Compiti in classe
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Ire
goblinga
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Compiti in classe
Di solito preparo i compiti in classe al computer e prima della data prefissata li inoltro ai colleghi di sostegno. Nessuno degli alunni ha una programmazione differenziata, pur avendo il supporto dell'insegnante di sostegno. Posso esimermi dall'inoltrare la verifica ai colleghi oppure ho un obbligo in tal senso?
goblinga- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Compiti in classe
Ma sei in un superiore?? Eccezionale!!! Quanto vorrei averti come collega...!!!!
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: Compiti in classe
Ciao, sì, lavoro alle superiori e volevo sapere se è possibile rintracciare un eventuale riferimento normativo a proposito dei compiti in classe. Avendo gli alunni una programmazione curricolare e svolgendo lo stesso compito, mi sembra che per questioni di equità e riservatezza il compito non debba essere diffuso prima della data in cui effettivamente si svolgerà. Non voglio dire che non mi fido dei colleghi, solo che visto che lo preparo io e che i colleghi di sostegno non hanno competenze specifiche nella mia materia, non vedo perché sottoporglielo.
goblinga- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Compiti in classe
Sono di sostegno alle medie e finora non ho mai insegnato alle superiori su sostegno, pur essendo abilitata; ritengo però che se gli alunni disabili seguono la programmazione curricolare, l' "accordo" sulle verifiche vada fatto "a monte", a inizio anno scolastico o giù di lì, e non su ogni singola verifica!! Capisco i tuoi scrupoli, a maggior ragione se i docenti di sostegno non sono della materia.
Non so, magari qualche docente di sostegno delle superiori la vede diversamente...
Cmq a me non risulta ci siano riferimenti normativi così specifici - magari ce ne fossero!
Non so, magari qualche docente di sostegno delle superiori la vede diversamente...
Cmq a me non risulta ci siano riferimenti normativi così specifici - magari ce ne fossero!
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: Compiti in classe
Prima di rispondere alla domanda, vorrei avere maggiori delucidazioni per impostare la risposta:
qual'è il motivo per cui fino ad ora hai anticipato ai tuoi colleghi di sostegno il testo della verifica?
qual'è il motivo per cui fino ad ora hai anticipato ai tuoi colleghi di sostegno il testo della verifica?
Re: Compiti in classe
Diciamo che nel caso dei miei alunni non si parla neppure di disabilità... ma sarebbe troppo complicato da spiegare ora. Addirittura uno di loro brilla (prende anche 8 a volte) nella mia materia perché gli è molto congeniale. In effetti abbiamo discusso delle prove e della valutazione all'inizio dell'anno e penso sia sufficiente..
goblinga- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Compiti in classe
Ciao Ire, inoltro le verifiche perché in un certo senso mi sembra corretto condividere le varie fasi dell'attività didattica, e devo dire che spesso mi è stato chiesto proprio dai colleghi. Non ho una risposta precisa. Solo che non ho più voglia di incombenze inutili. Se si deve fare per legge lo faccio, se no smetto. Anche perché potrei desiderare di preparare il compito la notte prima o di apportare delle modifiche qualche ora prima, senza dovere per questo darne comunicazione a colleghi che della mia materia sanno poco o niente.
goblinga- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Compiti in classe
Goblinga, mi sa che ti fai troppi scrupoli.... Fai vedere la verifica ai colleghi dopo che l'hanno svolta, per concordare eventuali e possibili cambiamenti "di rotta". Tuttavia, se fanno la programmazione curricolare, che cambiamenti possono mai esserci...?
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: Compiti in classe
Hai pienamente ragione...infatti penso proprio che farò come dici tu e mi toglierò questa inutile incombenza, almeno quando si tratta di alunni che fanno una curricolare
goblinga- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Compiti in classe
Credo che obblighi di legge tu non ne abbia. tuttavia...... creeresti senza dubbio un nodo relazionale tra te e i colleghi smettendo di punto in bianco di coinvolgerli nel lavoro che predisponi anche per i vostri alunni che loro seguono in modo particolare. Non ci sono motivi di differenziazione per l'invio, mi sembra di capire, in quanto non è necessario modificare nulla nella verifica da proporre, ci sono però motivi di buon rapporto tra il team docente che è sempre positivo per tutti.
Un click per inoltrare ciò che hai fatto non ti dovrebbe costare troppo se pensi ai benefici. E' anche vero e sacrosanto che tu la verifica la puoi preparare anche la notte precedente, o modificarla. Inviala comunque ai colleghi quando la prepari, anche se fosse due ore prima della somministrazione alla classe.
Hai il diritto di organizzarti il lavoro quando e come credi, soprattutto non avendo esigenze particolai i tuoi alunni. I colleghi accetteranno i tuoi tempi ma si sentiranno comunque coinvolti.
Mi sento di dirti così, ma ripeto, non direi proprio che tu abbia obblighi di legge
Un click per inoltrare ciò che hai fatto non ti dovrebbe costare troppo se pensi ai benefici. E' anche vero e sacrosanto che tu la verifica la puoi preparare anche la notte precedente, o modificarla. Inviala comunque ai colleghi quando la prepari, anche se fosse due ore prima della somministrazione alla classe.
Hai il diritto di organizzarti il lavoro quando e come credi, soprattutto non avendo esigenze particolai i tuoi alunni. I colleghi accetteranno i tuoi tempi ma si sentiranno comunque coinvolti.
Mi sento di dirti così, ma ripeto, non direi proprio che tu abbia obblighi di legge
Re: Compiti in classe
rispondo in maniera generica perché non conosco i singoli casi. Alle superiori i ragazzi con sostegno possono svolgere tre tipi di programmazione: differenziata (ma non e' il tuo caso), per obiettivi minimi e curriculare (nel caso di fisici e/o sensoriali per i quali solo in casi motivati e' possibile proporre una programmazione per obiettivi minimi). Nel caso di ragazzi con obiettivi minimi se all'inizio dell'anno avete programmato in maniera dettagliata la programmazione e se organizzi la prova in modo che il ragazzo con il sostegno possa raggiungere il sei (sempre in base alla sua programmazione), allora non serve.
Nel caso cio' non fosse possibile o se la programmazione e' stata fissata solo per obiettivi generici allora il collega ha bisogno di vedere la prova poiché il ragazzo potrebbe aver bisogno di svolgere, ad esempio, prove equipollenti (diritto previsto anche nella normativa sugli esami di Stato), o esercizi ridimensionati ai suoi obiettivi. Se vuoi ulteriori chiarimenti sono a tua completa disposizione.
Nel caso cio' non fosse possibile o se la programmazione e' stata fissata solo per obiettivi generici allora il collega ha bisogno di vedere la prova poiché il ragazzo potrebbe aver bisogno di svolgere, ad esempio, prove equipollenti (diritto previsto anche nella normativa sugli esami di Stato), o esercizi ridimensionati ai suoi obiettivi. Se vuoi ulteriori chiarimenti sono a tua completa disposizione.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Compiti in classe
Mi sembra di aver capito che goblinga si riferisca a ragazzi che hanno obbiettivi minimi o programmazione curricolare.
Spero di non dover mai leggere di qualcuno che si rifiuti di passare in anticipo le verifiche ai colleghi di sostegno quando ci sono ragazzi con differenziata o personalizzata.
Questa mia speranza è il motivo per il quale ho fatto due domande prima di dare la mia risposta: la reazione emotiva era stata pessima pensando ad un rifiuto verso la differenziata.......... per fortuna non è così :-)
Spero di non dover mai leggere di qualcuno che si rifiuti di passare in anticipo le verifiche ai colleghi di sostegno quando ci sono ragazzi con differenziata o personalizzata.
Questa mia speranza è il motivo per il quale ho fatto due domande prima di dare la mia risposta: la reazione emotiva era stata pessima pensando ad un rifiuto verso la differenziata.......... per fortuna non è così :-)
Re: Compiti in classe
Ciao, la domanda era abbastanza circostanziata, i miei alunni hanno una curricolare, sostengono prove identiche al resto della classe raggiungendo addirittura risultati anche migliori di tutti gli altri! I rapporti con i colleghi sono più che buoni e i ragazzi sono seguiti bene, sia da loro che da me. Penso che d'ora in avanti darò copia del compito ai colleghi il giorno in cui si tiene la verifica, non per scortesia ma perché non condivido l'idea che un file del mio compito possa essere a spasso prima. Mi è capitato di essere sollecitata nel cuore della notte (email letta all'improvviso sul cellulare) a inoltrare o reinoltrare il compito della mattina dopo. Personalmente ho trovato un po' scortese questo comportamento
goblinga- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Compiti in classe
se la programmazione e' curriculare e il collega non deve strutturarla con modalita' diverse effettivamente non vedo la necessita' di vedere prima la prova!
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Compiti in classe
Programmazione per obiettivi minimi e programmazione curricolare sono due cose diverse.Ire ha scritto:Mi sembra di aver capito che goblinga si riferisca a ragazzi che hanno obbiettivi minimi o programmazione curricolare.
Spero di non dover mai leggere di qualcuno che si rifiuti di passare in anticipo le verifiche ai colleghi di sostegno quando ci sono ragazzi con differenziata o personalizzata.
Questa mia speranza è il motivo per il quale ho fatto due domande prima di dare la mia risposta: la reazione emotiva era stata pessima pensando ad un rifiuto verso la differenziata.......... per fortuna non è così :-)
Cosi' come sono diverse la programmazione differenziata e quella personalizzata.
nel caso di programmazione personalizzata, ad esempio, non ci sara' un docente di sostegno a cui far vedere una prova.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Compiti in classe
Personalmente ho trovato un po' scortese questo comportamento
Personalmente anche io!!
Re: Compiti in classe
forse che "o" non significa più "oppure", Carla?
In linea di massima con personalizzata non ci sarà il docente di sostegno se il ragazzo ha bes o dsa e se è l'unico alunno con bisogno in classe.
Ma se ci fosse un docente di sostegno alla classe per un alunno con 104, non credi darebbe una mano anche con il bes o dsa?
Forse no, ma anche sì.
Mi sembri molto categorica, vorrei dire troppo.
In linea di massima con personalizzata non ci sarà il docente di sostegno se il ragazzo ha bes o dsa e se è l'unico alunno con bisogno in classe.
Ma se ci fosse un docente di sostegno alla classe per un alunno con 104, non credi darebbe una mano anche con il bes o dsa?
Forse no, ma anche sì.
Mi sembri molto categorica, vorrei dire troppo.
Re: Compiti in classe
siccome parli di docenti di sostegno quando si tratta di ragazzi con programmazione personalizzata, non vedevo il nesso. che l'insegnante di sostegno debba occuparsi dei bes quando in classe ha un ragazzo con 104 e', secondo la mia opinione (corroborata da autorevoli pareri e sentenze sul diritto al sostegno), una violazione del diritto allo studio di quest'ultimo. L'insegnante di sos, ma su questa c'e' una letteratura enorme, e' della classe in funzione del disabile e non il contrario. Del resto la 170 tanto voluta, e completata con la circolare Bes, ha spianato la strada proprio all'eliminazione del docente di sos . oggi e' il docente curriculare che si deve occupare di questi casi.
Certamente un docente di sostegno non puo' occuparsi di un alunno con in tutte le discipline e aiutare contemporaneamente bes e dsa. del resto se fossi il genitore del ragazzo disabile mi arrabbierei e non poco.
Certamente un docente di sostegno non puo' occuparsi di un alunno con in tutte le discipline e aiutare contemporaneamente bes e dsa. del resto se fossi il genitore del ragazzo disabile mi arrabbierei e non poco.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Compiti in classe
Capisco il tuo discorso ma non capisco una cosa:
L'insegnante di sostegno è insegnante di classe o insegnante dell'alunno?
Perchè se è insegnante dell'alunno cosa ci sta a fare agli scrutini della classe? per quale motivo gli si dice che comunque deve partecipare alle attività di tutti?
Perchè si insiste che le attività dell'alunno disabile siano in classe con gli altri?
Che senso ha, quando questo ragazzo ha il sostegno, fargli svolgere attività didattica in classe mentre il curricolare fa la sua lezione? non si disturbano a vicenda?
Il sostegno non è un docente particolarmente esperto inserito in una classe dove ci sia un alunno con bisogni speciali (in senso lato) per aiutare lui a inserirsi e per aiutare la classe ad includerlo?
Come si ottengono questi obbiettivi se il sostegno è solo "su di lui" ?
So che la questione è controversa ma personalmente nella scuola dell'inclusione riesco a vedere la figura del sostegno solo come esperto affiancato al curricolare per risolvere i mille problemi che si creano in una classe quando ci si trova a rapportarsi con BES (sempre in senso lato).
La figura associata unicamente all'H, quella che deve gestire manifestazioni pericolose o di disturbo alla classe o di disagio forte per il bes che suggeriscono di portarlo in qualche momento nell'"aula morbida" è l'assistente alla persona o educatore qual dir si voglia.
A mio parere la normativa dice questo, mentre la spending review dice che:
l'educatore non esiste o serve per imboccare i meno autonomi
il sostegno fa l'educatore o il babysitter e diventa figura di infimo livello snobbata dai curricolari
il curricolare fa il suo lavoro e dovrebbe fare anche quello che sarebbe del sostegno.
Non mi sembra che vada.
Ma si continua così, non capisco bene perchè.
Finisco come te mettendomi nei panni del genitore di un ragazzo disabile:
se io fossi il genitore di un ragazzo disabile (e avessi l'energia che ho ora per tutelare i diritti di mio figlio - cosa non scontata quando si è stanchi e vessati) mi arrabbierei non poco e arriverei a Roma con tutta la normativa in mano per ottenere quello che garantisce. E ci porterei mio figlio con me, a Roma, per far vedere a chi rivede le spese che non parliamo di H o Bes o dsa ma parliamo di Mario, Giuseppe, Antonio, Anna, Rita o Maria. Persone, persone fragili da tutelare. Persone con cuore e cervello, con sensi e sentimenti.
L'insegnante di sostegno è insegnante di classe o insegnante dell'alunno?
Perchè se è insegnante dell'alunno cosa ci sta a fare agli scrutini della classe? per quale motivo gli si dice che comunque deve partecipare alle attività di tutti?
Perchè si insiste che le attività dell'alunno disabile siano in classe con gli altri?
Che senso ha, quando questo ragazzo ha il sostegno, fargli svolgere attività didattica in classe mentre il curricolare fa la sua lezione? non si disturbano a vicenda?
Il sostegno non è un docente particolarmente esperto inserito in una classe dove ci sia un alunno con bisogni speciali (in senso lato) per aiutare lui a inserirsi e per aiutare la classe ad includerlo?
Come si ottengono questi obbiettivi se il sostegno è solo "su di lui" ?
So che la questione è controversa ma personalmente nella scuola dell'inclusione riesco a vedere la figura del sostegno solo come esperto affiancato al curricolare per risolvere i mille problemi che si creano in una classe quando ci si trova a rapportarsi con BES (sempre in senso lato).
La figura associata unicamente all'H, quella che deve gestire manifestazioni pericolose o di disturbo alla classe o di disagio forte per il bes che suggeriscono di portarlo in qualche momento nell'"aula morbida" è l'assistente alla persona o educatore qual dir si voglia.
A mio parere la normativa dice questo, mentre la spending review dice che:
l'educatore non esiste o serve per imboccare i meno autonomi
il sostegno fa l'educatore o il babysitter e diventa figura di infimo livello snobbata dai curricolari
il curricolare fa il suo lavoro e dovrebbe fare anche quello che sarebbe del sostegno.
Non mi sembra che vada.
Ma si continua così, non capisco bene perchè.
Finisco come te mettendomi nei panni del genitore di un ragazzo disabile:
se io fossi il genitore di un ragazzo disabile (e avessi l'energia che ho ora per tutelare i diritti di mio figlio - cosa non scontata quando si è stanchi e vessati) mi arrabbierei non poco e arriverei a Roma con tutta la normativa in mano per ottenere quello che garantisce. E ci porterei mio figlio con me, a Roma, per far vedere a chi rivede le spese che non parliamo di H o Bes o dsa ma parliamo di Mario, Giuseppe, Antonio, Anna, Rita o Maria. Persone, persone fragili da tutelare. Persone con cuore e cervello, con sensi e sentimenti.
Re: Compiti in classe
non voglio esulare dal discorso principale che non e' quello a cui siamo arrivate io e te. voglio pero' rispondere al fine di non rare fraintendimenti.L'insegnate di sostegno e' insegnante della classe per integrare il disabile a lui affidato. Ora, io faccio il mio lavoro quando nella formazione di un gruppo inserisco il mio alunno, e affido a lui un compito che e' in grado di fare da solo o con il mio aiuto. Come posso riuscirci? solo se sono docente di tutti ovviamente. sono docente di sostegno quando promuovo il tutoring istruendo i compagni su come comportarsi con Giuseppe, Paolo, Anna, Rita. Sono docente di sostegno quando il ragazzo disabile fa il compito in classe con gli altri perché la mattina ha la prova pronta, adeguata al suo Pei. Non quando lascio lui da solo e mi metto a fare diritto con gli altri che hanno bisogno. Perché lui ha pochissime ore, perché il curriculare DI FATTO non ha tempo ne conoscenze per interagire con lui e non sa come si include il ragazzo disabile. del resto la specialista sono io. quindi al compito di Storia io non vado dal ragazzo DSA a leggere le domande e le risposte ma somministro la prova al mio alunno, e ci mancherebbe! Mi dispiace ma trovo molto ipocrita il discorso di chi vede il docente di sostegno come un supporto per i disabile e quindi non necessario per un dsa e poi pretende che, se e quando esso e' presente in classe, si adoperi anche per lui. Troppo comodo e palesemente lesivo dei diritti di quei ragazzi che senza il sostegno starebbero davvero parcheggiati.
Altra notazione poi finisco.
Prima c'e' stata la 170 e nessun genitore e' andato a Roma a marciare poi la circolare Bes e nemmeno in questo caso ho visto genitori marciare. Allora si pretende l'aiuto del sostegno solo quando questo e' un diritto degli altri?
Altra notazione poi finisco.
Prima c'e' stata la 170 e nessun genitore e' andato a Roma a marciare poi la circolare Bes e nemmeno in questo caso ho visto genitori marciare. Allora si pretende l'aiuto del sostegno solo quando questo e' un diritto degli altri?
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Compiti in classe
Non c'è un obbligo giuridico ma se il collega di sostegno può visionare la prova può predisporre una preparazione/ripasso più mirato in vista della verifica.
Nessunpericolo- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 09.11.12
Re: Compiti in classe
carla ha scritto:Prima c'e' stata la 170 e nessun genitore e' andato a Roma a marciare poi la circolare Bes e nemmeno in questo caso ho visto genitori marciare. Allora si pretende l'aiuto del sostegno solo quando questo e' un diritto degli altri?
e' vero andiamo ot
tu non hai visto i genitori andare a roma a marciare per la 170 io invece ho accompagnato le amiche al treno che le portava a roma.
Per la 170 si è marciato, carla, e molto. A nessuno è piaciuta fino in fondo ma è stata meglio di nulla.
alcuni componenti della commissione con cui ho parlato personalmente hanno ammesso che era una legge assolutamente perfettibile, assolutamente incompleta ma si valutò il momento storico e si decise che era una legge da approvare pena il ritorno all'inizio dell'iter perchè eravamo a termine legislatura (o c'era crisi di governo?)
Erano momenti in cui non se ne poteva più, i riconoscimenti di dsa sempre più frequenti e l'adozione delle raccomandazioni delle circolari del 2004 edel 2009, rara incompleta e frustrante. Il fermento era enorme e si pensò di fare così sulla fiducia nella promessa che dopo....................
Dopo c'è stata la spending review che ha convinto anche qualcuno di quelli che muovono il fermento e che l'ha spinto a sostenere che "mio figlio è dsa e non ha bisogno di sostegno" Non è mio figlio con un problema ma c'è un disturbo specifico di insegnamento e tutte queste cose che voi conoscete meglio di me.
e la marcia su Roma non si fa più
I bes non hanno movimento alle spalle e si sono aggregati al movimento dei dsa quindi "mio figlio è solo bes............."
Re: Compiti in classe
se non sbaglio non e' stata la spending review, ma la 170 ad eliminare sostegno, obiettivi minimi e programmazione individualizzata per i dsa. e la cosa, visto le pressioni in positivo da parte delle famiglie e il grande risparmio, e' stata estesa anche ai soggetti "borderline". se per voi questo e' un successone....
una cosa e' certa, mai, e dico mai, lascerò il mio alunno abbandonato al suo banco a non fare nulla e vegetare al suo posto, per fare didattica con un ragazzo che il sostegno non ce l'ha. quella sarebbe vera emarginazione!
una cosa e' certa, mai, e dico mai, lascerò il mio alunno abbandonato al suo banco a non fare nulla e vegetare al suo posto, per fare didattica con un ragazzo che il sostegno non ce l'ha. quella sarebbe vera emarginazione!
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Compiti in classe
La 170 ha tolto il sotegno? in che articolo, della legge si parla di sostegno?
Tu ce l'hai con la 170 e vabbuo' ma non sei obbiettiva.
Ho detto che per me la 170 è stata un successone o piuttosto ho detto che
Davvero,alle volte come dicono i ragazimi sembra di sognare: dico una cosa e nel post successivo arriva qualcuno che sostiene che ho detto esattamente l'opposto :-?
Tu ce l'hai con la 170 e vabbuo' ma non sei obbiettiva.
Ho detto che per me la 170 è stata un successone o piuttosto ho detto che
ire ha scritto:Per la 170 si è marciato, carla, e molto. A nessuno è piaciuta fino in fondo ma è stata meglio di nulla.
Davvero,alle volte come dicono i ragazimi sembra di sognare: dico una cosa e nel post successivo arriva qualcuno che sostiene che ho detto esattamente l'opposto :-?
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