Il PD getta la maschera: "Tagliamo di un anno la scuola, così risparmiamo sui prof"

http://www.controcopertina.com/la-moglie-di-letta-tagliamo-la-scuola-di-un-anno-cosi-risparmiamo-sui-prof/

noi precari dovremmo combattere seriamente questa oscenità. Cominciamo da subito per impedire che l'egoismo e l'avidità dei politici ci porti via (o porti via a molti di noi) anche quei miserrimi 1000 - 1200 euro o poco più al mese (anzi per nove, dieci mesi ogni anno). E a fronte le nostre fatiche, i nostri studi, le specializazioni, le SSIS o i TFA e i soldi spesi; e questa sarebbe la conclusione? ma scherziamo? Non si permettano, non si permettano assolutamente... come se già non bastassero gli attuali disoccupati, vogliono mettere sulla strada persone tra i trenta e i quaranta anni (e anche qualcosa di più) che fino ad ora hanno lavorato nella scuola ed ora: "Ci dispiace, non c'è più pane per voi!!!" Stia atteto il PD che getta la maschera! che non si ritrovi con le percentuali di Vendola o(peggio ancora) di Fini.

vogliono farci credere che...

http://www.francescapuglisi.it/si-puo-uscire-un-anno-prima-dalla-scuola-senza-tagliare-neppure-un-insegnante/

C'è da tenere presente che la trasformazione dopo la sperimentazione arriverebbe non prima del 2020-2021, chissà quanta acqua dovrà passare sotto la scuola.

Il Pd si prepara ai tagli truculenti del Fiscal compact che entrerà in vigore nel 2014 e ci ridurrà come i greci. Ecco perché Letta dice che il suo governo vuole farlo durare solo fino al 2015!

L'istruzione??? Per i lor signori del Pd è solo un'inutile orpello.

http://www.mondoinformazione.com/notizie-italia/fiscal-compact-scheda/103902/

https://www.youtube.com/watch?v=UGuBR11wQtk

paolopaolo ha scritto:vogliono farci credere che...

http://www.francescapuglisi.it/si-puo-uscire-un-anno-prima-dalla-scuola-senza-tagliare-neppure-un-insegnante/

certamente si può....

lasciando a casa senza lavoro i 200.000 insegnanti precari della scuola italiana...

questa qui è proprio una furbacchiona!

Anche io ho la brutta sensazione che faranno tutto ciò che servirà a tagliare, tagliare e ancora tagliare... per far quadrare i loro/nostri conti.
Non credo però che le riforme al ribasso le farà necessariamente il PD... Chiunque governerà taglierà...
Secondo me inizieranno dal sostegno, che è già in agenda. Appena finito con quello faranno le superiori di quattro anni, perché è la cosa più comoda da fare.
Avete letto i risultati dell'indagine OCSE-PISA? Non conta quanti alunni ci siano in una classe e quale stipendio abbiano gli insegnanti: quindi niente aumenti salariali, al via nuovi ridimensionamenti e aumento degli alunni per classe...
Ogni volta che esce una nuova ricerca o un nuovo orientamento pedagogico c'è poco da star allegri... Le scuse per poter tagliare si stanno ormai accumulando... Ormai la Gelmini la elogiano!

dami ha scritto:... Ormai la Gelmini la elogiano!

Beh, non esageriamo con i paradossi :-))

Come desidererei poter cacciare ognuno di questi "zombi" politici e ministeriali nelle nostre classi e chiuderli lì a chiave.
Sopravviverebbero? A fine anno promuoverebbero tutti per motivi economici del cosiddetto stato? Durante l'anno non sospenderebbero nessuno?
Io ho già deciso chi andrò a votare alle Europee e anche dopo. Non credo la favola che chiunque andrebbe al governo taglierebbe lo stesso sanità e scuola. Credo, che, invece, ci sarebbe chi taglierebbe nei posti giusti. E sarebbe ora!

Leggo (su tecnica scuola): scelte ponderate e comunque le ore settimanali non cambieranno, quindi organici immutati.
Ma ci prendono per i ####? È una affermazione del ministro o del giornalista?
Passare da 5 a 4 anni taglia del 20% gli organici, non ci vuole un genio per capirlo: spariscono un quinto delle classi.
A meno che nei restanti 4 anni l'orario non aumenti del 20%....una delle due.

Basta essere presi in giro...quando alzeremo la testa?

precary80 ha scritto:Leggo (su tecnica scuola): scelte ponderate e comunque le ore settimanali non cambieranno, quindi organici immutati.
Ma ci prendono per i ####? È una affermazione del ministro o del giornalista?
Passare da 5 a 4 anni taglia del 20% gli organici, non ci vuole un genio per capirlo: spariscono un quinto delle classi.
A meno che nei restanti 4 anni l'orario non aumenti del 20%....una delle due.

Basta essere presi in giro...quando alzeremo la testa?

Presto! Molto presto. Con la decisione della Corte costituzionale a proposito della legge elettorale (Porcellum), l'attuale Parlamento (E QUELLI PRECEDENTI dal 2005) sono incostituzionali e quindi le leggi emanate da loro prive di valore e quindi nulle. Qualsiasi cittadino potrà fare ricorso sulle leggi passate e presenti e vincere. Un vero terremoto! L'unica cosa che la Corte costituzionale ha dato loro come facoltà è quella di poter fare una nuova legge elettorale in sostituzione del Porcellum. In alternativa vi è sempre il Mattarellum (ossia quello che vi era pria del Porcellum). In ogni caso a gennaio dopo le motivazioni della Corte costituzionale l'attuale Parlamento sarà decaduto e si dovrà andare a nuove elezioni.

Se sapremo rialzare la testa sapremo chi non votare e così non avremo brutte sorprese dopo. Si dovrà votare per ragione e non più per fede. Tutto qua.

Ahivoglia Carrozza e Letta di voler imporre Decreti legge all'attuale Parlamento!

Chi si sentirà di votare le stesse persone di prima, visto i risultati e le prese in giro?
.

Ma nessuno pensa che i giovani di altre nazioni concludono prima il ciclo di studi e sono perciò più competitivi? Nessuno pensa che finire il ciclo di studi regolarmente a 24 anni sia una follia perchè si inizia la carriera lavorativa troppo tardi? Possibile che l'unica cosa che vi viene in mente è: tagliano i posti ai docenti?
Non mi meraviglia la decadenza di questa classe professionale che non guarda al proprio ruolo in un ottica di sistema, come un servizio, ma come ammortizzatore sociale per se stessi.
Approvo la rabbia contro la poitica però, cari colleghi, guardiamoci un poco anche noi allo specchio.

@HOREMHEB.
Caro collega, si potrà parlare di accorciare un anno al percorso scolastico quando vedremo una seria politica di investimenti sull'istruzione invece che proclami manzoniani e chiacchiere e promesse inutili.
Quando le nostre scuole saranno simili a quelle norvegesi con tanto di strutture laboratoriali, piscine e quant'altro allora potremo con calma discutere dell'accorciamento di un anno.
Se i lorsignori del governo pensano di battere cassa prendendo per il naso i docenti, gli alunni, i genitori con la balla di volere accorciare di un anno il percorso scolastico per adeguarci all'Europa senza riversare i miliardi di euro che attualmente sono previsti per comprare i fatiscenti aerei F35, tutto il mondo della scuola ha il diritto di mandarli a quel paese e di non accettare il lavaggio del cervello di certi tromboni politici e governativi. Basta con i tagli sulla scuola motivati con balle spacciate per buone intenzioni.
Non si fanno le nozze con i fichi secchi.

elisaPA ha scritto: Con la decisione della Corte costituzionale a proposito della legge elettorale (Porcellum), l'attuale Parlamento (E QUELLI PRECEDENTI dal 2005) sono incostituzionali e quindi le leggi emanate da loro prive di valore e quindi nulle. Qualsiasi cittadino potrà fare ricorso sulle leggi passate e presenti e vincere. Un vero terremoto!

Troppo complicato andarsi a leggere noiosissimi articoli di diritto, molto più facile ripetere quello che, per ragioni prettamente elettoralistiche, viene sbandierato in parlamento e fuori.

"La pronuncia di illegittimità costituzionale di una norma di legge comporta non già l'abrogazione, o la declaratoria di inesistenza o di nullità, o l'annullamento della norma dichiarata contraria alla costituzione, bensì la disapplicazione della stessa, dando luogo ad un fenomeno che si colloca, sul piano effettuale, in una posizione intermedia tra l'abrogazione, avente di regola efficacia ex nunc, e l'annullamento che, normalmente, produce effetti ex tunc. Pertanto, la norma dichiarata costituzionalmente illegittima deve essere disapplicata con effetti ex nunc o con efficacia ex tunc, a seconda che tale diversa efficacia nel tempo della dichiarazione di incostituzionalità discenda dalla natura o dal contenuto della norma illegittima, oppure dalla portata del precetto costituzionale violato o dal diverso grado di contrasto tra quest'ultimo e la norma di legge, ovvero, infine dalla natura del rapporto sorto nel vigore della norma successivamente dichiarata incostituzionale. Fuori delle ipotesi, aventi carattere di eccezionalità, in cui essa travolge tutti gli effetti degli atti compiuti in base alla norma illegittima, la dichiarazione di incostituzionalità (avuto riguardo al precetto costituzionale violato, alla disciplina dettata dalla norma riconosciuta costituzionalmente illegittima e alla natura del rapporto disciplinato da quest'ultima) comporta la caducazione dei soli effetti non definitivi e, nei rapporti ancora in corso di svolgimento, anche degli effetti successivi alla pubblicazione della sentenza della corte costituzionale, restando quindi fermi quegli effetti anteriori che, pur essendo riconducibili allo stesso rapporto non ancora esaurito, abbiano definitivamente conseguito, in tutto o in parte, la loro funzione costitutiva, estintiva, modificativa o traslativa di situazioni giuridicamente rilevanti (Cass. Civile, sez. III, 11-04-1975, n. 1384)".
E' notorio, infatti, che una sentenza della Corte Costituzionale statuisce soltanto per il futuro e non per il passato facendo quindi salvi i diritti acquisiti.

@ elisaPA
se il taglio migliora la qualità del servizio io ci sto. Non mettere in mezzo gli f35 ed i lavaggi del cervello, sono anche quelli retorica populista. Io, personalmente, sarei ben felice di vedere il ciclo di studi di mio figlio concluso un anno prima, questo è quanto. Anche perchè, consentimelo, ma i ragazzi a scuola vanno proprio a perdere il tempo e non solo per colpa loro. Il sistema scuola va raso al suolo, continuando a fingere che va tutto bene fra qualche anno la scuola pubblica nn ci sarà proprio più.

Horemheb ha scritto:@ elisaPA
se il taglio migliora la qualità del servizio io ci sto. Non mettere in mezzo gli f35 ed i lavaggi del cervello, sono anche quelli retorica populista. Io, personalmente, sarei ben felice di vedere il ciclo di studi di mio figlio concluso un anno prima, questo è quanto. Anche perchè, consentimelo, ma i ragazzi a scuola vanno proprio a perdere il tempo e non solo per colpa loro. Il sistema scuola va raso al suolo, continuando a fingere che va tutto bene fra qualche anno la scuola pubblica nn ci sarà proprio più.

Sono sicuro che suo figlio avrà una migliore preparazione e quindi maggiori possibilità lavorative quando concluderà il ciclo di studi con un taglio di un anno.

Horemheb ha scritto:@ elisaPA
se il taglio migliora la qualità del servizio io ci sto. Non mettere in mezzo gli f35 ed i lavaggi del cervello, sono anche quelli retorica populista. Io, personalmente, sarei ben felice di vedere il ciclo di studi di mio figlio concluso un anno prima, questo è quanto. Anche perchè, consentimelo, ma i ragazzi a scuola vanno proprio a perdere il tempo e non solo per colpa loro. Il sistema scuola va raso al suolo, continuando a fingere che va tutto bene fra qualche anno la scuola pubblica nn ci sarà proprio più.

L'obbligo scolastico termina a 16 anni.

Horemheb ha scritto:Ma nessuno pensa che i giovani di altre nazioni concludono prima il ciclo di studi e sono perciò più competitivi? Nessuno pensa che finire il ciclo di studi regolarmente a 24 anni sia una follia perchè si inizia la carriera lavorativa troppo tardi? Possibile che l'unica cosa che vi viene in mente è: tagliano i posti ai docenti?
Non mi meraviglia la decadenza di questa classe professionale che non guarda al proprio ruolo in un ottica di sistema, come un servizio, ma come ammortizzatore sociale per se stessi.  
Approvo la rabbia contro la poitica però,  cari colleghi, guardiamoci un poco anche noi allo specchio.

Quello che hai scritto mi fa rabbrividire...non so se sei un collega e non aggiungo altro ma davvero...non ho parole.
Questo paese verrà distrutto e intanto ci saranno quelli che saranno lì ad applaudire allo spettacolo.

Horemheb ha scritto:@ elisaPA
se il taglio migliora la qualità del servizio io ci sto. Non mettere in mezzo gli f35 ed i lavaggi del cervello, sono anche quelli retorica populista. Io, personalmente, sarei ben felice di vedere il ciclo di studi di mio figlio concluso un anno prima, questo è quanto. Anche perchè, consentimelo, ma i ragazzi a scuola vanno proprio a perdere il tempo e non solo per colpa loro. Il sistema scuola va raso al suolo, continuando a fingere che va tutto bene fra qualche anno la scuola pubblica nn ci sarà proprio più.

Se io utilizzo la "retorica populista" degli f35 e i lavaggi del cervello, qualcun altro utilizza la retorica governativa delle privatizzazioni dei servizi essenziali (tra le quali la scuola) e delle "balle d'acciaio".
Le privatizzazioni di già le abbiamo in campo alle Poste, per l'acqua, per altri servizi essenziali e si vedono i pessimi risultati in fatto di servizi scadenti e di trattamento inumano dei dipendenti. Addirittura si vorrebbe privatizzare anche la Sanità sul modello americano che prevede pagamento di assicurazione e poi l'abbandono del malato appena ha raggiunto il tetto previsto dalla sua polizza.
Un bel risultato davvero!
Ho detto prima che sarei d'accordo a diminuire un anno al ciclo d'istruzione a patto che ci fosse un autentico e massiccio investimento sulla formazione togliendo le risorse altrove dove non sono necessarie e sono superflue (noi non siamo un paese in guerra. O sbaglio? E la nostra povera Costituzione violentata dice che L'Italia ripudia la guerra come soluzione per le controversie internazionali").
Ho detto che la nostra scuola deve somigliare sempre più a quella dei paesi del nord Europa con le strutture adeguate e l'organizzazione del personale al meglio.
Questo significa che credo in una scuola meritocratica sia per i docenti che per gli alunni.
Quello che critico in Italia, invece, è la pessima abitudine a dire le bugie da parte del governo, perché tali sono.
Non vi è l'intenzione di migliorare la scuola bensì di raderla al suolo così come tu (infatti) hai proposto.
Ma sei sicuro di essere un collega oppure sei uno che lavora come funzionario al MIUR? Oppure sei un funzionario del PD?
Sappi che non ho tanta stima dei funzionari del MIUR: mentre i ministri passano loro sono sempre gli stessi.
Li ritengo ( anche con gli scandali delle "pillole del sapere" docet) i responsabili delle pessime riforme sulla scuola e ritengo che siano loro a proseguire un progetto di distruzione della scuola pubblica e a consigliare male tutti i ministri dell'istruzione che vi sono stati ultimamente.
Un avvicendamento dei funzionari e degli impiegati al MIUR sarebbe un toccasana. Mi piacerebbe che ci fosse l'obbligo per loro di dover svolgere almeno un anno ogni tre anni come docenti nelle scuole di Librino di Catania oppure di Scampia.
Avrebbero più empatia.
Poi penso che il Pd (ma anche altri partiti) perderanno il voto non solo di noi insegnanti, ma anche dell'altra gente.
Le Europee sono vicine e forse anche le nazionali (dopo il ritorno al Mattarellum).
Il miglior modo con cui noi elettori dobbiamo rispondere non è  l'astensionismo, ma il voto negato ai partiti che negli ultimi venti anni sono stati al Parlamento.
Purtroppo ci stiamo svegliando e l'incubo peggiore è vedere gente che invece di andarsi a nascondere per la vergogna, con la faccia tosta prosegue nelle sue malefatte   con  un atteggiamento da malati di mente.

@elisaPA
fondamentalmente io sono d'accordo con quello che dici, soprattutto quando parli di una chiara meritocrazia per studenti e docenti, è proprio il punto a cui volevo arrivare.
Purtroppo non sono un funzionario miur, men che meno sono un funzionario del pd. Sul Pd, penso che sia il partito politico che ha distrutto la scuola pubblica italiana con la sua ambiguità e le sue frasi fatte vuote di contenuto. Sui tagli, sono perfettamente d'accordo su quelli alle spese militari, non solo gli F35 ma anche i tanti inutili dipendenti pubblici in mimetica ( che vanno in pensione all'età in cui un insegnante mediamente percepisce il primo stipendio). Purtroppo per qualcuno, sono un collega, ho cominciato da poco e quello che ho visto non mi è piaciuto. Non mi piace l'atteggiamento di chi vuole tenere gli alunni su un livello basso, perchè così costringiamo i migliori a perdersi o ad andarsene dove la qualità è più alta e solo se possono permetterselo sennò, come dice qualcuno, l'obbligo scolastico finisce a 16 anni. Con la scusa di una scuola per tutti, che aspetta tutti e non riconosce il merito, creeremo una società classista dove il ragazzo capace, se ha i soldi, se ne va per trovare stimoli. Il problema della scuola è strutturale, più soldi nn servono proprio a niente se verranno buttati dalla finestra, serve prima di tutto più serietà. Senza qualità e merito la scuola pubblica morirà, io la penso così. Voi rabbrividite quanto volete.

Ps: invece di chiedere più anni di scuola, non è più giusto chiedere classi più piccole dove gli alunni fanno di più perchè sono seguiti meglio? Un anno in meno ma con num max alunni per classe ridotto del 50%. Ne guadagnerebbe la qualità ed aumenterebbero i posti di lavoro.

Horemheb ha scritto:

Ps: invece di chiedere più anni di scuola, non è più giusto chiedere classi più piccole dove gli alunni fanno di più perchè sono seguiti meglio? Un anno in meno ma con num max alunni per classe ridotto del 50%. Ne guadagnerebbe la qualità ed aumenterebbero i posti di lavoro.

Non so per quanti anni tu abbia insegnato, ma purtroppo le cose non sono così semplici. Posso anche avere 5 studenti in una classe, ma se sono poco inclini allo studio e/o hanno capacità limitate non otterrò risultati molto diversi. Quello che manca è una diversificazione delle proposte didattiche per gli studenti migliori. Chi ha 9 il quinto anno deve essere stimolato con proposte diverse da quelli che faticano a prendere 5.

In questo momento ridurre di un anno il percorso di studi significherebbe semplicemente avere un tasso di disoccupazione giovanile più elevato. Forse qualcuno in più si iscriverà ad una laurea triennale e servirà a finanziare gli atenei, ma senza reale motivazione e competenze non avrà alcuna opportunità in più a livello occupazionale qualche anno più tardi.

Sono estremamente d'accordo con te, JaneEyre. Tuttavia, dire che diminuire di un'anno il percorso di studi aumenta la disoccupazione ( cosa tristemente vera) non va proprio nella direzione di considerare la scuola e l'università ( che sta molto peggio della scuola, solo che ci girano più soldi) come parcheggio ed ammortizzatore sociale?

fradacla ha scritto:E' notorio, infatti, che una sentenza della Corte Costituzionale statuisce soltanto per il futuro e non per il passato facendo quindi salvi i diritti acquisiti.

Dal punto di vista giuridico hai perfettamente ragione.
Consentimi però di aggiungere che invece, dal punto di vista politico, il nodo rimane e, a mio parere, è di grandissime dimensioni, tali da sfiduciare a livello di opinione pubblica qualsiasi legge che verrà approvata da questo parlamento.

Robert Bruce ha scritto:

fradacla ha scritto:E' notorio, infatti, che una sentenza della Corte Costituzionale statuisce soltanto per il futuro e non per il passato facendo quindi salvi i diritti acquisiti.

Dal punto di vista giuridico hai perfettamente ragione.
Consentimi però di aggiungere che invece, dal punto di vista politico, il nodo rimane e, a mio parere, è di grandissime dimensioni, tali da sfiduciare a livello di opinione pubblica qualsiasi legge che verrà approvata da questo parlamento.

Concordo... troppo comodo dire che gli effetti valgono solo per il futuro. Anche in considerazione che basta una maggioranza dei 2/3 per modificare la Costituzione stessa senza passare per il referendum confermativo. Quindi, la Costituzione potrebbe essere modificata anche pesantemente nei suoi principi fondamentali (e aggiungo, già è stato fatto, vedi Fiscal Compact) da un Legislatore insediatosi grazie a una legge elettorale incostituzionale...

Io direi, per intanto, di incominciare a risparmiare i soldi nel seguente modo.

Copio il link per cancellazione della delega sindacale attraverso PEC (posta elettronica certificata) alla Ragioneria Territoriale dello Stato della Provincia pagatrice (stampare, firmare, inviare con PEC, allegare fotocopia scannerizzata documento identità, non serve informare il Sindacato nè la Scuola (cancellare nel modulo i mittenti "Dirigente" e "Organizzazione Sindacale"); la trattenuta verrà cancellata nel giro di uno-due mesi, non serve muoversi da casa.

MODELLO REVOCA DELEGA SINDACALE
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CDIQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.anief.org%2Fuserfiles%2Ffile%2FMODELLOREVOCA.doc&ei=fSOdUuyNEKnS0QXbloGADA&usg=AFQjCNFEU4WMA5bk6tiFxe2dnk2GMDXvAw&bvm=bv.57155469,d.Yms