eppure a me il precariato va bene

Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?
Ma allora perché osteggio la "Buona" scuola? Semplicemente perché, in quanto docente di 2GI, ha l'obiettivo di non farmi fare neanche questo. Poi stiamo a vedere se e quanto ci riuscirà.

L'ALTRO POLO ha scritto:Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?

si chiede la mobilità :-)

io di precariato sopravvivo da...sempre.
certo...rispetto ad amiche che lavorano, male, nel privato...sfruttate, con contratti cococo proccdrrgg e affini...
il mio precariato, annuale con nomina da provveditorato, è situazione di lusso.
lo so, ne prendo atto.
eppure...
avendo nove classi mi ritrovo ogni anno a dovermi ripresentare e ad affascinare 270 alunni. facce nuove, nomi nuovi, nuove personalità da conoscere, comprendere e con le quali mi devo risintonizzare...
ogni anno mi ritrovo a dover fare lo stesso con i colleghi di almeno tre sezioni...
ogni anno trovo scuole con regole differenti, indirizzi variabili...l'ansia a settembre, la parte organizzativa per me, che non guido, fondamentale (di ogni scuola trovo indirizzo -anche delle sedi distaccate...ho già preso grosse fregature non considerandole- mezzi pubblici e collegamenti).
ho girato più di venti scuole tra milano e immediata provincia, ogni anno una scuola diversa...quest'anno, per la prima volta e solo per una 104 che avrei davvero preferito non avere, per la prima volta son tornata nella scuola dell'anno scorso.
non mi hanno assegnato tutte le sezioni che avevo (sigh) ma almeno i colleghi e i metodi di lavoro li conosco già...e anche parecchie classi... ti dirò...è davvero molto più rilassante ;-)
no, il precariato non mi fa impazzire.
so che c'è di peggio...ma, colpa anche dell'età...comincia davvero a starmi un po' stretto.

E' anche vero... a 33 anni certe cose non ti pesano...

L'ALTRO POLO ha scritto:Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?
Ma allora perché osteggio la "Buona" scuola? Semplicemente perché, in quanto docente di 2GI, ha l'obiettivo di non farmi fare neanche questo. Poi stiamo a vedere se e quanto ci riuscirà.

ti quoto! anche se io sono in GE e in realtà dovrei essere felice però...........c'è un però............ogni anno puoi scegliere questa o qsta scuola.quella lontana no, se non mi conviene, qlla vicina si, anche se con stipendio minore.............
insomma io sono una di quelle che attaccata allamia terra non ha mai chiesto ( anche per problemi familiari MOLTO grossi) di cambiare provincia.........lavorando più o meno sempre vicino ai miei, alla mia famiglia...........
e adesso? a scatola chiusa ci si manderà chissà dove sempre in virtù di quel piano renzi ( benedetto! per carità !)perché io nel mio sud non avro sicuramente più posto................ ( anche se non sono messa male in GE)

non è che non mi sono spostata solo perché attaccata, eh? perché sono un perno ( e ne sono felice) per i tanti problemi che ha tutta la mia famiglia!

L'ALTRO POLO ha scritto:Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?

E' vero che cambiare ambiente ogni tanto può far bene, ma ti assicuro che restare in pianta stabile in un istituto ha i suoi vantaggi, anche quando la sede non è il massimo delle aspirazioni.

L'ALTRO POLO ha scritto:Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?
Ma allora perché osteggio la "Buona" scuola? Semplicemente perché, in quanto docente di 2GI, ha l'obiettivo di non farmi fare neanche questo. Poi stiamo a vedere se e quanto ci riuscirà.

Sei un grande!

Ecco cosa intendo per lavorare nella scuola pubblica.

Io lavoro nel privato e fortunatamente bene ma la maggior parte dei laureati di ultima generazione viene principalmente sfruttata mentre alcuni amici addirittura in 3 fascia nelle GI lavorano da anni nel loro splendido precariato e guai se qualche governo modifica qualcosa.

Se lavori ogni anno e poi a giugno quando vieni licenziato prendi il sussidio fino a nuova chiamata chi sta meglio di te?

Buona serata

Quando uno ha cambiato almeno 10 ambienti, l'anno dopo si è visto costretto a cambiare ambiente anche se si trovava benissimo...insomma di necessità virtù. Visto che non mi assumeranno dico che va bene così, ma io non ci credo proprio. Anche perchè una volta di ruolo la scelta della sede avverrà prima di tutti i non ruolisti.

Codice:

 Se lavori ogni anno e poi a giugno quando vieni licenziato prendi il sussidio fino a nuova chiamata chi sta meglio di te?

temo tu sia serio e non ironico...
sta meglio di me il precario che ha la supplenza fino ad agosto e ha quindi anche le ferie pagate che noi normali precari ormai non abbiamo più.
sta meglio di me anche il collega di ruolo da anni nella stessa scuola...per tutti i motivi già elencati...
sta meglio di me chi ha un regolare lavoro e non si ritrova a dover fare le pratiche per la disoccupazione ogni estate (pratiche che ultimamente son state snellite ma che, almeno per me a milano, son sempre state un mezzo incubo tra code e ore perse tra uffici e burocrazia).
ah...vi ricordo che la disoccupazione è inferiore allo stipendio.


gugu non ho capito " Anche perchè una volta di ruolo la scelta della sede avverrà prima di tutti i non ruolisti."

tellina ha scritto:

gugu non ho capito  " Anche perchè una volta di ruolo la scelta della sede avverrà prima di tutti i non ruolisti."

Nel senso che, checché se ne dica, una volta entrati in ruolo nel futuro organico avremo precedenza nella mobilità rispetto a chi entrerà in anni successivi, così come la possibilità di chiedere AP non appena si libereranno un po' i posti. Insomma, da precari si sta SEMPRE peggio, chi dice il contrario dovrebbe OGGETTIVAMENTE dimostrarlo.

ahhhh vero.
e su questo...almeno per me...non ci piove.

tellina ha scritto:

Codice:

 Se lavori ogni anno e poi a giugno quando vieni licenziato prendi il sussidio fino a nuova chiamata chi sta meglio di te?

temo tu sia serio e non ironico...
sta meglio di me il precario che ha la supplenza fino ad agosto e ha quindi anche le ferie pagate che noi normali precari ormai non abbiamo più.
sta meglio di me anche il collega di ruolo da anni nella stessa scuola...per tutti i motivi già elencati...
sta meglio di me chi ha un regolare lavoro e non si ritrova a dover fare le pratiche per la disoccupazione ogni estate (pratiche che ultimamente son state snellite ma che, almeno per me a milano, son sempre state un mezzo incubo tra code e ore perse tra uffici e burocrazia).
ah...vi ricordo che la disoccupazione è inferiore allo stipendio.


gugu non ho capito  " Anche perchè una volta di ruolo la scelta della sede avverrà prima di tutti i non ruolisti."

Si certo tellina che non è il massimo. Nel contesto però di come funziona la scuola oggi una persona che viene chiamata tutti gli anni si può dire fortunata?

Potresti elencare chi sta peggio di te. E allora non finisci più.

Comunque non essendo io un insegnante non vorrei dire delle sciocchezze. Quindi correggetemi pure che non sono permaloso.

Ho passato il tfa, oramai l'ho scritto in tutti i forum ma ad oggi non so ancora se mi conviene, o meglio continuo a non capire il funzionamento di questa scuola: insegnanti precari da una vita che non vengono assunti, persone che vincono un concorso che non vengono assunte, persone di terza fascia che lavorano più di quelli in gae......non ci sto capendo più niente.

Avete un link dove si può leggere come funziona questa benedetta scuola?

Grazie mille per disponibilità

Codice:

Potresti elencare chi sta peggio di te. E allora non finisci più

parlando del privato...sicuramente.
parlando del pubblico...:
-sta messo peggio di me solo chi attualmente non ha ancora nessuna abilitazione (che io ho da quindici anni, da concorso) e sta quindi in terza fascia e mediamente ha venti e passa anni meno di me...
-sta messo peggio di me chi ha un'abilitazione presa da "poco" e sta in seconda fascia (e anche qui...o è molto ma molto più giovane di me o ha fatto altre scelte nella vita, lodevolissime comunque, preferendo fare altro e non dando la priorità all'abilitazione.

tu da non docente, giustamente e comprensibilmente, ragioni come tutti i miei amici che lavorano nel privato...e avendo ben altre rogne...sbavano davanti al mio precariato di lusso (e io in parecchi casi di sfruttamento non posso che concordare con loro, sia chiaro!).
ma ti assicuro che cambiar scuola ogni anno, strada quindi (perché son fortunata e non devo cambiar casa come invece son costretti a fare tanti altri colleghi che girano per scuole talmente lontane da non potersi permettere un indirizzo fisso nonostante l'età ormai lo richieda a gran voce...), cambiar classi, alunni (utenza che è proprio un argomento più ampio che comprende anche la programmazione ecc), colleghe, ds, metodi di lavoro (orari da 50 minuti, da 60, in una scuola ci sono i recuperi da fare in quella dell'anno successivo no, ma anche qui...le modalità variano...e in una se vai a scuola natura ne hai scontati una gran bella fetta se non tutti in altre i recuperi si posson fare solo al pomeriggio in altre sedi ancora vengon richieste compresenza in orario scolastico -e anche qui...se arrivi e non conosci nessun collega...trovare rapidamente un accordo non è cosa proprio semplice-, in una scuola c'è il sabato compreso, nell'altra no...in una ci sono i laboratori d'arte, nell'altra no...e il mio lavoro si deve adattare inevitabilmente non solo come è normale che sia...di anno in anno sull'età e sulle classi...ma proprio in relazione...boh...ormai a tutto, congiunzioni astrali comprese.
e se certe cose alla fine son quasi stimolanti intorno ai trenta...quando ti avvicini ai cinquanta ti stimolano sì...l'intestino e solo quello.

non ho link sul funzionamento...ma basta leggere un po' qui...chiedere un po' là...
e puoi fartene un'idea.
non brutta per definizione, assolutamente no, che sia chiaro.
nel pubblico abbiamo comunque tutele che nel privato se le sognano..ma ne verrebbe sicuramente fuori un ritrattino meno idilliaco e più aderente alla realtà.
non sempre rosea...(ma nemmeno nera, ovvio...in caso contrario, forse si spera anche se non è detto, staremmo già tutti facendo un altro lavoro.............ehm...a trovarlo però...)

tellina ha scritto:

Codice:

Potresti elencare chi sta peggio di te. E allora non finisci più

parlando del privato...sicuramente.
parlando del pubblico...:
-sta messo peggio di me solo chi attualmente non ha ancora nessuna abilitazione (che io ho da quindici anni, da concorso) e sta quindi in terza fascia e mediamente ha venti e passa anni meno di me...
-sta messo peggio di me chi ha un'abilitazione presa da "poco" e sta in seconda fascia (e anche qui...o è molto ma molto più giovane di me o ha fatto altre scelte nella vita, lodevolissime comunque, preferendo fare altro e non dando la priorità all'abilitazione.

tu da non docente, giustamente e comprensibilmente, ragioni come tutti i miei amici che lavorano nel privato...e avendo ben altre rogne...sbavano davanti al mio precariato di lusso (e io in parecchi casi di sfruttamento non posso che concordare con loro, sia chiaro!).
ma ti assicuro che cambiar scuola ogni anno, strada quindi (perché son fortunata e non devo cambiar casa come invece son costretti a fare tanti altri colleghi che girano per scuole talmente lontane da non potersi permettere un indirizzo fisso nonostante l'età ormai lo richieda a gran voce...), cambiar classi, alunni (utenza che è proprio un argomento più ampio che comprende anche la programmazione ecc), colleghe, ds, metodi di lavoro (orari da 50 minuti, da 60, in una scuola ci sono i recuperi da fare in quella dell'anno successivo no, ma anche qui...le modalità variano...e in una se vai a scuola natura ne hai scontati una gran bella fetta se non tutti in altre i recuperi si posson fare solo al pomeriggio in altre sedi ancora vengon richieste compresenza in orario scolastico -e anche qui...se arrivi e non conosci nessun collega...trovare rapidamente un accordo non è cosa proprio semplice-, in una scuola c'è il sabato compreso, nell'altra no...in una ci sono i laboratori d'arte, nell'altra no...e il mio lavoro si deve adattare inevitabilmente non solo come è normale che sia...di anno in anno sull'età e sulle classi...ma proprio in relazione...boh...ormai a tutto, congiunzioni astrali comprese.
e se certe cose alla fine son quasi stimolanti intorno ai trenta...quando ti avvicini ai cinquanta ti stimolano sì...l'intestino e solo quello.

non ho link sul funzionamento...ma basta leggere un  po' qui...chiedere un po' là...
e puoi fartene un'idea.
non brutta per definizione, assolutamente no, che sia chiaro.
nel pubblico abbiamo comunque tutele che nel privato se le sognano..ma ne verrebbe sicuramente fuori un ritrattino meno idilliaco e più aderente alla realtà.
non sempre rosea...(ma nemmeno nera, ovvio...in caso contrario, forse si spera anche se non è detto, staremmo già tutti facendo un altro lavoro.............ehm...a trovarlo però...)

Si tellina mi riferivo al divario tra pubblico e privato.

Io dopo la laurea conseguita nel 2001 ho scelto il privato e devo dire che sono stato fortunato rispetto aitanti che ricordavi anche tu.

Mi è venuto in mente di fare questo TFA e sono passato con zero punti nei titoli valutabili perchè non ho mai insegnato. Del resto è stata una strage. Se le domande fossero state le solite, intendo più generiche e classiche, saremmo passati tutti ma non mi sarei piazzato visto lo zero che mi porto dietro nei titoli valutabili. La mia fortuna è che è stata una prova veramente difficile dove con la sola conoscenza, anche se avevi 110 e lode, non passavi.

Adesso approfitto della tua disponibilità per chiederti un consiglio che ho già chiesto nel Forum e che gentilmente mi hanno dato secondo la loro visione delle cose: mi conviene frequentare il TFA?

Io so che il vantaggio è che passerei davanti a quelli della terza fascia per le supplenze. E questo mi basterebbe se decidessi di non lavorare più nel privato.

ecco anche perchè dicevo della "bellezza" del precariato: nel senso che senza lavoro nel privato mi accontenterei di lavorare ogni anno nel pubblico anche come precario.

Grazie mille della tua disponibilità

Buona serata

gugu ha scritto:Quando uno ha cambiato almeno 10 ambienti, l'anno dopo si è visto costretto a cambiare ambiente anche se si trovava benissimo...insomma di necessità virtù. Visto che non mi assumeranno dico che va bene così, ma io non ci credo proprio. Anche perchè una volta di ruolo la scelta della sede avverrà prima di tutti i non ruolisti.

Non lo darei troppo per scontato

L'ALTRO POLO ha scritto:

gugu ha scritto:Quando uno ha cambiato almeno 10 ambienti, l'anno dopo si è visto costretto a cambiare ambiente anche se si trovava benissimo...insomma di necessità virtù. Visto che non mi assumeranno dico che va bene così, ma io non ci credo proprio. Anche perchè una volta di ruolo la scelta della sede avverrà prima di tutti i non ruolisti.

Non lo darei troppo per scontato

Mi sfugge il tuo passaggio logico.

Non ci sarebbe logica infatti...mi pare di aver capito che il governo vi offre il ruolo ma vi spedisce dove vuole lui. Io, almeno, le mie povere 20 scuole le decido io...

L'ALTRO POLO ha scritto:Non ci sarebbe logica infatti...mi pare di aver capito che il governo vi offre il ruolo ma vi spedisce dove vuole lui. Io, almeno, le mie povere 20 scuole le decido io...

Se parli della provincia vedremo come si risolve il problema, se parli delle scuole no. Perchè se io entro e l'anno dopo si libera una scuola che interessa a me e tu hai fra le 20, la cattedra verrà affidata a me. E' logico che dopo l'immissione in ruolo la "migrazione" all'interno della provincia sarà sulle scuole migliori a mano a mano che gli anziani vanno in pensione. E' quello che succede ora, solo che sarà molto più accentuato.

Bisogna stabilire i canoni di scelta per definire le "scuole migliori" e sono soggettivi. Tra le scuole in cui ho insegnato nella bergamasca io non sceglierei Bergamo pur dovendomi alzare un'ora prima

L'ALTRO POLO ha scritto:Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?
Ma allora perché osteggio la "Buona" scuola? Semplicemente perché, in quanto docente di 2GI, ha l'obiettivo di non farmi fare neanche questo. Poi stiamo a vedere se e quanto ci riuscirà.

Magari cambiare più scuole nello stesso anno è troppo, ma io trovo bellissimo poter cambiare il posto di lavoro ogni uno/due anni. Il problema è che, facendo l'insegnante di sostegno e non essendo io a fare lezione, dopo un po' che frequento i colleghi inizio ad annoiarmi. Devo subire spesso modalità ci lavoro che non mi piacciono.
Anche la sfida di affrontare bambini con problemi diversi per me è gratificante. Sono contraria all'idea che un bambino dva debba avere lo stesso insegnante di sostegno per tutto il ciclo scolastico, non solo perché so che personalmente cadrei nell'apatia, ma anche perché sono convinta che ogni tanto sia positivo anche per questi alunni poter cambiare almeno un insegnante della classe.

dami ha scritto:

L'ALTRO POLO ha scritto:Ora so che tutti mi metteranno in croce...ma cambiare una o più scuole l'anno ha i suoi aspetti positivi: nuovi ambienti, nuove situazioni, nuovi stimoli...e se poi ci si trova male nella sede fissa di assunzione?
Ma allora perché osteggio la "Buona" scuola? Semplicemente perché, in quanto docente di 2GI, ha l'obiettivo di non farmi fare neanche questo. Poi stiamo a vedere se e quanto ci riuscirà.

Magari cambiare più scuole nello stesso anno è troppo, ma io trovo bellissimo poter cambiare il posto di lavoro ogni uno/due anni. Il problema è che, facendo l'insegnante di sostegno e non essendo io a fare lezione, dopo un po' che frequento i colleghi inizio ad annoiarmi. Devo subire spesso modalità ci lavoro che non mi piacciono.
Anche la sfida di affrontare bambini con problemi diversi per me è gratificante. Sono contraria all'idea che un bambino dva debba avere lo stesso insegnante di sostegno per tutto il ciclo scolastico, non solo perché so che personalmente cadrei nell'apatia, ma anche perché sono convinta che ogni tanto sia positivo anche per questi alunni poter cambiare almeno un insegnante della classe.

Sul sostegno potrei concordare: non ho esperienza in merito ma le argomentazioni che porti sono decisamente pertinenti.
Sulla materia il discorso cambia decisamente. La continuità didattica è vantaggiosa sia per le classi sia per l'insegnante, ovviamente al netto dei eventuali conflitti e delle eventuali incompatibilità ambientali. Vi è da dire, peraltro, che spesso i conflitti si superano dopo il primo anno di esperienza, perché possono essere generati da una qualche forma di inerzia e di difficoltà di adattamento, sia del docente sia della classe. Il cambiamento di ambiente può essere salutare per evitare una fossilizzazione (non è detto), ma in ogni caso considero ottimali cicli di 5-10 anni.

gian...io vorrei trasferimenti imposti per legge ogni tot anni, mi vanno bene i dieci da te ipotizzati.
son capitata in scuole dove andavo a sostituire un collega in malattia e scoprivo mondi paralleli...
scuole dove il laboratorio d'arte dopo 25 anni di "proprietà" era diventato prolungamento e ampliamento della casa privata.
poltrona, tv, vhs, forno microonde, libreria (con tantissimi testi di arte!).
sfruttando al meglio queste aggiunte personali il lavoro in classe avrebbe potuto anche essere migliore della norma (la qualità del mio tempo scuola personale quell'anno arrivò ai massimi termini, ore buche di puro relax...)
ma poi parlando con i ragazzi mi resi conto che il collega aveva allargato il relax anche all'attività didattica: niente lezioni di arte (film più o meno in tema...che come idea è anche ottima ma se diventa l'unica scelta è pessima), niente lavori con rielaborazioni personali ma costanti copie dei grandi maestri, fatte in autogestione (anche bella come idea, i ragazzi andavano alla libreria a parete, sceglievano artista e opera e decidevano cosa copiare...autonomia ai massimi livelli, cosa bella a prescindere, soprattutto alle medie! ma appunto...in terza media non ce la facevan più ed erano annoiatissimi...).
il posto fisso...fossilizza.
il precariato...sfinisce.
cerchiamo una buona via di mezzo...

tellina ha scritto:gian...io vorrei trasferimenti imposti per legge ogni tot anni, mi vanno bene i dieci da te ipotizzati.
son capitata in scuole dove andavo a sostituire un collega in malattia e scoprivo mondi paralleli...
scuole dove il laboratorio d'arte dopo 25 anni di "proprietà" era diventato prolungamento e ampliamento della casa privata.
poltrona, tv, vhs, forno microonde, libreria (con tantissimi testi di arte!).
sfruttando al meglio queste aggiunte personali il lavoro in classe avrebbe potuto  anche essere migliore della norma (la qualità del mio tempo scuola personale quell'anno arrivò ai massimi termini, ore buche di puro relax...)
ma poi parlando con i ragazzi mi resi conto che il collega aveva allargato il relax anche all'attività didattica: niente lezioni di arte (film più o meno in tema...che come idea è anche ottima ma se diventa l'unica scelta è pessima), niente lavori con rielaborazioni personali ma costanti copie dei grandi maestri, fatte in autogestione (anche bella come idea, i ragazzi andavano alla libreria a parete, sceglievano artista e opera e decidevano cosa copiare...autonomia ai massimi livelli, cosa bella a prescindere, soprattutto alle medie! ma appunto...in terza media non ce la facevan più ed erano annoiatissimi...).
il posto fisso...fossilizza.
il precariato...sfinisce.
cerchiamo una buona via di mezzo...

Scusa Tellina ti dispiacerebbe darmi un consiglio sul mio commento precedente che ti ho scritto?

Mi farebbe molto piacere.

Buona giornata

tfa sì o no...e chi lo sa...
meglio farlo che non farlo...ma solo se per farlo non devi licenziarti dall'attuale lavoro...

Codice:

 Io so che il vantaggio è che passerei davanti a quelli della terza fascia per le supplenze. E questo mi basterebbe se decidessi di non lavorare più nel privato.

a me questo non basterebbe per licenziarmi dal privato...
con le prossime riforme, tutti in ruolo ecc...chi sarà fuori dalla gae soffrirá di certo.

tellina ha scritto:tfa sì o no...e chi lo sa...
meglio farlo che non farlo...ma solo se per farlo non devi licenziarti dall'attuale lavoro...

Codice:

 Io so che il vantaggio è che passerei davanti a quelli della terza fascia per le supplenze. E questo mi basterebbe se decidessi di non lavorare più nel privato.

a me questo non basterebbe per licenziarmi dal privato...
con le prossime riforme, tutti in ruolo ecc...chi sarà fuori dalla gae soffrirá di certo.

Grazie mille Tellina

Sei stata molto gentile. Io provo a farlo intanto il mio lavoro si concilia con la possibilità di seguire le lezioni.

Buon proseguimento e grazie ancora