NO all'area unica nel sostegno alle superiori
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NO all'area unica nel sostegno alle superiori
NO ALL’AREA UNICA SUL SOSTEGNO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO!
LE MOTIVAZIONI AL NO
L' accorpamento delle 4 aree del sostegno pone alcuni gravi
problematiche di carattere didattico:
La sua legittimità dal punto di vista didattico-educativo è
opinabile. In diverse occasioni e da diverse parti in causa
questo provvedimento è stato caldeggiato, adducendo diverse
motivazioni, prima fra tutte il fatto che la funzione del
docente specializzato sia prevalentemente di mediazione, tra
l'alunno, gli altri docenti, l'istituzione scolastica stessa.
Tuttavia non bisogna dimenticare che il docente specializzato
è prima di tutto un DOCENTE, e come tutti i docenti si occupa
e si deve occupare di attività didattica: deve tradurre
l’attività formativa del gruppo classe a un livello adatto
all’alunno disabile, in modo che possa interagire
positivamente ed apprendere, pur in modo semplificato, alcuni
o (in alcuni casi – PEI Semplificato) tutti i saperi
disciplinari dell’attività formativa comune. In quanto il
docente specializzato sa bene e lo ricorda costantemente con
il suo fare educativo-didattico ai colleghi e non solo che l’
art.13, comma 3 della Legge 104/92 afferma che “L’integrazione
scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
della persona handicappata: 1) Nell’apprendimento; 2) Nella
comunicazione; 3) Nelle relazioni ; 4) Nella socializzazione”.
L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione NON
può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre
difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.
Questa “traduzione dell’attività formativa” del docente
specializzato non può prescindere dalle sue conoscenze e
competenze di base, dalla sua formazione umanistica o
scientifica o tecnica, sebbene il corso di Sostegno
frequentato abbia fornito a tutti indistintamente le medesime
competenze di legislazione, didattica e pedagogia speciale.
Questo principio è sancito anche da una recente sentenza del
Consiglio di Stato:
«Un'ora di sostegno per ognuna di lezione da far svolgere ad
insegnanti dell'area umanistica e scientifica».
Lo ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato che ha
accolto il ricorso dei genitori di una studentessa disabile
del liceo scientifico di Lanciano, che contestavano la
disposizione del ministero, dell'ufficio scolastico regionale
e della scuola, di assegnare alla figlia un insegnante di
sostegno solo per nove ore settimanali e per giunta dell'area
psico-motoria.
«E' una sentenza unica in Italia, che fa giurisprudenza»,
dicono i legali Paolo Sisti e Fausto Troilo, «sancisce due
principi fondamentali: il diritto all'istruzione del disabile
e quello ad avere insegnanti di sostegno con competenze
specifiche».
«Vista la gravità della patologia documentata», si legge
nell'ordinanza, «in considerazione della rilevanza che assume
a livello costituzionale e internazionale il diritto
all'istruzione del disabile, alla minore deve essere
assicurata un'ora di sostegno per ogni ora di frequenza
scolastica e che tale attività deve essere svolta da docenti
appartenenti all'area umanistico-linguistica e all'area
scientifico-fisico-matematica…».
(Fonte: Press-IN - anno IV / n. 953 – 19/04/2012)
Questo dimostra che le competenze di base sono imprescindibili
- ancor di più nella Scuola Secondaria di 2° grado - e che se
un alunno ha un deficit marcato nell'area logico matematica ha
diritto a un docente che provenga da quella area disciplinare;
se il deficit è nell'area del linguaggio e della
comunicazione, ha diritto a un docente che provenga dall'area
linguistico-umanistica, e così via. Allo stesso modo, è
previsto e prevedibile che a uno stesso alunno che abbia
difficoltà in più ambiti siano attribuite un certo numero di
ore con un docente di una determinata area ed eventualmente
altre ore con un docente di altra area.
E ancora, nella legge quadro n. 104/1992, articolo 13 comma 5,
viene affermato che “nella scuola secondaria di primo e
secondo grado sono garantite attività didattiche di sostegno
(con priorità per le iniziative sperimentali di cui al comma
1, lettera e), realizzate con docenti di sostegno
specializzati, nelle aree disciplinari individuate sulla base
del profilo dinamico-funzionale e del conseguente piano
educativo individualizzat”.
Questa affermazione evidenzia come l'azione dei docenti di
sostegno debba privilegiare determinate aree disciplinari,
adeguatamente individuate nel PDF, a seconda delle necessità
educative specifiche dell'alunno a cui il PDF è riferito.
Molto spesso si obietta riguardo all'esistenza della
suddivisione in aree disciplinari, affermando che il loro
utilizzo nella scuola spesso è improprio, soggetto a
favoritismi, a discrezione del D.S., dettato da esigenze di
organico e non dettato da reali esigenze didattiche. A nostro
parere sono queste gravi storture che devono essere corrette,
fissando delle regole. Le aree disciplinari non solo
andrebbero mantenute, ma la loro corretta assegnazione
andrebbe monitorata e garantita, affinchè non rappresentino
uno strumento di potere in mano, ma uno strumento di
integrazione e di buona qualità dell'insegnamento.
Infine, per molti docenti l'accorpamento significherebbe
essere scalzati improvvisamente da decine e decine di colleghi
di altre aree disciplinari in cui la graduatoria è più
numerosa. Sebbene ci siano differenze di punteggio, comunque
al momento dell'iscrizione in graduatoria tali docenti hanno
acquisito una posizione che rappresenta il diritto di essere
assunti a tempo indeterminato in un determinato momento. Che
ne sarà di questo diritto acquisito? Questi docenti non sono
altrimenti meritevoli di tutela?
Unificare le aree significherebbe, inoltre, sganciare
l’attività di sostegno – in particolare nella Scuola
Secondaria di 2° grado - dalla professionalità docente, la
quale appare fondata sulle competenze e conoscenze
curriculari: non è una specializzazione in “tuttologia”!
Inoltre se si considera tale attività semplicemente come una
generica attività di mediazione, per quale motivo essa
dovrebbe essere affidata a degli insegnanti e non ad altre
figure professionali, come assistenti sociali, educatori,
psicologi, ecc, che, in questa prospettiva, in certi casi
potrebbero avere strumenti più adatti a realizzare quest’opera
di “mediazione”?
Insomma, sarebbe bene concentrarsi su questioni ben più
urgenti e impellenti rispetto all'accorpamento delle aree
disciplinari sul sostegno, la cui questione rischia inoltre di
mettere sostanzialmente i docenti l'uno contro l'altro in una
perenne lotta tra poveri da cui il Governo ha, come sempre, da
guadagnare!
LE MOTIVAZIONI AL NO
L' accorpamento delle 4 aree del sostegno pone alcuni gravi
problematiche di carattere didattico:
La sua legittimità dal punto di vista didattico-educativo è
opinabile. In diverse occasioni e da diverse parti in causa
questo provvedimento è stato caldeggiato, adducendo diverse
motivazioni, prima fra tutte il fatto che la funzione del
docente specializzato sia prevalentemente di mediazione, tra
l'alunno, gli altri docenti, l'istituzione scolastica stessa.
Tuttavia non bisogna dimenticare che il docente specializzato
è prima di tutto un DOCENTE, e come tutti i docenti si occupa
e si deve occupare di attività didattica: deve tradurre
l’attività formativa del gruppo classe a un livello adatto
all’alunno disabile, in modo che possa interagire
positivamente ed apprendere, pur in modo semplificato, alcuni
o (in alcuni casi – PEI Semplificato) tutti i saperi
disciplinari dell’attività formativa comune. In quanto il
docente specializzato sa bene e lo ricorda costantemente con
il suo fare educativo-didattico ai colleghi e non solo che l’
art.13, comma 3 della Legge 104/92 afferma che “L’integrazione
scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
della persona handicappata: 1) Nell’apprendimento; 2) Nella
comunicazione; 3) Nelle relazioni ; 4) Nella socializzazione”.
L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione NON
può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre
difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.
Questa “traduzione dell’attività formativa” del docente
specializzato non può prescindere dalle sue conoscenze e
competenze di base, dalla sua formazione umanistica o
scientifica o tecnica, sebbene il corso di Sostegno
frequentato abbia fornito a tutti indistintamente le medesime
competenze di legislazione, didattica e pedagogia speciale.
Questo principio è sancito anche da una recente sentenza del
Consiglio di Stato:
«Un'ora di sostegno per ognuna di lezione da far svolgere ad
insegnanti dell'area umanistica e scientifica».
Lo ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato che ha
accolto il ricorso dei genitori di una studentessa disabile
del liceo scientifico di Lanciano, che contestavano la
disposizione del ministero, dell'ufficio scolastico regionale
e della scuola, di assegnare alla figlia un insegnante di
sostegno solo per nove ore settimanali e per giunta dell'area
psico-motoria.
«E' una sentenza unica in Italia, che fa giurisprudenza»,
dicono i legali Paolo Sisti e Fausto Troilo, «sancisce due
principi fondamentali: il diritto all'istruzione del disabile
e quello ad avere insegnanti di sostegno con competenze
specifiche».
«Vista la gravità della patologia documentata», si legge
nell'ordinanza, «in considerazione della rilevanza che assume
a livello costituzionale e internazionale il diritto
all'istruzione del disabile, alla minore deve essere
assicurata un'ora di sostegno per ogni ora di frequenza
scolastica e che tale attività deve essere svolta da docenti
appartenenti all'area umanistico-linguistica e all'area
scientifico-fisico-matematica…».
(Fonte: Press-IN - anno IV / n. 953 – 19/04/2012)
Questo dimostra che le competenze di base sono imprescindibili
- ancor di più nella Scuola Secondaria di 2° grado - e che se
un alunno ha un deficit marcato nell'area logico matematica ha
diritto a un docente che provenga da quella area disciplinare;
se il deficit è nell'area del linguaggio e della
comunicazione, ha diritto a un docente che provenga dall'area
linguistico-umanistica, e così via. Allo stesso modo, è
previsto e prevedibile che a uno stesso alunno che abbia
difficoltà in più ambiti siano attribuite un certo numero di
ore con un docente di una determinata area ed eventualmente
altre ore con un docente di altra area.
E ancora, nella legge quadro n. 104/1992, articolo 13 comma 5,
viene affermato che “nella scuola secondaria di primo e
secondo grado sono garantite attività didattiche di sostegno
(con priorità per le iniziative sperimentali di cui al comma
1, lettera e), realizzate con docenti di sostegno
specializzati, nelle aree disciplinari individuate sulla base
del profilo dinamico-funzionale e del conseguente piano
educativo individualizzat”.
Questa affermazione evidenzia come l'azione dei docenti di
sostegno debba privilegiare determinate aree disciplinari,
adeguatamente individuate nel PDF, a seconda delle necessità
educative specifiche dell'alunno a cui il PDF è riferito.
Molto spesso si obietta riguardo all'esistenza della
suddivisione in aree disciplinari, affermando che il loro
utilizzo nella scuola spesso è improprio, soggetto a
favoritismi, a discrezione del D.S., dettato da esigenze di
organico e non dettato da reali esigenze didattiche. A nostro
parere sono queste gravi storture che devono essere corrette,
fissando delle regole. Le aree disciplinari non solo
andrebbero mantenute, ma la loro corretta assegnazione
andrebbe monitorata e garantita, affinchè non rappresentino
uno strumento di potere in mano, ma uno strumento di
integrazione e di buona qualità dell'insegnamento.
Infine, per molti docenti l'accorpamento significherebbe
essere scalzati improvvisamente da decine e decine di colleghi
di altre aree disciplinari in cui la graduatoria è più
numerosa. Sebbene ci siano differenze di punteggio, comunque
al momento dell'iscrizione in graduatoria tali docenti hanno
acquisito una posizione che rappresenta il diritto di essere
assunti a tempo indeterminato in un determinato momento. Che
ne sarà di questo diritto acquisito? Questi docenti non sono
altrimenti meritevoli di tutela?
Unificare le aree significherebbe, inoltre, sganciare
l’attività di sostegno – in particolare nella Scuola
Secondaria di 2° grado - dalla professionalità docente, la
quale appare fondata sulle competenze e conoscenze
curriculari: non è una specializzazione in “tuttologia”!
Inoltre se si considera tale attività semplicemente come una
generica attività di mediazione, per quale motivo essa
dovrebbe essere affidata a degli insegnanti e non ad altre
figure professionali, come assistenti sociali, educatori,
psicologi, ecc, che, in questa prospettiva, in certi casi
potrebbero avere strumenti più adatti a realizzare quest’opera
di “mediazione”?
Insomma, sarebbe bene concentrarsi su questioni ben più
urgenti e impellenti rispetto all'accorpamento delle aree
disciplinari sul sostegno, la cui questione rischia inoltre di
mettere sostanzialmente i docenti l'uno contro l'altro in una
perenne lotta tra poveri da cui il Governo ha, come sempre, da
guadagnare!
capi- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 30.07.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Sono perfettamente d'accordo con te!!!! no all'area unica sul sostegno!!!!!!
Matnia- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 02.04.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
faccio la stessa domanda che ho posto tempo fa. cosa insegnano gli insegnanti AD04 nella vostra scuola? vanno solo in palestra? e gli insegnanti dell'ad01 fanno solo scienze e matematica?
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Dato che sappiamo benissimo che il sostegno si fa in tutte le materie (non nascondiamoci dietro un dito), se si dovessero rispettare veramente le aree... l'organico di sostegno sarebbe quasi tutto composto da insegnanti AD03 e AD02, visto che la maggior parte delle materie confluiscono in queste aree, la AD01 sarebbe fortemente ridimensionata e la AD04 praticamente non esisterebbe
marcob- Messaggi : 1629
Data d'iscrizione : 12.08.11
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
E' vero che le aree andrebbero gestite meglio, ma anche secondo me andrebbero mantenute.
Credo che se si farà l'area unica, molti insegnanti avranno ancora più problemi di ora.
E' giusto come principio il concetto di aiutare nell'area in cui si è competenti. Il rischio, con l'unificazione, è quello di divenire dei semplici "educatori" e non esser più degli insegnanti: che è poi lo stesso rischio che si pone anche nei gradi inferiori di studio.
Credo che se si farà l'area unica, molti insegnanti avranno ancora più problemi di ora.
E' giusto come principio il concetto di aiutare nell'area in cui si è competenti. Il rischio, con l'unificazione, è quello di divenire dei semplici "educatori" e non esser più degli insegnanti: che è poi lo stesso rischio che si pone anche nei gradi inferiori di studio.
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
voglio anche precisare che la sentenza a cui si riferisce la collega fa riferimento ad una ragazza iscritta in un liceo, fenomeno che riguarda il 2% degli iscritti nelle scuole superiori. il 98% frequenta scuole tecnico- professionali
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Facciamo sentire il nostro NO all'area unica prima che sia troppo tardi. Sarebbe un vero caos!!!
chiarastella- Messaggi : 545
Data d'iscrizione : 31.08.10
AREA UNICA SOSTEGNO- SUPERIORI COME MEDIE!!!
GIUSTIZIA, EQUITA' E BUON SENSO SOSTEGNO SUPERIORI COME MEDIE
IL PROBLEMA DELLE AREE e la formazione di un'area unica di sostegno,
da cui si attinga in base al punteggio può essere spiegto così.
I criteri da seguire secondo il D.M. 170/1995 sono:
• il rispetto del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato
• il tipo di scuola in cui i singoli studenti hanno chiesto di essere iscritti
• le materie di insegnamento dei docenti specializzati presenti nella provincia
Evitare
• l'attribuzione di più compiti di sostegno a più docenti per un unico alunno
Scarica la nota
Rosalia Stagno scrive:
"Le classi di concorso corrispondenti alle 4 aree sono rispettivamente:
12 per l'area scientifica AD01
25 per l'area umanistica AD02
132 per l'area tecnica professionale artistica AD03
1 soltanto per l'area psicomotoria AD04
A fronte di questa evidente ed enorme differenza numerica ciò che si verifica
è che anziché assegnare più cattedre in area tecnica professionale artistica AD03,
soprattutto nelle scuole che hanno questa specifica natura,
vengono privilegiate le altre aree specialmente l'area umanistica AD02, ma non soltanto.
Questo chiaramente nonostante nelle scuole andiamo a svolgere il medesimo lavoro
sugli alunni e prescindendo sia dalle aree che dalle singole discipline.
Altrimenti non si comprende ad es. come un docente di area psicomotoria
possa svolgere le sue 18 ore su uno o due alunni diversabili
dato che le ore di educazione fisica sono al massimo 2.
Evidentemente le altre ore copriranno le più diverse discipline, ciò a riprova del fatto
che la suddivisione in aree è meramente pretestuosa e nelle scuole non viene rispettata
(come si potrebbe?).
Dunque il criterio del punteggio e non delle aree dovrebbe essere quello da seguire
per equità e giustizia distributiva, e l'AREA UNICA ALLA SCUOLA SUPERIORE
dovrebbe essere, a parer mio e di tantissimi colleghi la soluzione da ricercare
per risolvere il problema.
Tuttavia se questa modalità non viene adottata nel brevissimo periodo
- anche solo informalmente attraverso un'ideale incrocio di aree
che segua il criterio del punteggio dei docenti inseriti nelle 4 aree così come avviene quando i docenti di un'area vengono esauriti e si ricorre a quelli di altre aree -
nonostante sia la più giusta, quantomeno che si dia seguito al D.M. n° 170 di cui sopra
che, richiamando al tipo di scuola nel quale l'alunno si iscrive, ripristinerebbe
una certa uguaglianza di trattamento oggi totalmente mancante,
anche perché l'assegnazione delle cattedre da parte dell'USP su un'area
piuttosto che su un'altra determina come conseguenza che anche le supplenze dei Presidi
ricalcano la medesima scelta aumentando ancora di più il divario del punteggio.
La riprova di questo sta nel fatto che aree come l'umanistica AD02 spessissimo
vengono addirittura esaurite e ciò significa che docenti con 20/30 punti lavorano,
mentre docenti di area tecnica professionale artistica AD03 con altissimi punteggi,
come me e tanti miei colleghi, non riescono ad avere né incarichi, né supplenze brevi.
Sottolineo che le aree di cui parlano i documenti PDF e PEI nulla hanno a che vedere
con le aree in cui sono collocati i docenti che si specializzano sul sostegno
seguendo tutti insieme sia per la scuola media di I grado che per quella di II grado
(così come la Legge 104 del 1992 stabilisce)
Corsi di Sostegno POLIVALENTI (per tutti i tipi di disabilità)
e MULTIDISCIPLINARI (per tutte le discipline e non limitatamente a quelle specifiche
della propria classe di concorso).
E' chiaro che se una particolare area viene scelta sulla base del PDF e PEI
tale scelta dovrebbe essere motivata in modo articolato ed esaustivo
soprattutto se si disattende la corrispondenza col tipo di scuola,
ed invece questo spesso si verifica limitandosi a mettere una crocetta su un'area
piuttosto che su un'altra per motivi che talvolta potrebbero essere anche molto discutibili.
D'altra parte, noi docenti di sostegno stiliamo tali documenti in tutte le loro parti e dunque,
per tutte le aree contemplate in essi e non certo nella nostra specifica.
E ancora, come dicevo, le voci AREA UMANISTICA - AREA SCIENTIFICA -
AREA TECNICA PROFESSIONALE ARTISTICA - AREA PSICOMOTORIA -
nei documenti suddetti non sono menzionate,
infatti nel PDF si parla piuttosto di ASSI: cognitiva, affettivo-relazionale,
comunicazionale, linguistico, motorio-prassico, neuro-psicologico,
dell'autonomia, senso-percettivo, dell'apprendimento;
e nel PEI si parla di AREE ma non corrispondenti alle 4 previste per i docenti:
cognitiva, linguistico-comunicativa, dell'apprendimento scolastico,
neuropsicologica, psicomotoria, personale e dell'autonomia, socio-affettiva.
Infatti le competenze acquisite durante il corso di sostegno sono di natura
metodologico-didattico, affinché l'attività dei docenti di sostegno
(anch'essi docenti dell'intera classe) si estrinsechino in qualità di mediatori della didattica
e dell'integrazione per gli alunni e non come mero duplicato dei docenti disciplinari,
sia che questo avvenga per alcune o per tutte le discipline.
Questo viene applicato alla scuola media di I grado, mentre si disattende
alla scuola media di II grado pur essendo lo stesso il dato normativo
che regolamenta i due ordini di scuola, ossia la L.104/92.
Soltanto un'O.M. ha suddiviso in aree il sostegno alla scuola superiore
ma senza tenere conto dei compiti effettivi richiesti ai docenti di sostegno
da tale Legge Quadro e, soprattutto, prestando il fianco alle storture che, se all'origine
non c'erano, oggi sono diventate l'ordinarietà creando enormi discriminazioni tra i docenti inseriti nelle diverse aree prescindendo da un reale vantaggio per gli alunni diversabili,
Questi ultimi trovano la loro tutela, fondamentale per la loro crescita umana e formativa,
nell'attenzione necessaria da parte dei singoli docenti disciplinari
e nel contributo affettivo-relazionale ma anche didattico,
attraverso ad es. attività di toutoraggio, da parte dei compagni di classe.
Attenzione e contributi che devono essere favoriti ed incoraggiati
dalla competenza specialistica del docente di sostegno che deve svolgere
l'importante e delicatissimo compito di trade-union nelle dinamiche delle classi
che quasi sempre accanto ad alunni eccellenti comprendono alunni con disagi
e problematiche di tipo caratteriale o didattiche talvolta molto serie e di difficile gestione
ed anche alunni con disabilità certificate o meno,
che vanno contenuti ma al contempo stimolati all'autonomia.
L'occhio attento e sensibile del docente di sostegno è, allora, fondamentale come ausilio ai docenti disciplinari con i quali l'azione dovrebbe essere sinergica
e di grande collaborazione per il successo formativo, non solo di alcuni alunni più brillanti
o dei c.d. normodotati, ma di ciascuno nella propria splendida ed unica individualità. "
IL PROBLEMA DELLE AREE e la formazione di un'area unica di sostegno,
da cui si attinga in base al punteggio può essere spiegto così.
I criteri da seguire secondo il D.M. 170/1995 sono:
• il rispetto del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato
• il tipo di scuola in cui i singoli studenti hanno chiesto di essere iscritti
• le materie di insegnamento dei docenti specializzati presenti nella provincia
Evitare
• l'attribuzione di più compiti di sostegno a più docenti per un unico alunno
Scarica la nota
Rosalia Stagno scrive:
"Le classi di concorso corrispondenti alle 4 aree sono rispettivamente:
12 per l'area scientifica AD01
25 per l'area umanistica AD02
132 per l'area tecnica professionale artistica AD03
1 soltanto per l'area psicomotoria AD04
A fronte di questa evidente ed enorme differenza numerica ciò che si verifica
è che anziché assegnare più cattedre in area tecnica professionale artistica AD03,
soprattutto nelle scuole che hanno questa specifica natura,
vengono privilegiate le altre aree specialmente l'area umanistica AD02, ma non soltanto.
Questo chiaramente nonostante nelle scuole andiamo a svolgere il medesimo lavoro
sugli alunni e prescindendo sia dalle aree che dalle singole discipline.
Altrimenti non si comprende ad es. come un docente di area psicomotoria
possa svolgere le sue 18 ore su uno o due alunni diversabili
dato che le ore di educazione fisica sono al massimo 2.
Evidentemente le altre ore copriranno le più diverse discipline, ciò a riprova del fatto
che la suddivisione in aree è meramente pretestuosa e nelle scuole non viene rispettata
(come si potrebbe?).
Dunque il criterio del punteggio e non delle aree dovrebbe essere quello da seguire
per equità e giustizia distributiva, e l'AREA UNICA ALLA SCUOLA SUPERIORE
dovrebbe essere, a parer mio e di tantissimi colleghi la soluzione da ricercare
per risolvere il problema.
Tuttavia se questa modalità non viene adottata nel brevissimo periodo
- anche solo informalmente attraverso un'ideale incrocio di aree
che segua il criterio del punteggio dei docenti inseriti nelle 4 aree così come avviene quando i docenti di un'area vengono esauriti e si ricorre a quelli di altre aree -
nonostante sia la più giusta, quantomeno che si dia seguito al D.M. n° 170 di cui sopra
che, richiamando al tipo di scuola nel quale l'alunno si iscrive, ripristinerebbe
una certa uguaglianza di trattamento oggi totalmente mancante,
anche perché l'assegnazione delle cattedre da parte dell'USP su un'area
piuttosto che su un'altra determina come conseguenza che anche le supplenze dei Presidi
ricalcano la medesima scelta aumentando ancora di più il divario del punteggio.
La riprova di questo sta nel fatto che aree come l'umanistica AD02 spessissimo
vengono addirittura esaurite e ciò significa che docenti con 20/30 punti lavorano,
mentre docenti di area tecnica professionale artistica AD03 con altissimi punteggi,
come me e tanti miei colleghi, non riescono ad avere né incarichi, né supplenze brevi.
Sottolineo che le aree di cui parlano i documenti PDF e PEI nulla hanno a che vedere
con le aree in cui sono collocati i docenti che si specializzano sul sostegno
seguendo tutti insieme sia per la scuola media di I grado che per quella di II grado
(così come la Legge 104 del 1992 stabilisce)
Corsi di Sostegno POLIVALENTI (per tutti i tipi di disabilità)
e MULTIDISCIPLINARI (per tutte le discipline e non limitatamente a quelle specifiche
della propria classe di concorso).
E' chiaro che se una particolare area viene scelta sulla base del PDF e PEI
tale scelta dovrebbe essere motivata in modo articolato ed esaustivo
soprattutto se si disattende la corrispondenza col tipo di scuola,
ed invece questo spesso si verifica limitandosi a mettere una crocetta su un'area
piuttosto che su un'altra per motivi che talvolta potrebbero essere anche molto discutibili.
D'altra parte, noi docenti di sostegno stiliamo tali documenti in tutte le loro parti e dunque,
per tutte le aree contemplate in essi e non certo nella nostra specifica.
E ancora, come dicevo, le voci AREA UMANISTICA - AREA SCIENTIFICA -
AREA TECNICA PROFESSIONALE ARTISTICA - AREA PSICOMOTORIA -
nei documenti suddetti non sono menzionate,
infatti nel PDF si parla piuttosto di ASSI: cognitiva, affettivo-relazionale,
comunicazionale, linguistico, motorio-prassico, neuro-psicologico,
dell'autonomia, senso-percettivo, dell'apprendimento;
e nel PEI si parla di AREE ma non corrispondenti alle 4 previste per i docenti:
cognitiva, linguistico-comunicativa, dell'apprendimento scolastico,
neuropsicologica, psicomotoria, personale e dell'autonomia, socio-affettiva.
Infatti le competenze acquisite durante il corso di sostegno sono di natura
metodologico-didattico, affinché l'attività dei docenti di sostegno
(anch'essi docenti dell'intera classe) si estrinsechino in qualità di mediatori della didattica
e dell'integrazione per gli alunni e non come mero duplicato dei docenti disciplinari,
sia che questo avvenga per alcune o per tutte le discipline.
Questo viene applicato alla scuola media di I grado, mentre si disattende
alla scuola media di II grado pur essendo lo stesso il dato normativo
che regolamenta i due ordini di scuola, ossia la L.104/92.
Soltanto un'O.M. ha suddiviso in aree il sostegno alla scuola superiore
ma senza tenere conto dei compiti effettivi richiesti ai docenti di sostegno
da tale Legge Quadro e, soprattutto, prestando il fianco alle storture che, se all'origine
non c'erano, oggi sono diventate l'ordinarietà creando enormi discriminazioni tra i docenti inseriti nelle diverse aree prescindendo da un reale vantaggio per gli alunni diversabili,
Questi ultimi trovano la loro tutela, fondamentale per la loro crescita umana e formativa,
nell'attenzione necessaria da parte dei singoli docenti disciplinari
e nel contributo affettivo-relazionale ma anche didattico,
attraverso ad es. attività di toutoraggio, da parte dei compagni di classe.
Attenzione e contributi che devono essere favoriti ed incoraggiati
dalla competenza specialistica del docente di sostegno che deve svolgere
l'importante e delicatissimo compito di trade-union nelle dinamiche delle classi
che quasi sempre accanto ad alunni eccellenti comprendono alunni con disagi
e problematiche di tipo caratteriale o didattiche talvolta molto serie e di difficile gestione
ed anche alunni con disabilità certificate o meno,
che vanno contenuti ma al contempo stimolati all'autonomia.
L'occhio attento e sensibile del docente di sostegno è, allora, fondamentale come ausilio ai docenti disciplinari con i quali l'azione dovrebbe essere sinergica
e di grande collaborazione per il successo formativo, non solo di alcuni alunni più brillanti
o dei c.d. normodotati, ma di ciascuno nella propria splendida ed unica individualità. "
pulce76- Messaggi : 53
Data d'iscrizione : 24.09.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Si possono scrivere pagine a tal proposito, ma ognuno parla secondo l'esperienza che ha vissuto e posso assicurare che lavorare per aree è efficace per lo studente che riceve un sostegno competente e per il docente che ne viene gratificato. l'alunno diversamente abile soprattutto se fa la programmazione di classe ha bisogno del sostegno per l'area scientifica come per l'umanistica o per quella tecnico pratica. Non riuscirei a seguire un alunno in materie che non sono di mia competenza!
chiarastella- Messaggi : 545
Data d'iscrizione : 31.08.10
SI ALL'AREA UNICA DI SOSTEGNO!!!! MA IN QUALI SCUOLE INSEGNATE?SULLA LUNA?
A VOLTE, Mi CHIEDO SE , LE PERSONE CHE PARLANO DI DIVISIONE PER AREE ABBIANO MAI INSEGNATO SUL SOSTEGNO.IO SONO INSEGNANTE DI SOSTEGNO ( LAUREATA ED ABILITATA) DA 10 ANNI!!!!E SO CHE UN ALUNNO PUO' AVERE ASSEGNATO UN SOLO INSEGNANTE DI SOS E NON 2,3 O 4 A SECONDA DELLE AREE!!!..CHI PARLA DI AREE, DI DIDATTICA..DI PIU' DI UN INSEGNANTE I SOS PER ALUNNO, LO FA SAPENDO DI MENTIRE SPUDORATAMENTE...MA LO FA PER CONVENIENZA A MANTENERE LO STATUS QUO IN CUI OVVIAMENTE QUALCUNO NE TRAE VANTAGGIO. QUEL QUALCUNO MI SA SPIEGARE PERCHè ALLE MEDIE INFERIORI LA DIVISIONE PER AREE NON ESISTE?FORSE Lì, L'ALUNNO DISABILE NON AVREBBE BISOGNO DI 4 INSEGNANTI DI SOS PER FARE ITALIANO, MATEMATICA, TECNOLOGIA E ED FISICA?...MA FATEMI IL PIACERE!!!! ..PRIMA DI PARLARE A VANVERA INFORMATEVI E LAVORATE SU SOSTEGNO NELLE SCUOLE VERE E NON SULLA LUNA!!!!chiarastella ha scritto:Si possono scrivere pagine a tal proposito, ma ognuno parla secondo l'esperienza che ha vissuto e posso assicurare che lavorare per aree è efficace per lo studente che riceve un sostegno competente e per il docente che ne viene gratificato. l'alunno diversamente abile soprattutto se fa la programmazione di classe ha bisogno del sostegno per l'area scientifica come per l'umanistica o per quella tecnico pratica. Non riuscirei a seguire un alunno in materie che non sono di mia competenza!
P.S. TRA L'ALTRO PER QUANTO RIGUARDA GLI INSEGNANTI, è GIUSTO CHE LAVORINO SULLE MATERIE E SUL SOSTEGNO IN BASE AI LORO PUNTEGGI E NON IN BASE A CAVILLI BUROCRATICI, FATTI PER FAVORIRE GIOCHETTI POCO CORRETTI, PER CUI CHI HA 45 PUNTI LAVORA PRIMA E MEGLIO DI CHI NE HA 150, ( EH GIà MA è DI UN'ALTRA AREA) PUR FACENDO TUTTI LO STESSO LAVORO ED AVENDO TUTTI NOI I MEDESIMI TITOLI PER FARLO!!!! BASTA CON LE PREE PER I FONDELLI!!!! DIRE NO ALL'AREA UNICA è UNA OFFESA ALL'INTELLIGENZA DI CHIUNQUE....AL BUON SENSO, ALLA GIUSTIZIA ,ALL'EQUITA'!!!!!
pulce76- Messaggi : 53
Data d'iscrizione : 24.09.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
A proposito di medie: le competenze richieste all'insegnante di SOS, rispetto alle superiori, sono alla portata di tutti. Anche se vengo dall'area linguistica, non trovo alcuna difficoltà ad insegnare SOS anche per l'area scientifico-matematica. Al limite, se proprio su qualche argomento ho qualche difficoltà, mi faccio un ripassino e tutto fila liscio. Ma se dovessi insegnare alle superiori, il discorso sarebbe, almeno per me, del tutto differente. Si tratta di competenze e di forma mentis che uno non ha né può acquisire se non ha quella formazione specifica. Mi spiace doverlo dire, ma se ne vedono di colleghi che si improvvisano continuamente. La domanda è: è un bene per il successo formativo dell'allievo?
Ciò detto, capisco molto bene la rabbia di sapere che qualcuno riesce a lavorare oppure ad entrare in ruolo anche con un punteggio molto inferiore al tuo. Succede anche a me, quando vedo che i francesisti lavorano tutti (anche con 20 pti!), mentre noi anglisti ci dobbiamo attaccare al tram. Me la prendo coi francesisti? No. Avrei potuto studiare per fare il francesista, ma ho fatto una scelta diversa. Non sapevo che un giorno mi sarei pentito. Ora mi pento, ma non posso pretendere di lavorare al posto di chi è specialista, non essendolo io. Ribadisco: ne andrebbe della formazione degli allievi.
Ciò detto, capisco molto bene la rabbia di sapere che qualcuno riesce a lavorare oppure ad entrare in ruolo anche con un punteggio molto inferiore al tuo. Succede anche a me, quando vedo che i francesisti lavorano tutti (anche con 20 pti!), mentre noi anglisti ci dobbiamo attaccare al tram. Me la prendo coi francesisti? No. Avrei potuto studiare per fare il francesista, ma ho fatto una scelta diversa. Non sapevo che un giorno mi sarei pentito. Ora mi pento, ma non posso pretendere di lavorare al posto di chi è specialista, non essendolo io. Ribadisco: ne andrebbe della formazione degli allievi.
sfinge- Messaggi : 77
Data d'iscrizione : 27.11.12
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
BRAVA pulce76 !!!!
Chi è contro l'area unica fa finta di non vedere! A questi colleghi vorrei chiedere: cortesemente mi dite di quale area siete e in quali materie seguite i ragazzi che vi hanno assegnato? Magari se poi mi spiegate perché in un istituto professionale di mia conoscenza ci sono solo cattedre AD02 mi fate un grosso piacere.
Chi è contro l'area unica fa finta di non vedere! A questi colleghi vorrei chiedere: cortesemente mi dite di quale area siete e in quali materie seguite i ragazzi che vi hanno assegnato? Magari se poi mi spiegate perché in un istituto professionale di mia conoscenza ci sono solo cattedre AD02 mi fate un grosso piacere.
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Sfinge, sulla base di quello che scrivi, tu invece mi spieghi perché io sono buono per fare sostegno ad un ragazzo che deve fare l'esame di maturità (seguendolo in tutte le materie eh... mica solo su quelle della mia area) e invece, siccome diritto non c'è non posso fare sostegno alle medie (dove ce ne sono tanti che lavorano anche senza specializzazione)?
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
La risposta è nella normativa: il sostegno è legato sempre ad una disciplina. Alle medie Diritto non c'è, quindi non puoi comparire negli appositi elenchi sos. Tutto quì. Che la cosa sia giusta o meno riguardo alle competenze, non ha importanza.bart ha scritto:Sfinge, sulla base di quello che scrivi, tu invece mi spieghi perché io sono buono per fare sostegno ad un ragazzo che deve fare l'esame di maturità (seguendolo in tutte le materie eh... mica solo su quelle della mia area) e invece, siccome diritto non c'è non posso fare sostegno alle medie (dove ce ne sono tanti che lavorano anche senza specializzazione)?
runaway- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 14.07.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Io ho scritto rivolgendomi all'utente Sfinge e specificando "in base a quello che scrivi" ... e cioè egli scrive "A proposito di medie: le competenze richieste all'insegnante di SOS, rispetto alle superiori, sono alla portata di tutti. Anche se vengo dall'area linguistica, non trovo alcuna difficoltà ad insegnare SOS anche per l'area scientifico-matematica. "
Dice una cosa sacrosanta, vera, sotto gli occhi di tutti, e che conferma quanto sia dannosa e ingiusta la divisione in aree: per questo dipendesse da me unificherei il sostegno scuole medie e superiori.
Dice una cosa sacrosanta, vera, sotto gli occhi di tutti, e che conferma quanto sia dannosa e ingiusta la divisione in aree: per questo dipendesse da me unificherei il sostegno scuole medie e superiori.
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Il paragone medie superiori non ha senso. Alle medie le competenze richieste sono alla portata di tutti. In Matematica il più che possono chiederti di spiegare è area e perimetro di una figura piana. Chiuque lo può fare, al di là della propria formazione. E la medesima cosa riguarda le lingue e lettere. Alle superiori come fai a spiegare come si dimostra una funzione se non sei laureato in Matematica? E davvero un casino.pulce76 ha scritto:A VOLTE, Mi CHIEDO SE , LE PERSONE CHE PARLANO DI DIVISIONE PER AREE ABBIANO MAI INSEGNATO SUL SOSTEGNO.IO SONO INSEGNANTE DI SOSTEGNO ( LAUREATA ED ABILITATA) DA 10 ANNI!!!!E SO CHE UN ALUNNO PUO' AVERE ASSEGNATO UN SOLO INSEGNANTE DI SOS E NON 2,3 O 4 A SECONDA DELLE AREE!!!..CHI PARLA DI AREE, DI DIDATTICA..DI PIU' DI UN INSEGNANTE I SOS PER ALUNNO, LO FA SAPENDO DI MENTIRE SPUDORATAMENTE...MA LO FA PER CONVENIENZA A MANTENERE LO STATUS QUO IN CUI OVVIAMENTE QUALCUNO NE TRAE VANTAGGIO. QUEL QUALCUNO MI SA SPIEGARE PERCHè ALLE MEDIE INFERIORI LA DIVISIONE PER AREE NON ESISTE?FORSE Lì, L'ALUNNO DISABILE NON AVREBBE BISOGNO DI 4 INSEGNANTI DI SOS PER FARE ITALIANO, MATEMATICA, TECNOLOGIA E ED FISICA?...MA FATEMI IL PIACERE!!!! ..PRIMA DI PARLARE A VANVERA INFORMATEVI E LAVORATE SU SOSTEGNO NELLE SCUOLE VERE E NON SULLA LUNA!!!!chiarastella ha scritto:Si possono scrivere pagine a tal proposito, ma ognuno parla secondo l'esperienza che ha vissuto e posso assicurare che lavorare per aree è efficace per lo studente che riceve un sostegno competente e per il docente che ne viene gratificato. l'alunno diversamente abile soprattutto se fa la programmazione di classe ha bisogno del sostegno per l'area scientifica come per l'umanistica o per quella tecnico pratica. Non riuscirei a seguire un alunno in materie che non sono di mia competenza!
P.S. TRA L'ALTRO PER QUANTO RIGUARDA GLI INSEGNANTI, è GIUSTO CHE LAVORINO SULLE MATERIE E SUL SOSTEGNO IN BASE AI LORO PUNTEGGI E NON IN BASE A CAVILLI BUROCRATICI, FATTI PER FAVORIRE GIOCHETTI POCO CORRETTI, PER CUI CHI HA 45 PUNTI LAVORA PRIMA E MEGLIO DI CHI NE HA 150, ( EH GIà MA è DI UN'ALTRA AREA) PUR FACENDO TUTTI LO STESSO LAVORO ED AVENDO TUTTI NOI I MEDESIMI TITOLI PER FARLO!!!! BASTA CON LE PREE PER I FONDELLI!!!! DIRE NO ALL'AREA UNICA è UNA OFFESA ALL'INTELLIGENZA DI CHIUNQUE....AL BUON SENSO, ALLA GIUSTIZIA ,ALL'EQUITA'!!!!!
Io mi trovo, per questo motivo, molto meglio alle medie.
Ho lavorato alle superiori è so che effettivamente le aree non vengono rispettate, ma è in relazione a questo che dovreste chiedere una riforma. Proprio sull'assegnazione delle aree. Questa è la strada per salvaguardare lo studente che quando non segue un differenziato, si rischia davvero di danneggiarlo!!!
Quindi la lotta non deve essere Si o No all'area unica, ma una revisione sulle modalità con cui le aree vengono assegnate alle scuole e come vengono composte le cattedre.
runaway- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 14.07.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Secondo me non hai letto bene l'intervento della collega che dice esattamente il contrario di quanto da te asserito. La collega, insegnando alle medie, parla di area scientifico-matematica ALLE MEDIE, affermando appunto che alle medie, rispetto alle superiori, le competenze richieste all'insegnante di SOS sono alla portata di tutti, pertanto lei non trova alcuna difficoltà ad insegnare SOS anche per l'area scientifico-matematica (alle medie, dove lavora). Successivamente afferma che " Ma se dovessi insegnare alle superiori, il discorso sarebbe, almeno per me, del tutto differente. Si tratta di competenze e di forma mentis che uno non ha né può acquisire se non ha quella formazione specifica".bart ha scritto:Io ho scritto rivolgendomi all'utente Sfinge e specificando "in base a quello che scrivi" ... e cioè egli scrive "A proposito di medie: le competenze richieste all'insegnante di SOS, rispetto alle superiori, sono alla portata di tutti. Anche se vengo dall'area linguistica, non trovo alcuna difficoltà ad insegnare SOS anche per l'area scientifico-matematica. "
Dice una cosa sacrosanta, vera, sotto gli occhi di tutti, e che conferma quanto sia dannosa e ingiusta la divisione in aree: per questo dipendesse da me unificherei il sostegno scuole medie e superiori.
Quindi, ripeto, mi sa che dice il contrario di quanto da te asserito.
La difficoltà di comprendonio di alcuni, conferma viceversa il fatto che l'area unica è meglio lasciarla perdere.
runaway- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 14.07.13
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
E perché mai dovrei/potrei spiegartelo io? La risposta è comunque stata già fornita da altri. Come anche l'invito ad una lettura più attenta. Signori, ho semplicemente rivolto un invito a considerare la questione ANCHE da un altro punto di vista, mi pare con molta serenità, per inciso. E ho riferito la mia esperienza. Stop.bart ha scritto:Sfinge, sulla base di quello che scrivi, tu invece mi spieghi perché io sono buono per fare sostegno ad un ragazzo che deve fare l'esame di maturità (seguendolo in tutte le materie eh... mica solo su quelle della mia area) e invece, siccome diritto non c'è non posso fare sostegno alle medie (dove ce ne sono tanti che lavorano anche senza specializzazione)?
Au revoir (da "grande" farò il francesista!)
sfinge- Messaggi : 77
Data d'iscrizione : 27.11.12
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
runaway ha scritto:
Il paragone medie superiori non ha senso. Alle medie le competenze richieste sono alla portata di tutti. In Matematica il più che possono chiederti di spiegare è area e perimetro di una figura piana. Chiuque lo può fare, al di là della propria formazione. E la medesima cosa riguarda le lingue e lettere. Alle superiori come fai a spiegare come si dimostra una funzione se non sei laureato in Matematica? E davvero un casino.
Io mi trovo, per questo motivo, molto meglio alle medie.
Ho lavorato alle superiori è so che effettivamente le aree non vengono rispettate, ma è in relazione a questo che dovreste chiedere una riforma. Proprio sull'assegnazione delle aree. Questa è la strada per salvaguardare lo studente che quando non segue un differenziato, si rischia davvero di danneggiarlo!!!
Quindi la lotta non deve essere Si o No all'area unica, ma una revisione sulle modalità con cui le aree vengono assegnate alle scuole e come vengono composte le cattedre.
Quoto
sfinge- Messaggi : 77
Data d'iscrizione : 27.11.12
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
rispetto le opinioni di tutti, ma se si va a vedere il decreto che ha istituito i docenti di sostegno è molto chiaro cosa va fatto. che poi qualcuno ci abbia ricamato qualcosa non so. io guardo alle scuole medie e vedo AD00. ci sarà un motivo?
microstella- Messaggi : 758
Data d'iscrizione : 16.11.12
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
[quote="runaway"]
Sfinge ha detto che alle medie è "più semplice" fare sostegno giusto? Il mio intervento voleva mettere in evidenza l'assurdità per cui io, insegnante di diritto e specializzato sul sostegno, non essendo presente il diritto tra le materie delle medie, non posso fare sostegno appunto alle medie, mentre alle superiori sì (dove le competenze richieste sono più elevate). Per questo unificherei le aree sostegno medie + superiori!
Questa ultima battuta te la potevi risparmiare. Ti piace così tanto insultare le persone vero? Complimenti, devi essere proprio un insegnante con i fiocchi! Ma piuttosto impara a leggere prima di dire cavolate!bart ha scritto:
La difficoltà di comprendonio di alcuni, conferma viceversa il fatto che l'area unica è meglio lasciarla perdere.
Sfinge ha detto che alle medie è "più semplice" fare sostegno giusto? Il mio intervento voleva mettere in evidenza l'assurdità per cui io, insegnante di diritto e specializzato sul sostegno, non essendo presente il diritto tra le materie delle medie, non posso fare sostegno appunto alle medie, mentre alle superiori sì (dove le competenze richieste sono più elevate). Per questo unificherei le aree sostegno medie + superiori!
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Intanto nessuno dei contrari all'area unica ha risposto alle mie domande (di quali aree siete e in quali materie seguite i ragazzi che vi sono stati assegnati).
Chissà come mai...
Chissà come mai...
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Comunque non state ad agitarvi tanto. L'area unica non la faranno mai perché siamo in Italia: la patria del clientelismo e dell'ingiustizia!
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Non vorrei deluderti ma insegnare matematica alle medie è mooooolto più difficile che insegnare mate alle superiori.runaway ha scritto:Il paragone medie superiori non ha senso. Alle medie le competenze richieste sono alla portata di tutti. In Matematica il più che possono chiederti di spiegare è area e perimetro di una figura piana. Chiuque lo può fare, al di là della propria formazione. E la medesima cosa riguarda le lingue e lettere. Alle superiori come fai a spiegare come si dimostra una funzione se non sei laureato in Matematica? E davvero un casino.pulce76 ha scritto:A VOLTE, Mi CHIEDO SE , LE PERSONE CHE PARLANO DI DIVISIONE PER AREE ABBIANO MAI INSEGNATO SUL SOSTEGNO.IO SONO INSEGNANTE DI SOSTEGNO ( LAUREATA ED ABILITATA) DA 10 ANNI!!!!E SO CHE UN ALUNNO PUO' AVERE ASSEGNATO UN SOLO INSEGNANTE DI SOS E NON 2,3 O 4 A SECONDA DELLE AREE!!!..CHI PARLA DI AREE, DI DIDATTICA..DI PIU' DI UN INSEGNANTE I SOS PER ALUNNO, LO FA SAPENDO DI MENTIRE SPUDORATAMENTE...MA LO FA PER CONVENIENZA A MANTENERE LO STATUS QUO IN CUI OVVIAMENTE QUALCUNO NE TRAE VANTAGGIO. QUEL QUALCUNO MI SA SPIEGARE PERCHè ALLE MEDIE INFERIORI LA DIVISIONE PER AREE NON ESISTE?FORSE Lì, L'ALUNNO DISABILE NON AVREBBE BISOGNO DI 4 INSEGNANTI DI SOS PER FARE ITALIANO, MATEMATICA, TECNOLOGIA E ED FISICA?...MA FATEMI IL PIACERE!!!! ..PRIMA DI PARLARE A VANVERA INFORMATEVI E LAVORATE SU SOSTEGNO NELLE SCUOLE VERE E NON SULLA LUNA!!!!chiarastella ha scritto:Si possono scrivere pagine a tal proposito, ma ognuno parla secondo l'esperienza che ha vissuto e posso assicurare che lavorare per aree è efficace per lo studente che riceve un sostegno competente e per il docente che ne viene gratificato. l'alunno diversamente abile soprattutto se fa la programmazione di classe ha bisogno del sostegno per l'area scientifica come per l'umanistica o per quella tecnico pratica. Non riuscirei a seguire un alunno in materie che non sono di mia competenza!
P.S. TRA L'ALTRO PER QUANTO RIGUARDA GLI INSEGNANTI, è GIUSTO CHE LAVORINO SULLE MATERIE E SUL SOSTEGNO IN BASE AI LORO PUNTEGGI E NON IN BASE A CAVILLI BUROCRATICI, FATTI PER FAVORIRE GIOCHETTI POCO CORRETTI, PER CUI CHI HA 45 PUNTI LAVORA PRIMA E MEGLIO DI CHI NE HA 150, ( EH GIà MA è DI UN'ALTRA AREA) PUR FACENDO TUTTI LO STESSO LAVORO ED AVENDO TUTTI NOI I MEDESIMI TITOLI PER FARLO!!!! BASTA CON LE PREE PER I FONDELLI!!!! DIRE NO ALL'AREA UNICA è UNA OFFESA ALL'INTELLIGENZA DI CHIUNQUE....AL BUON SENSO, ALLA GIUSTIZIA ,ALL'EQUITA'!!!!!
Io mi trovo, per questo motivo, molto meglio alle medie.
Ho lavorato alle superiori è so che effettivamente le aree non vengono rispettate, ma è in relazione a questo che dovreste chiedere una riforma. Proprio sull'assegnazione delle aree. Questa è la strada per salvaguardare lo studente che quando non segue un differenziato, si rischia davvero di danneggiarlo!!!
Quindi la lotta non deve essere Si o No all'area unica, ma una revisione sulle modalità con cui le aree vengono assegnate alle scuole e come vengono composte le cattedre.
KRreykjavik- Messaggi : 560
Data d'iscrizione : 17.07.12
Re: NO all'area unica nel sostegno alle superiori
Come al solito, KRreykjavik, sai solo ricondurre il tutto, alla mediocrità del tuo unico punto di vista.
Innazitutto, il susseguirsi degli interventi da te evidenziati, su tutto erano imbastiti, tranne sulla necessità di chiarire agli utenti se insegnare matematica sia più facile e difficile a medie o superiori. Chi se ne frega? Quello è un problema di chi la matematica la deve trasmettere alla classe.
Io parlo da docente specializzato su sostegno. Alle medie il massimo che ho dovuto fare, è stato spiegare area e perimetro di alcune figure piane. Non mi pare tanto difficile. Mi è successo anche di dovere "semplificare" materiale per un tecnico, dovendo spiegare la dimostrazione di una funzione. Onestamente non è la stessa cosa. Per quanto mi riguarda la matematica non mi piace, ma proprio per questo trovo che le mie competenze (il materiale va preparato per tutte le materie) siano adeguate alle medie, dove si può avere una padronanza d'insieme e aiutare davvero l'alunno i difficoltà. Per questo motivo si riesce anche a lovorare in piccolo gruppo, dando una mano a tutti quelli che ne hanno bisogno. Alle superiori non è possibile. Dopo di che personalmente mi diverto pure a preparare schede semplifica e strutturate, sto pensando anche ad una piccola pubblicazione (su consiglio dei docenti curricolari), ma mi diverto perchè alla mia portata. Viceversa (alle superiori) è una sofferenza per l'insegnante e soprattutto per l'alunno, quando non segue una programmazione differenziata ma per obiettivi minimi.
Per tali motivi non sono daccordo con l'area unica alle superiori, la riforma dovrebbe riguardare la corretta distribuzione delle ore per le attività di sostegno, nelle varie aree.
Ecco, da tutto ciò TU l'unica cosa che hai saputto dire è che alle medie è più difficile insegnare matematica che alle superiori (non capisco quale contribbuto abbia portato alla conversazione). Ma vabè, diamo fiato alle trombe!!
Innazitutto, il susseguirsi degli interventi da te evidenziati, su tutto erano imbastiti, tranne sulla necessità di chiarire agli utenti se insegnare matematica sia più facile e difficile a medie o superiori. Chi se ne frega? Quello è un problema di chi la matematica la deve trasmettere alla classe.
Io parlo da docente specializzato su sostegno. Alle medie il massimo che ho dovuto fare, è stato spiegare area e perimetro di alcune figure piane. Non mi pare tanto difficile. Mi è successo anche di dovere "semplificare" materiale per un tecnico, dovendo spiegare la dimostrazione di una funzione. Onestamente non è la stessa cosa. Per quanto mi riguarda la matematica non mi piace, ma proprio per questo trovo che le mie competenze (il materiale va preparato per tutte le materie) siano adeguate alle medie, dove si può avere una padronanza d'insieme e aiutare davvero l'alunno i difficoltà. Per questo motivo si riesce anche a lovorare in piccolo gruppo, dando una mano a tutti quelli che ne hanno bisogno. Alle superiori non è possibile. Dopo di che personalmente mi diverto pure a preparare schede semplifica e strutturate, sto pensando anche ad una piccola pubblicazione (su consiglio dei docenti curricolari), ma mi diverto perchè alla mia portata. Viceversa (alle superiori) è una sofferenza per l'insegnante e soprattutto per l'alunno, quando non segue una programmazione differenziata ma per obiettivi minimi.
Per tali motivi non sono daccordo con l'area unica alle superiori, la riforma dovrebbe riguardare la corretta distribuzione delle ore per le attività di sostegno, nelle varie aree.
Ecco, da tutto ciò TU l'unica cosa che hai saputto dire è che alle medie è più difficile insegnare matematica che alle superiori (non capisco quale contribbuto abbia portato alla conversazione). Ma vabè, diamo fiato alle trombe!!
runaway- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 14.07.13
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