Cosa si prova ad essere immessi in ruolo?

http://www.orizzontescuola.it/news/cosa-si-prova-ad-essere-immessi-ruolo

Al 35° secondo: "dopo quanti anni di precariato ?" "pochi, 13".

Ci hanno abituato a soffrire e la sofferenza la consideriamo parte caratterizzante del nostro lavoro.

Mi vengono in mente gli schiavi neri dei secoli scorsi, convinti che quella fosse la loro giusta natura, perchè Dio aveva previsto per loro quella vita.

Cosa si prova ad essere immessi in ruolo?

Se il ruolo capita tra capo e collo immagino che sia una gioia infinita, tipica delle belle novità, e fatico ad immaginare una novità migliore del "potrai mangiare tu e la tua famiglia fino alla morte".

Se il ruolo lo costruisci giorno per giorno allora finisce con l'essere una semplice conferma di quel che già sapevi; bello si, come tutte le buone conferme, ma la felicità vera è stata distribuita sui diversi "sottotraguardi" che hai raggiunto.

La mia storia:

nel 2007 la ThyssenKrupp di Torino (si quella) decide di delocalizzare; era nell’aria ma loro lo hanno sempre negato; chi non si è fidato si sta già guardando intorno ed io ad inizio anno mi sono iscritto nelle GaE; non ci sarà più la possibilità di farlo.
A settembre prendo la prima supplenza annuale (mettendomi in aspettativa in azienda); alternerò periodi di scuola e di lavoro /cassa integrazione ordinaria /cassa integrazione straordinaria / cassa integrazione in deroga / mobilità per i successivi 7 anni.

Nel 2008/9 esce la riforma Gelmini, si preannuncia drammatica, mi dico che se la scuola non mi vuole offrire stabilità allora non merita stabilità, trovo conveniente licenziarmi e lo faccio senza remore; dalla cassa integrazione straordinaria mi dedico a seguire alcuni corsi di ingegneria (ad insegnamento singolo); grazie a questi riesco a superare l’esame di stato per l’abilitazione alla professione d’ingegnere.
L’anno dopo niente cattedra (quindi ho fatto bene a non sentirmi legato alla scuola); mi iscrivo per una seconda laurea in ingegneria e do 75 crediti in un anno.
L’anno dopo prendo due spezzoni per 14 ore; poco male, avrò più tempo per studiare quel che mi rimane.
Nel 2012 mi laureo, esce il TFA e lo provo per A035 elettrotecnica; mi iscrivo anche ad A038 fisica, ma solo per allenamento: A038 è tra le prime a fare i test, A035 tra le ultime e non voglio che i test siano una sorpresa per me, voglio sapere prima a cosa vado incontro.
Sorpresa ! Supero il test di A038 e di A035; sono secondo in entrambi; non ho studiato A038, e non la studierò per il compito; in fondo le fortune non possono ripetersi troppe volte.
Sorpresa ! Supero gli scritti di A038 ed A035; continuo a non studiare fisica, il mio obiettivo è elettrotecnica.
Sorpresa ! Posso frequentare fisica se voglio ..... e quando mi ricapita ? Getto alle ortiche elettrotecnica (sono i giorni in cui si paventa la fusione con elettronica ed io in elettronica sono già abilitato) e mi iscrivo a fisica.

Nel frattempo Profumo decide per il concorsone; al Piemonte assegna 2 dico 2 cattedre di fisica e 9 dico 9 di matematica; in molti ci ridono su, come fai a piazzarti primo o secondo in una regione ? In Italia poi ! Con tutti i raccomandati ! No, non vale la pena tentare, meglio rimanere al calduccio in GaE ! Questo lo pensano in molti, ma il concorso è gratis .... hai visto mai ! Poi in Italia tutto può cambiare, l’ultimo concorso è durato 13 anni, i governi di solito hanno vita più breve ..... hai visto mai !

Sorpresa ! Mi piazzo sesto in fisica, non ho quasi titoli, il TFA non mi ha insegnato ad insegnare ma mi ha insegnato a fare un buon orale al concorso (ho preso il massimo); 3000 € ben spesi !
Per matematica è uno scandalo, ho fatto uno scritto così così, ma me lo avranno corretto in un giorno in cui ne passavano tanti; alcuni giorni dopo l’inizio delle correzioni hanno iniziato a segare di brutto, per non avere troppi candidati; la mia solita fortuna !
Mi dispiace molto che altri concorrenti molto più meritevoli siano stati segati in matematica ed io sia passato; forse giustizia vorrebbe che mi ritirassi ..... però mi hanno segato ingiustamente (a mio parere) in A033; lo considererò un risarcimento.

Quest’anno sono in ruolo su fisica e l’anno prossimo sicuramente entrerò in ruolo per matematica; lo accetterò quel ruolo, non perchè matematica mi piaccia (a seguire cercherò di tornare a fisica) ma perchè voglio l’abilitazione ..... sempre che non vinca il ricorso per averla senza ruolo.

Perchè vi ho raccontato tutto questo ? Per tirarmela ?

Lo ammetto, un po’ si, e che cavolo ! Dopo tutte ste fatiche e sti sacrifici, un po’ di soddisfazione nel tirarmela me la voglio concedere; ma non è solo questo.

Voglio far capire a chi mi legge che la vita offre sempre diverse opportunità; bisogna avere la voglia ed in alcuni casi la faccia tosta di coglierle; non bisogna adagiarsi sugli allori, io avrei potuto “godermi la GaE” e credo che quest’anno non avrei preso supplenze (la riforma Gelmini è andata a regime tagliando le ultime cattedre del quinto anno).

Bisogna sbattersi, bisogna credere in se, bisogna cogliere tutte le possibilità che ti si annunciano e bisogna credere che dietro le opportunità che sembrano essere sfuggite potrebbero celarsi delle sorprese (lo scorrimento degli idonei).

E’ chiaro che quando sono entrato in ruolo ero felice, ma ho avuto assaggi di felicità in molte occasioni precedenti, al raggiungimento di ogni obiettivo preliminare, ed assaggio dopo assaggio, alla fine è rimasto poco da mangiare (felicità) per il giorno del ruolo.

Buona fortuna a tutti quelli che si sbattono.

Io, l'anno scorso, ho provato una sensazione sgradevolissima. Mi sono detta: ecco, sono condannata a questo stipendio da fame per tutta la vita, non avrò mai il coraggio di licenziarmi.

A0quarantasette ha scritto:Io, l'anno scorso, ho provato una sensazione sgradevolissima. Mi sono detta: ecco, sono condannata a questo stipendio da fame per tutta la vita, non avrò mai il coraggio di licenziarmi.

La stessa sensazione che ho provato io quest'anno: senso di fine di un percorso da cui ci si aspettava di più, senso di condanna a vita ad uno stipendio perfino più basso di quello di un precario. L'unica consolazione è che il coraggio di licenziarmi non mi manca di certo, ma il difficile sarà trovare un'evoluzione professionale più redditizia in questo deserto. Comunque chi si ferma è perduto e di sicuro non ho intenzione di giacere sugli allori mentre il tempo trascorre.

T0ta|rec ha scritto:

A0quarantasette ha scritto:Io, l'anno scorso, ho provato una sensazione sgradevolissima. Mi sono detta: ecco, sono condannata a questo stipendio da fame per tutta la vita, non avrò mai il coraggio di licenziarmi.

La stessa sensazione che ho provato io quest'anno: senso di fine di un percorso da cui ci si aspettava di più, senso di condanna a vita ad uno stipendio perfino più basso di quello di un precario. L'unica consolazione è che il coraggio di licenziarmi non mi manca di certo, ma il difficile sarà trovare un'evoluzione professionale più redditizia in questo deserto. Comunque chi si ferma è perduto e di sicuro non ho intenzione di giacere sugli allori mentre il tempo trascorre.

Da come la vedi mi sembra più un giacere sulle ortiche.

Comunque è vero che con lo stipendio da prof ci si campa e nulla più; per un laureato non è una bella prospettiva; sopratutto per un laureato giovane che deve mettere su famiglia.

Io ho una sensazione di gran confusione, di esser stata catapultata in una situazione che non mi appartiene. Non sono una precaria, non ho mai fatto un giorno di supplenza. Sono una libera professionista che come molti altri non ha mai insegnato e mai ci aveva pensato, l'abbiamo fatto per la sicurezza dello stipendio (per poi svolgere magari anche la seconda professione). Tutti hanno gioito per me, adesso mi ritrovo in un'altra regione lontana da mio marito, con la valigia a casa di un'amica. Catapultata in una dimensione diversa. Spero che l'inizio delle lezioni possa darmi un po' di soddisfazione e di entusiasmo. Sto lavorando per questi ragazzi, abbiamo fatto una bella programmazione con la collega...non voglio rubare soldi a nessuno, ho sempre lavorato sodo anche 14 ore al giorno, però al momento mi si è stravolta talmente la vita che mi sento imprigionata più che liberata. Cercherò di farlo con impegno e dignità, come ho sempre fatto prima. Però mi sento veramente buttata nel nulla...è vero son 1300 euro per sempre...ma ci sono ancora un mare di sacrifici personali da fare. Diverso credo che sia per chi ha una famiglia accanto, per chi l'ha sempre fatto per passione (magari verrà anche a noi). Mi sento anche in colpa per tutti quei precari che sperano nel ruolo, anche se noi il nostro "purgatorio" lo abbiamo patito in altri settori. Mi sento però confortata da tutti quelli in Gae che in questi giorni lamentano la possibilità di un ruolo lontano dalla famiglia, mi sento meno sola. Eppure ho sempre viaggiato per lavoro, anche per mesi. Ma qui mi sembra tutto diverso. Passerà...

Vichy:
Se hai vinto il concorso almeno in teoria sei più meritevole di chi è in GaE e non lo ha vinto. Non ti sentire in colpa, e se pensi di non essere poi così meritevole e che la fortuna ha inciso molto (per me un po' è così), allora sappi che anche tra quelli in GaE ce n'è tanti che sono lì più per fortuna che per merito.

Una cosa sola conta: hai rispettato le regole ? Erano le stesse per tutti; a chi tocca tocca e chi resta non si ingrugna !

Buon lavoro

avidodinformazioni ha scritto:Vichy:
Se hai vinto il concorso almeno in teoria sei più meritevole di chi è in GaE e non lo ha vinto. Non ti sentire in colpa, e se pensi di non essere poi così meritevole e che la fortuna ha inciso molto (per me un po' è così), allora sappi che anche tra quelli in GaE ce n'è tanti che sono lì più per fortuna che per merito.

Una cosa sola conta: hai rispettato le regole ? Erano le stesse per tutti; a chi tocca tocca e chi resta non si ingrugna !

Buon lavoro

si certo non ho rubato nulla, ho studiato moltissime ore al giorno, durante le feste natalizie e le vacanze estive, rifiutando anche dei lavori. Mi son massacrata di studio!! C'ho messo il doppio dell'impegno proprio perché concorrevo con gente che aveva esperienza e io no. Ho la coscienza stra pulita te lo assicuro!! Non penso di non meritarlo, dico che ancora non riesco a sentire la gioia perché ho troppi problemi logistici intorno tutto qui!

Di ruolo dopo 25 anni. What a wonderful day...

http://www.orizzontescuola.it/news/ruolo-dopo-25-anni-what-wonderfu-day-lettera

avidodinformazioni ha scritto:

Perchè vi ho raccontato tutto questo ? Per tirarmela ?

I tuoi studenti attuali e futuri saranno di fatto fortunatissimi.

Io ho avuto la fortuna di essere stata immessa in ruolo due volte, l'anno scorso da GE e quest'anno da GM in una classe che mi era più congeniale. Quello che mi spaventa è il rischio di diventare il prof della canzone di Venditti "che legge sempre la stessa storia sullo stesso libro con le stesse parole", di diventare come alcuni colleghi che ho visto, che hanno cominciato pieni di entusiasmo e poi si sono spenti. Parlavo tempo fa con un collega entrato di ruolo con me, con mooooolti più anni di precariato, che mi diceva di essere diventato negli anni molto meno disponibile e molto più cinico. Io ancora non sono così, eppure so di non essere più nemmeno come ero 9 anni fa quando ho messo piede nel sistema. Poi mi angoscia la "macchina burocratica" scolastica, le gabbie del voto (che io abolirei), la paventata riforma Renzi che renderà le figure strumentali e i progetti l'unico mezzo per avere un aumento di stipendio, quando magari la qualità didattica in classe non sarà proprio presa in esame. Punto a un obiettivo davanti a me, perché nella vita ne ho sempre avuti (il diploma, la laurea, l'abilitazione, il concorso, ogni anno un posto, il ruolo, la casa.... ) e credo che appena sarò un po' affaticata e vicina a essere come certi colleghi esauriti, mi rimetterò in gioco e tenterò il concorso per dirigenti o per ispettori. Credo che chiederò un anno di aspettativa, prima o poi, per realizzare quei due o tre sogni che ho di vedere alcuni posti del mondo. Credo che potrei arrivare a licenziarmi, se la mattina mi alzerò e non sarò felice come adesso... Beh chiaramente parlo da persona che non ha una famiglia da mantenere, sono "io e la giubba" come si suol dire... Ma se penso che fra 31 anni e mezzo sarò ancora a fare questo lavoro, un periodo lungo quasi quanto tutta la mia vita vissuta fin qui, mi prende un po' male... Non è nella mia natura

Vichy ha scritto:...non ho mai fatto un giorno di supplenza. Sono una libera professionista che come molti altri non ha mai insegnato e mai ci aveva pensato, l'abbiamo fatto per la sicurezza dello stipendio (per poi svolgere magari anche la seconda professione). Tutti hanno gioito per me, adesso mi ritrovo in un'altra regione lontana da mio marito, con la valigia a casa di un'amica...

Scusa Vichy ma la tua testimonianza sinceramente fa venire il voltastomaco. Tu dichiari candidamente di non avere alcuna vocazione all'insegnamento (che speri verrà col tempo) e che hai partecipato al concorso unicamente per ragioni economiche. La tua ingenua sincerità è spiazzante: certo, tutti lavoriamo in definitiva perché siamo pagati, ma l'insegnamento non è un lavoro come un altro, e lo stragrande numero di precari e docenti che lavorano nelle private per anni, se non decenni, con stipendi da fame unicamente per fare il lavoro per cui si sentono portati lo dimostra.
Tu invece con candida ingenuità ammetti di farlo unicamente per avere lo stipendio fisso. Davvero un un esempio di grandezza morale.
E non dire che siccome hai "vinto" un concorso la tua preparazione in materia, almeno, è stata certificata, perché il concorso non certifica proprio niente: scommetto quello che vuoi che lo hai vinto in una di quelle regioni italiane dove gli idonei sono TUTTI (tranne quelli che tra una prova e l'altra muoiono). E non fare nemmeno i piagnistei sul fatto che sei lontana dalla tua famiglia, perché in questo blog, sicuramente, ci sono decine di donne che possono dirti che cosa sono state disposte a fare pur curare la propria famiglia, e non abbandonare i propri figli.
Vergognati. Devi sontanto vergognarti, e basta.

A me invece è sembrata una testimonianza sincera e lei stessa ha detto di sentirsi in colpa per i precari. Ha agito secondo le regole fissate da altri; non capisco di cosa dovrebbe vergognarsi, visto che si dice disposta a fare il suo lavoro con serietà e professionalità. Tra l'altro io scommetterei invece che ha vinto in una regione dove c'è stata molta selezione, perché altrimenti non sarebbe già entrata in ruolo.
Come primo messaggio non potevi proprio trovare di meglio che aggredire un'altra utente?

Se ti fa dormire sonni tranquilli eravamo 7000 all'inizio e i vincitori sono poi stati 80, io sono vincitrice non idonea. E la metà dei vincitori nella mia classe di concorso è gente come me al primo giorno di insegnamento. Purtroppo in 3 fascia non sono mai stata chiamata in 10 anni, se non ne ho avuto l'opportunità che posso farci? l'ho avuta adesso e me la son presa come dice Dec ,se non sei d'accordo devi prendertela con chi ci ha dato questa opportunità non con me/noi che abbiamo vinto onestamente. Sono formatrice accreditata per la formazione dei lavoratori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, battaglia che porto avanti da anni e che credo abbia una base in comune con la scuola. Ho una vocazione generale nel donarmi agli altri sicuramente, però sarei stata ipocrita a dire che io e gli altri vincitori (la maggior parte) abbiamo sempre sognato l'insegnamento "puro". Per il resto mi pare scorretto che tu faccia queste insinuazioni, non sto qui a raccontarti quanti altri sacrifici in altri ambiti lavorativi ho fatto perché mi sembrerebbe semplicemente una cosa infantile, la gara a chi ha sofferto di più. Ciao.

I monaci non prendono uno stipendio, loro hanno tutto il diritto di dire che fanno quello che fanno per vocazione; noi quel diritto non lo abbiamo.
Chi si comporta in maniera professionale non ha nulla di cui vergognarsi.

Chi supera un concorso forse ha meriti o forse no ma certamente non ha colpe.
Chi non lo supera forse ha meriti o forse no, forse non ha colpe o forse si.

Chi vince un concorso, per quanto mi riguarda, ha un punto in più di chi non lo vince.

Cosa si prova ad essere immessi in ruolo?

Beh, a me venne una crisi ipertensiva...a me che se di massima ho 100 è pure tanto...ma durò poco, solo la giornata della convocazione: se fosse durata di più, forse avrei fatto la fortuna di qualche altro precario... ;-)

Ci si sente realizzati, è vero. Molto felici. Consapevoli di aver meritato quel giorno, quel pezzo di carta e quella bella firma in calce.
E, per quel che mi riguarda, all'epoca mi piacque il fatto che essere di ruolo mi portava più vicino al sogno di diventare dirigente, sogno che oggi vedo paradossalmente più lontano... :-(

avidodinformazioni, mi è piaciuto molto leggere la tua storia.
Sono convinta che non sia "tutto merito" né "tutta fortuna (o caso)". Ci vogliono entrambe le cose, o almeno mi piace pensare che sia così. Ovvero, ci sarà anche la fortuna (quella tale cdc in quella tal provincia, in quell'anno), ma c'è certamente anche tanto studio, progetto e "lavoro" verso un preciso obiettivo.

A 61 anni in ruolo.
Crisi.
Devo anche fare l'anno di prova.
Ma io è da quasi 25 anni che faccio anni di prova da settembre a giugno.
(senza contare gli anni di supplenze brevi)
Vorrei fare la nonna, non sbattermi con classi di 30 scalmanati in crisi adolescenziale...
Una rabbia...
Sto seriamente pensando di fare largo ai giovani.
Solo che la più giovane dietro di me in GAE ha 55 anni...

Buonasera

Avidodinformazioni molto bella la tua esperienza. Concordo appieno con verdeacqua. Un poco la fortuna conta, come in tutte le cose, ma la maggior parte deriva dall'impegno e dall'intelligenza.
Complimenti!

Concordo poco con i finti moralismi del tipo "meritano di più gli altri", oppure "peccato che abbia vinto io" e ancora "preferivo fare il minatore ma alla fine ho stravinto un concorso e quindi mi scuso con gli incapaci ai quali sono passata/o davanti" e amenità del genere. Se avete vinto un concorso ha ragione avidodinformazioni, avete una marcia in più. Siete stati davvero bravi e godetevi il successo.

Chiedo la stessa cosa che ho già chiesto da qualche parte:

Gli insegnanti attuali sono diventati tutti di ruolo attraverso concorso o siss oppure qualcuno ha beneficiato di qualche scorciatoia? E se si quale tipo di scorciatoia?

Grazie mille

Grazie.
Gli attuali insegnanti sono entrati nei modi che hai detto (la SISS era equiparata ad un concorso) oppure con canali riservati.
Ci sono stati concorsi riservati (meno selettivi) e SISS riservate (per nulla selettive), da queste ultime sono potuti entrare in GaE e da lì in ruolo.

Non pensare però che tutti quelli che hanno vinto un concorso siano meritevoli e tutti quelli dei percorsi riservati immeritevoli; diciamo che le percentuali degli uni e degli altri nei due percorsi sono differenti.

Buonasera avidodinformazioni

Grazie mille della risposta.

Purtroppo del mondo scuola non so niente. Ho partecipato alla preselettiva del TFA che ho passato ma adesso sono indeciso se proseguire perché essendomi laureato prima del 2001 posso ugualmente partecipare al concorso.
Inoltre non sono mai stato iscritto nelle graduatorie di istituto e quindi non ho servizio.
Non so se vale la pena fare il TFA, ovviamente se passo scritto e orale ed entro in graduatoria, per avere qualche punto in più per il concorso, sempre che passo anche quello, visto che non ho servizio.

Buona serata

cristoforo ha scritto:Buonasera avidodinformazioni

Grazie mille della risposta.

Purtroppo del mondo scuola non so niente. Ho partecipato alla preselettiva del TFA che ho passato ma adesso sono indeciso se proseguire perché essendomi laureato prima del 2001 posso ugualmente partecipare al concorso.
Inoltre non sono mai stato iscritto nelle graduatorie di istituto e quindi non ho servizio.
Non so se vale la pena fare il TFA, ovviamente se passo scritto e orale ed entro in graduatoria, per avere qualche punto in più per il concorso, sempre che passo anche quello, visto che non ho servizio.

Buona serata

Il TFA da quel che so ti abilita e ti permette di partecipare al concorso (nel senso non entri in nessuna graduatoria per essere immesso in ruolo, devi sempre fare il concorso). Ti darebbe punti in più in graduatoria di merito (sempre che tu concluda il percorso prima che esca il bando se no non lo puoi aggiungere, calcola i tempi. Molti dei concorsisti della mia cdc non l'hanno potuto inserire visto che il bando uscì in autunno e loro conclusero in estate). Il servizio, almeno nell'ultimo concorso,  non valeva nulla ai fini della graduatoria (come ho detto né io né molti altri avevamo insegnato).

Se ti abiliti con TFA entri in graduatoria d'istituto di seconda fascia anzichè terza; non è poco, sempre che le supplenze continuino ad esistere.

lallaorizzonte ha scritto:Di ruolo dopo 25 anni. What a wonderful day...

http://www.orizzontescuola.it/news/ruolo-dopo-25-anni-what-wonderfu-day-lettera

Mi batte... io dopo solo 24 anni di precariato.