Report su presenza disabili gravi in classe

Salve, sto scrivendo un report su cosa gli insegnanti, in particolare gli insegnanti di sostegno, pensano dell'inserimento in classe di alunni disabili. Voglio sottolineare che mi riferisco ai disabili cosiddetti ''gravi'' o ''gravissimi'', ma più propriamente disabili complessi.
L'Italia ha sulla carta uno dei migliori sistemi di integrazione scolastica. Ma nella pratica, cosa avviene nella realtà?
Mi piacerebbe ascoltare il pensiero degli insegnanti (di sostegno o meno), sono sufficienti poche righe.
Vi ringrazio comunque.
Patrizia

Ho avuto una disabile gravissima in classe, quando ancora non facevo sostegno.
Dopo tre anni di frequenza scolastica è stata inviata in una scuola specializzata per disabili gravi.
Il livello mentale della bambina era pari a quello di un bambino di un anno, un anno e mezzo circa.
La mattina arrivava, la salutavamo e passava gran parte del tempo a ciondolare sulla sedia, guardando nel vuoto o battendo con le mani sul tavolo. L'insegnante di sostegno cercava di farle fare degli scarabocchi sui fogli...
Era accettata dai compagni, ma francamente penso che tutto il tempo passato in classe con noi sia stato per lei tempo perso. Non capiva cosa le si diceva e non era in grado di parlare. Avrebbe avuto bisogno di una interazione personalizzata e di giocare.
Avrebbero fatto meglio a prolungare la sua permanenza alla scuola dell'infanzia, dove i bambini si possono muovere e non stanno incollati alla sedia per ore...
Molto diverso è il discorso riguardante i bambini con disabilità fisica anche grave, ma capacità cognitive nella norma o borderline. Hanno idea di cosa sia la scuola e hanno piacere a stare con i bambini della loro età.
Ho tenuto una bambina con difficoltà motorie e qualche problema cognitivo che era perfettamente integrata nella classe, anche se la sua malattia era veramente molto grave. Faceva quello che facevano gli altri, anche se col mio aiuto, ed era molto interessata alla vita di classe.
Penso che la scuola non sia adatta per molti bambini che neanche hanno dei problemi...
Quando sento discorsi sull'anticipare a 5 anni l'ingresso alla scuola primaria mi vengono i brividi.
Alla scuola dell'infanzia si sperimenta, si gioca, si impara in modo informale... C'è una cultura della routine e del sapere trasversale che dà molte più possibilità di uno sviluppo autonomo delle competenze.
Se la scuola fosse diversa, più attiva, avrebbe senso farla frequentare a persone con abiità anche molto diverse... ma non lo è: è invece omologante e con regole abbastanza ferree.

Grazie molte per aver risposto, veramente gentile.