Segretario e Vicepresidente unico

Ho sempre pensato che le due figure dovessero essere distinte, anche solo per buon senso.
Il mio DS ha però consigliato che il Presidente nomini la stessa persona per entrambe le funzioni dato che il Vice presidente non entra praticamente mai in gioco nella sua funzione ed è l'unico che percepisce un pagamento supplementare, mentre il segretario quest'anno non sarà pagato nemmeno se interno dal Fondo di Istituto.
In sostanza: se il commissario esterno X fa da vicepresidente (percependo $ senza di fatto fare nulla in più) e da segretario (lavoro in più non pagato) si avrebbe maggiore giustizia.
Al di là del fatto che tale ragionamente sia condivisibile o meno, secondo voi sarebbe legale?
Grazie.

Parliamo di esame di stato? No, non è affatto legale. Il vicepresidente surroga le funzioni del presidente in caso di sua assenza e una commissione non può assolutamente concentrare le funzioni di presidenza e verbalizzazione in una sola persona.
Ma sta gente come se le inventa ste corbellerie? E sarebbero pure dirigenti scolastici?!

Immaginavo il problema fosse quello, ma sarebbe possibile che il vicepresidente verbalizzasse quando il presidente è presente e quindi non deve supplire alla sua mancanza?
Poi se manca il presidente il segretario lo fa un altro...

Articolo 13 dell'ordinanza ministeriale:

1.Per garantire la funzionalità della commissione stessa in tutto l’arco dei lavori, il Presidente
può delegare un proprio sostituto scelto tra i commissari, esterni o interni. Il sostituto è unico
per le due classi-commissione, tranne casi di necessità che il Presidente dovrà motivare.
2. Il Presidente sceglie un commissario, interno o esterno, quale segretario di ciascuna classe-
commissione e, in particolare, con compiti di verbalizzazione dei lavori collegiali. Il verbale
della riunione plenaria congiunta delle due classi-commissione verrà riportato nella
verbalizzazione di entrambe le classi-commissione abbinate.

La formulazione dei due commi prevede implicitamente che le due funzioni siano separate. Il vicepresidente surroga il presidente in qualsiasi momento delle operazioni d'esame laddove non sia richiesta la composizione perfetta della commissione. Faccio un esempio: in occasione della correzione delle prove scritte, il presidente è impossibilitato a presiedere, ma le operazioni proseguono ugualmente sotto il coordinamento del vicepresidente. Cosa si fa, per tre ore si incarica un segretario supplente? No, è fuori da qualsiasi logica. Nelle riunioni degli organi collegiali è disposto che uno dei membri del consiglio o del collegio svolga la funzione di segretario verbalizzante incaricato all'inizio della riunione. Nell'esame di stato è disposto che la funzione di segretario sia svolta da un solo commissario per tutta la durata delle operazioni, salvo legittimo impedimento e con l'eccezione della seduta plenaria (la designazione del segretario e del vicepresidente è infatti prevista in sede di riunione preliminare, pertanto il verbale deve essere necessariamente redatto e firmato dal segretario designato solo a partire dalla seconda riunione).

Non ha alcun senso concentrare le funzioni in una persona o applicare formule machiavelliche che possono introdurre il rischio di vizi di forma. L'incarico delle due funzioni ad un solo commissario deve essere motivato. Ma l'unica motivazione è che il segretario, a differenza del vicepresidente, non gode di un trattamento economico supplementare, e questa non è una motivazione pertinente sotto l'aspetto formale. Il vicepresidente si rigira i pollici? no, il vicepresidente si assume delle responsabilità in assenza del presidente, responsabilità che non ha nessun altro commissario. Il trattamento supplementare si deve a questo aspetto.

Sostanzialmente bisognerebbe introdurre un compenso per il segretario, perchè fa un lavoraccio non indifferente e, parliamoci chiaro, è un lavoro che gratis non vuole fare nessuno (io non lo farei nemmeno a pagamento)...

Paolo Santaniello ha scritto:Sostanzialmente bisognerebbe introdurre un compenso per il segretario, perchè fa un lavoraccio non indifferente e, parliamoci chiaro, è un lavoro che gratis non vuole fare nessuno (io non lo farei nemmeno a pagamento)...

Mah, io i verbali li faccio volentieri perché agli esami mi annoio. Me li smazzo anche da presidente al posto dei segretari.

Gian come mi piacerebbe averti in commissione con me.

Direi proprio che mi hai convinto gian, grazie per l'ottima risposta!

Io nel plico degli esami. Nel verbale della plenaria non trovo dove si parla di nomina a vicepresidente. Poi a chi andrebbe comunicato per un eventuale compenso?

schippy ha scritto:Io nel plico degli esami. Nel verbale della plenaria non trovo dove si parla di nomina a vicepresidente. Poi a chi andrebbe comunicato per un eventuale compenso?

Attraverso una dichiarazione del presidente da consegnare in segreteria.

Il compenso della funzione viene aumentato del 10% per il vicepresidente (91,1 euro lordi).

schippy ha scritto:Nel verbale della plenaria non trovo dove si parla di nomina a vicepresidente.

Infatti la nomina si effettua formalmente nella riunione preliminare della commissione-classe (quella successiva alla plenaria), anche se spesso il presidente lo fa nella plenaria per questioni di praticità. Il presidente individua un suo sostituto e un segretario verbalizzante. Il sostituto deve essere lo stesso per entrambe le commissioni-classe, ma se ci sono dei motivi pertinenti (da mettere a verbale), il presidente può nominare due distinti sostituti.

la mia commissione ha una classe sola. ma come è possibile?

schippy ha scritto:la mia commissione ha una classe sola. ma come è possibile?

Semplice: il numero delle commissioni classe previste in una provincia è pari o dispari. Se il numero è dispari e ci sono limiti fisiologici alla composizione di una commissione che accorpi più di due commissioni-classe, l'USp provvede a designare una commissione comprendente una sola commissione-classe.

E' successo quest'anno anche nella mia scuola, in realtà perché l'USp si era "dimenticato" di designare la commissione.

Quindi il segretario non ha compensi? Ma deve essere presente tutti i giorni per verbalizzare....???

ggiu ha scritto:Quindi il segretario non ha compensi? Ma deve essere presente tutti i giorni per verbalizzare....???

I casi in cui un commissario non sia presente sono ridotti all'osso:
1) una delle due prove scritte nel caso si faccia una turnazione
2) una delle riunioni che non richiedono la collegialità
3) lo svolgimento dei colloqui di classi articolate

Il caso 3 va escluso a priori: non si nomina segretario un commissario che partecipa solo ad una parte dell'esame. Il caso 2 è un evento eccezionale e al più si può verificare in una delle riunioni di prosecuzione della preliminare. Quali giorni? Solo domani, visto che venerdì presumibilmente si deve anche definire la struttura della terza prova e nessun commissario può essere assente. Ma molto spesso si tende a saltare il secondo giorno e concentrare le operazioni preliminari in due giorni: il giorno della plenaria e il giorno in cui si definisce la struttura della terza prova (presumibilmente venerdì, comunque non oltre). Anche nella correzione delle prove scritte è ipotizzabile l'eventuale assenza di un commissario solo nella fase in cui si correggono la prima e la seconda prova scritta con la commissione divisa in aree disciplinari. In ogni caso la correzione della terza prova è collegiale e nessun commissario può essere assente. Dal momento che ormai si tende a correggere tutte le prove in giornata, la probabilità che un commissario sia assente è alquanto remota.

Resta quindi come probabile solo la possibilità di assenza del segretario in occasione di una delle due prove scritte. In quella occasione si redigono due verbali: quello di scaricamento del plico telematico e quello di svolgimento della prova scritta. In questi verbali c'è ben poco da aggiungere ai modelli predefiniti: alcuni nominativi e alcuni orari. È sufficiente che chi è presente prenda degli appunti su queste informazioni che il segretario riporterà nel verbale in un secondo momento (es. il giorno dopo).