna competenza per insegnare francese ai ragazzi sordi : difatti, nonostante i funzionari mi invitassero caldamente a sceglierla, l'ho rifiutata perché consapevole della mia assoluta mancanza di preparazione.
Situazione ipotetica 1: arriva il genitore del ragazzo sordo, e mi dice "lei non sa fare nulla, non sa insegnare il francese a mio figlio e ruba lo stipendio". Come non dargli ragione ?
Si potrebbe pensare che, vista la carenza di lavoro, uno si dovrebbe "accontentare" di fare il sostegno - oppure anche che, visto che siamo insegnanti abilitati, è un nostro "dovere" fare l'insegnante di sostegno.
Secondo me, ci troviamo di fronte a un discorso che sarebbe semplicistico liquidare con giudizi lapidari.
Il sostegno è un ruolo delicatissimo, che richiede non solo dedizione e inclinazione, oltre che delle competenze specifiche (che il prossimo TFA per il sostegno si occuperà di trasmettere). Esso, a mio avviso, richiede anche delle "qualità" che non tutti hanno. Conoscendo bene me stessa, so di avere determinati limiti, sia dal punto di vista psicologico, che fisico, i quali mi impedirebbero di svolgere dovutamente un incarico simile con alcuni ragazzi.
Ci sono ragazzi che hanno bisogno di essere presi in braccio, di essere gestiti anche a livello fisico; altri ancora, possono avere delle problematiche tali che, dall'ignoranza di queste ultime e soprattutto dal saperle trattare (per es., saper fare una puntura, o somministrare farmaci a chi è in preda a una crisi epilettica), potrebbero scaturire delle conseguenze gravi.
Situazione ipotetica 2 : viene un genitore, e mi accusa di aver nuociuto in un qualche modo, per la mia ignoranza o per la mia incapacità di gestire l'handicap, a suo figlio. Come non dargli ragione, anche qui ?
Spero che i prossimi corsi di formazione per il sostegno diano una risposta a una vicenda che, a mio avviso, viene trattata in maniera troppo grossolana, a discapito sia dei ragazzi che degli insegnanti.
Ciò mi fa sorgere una serie di dubbi che vorrei condividere con voi.
Anzitutto, una questione certo "meschina" rispetto alla portata del discorso che farò, ma comincio da quella: mettiamo caso che non stessi lavorando dalla GAE, e volessi rifiutare di fare sostegno. Incorrerei ugualmente nelle sanzioni, ossia nello "scivolone" in fondo alla GI ? Se così fosse, non lo trovo affatto giusto.
Così come non trovo giusto che, fra le scuole della GAE, sia presente una scuola speciale per sordi, e che qualunque insegnante privo di una formazione specifica possa andarvi.
Io non ho alcuna competenza per insegnare francese ai ragazzi sordi : difatti, nonostante i funzionari mi invitassero caldamente a sceglierla, l'ho rifiutata perché consapevole della mia assoluta mancanza di preparazione.
Situazione ipotetica 1: arriva il genitore del ragazzo sordo, e mi dice "lei non sa fare nulla, non sa insegnare il francese a mio figlio e ruba lo stipendio". Come non dargli ragione ?
Si potrebbe pensare che, vista la carenza di lavoro, uno si dovrebbe "accontentare" di fare il sostegno - oppure anche che, visto che siamo insegnanti abilitati, è un nostro "dovere" fare l'insegnante di sostegno.
Secondo me, ci troviamo di fronte a un discorso che sarebbe semplicistico liquidare con giudizi lapidari.
Il sostegno è un ruolo delicatissimo, che richiede non solo dedizione e inclinazione, oltre che delle competenze specifiche (che il prossimo TFA per il sostegno si occuperà di trasmettere). Esso, a mio avviso, richiede anche delle "qualità" che non tutti hanno. Conoscendo bene me stessa, so di avere determinati limiti, sia dal punto di vista psicologico, che fisico, i quali mi impedirebbero di svolgere dovutamente un incarico simile con alcuni ragazzi.
Ci sono ragazzi che hanno bisogno di essere presi in braccio, di essere gestiti anche a livello fisico; altri ancora, possono avere delle problematiche tali che, dall'ignoranza di queste ultime e soprattutto dal saperle trattare (per es., saper fare una puntura, o somministrare farmaci a chi è in preda a una crisi epilettica), potrebbero scaturire delle conseguenze gravi.
Situazione ipotetica 2 : viene un genitore, e mi accusa di aver nuociuto in un qualche modo, per la mia ignoranza o per la mia incapacità di gestire l'handicap, a suo figlio. Come non dargli ragione, anche qui ?
Spero che i prossimi corsi di formazione per il sostegno diano una risposta a una vicenda che, a mio avviso, viene trattata in maniera troppo grossolana, a discapito sia dei ragazzi che degli insegnanti.
laclefdesonges- Messaggi : 1059
Data d'iscrizione : 18.05.12
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Concordo con tutto ciò che scrivi. Il problema è che per carenza di specializzati, quelli laureati in SFP con specializzazione, possono inviare sole le MAD per ora, anche quest'anno ci ritroviamo a ricevere chiamate su sostegno e talvolta a dover rinunciare perché consapevoli di non essere in grado di occuparci con competenza dei casi assegnatici.
Io sono in III fascia di istituto, talvolta ho fatto sostegno per supplenze brevi e mi sono trovata con alunni con gravi patologie, in cui secondo me sarebbe necessaria una conoscenza di tipo quasi infermieristico. Alunni cerebrolesi ad esempio o con gravi forme di autismo, altro che insegnante non specializzata...
Che fare? Ognuno in cuor suo sa di aver bisogno di lavorare ma sa conosce anche i propri limiti. I genitori fanno bene a lamentarsi per il taglio ai posti di sostegno e confido in questi corsi che verranno attivati, e vorrei ponessero fine alla pratica di chiamare docenti non specializzati.
Io sono in III fascia di istituto, talvolta ho fatto sostegno per supplenze brevi e mi sono trovata con alunni con gravi patologie, in cui secondo me sarebbe necessaria una conoscenza di tipo quasi infermieristico. Alunni cerebrolesi ad esempio o con gravi forme di autismo, altro che insegnante non specializzata...
Che fare? Ognuno in cuor suo sa di aver bisogno di lavorare ma sa conosce anche i propri limiti. I genitori fanno bene a lamentarsi per il taglio ai posti di sostegno e confido in questi corsi che verranno attivati, e vorrei ponessero fine alla pratica di chiamare docenti non specializzati.
lola2011- Messaggi : 2147
Data d'iscrizione : 08.10.11
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Guarda i posso dire Lola che nel mio percorso scolastico ho trovato Colleghi che non sono del sostegno e specializzati più competenti di quelli che hanno un abilitazione o specializzazione.....
Ospite- Ospite
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Anzitutto, una questione certo "meschina" rispetto alla portata del discorso che farò, ma comincio da quella: mettiamo caso che non stessi lavorando dalla GAE, e volessi rifiutare di fare sostegno. Incorrerei ugualmente nelle sanzioni, ossia nello "scivolone" in fondo alla GI ? Se così fosse, non lo trovo affatto giusto.
Non si è obbligati ad accettare se non si è specializzati, e quindi non si incorre in nessuna sanzione.
Non si è obbligati ad accettare se non si è specializzati, e quindi non si incorre in nessuna sanzione.
byron28- Messaggi : 1006
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Non so se si viene penalizzati se si rifiuta. Comunque ovviamente non si può generalizzare, c'è chi lavora con impegno e con il cuore e cerca di sopperire alla mancanza di specializzazione e chi prende tutto alla leggera. Io mi riferivo al fatto che talvolta con alunni particolarmente gravi mi sono sentita in difficoltà.
lola2011- Messaggi : 2147
Data d'iscrizione : 08.10.11
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Non si viene penalizzati, ne sono certo. Mi è già capitato di fare una supplenza del genere, e per sicurezza mi sono consultato con l'ATP.
byron28- Messaggi : 1006
Data d'iscrizione : 27.02.12
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
Difatti è questa idea che mi terrorizza, il trovarmi di fronte a un'emergenza e non avere gli strumenti per gestirla.lola2011 ha scritto:Non so se si viene penalizzati se si rifiuta. Comunque ovviamente non si può generalizzare, c'è chi lavora con impegno e con il cuore e cerca di sopperire alla mancanza di specializzazione e chi prende tutto alla leggera. Io mi riferivo al fatto che talvolta con alunni particolarmente gravi mi sono sentita in difficoltà.
Ho avuto in classe un ragazzo border line con comportamenti violenti che era più grosso di me, nonostante fosse delle medie (e nonostante io sia alta 1,70), e davvero in un'occasione non sapevo che fare (in quel momento non era l'ora della sua insegnante di sostegno)
Uno dei momenti più belli della mia ancora breve esperienza di insegnate, però, ma devo dire anche uno dei momenti che più mi ha toccata nel fondo dell'animo è stato quando un ragazzo down di una classe adiacente a quella dove insegnavo lo scorso anno è entrato nella mia aula con la sua prof. di sostegno. Aveva una mascherina sul viso, se l'è tolta e l'ha data a me perché voleva che la mettessi io, cosa che ho fatto.
L'insegnante di sostegno a quel punto si è commossa perché dice che non aveva mai visto il ragazzo "interagire sino a quel punto". E io ho sentito un'emozione così forte, un'emozione che a tutt'oggi non so spiegare.
laclefdesonges- Messaggi : 1059
Data d'iscrizione : 18.05.12
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
"Così come non trovo giusto che, fra le scuole della GAE, sia presente una scuola speciale per sordi, e che qualunque insegnante privo di una formazione specifica possa andarvi."
Non e' proprio cosi', esistono graduatorie speciali da cui vengono convocati i docenti abilitati e specializzati con titolo monovalente (sui sordi) ma non ci sono tutte le classi di concorso;si ricorre allora alle GE nella speranza che un docente abilitato e specializzato sul sostegno scelga la cattedra in questione ma se cosi' non e' qualcuno il francese ai ragazzi sordi dovra' pure insegnarlo! E' vero che magari tu non ti senti preparata ma sai qual e' l'alternativa? Che un non abilitato non specializzato fresco di laurea senza competenze didattiche che non ha mai insegnato neanche agli udenti, contattato magari da MAD si ritrovera' per tutto l'anno ad affrontare i Bisogni Educativi Specialissimi di una classe di ragazzi sordi (ed udenti insieme ancora piu' difficile)..... non era meglio allora avere un abilitato che si presuppone abbia competenze didattiche piu' estese e debba essere in grado comunque di gestire classi con BES a prescindere dalla presenza o meno dell'insegnante di sostegno? Apprezzo molto la tua onesta' professionale quando affermi "Io non ho alcuna competenza per insegnare francese ai ragazzi sordi" ma mi rammarico al pensiero che troppi insegnanti, validi in altri contesti, si sentano inadeguati davanti agli alunni sordi a cui alla fine fara' comunque lezione qualcuno disposto a tutto pur di maturare il punteggio!
Aliceinwonderland- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 30.08.12
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
speriamo che non sia andata così, che dirti ... speriamo che ci sia andato qualcuno competente.Aliceinwonderland ha scritto:
"Così come non trovo giusto che, fra le scuole della GAE, sia presente una scuola speciale per sordi, e che qualunque insegnante privo di una formazione specifica possa andarvi."
Non e' proprio cosi', esistono graduatorie speciali da cui vengono convocati i docenti abilitati e specializzati con titolo monovalente (sui sordi) ma non ci sono tutte le classi di concorso;si ricorre allora alle GE nella speranza che un docente abilitato e specializzato sul sostegno scelga la cattedra in questione ma se cosi' non e' qualcuno il francese ai ragazzi sordi dovra' pure insegnarlo! E' vero che magari tu non ti senti preparata ma sai qual e' l'alternativa? Che un non abilitato non specializzato fresco di laurea senza competenze didattiche che non ha mai insegnato neanche agli udenti, contattato magari da MAD si ritrovera' per tutto l'anno ad affrontare i Bisogni Educativi Specialissimi di una classe di ragazzi sordi (ed udenti insieme ancora piu' difficile)..... non era meglio allora avere un abilitato che si presuppone abbia competenze didattiche piu' estese e debba essere in grado comunque di gestire classi con BES a prescindere dalla presenza o meno dell'insegnante di sostegno? Apprezzo molto la tua onesta' professionale quando affermi "Io non ho alcuna competenza per insegnare francese ai ragazzi sordi" ma mi rammarico al pensiero che troppi insegnanti, validi in altri contesti, si sentano inadeguati davanti agli alunni sordi a cui alla fine fara' comunque lezione qualcuno disposto a tutto pur di maturare il punteggio!
Ma posso anche risponderti che, a mio avviso, in questo specifico caso, ossia di insegnamento di una lingua straniera a dei ragazzi sordi, non è detto che un non abilitato sia per forza peggio di un abilitato. Secondo me, siamo ugualmente inadeguati.
Mi spiego meglio.
Il problema è esattamente che si tratta di una lingua straniera, dunque non è come insegnare italiano, geografia o storia o latino o matematica, per dire, che si può sopperire facilmente con l'elemento visivo.
Nel caso delle lingue straniere ancora più che nelle altre materie, per i ragazzi sordi ci sarà di certo una "ratio" del tutto diversa da quella che normalmente governa l'insegnamento della materia. Non a caso, l'ascolto è la principale facoltà di apprendimento di una L2 - è da lì che si deve partire, nonché dalla fonetica e dall'apprendimento di foni non esistenti nella lingua madre. Non va inoltre dimenticato che alcuni ragazzi sordi sono anche muti.
Dunque, ci saranno di certo delle strategie, dei parametri di valutazione, degli strumenti e anche degli obiettivi diversi nell'insegnamento delle L2 per questi ragazzi, che uno però non può improvvisare. Ma, di certo, non sono assolutamente quelli che ci hanno insegnato nel corso di abilitazione per le lingue.... questo te lo posso assicurare. Forse, avrebbero dovuto prevedere tale casistica e insegnarci qualcosa in merito.
Ma non è stato così.
laclefdesonges- Messaggi : 1059
Data d'iscrizione : 18.05.12
Re: chiamate per sostegno a chi è privo di specializzazione
comunque i non udenti non sono dei BES, per lo meno non in senso stretto, così come non lo sono i ragazzi DSA. Qui si parla appunto proprio di ragazzi con disabilità e relativa certificazione (che invece, a rigore, i BES non possiedono), e di una scuola speciale destinata appositamente a loro...
con un ragazzo BES in classe (e quanti ce ne sono, li avevo divesi anche lo scorso anno, quando uscì la nota n. 8), puoi fare la tua lezione e al contempo personalizzare la didattica per lui (certo il mio "puoi" è molto ottimista, però diciamo che qualcosa si riesce a fare).
Ma con una intera classe di ragazzi in situazione di disabilità, devi proprio impostare una didattica differente. E in mancanza della CDC per la quale valga il sistema dei colleghi dotati del titolo monovalente di cui parli (e manca proprio per la lingua straniera), il Provveditorato vuole giusto "tappare un buco" alla carlona, insomma....
con un ragazzo BES in classe (e quanti ce ne sono, li avevo divesi anche lo scorso anno, quando uscì la nota n. 8), puoi fare la tua lezione e al contempo personalizzare la didattica per lui (certo il mio "puoi" è molto ottimista, però diciamo che qualcosa si riesce a fare).
Ma con una intera classe di ragazzi in situazione di disabilità, devi proprio impostare una didattica differente. E in mancanza della CDC per la quale valga il sistema dei colleghi dotati del titolo monovalente di cui parli (e manca proprio per la lingua straniera), il Provveditorato vuole giusto "tappare un buco" alla carlona, insomma....
laclefdesonges- Messaggi : 1059
Data d'iscrizione : 18.05.12
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