Immissioni in ruolo. Fondazione Agnelli: escludere chi non dimostra competenze didattiche

Immissioni in ruolo. Fondazione Agnelli: escludere chi non dimostra competenze didattiche
di redazione

Sottoporre i docenti delle Graduatorie ad esaurimento ad una valutazione, a carattere nazionale, che ne verifichi almeno le competenze didattiche. E' la raccomandazione della Fondazione Agnelli al Governo sul piano straordinario di immissioni in ruolo. In subordine anno di prova deve poter dare anche risultato negativo.

L'analisi delle Graduatorie ad esaurimento, dice la Fondazione Agnelli, dimostra infatti che

(i) i percorsi di abilitazione di chi fa parte delle Graduatorie ad esaurimento sono stati eterogenei (idonei di concorsi precedenti, corsi-concorsi ad hoc, SSIS) e presumibilmente non della medesima qualità e trasparenza;

(ii) mentre nelle posizioni più avanzate delle Graduatorie ad esaurimento vi sono docenti che insegnano regolarmente – con supplenze annuali o comunque di discreta lunghezza, reiterate negli anni -, nelle “seconde file” vi sono, invece, persone che non hanno alcuna “continuità” di insegnamento (solo sporadiche supplenze brevi o neppure queste).

Avere dunque il coraggio della verifica e della selezione, sottoponendo gli attuali iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento ad una valutazione, a carattere nazionale, che ne verifichi almeno le competenze didattiche. Coloro che risultano inadeguati - afferma il documento inviato alla nostra redazione - devono essere esclusi dall’assunzione.
In subordine, ma su questo la Fondazione si rivela scettica in partenza - bisognerebbe dare dignità all’anno di prova dei neoassunti trasformandolo da una mera formalità in un percorso che può anche dare un esito negativo.
A preoccupare la Fondazione inoltre due squilibri
insufficienza di docenti in aree di insegnamento che da tempo vedono numerose graduatorie provinciali esaurite - come le scienze matematiche e naturali della secondaria di I grado – e le cui supplenze annuali sono sempre più spesso assegnate a docenti non inclusi nelle GAE e talvolta non abilitati;
sovrabbondanza di docenti iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento, come nel caso degli oltre 50mila iscritti della classe AAAA (scuola dell’infanzia), a fronte di un organico di diritto che ammonta complessivamente a meno di 82mila posti.

Le proposte inserite ne La Buona Scuola (rafforzamento dell’offerta formativa sui versanti dell’educazione artistica, musicale e fisica; ritorno massiccio al tempo pieno e prolungato; contrasto della dispersione, ecc.) rischiano di innescare nuove problematiche: aumento dell’assenteismo? creazione di un corpo di docenti di serie B, che potrebbero per molto tempo non essere titolari di cattedra, ma svolgere solo funzioni di supporto?

In particolare - sottolinea la Fondazione - è semplicistico pensare che con la massiccia assunzione dalle Graduatorie ad esaurimento si possa superare lo stillicidio delle supplenze (in particolare, di quelle brevi), senza il rischio di dequalificazione degli insegnamenti impartiti in quelle ore.

La selezione è già stata fatta dal concorso bandito nel lontano 1999. Se effettivamente si vuole fare una selezione la si faccia con coloro che non sono risultati nè vincitori, nè idonei nel concorso del 1999. E voi? Che ne pensate?

Quindi chi nel 99 aveva 15 anni non ha competenze didattiche...