Riconoscimento Laurea Francese in Italia

Buongiorno a tutti,
Vi scrivo perchè l'anno scorso ho avuto la splendida idea di iscrivermi alla laurea specialistica di FLE (Français Langue Etrangere) per insegnare francese agli stranieri, quindi anche in Italia agli italiani. è un corso che esiste da molti anni in Francia e le cui classi sono formate maggiormente da stranieri che vogliono poi tornare nel loro paese d'origine per insegnare il francese. Il problema è che ora ho cominciato a interessarmi a come funzione in Italia per ottenere il riconoscimento o "equipollenza" della laurea magistrale francese in Italia e ahimé è alquanto complesso perchè non esiste un corso di laurea simile: chi studia per diventare professore di francese in italia fa esami di lingua e letteratura francese mentre il Fle è improntato proprio sulla didattica della lingua. Siccome siamo in Unione Europea pensavo che servisse semplicemente una traduzione asseverata del titolo, ma a quanto pare dovrò dare un sacco di esami integrativi + quelli che mi servono per poter acceder al TFA. im sembra un sistema alquanto contorto e illogico perchè chi meglio di chi va a formarsi all'estero può insegnare una lingua straniera?
Insomma tutto ciò per chiedervi se qualcuno ha avuto la mia stessa esperienza di dover far convalidare nel sistema italiano una laurea estera, come ha fatto, o se conoscete qualcuno che ha proprio studiato Fle o un'altra lingua fuori.
NB: il master 2 cioè la laurea specialistica in Francia, non è abilitante, anche li bisogna poi fare altre cose per avere l'abilitazione da quanto ho capito...
Grazie;)

Mi permetto di risponderti anche se non sono ferrata sull'argomento, ma trovo la domanda interessante.
Sei proprio sicura, curricula alla mano, che sono poi così tanti gli esami integrativi per una laurea magistrale italiana, mi viene in mente Lingue per la comunicazione internazionale, con un piano di studi a indirizzo didattico, in cui tanti saranno immagino gli esami di lingua e traduzione? Oppure direttamente una magistrale in traduzione? Potresti pensarci, se proprio non fosse possibile avere riconosciuta l'equipollenza....

sarakiwi ha scritto:Buongiorno a tutti,
Vi scrivo perchè l'anno scorso ho avuto la splendida idea di iscrivermi alla laurea specialistica di FLE (Français Langue Etrangere) per insegnare francese agli stranieri, quindi anche in Italia agli italiani. è un corso che esiste da molti anni in Francia e le cui classi sono formate maggiormente da stranieri che vogliono poi tornare nel loro paese d'origine per insegnare il francese. Il problema è che ora ho cominciato a interessarmi a come funzione in Italia per ottenere il riconoscimento o "equipollenza" della laurea magistrale francese in Italia e ahimé è alquanto complesso perchè non esiste un corso di laurea simile: chi studia per diventare professore di francese in italia fa esami di lingua e letteratura francese mentre il Fle è improntato proprio sulla didattica della lingua. Siccome siamo in Unione Europea pensavo che servisse semplicemente una traduzione asseverata del titolo, ma a quanto pare dovrò dare un sacco di esami integrativi + quelli che mi servono per poter acceder al TFA. im sembra un sistema alquanto contorto e illogico perchè chi meglio di chi va a formarsi all'estero può insegnare una lingua straniera?
Insomma tutto ciò per chiedervi se qualcuno ha avuto la mia stessa esperienza di dover far convalidare nel sistema italiano una laurea estera, come ha fatto, o se conoscete qualcuno che ha proprio studiato Fle o un'altra lingua fuori.
NB: il master 2 cioè la laurea specialistica in Francia, non è abilitante, anche li bisogna poi fare altre cose per avere l'abilitazione da quanto ho capito...
Grazie;)

Comprendo la frustrazione...
Devi partire considerando il principio che l'Italia non riconosce I titoli accademici stranieri (la Francia si comporta in modo uguale comunque). Il fatto di essere in UE non cambia nulla, ai fini di legge I titoli francesi non hanno alcun valore in Italia.
Detto questo esistono delle forme di riconoscimento una è ai fini accademici, ogni università è independente in questo, una ai fini professionali. Quella ai fini professionali ti è preclusa perchè non esiste la professione in questione in Italia.
Per quella ai fini accademici devi rivolgerti agli atenei che hanno il percorso di studi più simile a quello che ai svolto tu, la cosa non è complicate vai sui vari siti delle università e confronti I piani di studi che trovi con quello che hai seguito in Francia. Trovato quello più simile farai domanda all'ateno di abbreviazione del corso di studi.
Non esistono altre strade.
ciao
Il riconoscimento accademico

buongiorno a tutti! ..quindi con il master FLE non si puo accedere ad un concorso pubblico?

Bea ciao, fai domande differenti.
Certo che puoi accedere ad un concorso pubblico ma dipende dal concorso.
Esistono molti tipi di riconoscimento, alcuni sono solo ai fini di uno specifico concorso altri generali come il rilascio di un titolo di laurea italiano da parte di un ateneo.
Come hai scritto anche tu non essendo docente abilitata ti è preclusa la strada del riconoscimento professionale ai fini dell'insegnamento.
in fine
1) riconoscimento da parte di un ateneo con rilascio di titolo italiano, hai la risposta poco sopra, dovrai fare molti esami, la mia esperienza è stata laurea magistrale di 5 anni riconosciuta come triennale. Ho rifatto 20 esami e la tesi per 120 CFU per avere la magistrale
2) riconoscimento ai fini professionali, deve esistere la professione in italia
3) riconoscimento ai fini della partecipazione a un concorso, devi fare una specifica domanda per ogni concorso al quale vorrai partecipare

ciao

ciao, ti posso rispondere io che di francia un po' me ne intendo:
come vedrai sul tuo diplome (scusa ma non ho il circonflesso), è specificato il "domaine" e poi la "mention" (Che generalmente è Sciences du langage") e in alcuni casi la sécialité e/o il parcours (che sono appunto Français langue étrangère etc).
LA prima cosa che devi fare, è recarti presso l'ambasciata d'italia in Francia e chiedere la "dichiarazione di valore in loco", nella quale si dice che quel tuo master recherche o pro corrisponde effettivamente ad una laurea magistrale. Successivamente, è un po' da vedere. Io credo che il vero problema siano i crediti richiesti in Italia per insegnare le classi AA24-25 (quelle di francese, appunto)...io credo che ti manchino i crediti relativi alla letteratura, che in genere nei percorsi FLE non si fa.

in UE non è più possibile richiedere la dichiarazione di valore, viene rilasciata solo per i titoli extra UE
esistono specifiche dichiarazioni di enti ministeriali che specificano secondo le normative della regione europea le caratteristiche del titolo

sei sicura Mica73? da quando non è più possibile?

Da alcuni anni la dichiarazione di valore è stata ritenuta illegittima per i titoli UE del resto sarebbe solo un doppio controllo inutile, per avere la DDV si doveva presentare una dichiarazione ministeriale del Paese che rilascia il titolo che poi veniva copiata identica nella DDV. Inoltre la presenza del diploma supplement rende superflua ai fini accademici anche questa dichiarazione ministeriale.

La DDV rimane per tutti i paesi non comunitari o per i titoli di studio conseguiti prima dell'ingresso dei Paesi nell'Unione Europea.

Convenzione di Lisbona’ ratificata dall’Italia con la Legge 148 del 2002, molti la continuano a chiedere ma è illegittimo farlo

guarda le disposizioni ministeriali:

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clicca su 'nuova domanda paesi UE'

vedrai che la DDV non è più richiesta.

Ci sono tante sentenze di persone che non l'hanno presentata ed il tribunale ha dato loro ragione.

dal sito del MIUR si ricava sempre l'informazione di quella che l'Italia considera l'autorità competente per il rilascio della dichiarazione ministeriale:

FRANCIA  
o Ministère de l'Education Nationale, de la Recherche et de la Technologie Hôtel de Rochechouart 110 Rue de Grenelle, PARIS 7

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Consiglio di Stato proprio contro La Sapienza per mancanza DDV

... con le quali l’Università “La Sapienza” ha deciso di non dare ulteriore corso alle loro istanze di riconoscimento del titolo accademico estero in mancanza della “dichiarazione di valore” rilasciata dalla competente Rappresentanza diplomatica italiana ...

... La richiesta della dichiarazione di valore, insomma, corrisponde ad una mera prassi, che non esclude il potere-dovere dell'amministrazione di compiere le proprie autonome valutazioni anche qualora la rappresentanza diplomatica interessata (anche, se del caso, a cagione dell’assenza di forme di raccordo o di coordinamento tra la stessa e gli istituti universitari nazionali) non abbia fornito il riscontro richiesto o l'abbia fornito in termini generici od insufficienti. Non può essere, pertanto, accolta la tesi sostenuta nell’atto di appello secondo cui l’Università, nel suo ambito di autonomia, avrebbe ben potuto esigere, a sua assoluta discrezione, qualsiasi documento avesse ritenuto indispensabile, indipendentemente dal suo contenuto.
Al contrario, il Collegio ritiene che l’autonomia riconosciuta alle Università, se certamente consente loro di rifiutare il riconoscimento del titolo straniero motivando in relazione alle carenze formative del diploma, non permette, invece, alle medesime di opporre il rifiuto sulla base di aspetti estrinseci e formali (come appunto, la mancanza della dichiarazione di valore da parte del Consolato di Riga), che nulla hanno a che vedere con il valore scientifico e professionale del titolo estero....

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ed anche da Wikipedia:

Titoli comunitari
All'interno dell'Unione europea, è facoltativo — ma non obbligatorio — utilizzare la dichiarazione di valore. Infatti, nel 2007, il Consiglio di Stato ha stabilito [...] per quel che riguarda i titoli di studio conseguiti nell'ambito dell'U.E., che alla dichiarazione di valore non può essere riconosciuto un ruolo decisivo e discriminante. Infatti, la P.A. ha l'obbligo di motivare le sue decisioni con riguardo ai contenuti formativi del diploma, non semplicemente in relazione ad aspetti estrinseci rispetto alle competenze ed alle abilità professionali attestate dal titolo, quale formalmente è la dichiarazione di valore, ma sulla base di una valutazione sostanziale, mediante l'impiego (da valutarsi caso per caso da parte del responsabile del procedimento) di tutti gli strumenti istruttori normalmente disponibili (inclusa la corrispondenza diretta e/o diplomatica, considerata tuttavia nel suo aspetto ordinario di fonte di informazioni non aventi carattere esclusivo o infungibile). La richiesta della dichiarazione di valore, insomma, corrisponde ad una mera prassi, che non esclude il potere-dovere dell'Amministrazione di compiere le proprie autonome valutazioni anche qualora la rappresentanza diplomatica interessata non abbia fornito il riscontro richiesto o l'abbia fornito in termini generici od insufficienti.

ed anche dal ministero dell'istruzione

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AVVISO URGENTE
Si avvisa l’utenza che, a seguito della pubblicazione del decreto legislativo 28 gennaio 2016, n. 15, di attuazione della direttiva comunitaria 2013/55/CE, sono messi in linea i nuovi fac-simile dei modelli di domanda per il riconoscimento della formazione professionale di docente acquisita in Paesi comunitari e non comunitari.

I soli cittadini comunitari in possesso di titolo rilasciato da un Paese membro dell’UE dovranno documentarne il valore legale solo ed esclusivamente con attestazione della competente autorità (vedi elenco autorità competenti). Non saranno di conseguenza accettate più le dichiarazioni di valore in loco rilasciate dalla rappresentanze diplomatiche italiane all’estero in quanto non previste dalla normativa di riferimento.