Frase da apporre sulla chiusura dei plichi delle prove scritte d'esame
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Frase da apporre sulla chiusura dei plichi delle prove scritte d'esame
Ricordate quale sia la dicitura/formula da scrivere , nel momento in cui, svolta una prova d'esame, si chiude il plico e lo si firma?
Qualcosa di simile a " Verificata l'integrità dei sigilli del plico, si procede alla sua apertura e alla correzione e ratifica delle prove di (MATERIA), in data...''? Possibile?
Qualcosa di simile a " Verificata l'integrità dei sigilli del plico, si procede alla sua apertura e alla correzione e ratifica delle prove di (MATERIA), in data...''? Possibile?
Achille piè veloce- Messaggi : 205
Data d'iscrizione : 27.08.12
Re: Frase da apporre sulla chiusura dei plichi delle prove scritte d'esame
gian ha scritto:Si
Grazie mille. Lo scorso anno, tale dicitura, venne fatta scrivere il giorno della singola prova( italiano, matematica ecc), poco prima di chiudere i plichi in cassaforte, omettendo solo la data. E' regolare o andrebbe scritto il giorno in cui si effettua la correzione e la ratifica? Domando perché mi è sempre capitato di vedere i colleghi correggere le prove il giorno stesso e ratificarle , con tutte le firme, in altra data. In tal caso, qualora la correzione e la ratifica non avvengano nella stessa giornata, va messa la data della ratifica?
Achille piè veloce- Messaggi : 205
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Re: Frase da apporre sulla chiusura dei plichi delle prove scritte d'esame
Non so quanto spazio si dia al formalismo nell'esame della terza media. Se la correzione delle prove deve essere collegiale, allora:Achille piè veloce ha scritto:gian ha scritto:Si
Grazie mille. Lo scorso anno, tale dicitura, venne fatta scrivere il giorno della singola prova( italiano, matematica ecc), poco prima di chiudere i plichi in cassaforte, omettendo solo la data. E' regolare o andrebbe scritto il giorno in cui si effettua la correzione e la ratifica? Domando perché mi è sempre capitato di vedere i colleghi correggere le prove il giorno stesso e ratificarle , con tutte le firme, in altra data. In tal caso, qualora la correzione e la ratifica non avvengano nella stessa giornata, va messa la data della ratifica?
1) il plico può essere aperto solo in presenza dei componenti della commissione o della sottocommissione al momento della correzione e le correzioni non possono essere fatte prima
2) l'apposizione delle firme di convalida deve avvenire al termine della correzione
Detto questo, spesso si opera in deroga all'eccesso di formalismo, ovviamente in funzione del contesto.
Ad esempio, nel vecchio esame di qualifica professionale, si usava generalmente correggere subito le prove quando queste prove non erano interdisciplinari. D'altra parte, l'esame di qualifica è un processo "interno" ed essendo la commissione composta dagli stessi docenti del consiglio di classe, si ovviava al rigido protocollo in quanto non c'era alcuna ragione di incorrere in inquinamento delle prove scritte. Del resto erano gli stessi docenti della commissione a formulare le tracce delle prove e sicuramente c'erano tante altre occasioni di inquinare i risultati dell'esame senza dover ricorrere alla manipolazione delle prove scritte fra il momento della chiusura del plico e la correzione ufficiale. Insomma, il rigido protocollo era un inutile formalismo. Contesti analoghi ricorrono negli esami di idoneità, dove si deroga parecchio al rigido protocollo per gli stessi motivi.
Nell'esame di stato di fine ciclo (l'ex maturità, per intenderci) il contesto è un pochino differente, essendo due delle tre prove scritte basate su tracce ministeriali ed è proprio nell'intervallo di tempo che intercorre fra la prova e la correzione che si può incorrere nel rischio (virtualmente nullo) di inquinamento degli elaborati. Per questo motivo ci si attiene al formalismo relativo al punto 1, ovvero il plico si apre solo il giorno della correzione e la correzione si svolge collegialmente suddividendo la commissione al massimo in due aree disciplinari. D'altra parte la procedura di apertura dei plichi, per quanto sia rigorosamente verbalizzata, non si attiene rigorosamente alla forma: il giorno della correzione il presidente e uno o due commissari iniziano ad aprire i plichi senza necessariamente ricorrere a riti religiosi in pompa magna (del tipo "prima dell'apertura il presidente fa annusare il plico sigillato a ciascun commissario per verificarne l'integrità e l'assenza di tracce di urina di cane").
Idem per quanto concerne le firme di convalida: in teoria le firme si appongono al termine della correzione, ma in realtà questo si fa nell'arco di tempo che intercorre fra la correzione e la fine degli esami senza ricorrere a procedure in pompa magna. C'è chi firma subito tutte le prove, c'è chi lo fa alla fine dello scrutinio.
Ciò che è importante è la correttezza della procedura d'esame nel suo complesso non tanto il rigido protocollo nelle operazioni interne: la convalida delle prove è un attestato sulla correttezza della procedura d'esame, che sia fatta in corso d'esame o al termine dello stesso non ha molta importanza se nessun commissario ne contesta la regolarità.
Ospite- Ospite
Re: Frase da apporre sulla chiusura dei plichi delle prove scritte d'esame
gian ha scritto:Non so quanto spazio si dia al formalismo nell'esame della terza media. Se la correzione delle prove deve essere collegiale, allora:Achille piè veloce ha scritto:gian ha scritto:Si
Grazie mille. Lo scorso anno, tale dicitura, venne fatta scrivere il giorno della singola prova( italiano, matematica ecc), poco prima di chiudere i plichi in cassaforte, omettendo solo la data. E' regolare o andrebbe scritto il giorno in cui si effettua la correzione e la ratifica? Domando perché mi è sempre capitato di vedere i colleghi correggere le prove il giorno stesso e ratificarle , con tutte le firme, in altra data. In tal caso, qualora la correzione e la ratifica non avvengano nella stessa giornata, va messa la data della ratifica?
1) il plico può essere aperto solo in presenza dei componenti della commissione o della sottocommissione al momento della correzione e le correzioni non possono essere fatte prima
2) l'apposizione delle firme di convalida deve avvenire al termine della correzione
Detto questo, spesso si opera in deroga all'eccesso di formalismo, ovviamente in funzione del contesto.
Ad esempio, nel vecchio esame di qualifica professionale, si usava generalmente correggere subito le prove quando queste prove non erano interdisciplinari. D'altra parte, l'esame di qualifica è un processo "interno" ed essendo la commissione composta dagli stessi docenti del consiglio di classe, si ovviava al rigido protocollo in quanto non c'era alcuna ragione di incorrere in inquinamento delle prove scritte. Del resto erano gli stessi docenti della commissione a formulare le tracce delle prove e sicuramente c'erano tante altre occasioni di inquinare i risultati dell'esame senza dover ricorrere alla manipolazione delle prove scritte fra il momento della chiusura del plico e la correzione ufficiale. Insomma, il rigido protocollo era un inutile formalismo. Contesti analoghi ricorrono negli esami di idoneità, dove si deroga parecchio al rigido protocollo per gli stessi motivi.
Nell'esame di stato di fine ciclo (l'ex maturità, per intenderci) il contesto è un pochino differente, essendo due delle tre prove scritte basate su tracce ministeriali ed è proprio nell'intervallo di tempo che intercorre fra la prova e la correzione che si può incorrere nel rischio (virtualmente nullo) di inquinamento degli elaborati. Per questo motivo ci si attiene al formalismo relativo al punto 1, ovvero il plico si apre solo il giorno della correzione e la correzione si svolge collegialmente suddividendo la commissione al massimo in due aree disciplinari. D'altra parte la procedura di apertura dei plichi, per quanto sia rigorosamente verbalizzata, non si attiene rigorosamente alla forma: il giorno della correzione il presidente e uno o due commissari iniziano ad aprire i plichi senza necessariamente ricorrere a riti religiosi in pompa magna (del tipo "prima dell'apertura il presidente fa annusare il plico sigillato a ciascun commissario per verificarne l'integrità e l'assenza di tracce di urina di cane").
Idem per quanto concerne le firme di convalida: in teoria le firme si appongono al termine della correzione, ma in realtà questo si fa nell'arco di tempo che intercorre fra la correzione e la fine degli esami senza ricorrere a procedure in pompa magna. C'è chi firma subito tutte le prove, c'è chi lo fa alla fine dello scrutinio.
Ciò che è importante è la correttezza della procedura d'esame nel suo complesso non tanto il rigido protocollo nelle operazioni interne: la convalida delle prove è un attestato sulla correttezza della procedura d'esame, che sia fatta in corso d'esame o al termine dello stesso non ha molta importanza se nessun commissario ne contesta la regolarità.
Effettivamente la commissione d'esame di 3^ Media è costituita , salvo sostituzioni dell'ultimo momento, dai docenti della classe: è probabile che questo abbia permesso ai colleghi di gestire 'elasticamente' la correzione delle prove. Il Ds , che quest'anno deve sostenere lui stesso l'anno di prova, vuole che tutto sia fatto rispettando con rigore i criteri. Grazie ancora per la puntualizzazione.
Achille piè veloce- Messaggi : 205
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