Dichiarare lo sciopero.

Nel regolamento d'istituto della mia scuola (sec. sup) è specificato che in caso di sciopero le famiglie verranno avvisate circa l'assenza dei docenti, infatti il ds ci chiede di dichiarare in anticipo l' adesione allo sciopero. È regolare tutto ciò? Ci sarebbero conseguenze se non dichiarassi nulla?

Il DS può chiedere, non imporre.
Ne discende che tu non hai obblighi.

PS nel modulo che viene sottoposto ai docenti di solito le opzioni sono tre
aderisce
non aderisce
si riserva di decidere

se dichiariamo preventivamente l'adesione o meno, si perde il senso dello sciopero

salve, domani, giornata di sciopero, prendo servizio alle 10.30 e non so se devo comunicare, alle 8.30, se sciopero. che faccio?

Lalla030313 ha scritto:Nel regolamento d'istituto della mia scuola (sec. sup) è specificato che in caso di sciopero le famiglie verranno avvisate circa l'assenza dei docenti, infatti il ds ci chiede di dichiarare in anticipo l' adesione allo sciopero. È regolare tutto ciò? Ci sarebbero conseguenze se non dichiarassi nulla?

In caso di sciopero, le famiglie devono essere informate della possibilità di interruzione del servizio. Se il regolamento si impegna a comunicare alle famiglie l'assenza dei docenti probabilmente in consiglio di istituto hanno verificato - al momento dell'approvazione - che il DS è in possesso di una sfera magica.
Se il DS non è in possesso della sfera magica, ha due possibilità:
1) avviare immediatamente un processo di revisione del regolamento
2) attaccarsi al tram e negare alle famiglie un servizio promesso
Una cosa è certa: non può pretendere dai docenti il rispetto di un regolamento illegittimo. Qualora ci fossero conseguenze, la sua sarebbe una pratica antisindacale.

naneddu ha scritto:salve, domani, giornata di sciopero, prendo servizio alle 10.30 e non so se devo comunicare, alle 8.30, se sciopero. che faccio?

Sei tenuto a comunicare l'eventuale assenza per motivi che escludono lo sciopero (e che dovrai giustificare). In caso di mancata comunicazione, la tua assenza sarà interpretata d'ufficio come adesione allo sciopero.

grazie mille

gian ha scritto:

naneddu ha scritto:salve, domani, giornata di sciopero, prendo servizio alle 10.30 e non so se devo comunicare, alle 8.30, se sciopero. che faccio?

Sei tenuto a comunicare l'eventuale assenza per motivi che escludono lo sciopero (e che dovrai giustificare). In caso di mancata comunicazione, la tua assenza sarà interpretata d'ufficio come adesione allo sciopero.

Nel mio caso invece il dirigente mi contesta che avrei dovuto avvisare entro l'inizio delle lezioni, anche se sarei stato in orario a metà mattinata. Che normativa posso portare a mio favore?

antocirillo ha scritto:

gian ha scritto:

naneddu ha scritto:salve, domani, giornata di sciopero, prendo servizio alle 10.30 e non so se devo comunicare, alle 8.30, se sciopero. che faccio?

Sei tenuto a comunicare l'eventuale assenza per motivi che escludono lo sciopero (e che dovrai giustificare). In caso di mancata comunicazione, la tua assenza sarà interpretata d'ufficio come adesione allo sciopero.

Nel mio caso invece il dirigente mi contesta che avrei dovuto avvisare entro l'inizio delle lezioni, anche se sarei stato in orario a metà mattinata. Che normativa posso portare a mio favore?

La normativa di riferimento fa capo a due disposizioni, di cui la più recente modifica e integra quella del 1990: la legge n. 146 del 1990 e la legge n. 93 del 2000. A questo punto rigira la frittata e chiedi al tuo dirigente scolastico quale riferimento normativo impone che tu dichiari in anticipo, rispetto al tuo orario di servizio, l'adesione allo sciopero. Se fosse un dirigente scaltro, farebbe un ordine di servizio in cui convoca il personale docente alle ore 8.30. Fermo restando che non può assolutamente impiegare i presenti per sostituire chi aderisce allo sciopero. A quel punto, essendo convocato per ragioni di servizio ad un determinato orario, la tua assenza non giustificata si configura in un'adesione allo sciopero. In assenza di questa convocazione, il tuo orario inizia alle 10.30 e la tua adesione allo sciopero può essere rilevata solo in quel momento.

Gli obblighi relativi alla regolamentazione del diritto di sciopero riguarda solo due destinatari;
1) le organizzazioni che proclamano lo sciopero: la proclamazione dello sciopero è soggetta ad una regolamentazione della procedura quando vengono coinvolti i servizi pubblici essenziali
2) il dirigente che opera nell'ambito di un settore che coinvolge servizi pubblici essenziali, il quale può disporre dello strumento della precettazione

Nell'ambito del comparto istruzione, sono considerati servizi essenziali la continuità dei servizi negli asili nido e nella scuola primaria e dell'infanzia e lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami. Fuori da questo ambito, lo strumento della precettazione si applica esclusivamente sul personale ATA al fine di garantire i servizi essenziali (vigilanza e sicurezza). In altri termini, il dirigente scolastico deve assicurarsi di due cose:
1) di informare con congruo anticipo le famiglie della proclamazione di uno sciopero. Sta alle famiglie scegliere se mandare ugualmente a scuola i propri figli o tenerli a casa.
2) di assicurarsi che, in caso di assenza di un docente, il personale ATA precettato si occupi della vigilanza delle classi scoperte se, nonostante il preavviso, le famiglie hanno comunque mandato a scuola i propri figli.

Ergo, l'imposizione da parte del tuo DS è frutto di una libera interpretazione della normativa, la cui pertinenza è tutta da dimostrare in sede di ricorso qualora dovesse tradursi in una sanzione disciplinare. Naturalmente se non vuoi imbarcarti in guerre di trincea, comunica per telefono alle 8.30 che sei in sciopero. La comunicazione dell'adesione allo sciopero non è comunque un atto dovuto. Tant'è che in occasione degli scioperi, le segreterie devono rilevare nel corso della mattinata le effettive assenze (di solito si usa far firmare un foglio di presenza da rilevare alla fine della mattinata) e verificarne i motivi.

gian ha scritto:

antocirillo ha scritto:

gian ha scritto:

naneddu ha scritto:salve, domani, giornata di sciopero, prendo servizio alle 10.30 e non so se devo comunicare, alle 8.30, se sciopero. che faccio?

Sei tenuto a comunicare l'eventuale assenza per motivi che escludono lo sciopero (e che dovrai giustificare). In caso di mancata comunicazione, la tua assenza sarà interpretata d'ufficio come adesione allo sciopero.

Nel mio caso invece il dirigente mi contesta che avrei dovuto avvisare entro l'inizio delle lezioni, anche se sarei stato in orario a metà mattinata. Che normativa posso portare a mio favore?

La normativa di riferimento fa capo a due disposizioni, di cui la più recente modifica e integra quella del 1990: la legge n. 146 del 1990 e la legge n. 93 del 2000. A questo punto rigira la frittata e chiedi al tuo dirigente scolastico quale riferimento normativo impone che tu dichiari in anticipo, rispetto al tuo orario di servizio, l'adesione allo sciopero. Se fosse un dirigente scaltro, farebbe un ordine di servizio in cui convoca il personale docente alle ore 8.30. Fermo restando che non può assolutamente impiegare i presenti per sostituire chi aderisce allo sciopero. A quel punto, essendo convocato per ragioni di servizio ad un determinato orario, la tua assenza non giustificata si configura in un'adesione allo sciopero. In assenza di questa convocazione, il tuo orario inizia alle 10.30 e la tua adesione allo sciopero può essere rilevata solo in quel momento.

Gli obblighi relativi alla regolamentazione del diritto di sciopero riguarda solo due destinatari;
1) le organizzazioni che proclamano lo sciopero: la proclamazione dello sciopero è soggetta ad una regolamentazione della procedura quando vengono coinvolti i servizi pubblici essenziali
2) il dirigente che opera nell'ambito di un settore che coinvolge servizi pubblici essenziali, il quale può disporre dello strumento della precettazione

Nell'ambito del comparto istruzione, sono considerati servizi essenziali la continuità dei servizi negli asili nido e nella scuola primaria e dell'infanzia e lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami. Fuori da questo ambito, lo strumento della precettazione si applica esclusivamente sul personale ATA al fine di garantire i servizi essenziali (vigilanza e sicurezza). In altri termini, il dirigente scolastico deve assicurarsi di due cose:
1) di informare con congruo anticipo le famiglie della proclamazione di uno sciopero. Sta alle famiglie scegliere se mandare ugualmente a scuola i propri figli o tenerli a casa.
2) di assicurarsi che, in caso di assenza di un docente, il personale ATA precettato si occupi della vigilanza delle classi scoperte se, nonostante il preavviso, le famiglie hanno comunque mandato a scuola i propri figli.

Ergo, l'imposizione da parte del tuo DS è frutto di una libera interpretazione della normativa, la cui pertinenza è tutta da dimostrare in sede di ricorso qualora dovesse tradursi in una sanzione disciplinare. Naturalmente se non vuoi imbarcarti in guerre di trincea, comunica per telefono alle 8.30 che sei in sciopero. La comunicazione dell'adesione allo sciopero non è comunque un atto dovuto. Tant'è che in occasione degli scioperi, le segreterie devono rilevare nel corso della mattinata le effettive assenze (di solito si usa far firmare un foglio di presenza da rilevare alla fine della mattinata) e verificarne i motivi.

Grazie per l'esauriente risposta!