Esami di stato e frequenza PAS

Chi frequenta il pas come deve comportarsi in caso di nomina?

winbyte ha scritto:Chi frequenta il pas come deve comportarsi in caso di nomina?

Contare fino a 10 prima di valutare l'opportunità di elencare tutti i lemmi del dizionario delle imprecazioni.
Classico esempio di conflitto italico:
1) la frequenza di un PAS non rientra nei casi di legittimo impedimento, pertanto non puoi rinunciare alla nomina per motivi di studio e tanto meno puoi assentarti da tutte le operazioni d'esame che richiedono la composizione perfetta della commissione (deliberazioni, colloqui).
2) il regolamento relativo alla frequenza minima per il PAS prescinde dalla partecipazione all'esame di stato, se ti assenti perché sei impegnato all'esame risulti comunque assente (presumo)
3) le università se ne sono strafregate delle esigenze della scuola secondaria: con il beneplacito dei dirigenti scolastici, che non hanno inoltrato alcuna istanza al MIUR, le università hanno impostato calendari selvaggi che si sovrappongono a tutti gli impegni dei corsisti (lezioni, scrutini e, presumo, esami). Sai che gliene frega dell'esame di stato...

La convivenza è possibile solo se i corsi si svolgono nel pomeriggio (possibilmente non primissimo pomeriggio) e nella stessa città in cui svolgi l'esame. In questo modo, facendo presente la situazione al presidente, è possibile impostare un calendario d'esame che entri il meno possibile in conflitto con i corsi.

Se questo non è possibile, il piano B non esiste:
1) trovi una giustificazione valida per essere esonerato dall'incarico di commissario
2) rinunci all'abilitazione

e se sfortunatamente si ammala per la correzione degli scritti?

gian ha scritto:

winbyte ha scritto:Chi frequenta il pas come deve comportarsi in caso di nomina?

Contare fino a 10 prima di valutare l'opportunità di elencare tutti i lemmi del dizionario delle imprecazioni.
Classico esempio di conflitto italico:
1) la frequenza di un PAS non rientra nei casi di legittimo impedimento, pertanto non puoi rinunciare alla nomina per motivi di studio e tanto meno puoi assentarti da tutte le operazioni d'esame che richiedono la composizione perfetta della commissione (deliberazioni, colloqui).
2) il regolamento relativo alla frequenza minima per il PAS prescinde dalla partecipazione all'esame di stato, se ti assenti perché sei impegnato all'esame risulti comunque assente (presumo)
3) le università se ne sono strafregate delle esigenze della scuola secondaria: con il beneplacito dei dirigenti scolastici, che non hanno inoltrato alcuna istanza al MIUR, le università hanno impostato calendari selvaggi che si sovrappongono a tutti gli impegni dei corsisti (lezioni, scrutini e, presumo, esami). Sai che gliene frega dell'esame di stato...

La convivenza è possibile solo se i corsi si svolgono nel pomeriggio (possibilmente non primissimo pomeriggio) e nella stessa città in cui svolgi l'esame. In questo modo, facendo presente la situazione al presidente, è possibile impostare un calendario d'esame che entri il meno possibile in conflitto con i corsi.

Se questo non è possibile, il piano B non esiste:
1) trovi una giustificazione valida per essere esonerato dall'incarico di commissario
2) rinunci all'abilitazione

ma il mio rapporto con la scuola finisce al 30 giugno, penso che come mi sarei potuto dimettere dall'incarico (3 misere ore) a maggior ragione posso rifiutare di fare esami di stato, perchè dovrei avere qualche obbligo quando il ministero non ne ha nei miei confronti, mi sembra semplice io rinuncio, tu (ministero) paghi qualche altro....dovrebbe essere diverso rispetto a qualcuno di ruolo o con almeno un incarico al 30 agosto...o no?

dlepora ha scritto:e se  sfortunatamente si ammala per la correzione degli scritti?

nel mio caso non la risolverei con la non partecipazione alla correzione perchè facciamo tre giorni a settimana, forse dalle prossime settimane anche quattro, mattina e pomeriggio!!

winbyte ha scritto:


ma il mio rapporto con la scuola finisce al 30 giugno, penso che come mi sarei potuto dimettere dall'incarico (3 misere ore) a maggior ragione posso rifiutare di fare esami di stato, perchè dovrei avere qualche obbligo quando il ministero non ne ha nei miei confronti, mi sembra semplice io rinuncio, tu (ministero) paghi qualche altro....dovrebbe essere diverso rispetto a qualcuno di ruolo o con almeno un incarico al 30 agosto...o no?

Purtroppo, almeno da quel che so, non puoi rinunciare, partecipare all'esame di stato è un obbligo presente nel contratto, non c'è differenza tra te, uno di ruolo o uno con il contratto al 30 agosto (tranne per il fatto che a te prorogheranno il contratto fino al termine degli esami).

MartaC ha scritto:

Purtroppo, almeno da quel che so, non puoi rinunciare, partecipare all'esame di stato è un obbligo presente nel contratto, non c'è differenza tra te, uno di ruolo o uno con il contratto al 30 agosto (tranne per il fatto che a te prorogheranno il contratto fino al termine degli esami).

quindi la rinuncia sarebbe equivalente alle dimissioni prima del 30 giugno se ho capito bene

dlepora ha scritto:e se  sfortunatamente si ammala per la correzione degli scritti?

se si ammala è un legittimo impedimento. Se l'assenza per malattia dura più di un giorno dovrà essere sostituito e la nomina decade.

winbyte ha scritto:

MartaC ha scritto:

Purtroppo, almeno da quel che so, non puoi rinunciare, partecipare all'esame di stato è un obbligo presente nel contratto, non c'è differenza tra te, uno di ruolo o uno con il contratto al 30 agosto (tranne per il fatto che a te prorogheranno il contratto fino al termine degli esami).

quindi la rinuncia sarebbe equivalente alle dimissioni prima del 30 giugno se ho capito bene

Al tuo posto mi informerei sulla fattibilità senza incorrere in sanzioni

Le dimissioni si possono dare in qualunque momento senza incorrere in sanzioni, ci mancherebbe altro! Non siamo ancora in uno stato di polizia.
L'unico sconveniente è che, con le dimissioni, poi non puoi fare la domanda per l'indennità di disoccupazione. Inconveniente di non poco conto, me ne rendo conto, ma è l'unico.

Ma nel caso di proroghe da graduatoria d'istituto (supplente su maternità, scuola secondaria di 1°), si può rifiutare l'ultima proroga, che contiene scrutini + esami? A proposito, l'ultimo contratto-proroga non dovrebbe contenere anche gli scrutini? Il mio si conclude l'8, mentre gli scrutini sono il 9.