Progetti pagati con il FIS ma svolti in orario curriculare per gli alunni

Anche quest'anno nella mia scuola vi è chi vorrebbe proporre in orario curriculare per gli alunni ed extracurriculare per i docenti (esclusivamente nelle primarie a tempo pieno) dei progetti finanziati con il FIS non inerenti ad "approfondimenti disciplinari" bensì con argomenti come per esempio: sviluppo sostenibile, agricoltura, alimentazione corretta. I colleghi si giustificano dicendo che anche così possono far studiare gli alunni dando loro le competenze di base di italiano e matematica e possono lavorare in compresenza.
E' corretto da un punto di vista non solo didattico, ma anche finanziario?
Io sono del parere che il FIS vada usato per progetti che si svolgono totalmente in orario extracurriculare (per alunni e docenti) e solamente per approfondimento disciplinare prevederli in ore curriculari per i bambini ed extracurriculari per gli insegnanti.
Vi è qualche normativa in proposito?
In Collegio dei docenti il Preside per l'approvazione, non ha specificato nulla a proposito della curricularità o non curricularità dei progetti.
Non è stata fatta ancora nessuna contrattazione (si farà a novembre penso).
Come regolarsi?

la normativa prevede che le ore di docenza (€ 35,00 lordo dipendente) siano svolte in orario aggiuntivo dei docenti, ma non parla di orari alunni. Può capitare che per particolari progetti (CLIL, recuperi, potenziamenti...) si svolgano in orario curricolare degli alunni. Personalmente penso che altre attività all'interno dell'orario curricolare possano ledere il diritto al corretto numero di ore annuale per materia per gli alunni, cioè se devono studiare matematica per raggiungere certi traguardi di competenza (non dimentichiamo che le Indicazioni sono prescrittive), non possono andare a fare ceramica o musica. Queste attività devono essere fatte fuori dall'orario curricolare.Se si tratta di primaria nessuno può contestare, ma alle medie, e ancor più alle superiori, esiste un monte ore obbligatorio all'anno e se non viene dato in caso di bocciatura i genitori possono fare ricorso. In ogni caso certe decisioni devono essere prese con delibera collegiale e non secondo il parere di pochi e oggetto di contrattazione tra DS e RSU.

miranda ha scritto: Personalmente penso che altre attività all'interno dell'orario curricolare possano ledere il diritto al corretto numero di ore annuale per materia per gli alunni, cioè se devono studiare matematica per raggiungere certi traguardi di competenza (non dimentichiamo che le Indicazioni sono prescrittive), non possono andare a fare ceramica o musica. Queste attività devono essere fatte fuori dall'orario curricolare.Se si tratta di primaria nessuno può contestare, ma alle medie, e ancor più alle superiori, esiste un monte ore obbligatorio all'anno e se non viene dato in caso di bocciatura i genitori possono fare ricorso. In ogni caso certe decisioni devono essere prese con delibera collegiale e non secondo il parere di pochi e oggetto di contrattazione tra DS e RSU.

Grazie Miranda. Che strano il fatto che, per i progetti, se ad essere interessata è una primaria non si possa contestare! E poi dicono che sia la media "l'anello debole".
La proliferazione di progetti spesso molto lontani dai traguardi di competenza non possono in alcuna maniera essere combattuti?
Oltre al danno nella didattica delle classi che vi partecipano, ve ne sono altri riguardo al fatto che si tolgono risorse per progetti che sarebbero realmente utili in quanto laboratori veri e propri in orario extrascolastico.
Io non capisco ancora la logica: quindi se i ragazzini non sono messi in grado di acquisire abilità e competenze in Italiano, matematica e altre discipline perché le ore di lezione curricolari che spettano loro sono in gran parte occupate da progetti derivanti da fondi FIS o anche PON che trattano tutt'altro, va tutto bene lo stesso?

Poi arrivano alle secondarie di primo grado non possedendo che una mediocre preparazione e nulle abilità e competenze (non sanno mettere in colonna i numeri e utilizzano le calcolatrici per fare qualunque operazione; non conoscono le regioni d'Italia e le sue città; non sanno chi sono stati i Greci e i Romani e dei dinosauri sanno quello che gli propina la pubblicità martellante in tv; non sanno né scrivere correttamente, né leggere scorrevolmente).

In Collegio dei docenti il Preside non ha messo in evidenza quali erano i progetti curriculari e quali extra, per cui la votazione su di essi fino a che punto ha validità? Se una contrattazione non può arrivare allo scopo di far ripensare i progetti presentati, cosa è possibile fare per cambiare la musica e far sì che le risorse vengano convogliate dove è più necessario?