Aspettativa e residenza all'estero
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Aspettativa e residenza all'estero
Sono docente di ruolo, a partire da gennaio 2015 sarò in aspettativa non retribuita per motivi di studio e dovrò trasferirmi all'estero per svolgere uno stage. Dovendo lasciare l'appartamento nel quale risiedo mi sono rivolta al Comune per sapere quali possibilità avessi. Mi è stato detto di iscrivermi all'aire (anche se il mio soggiorno all'estero durerà meno di 1 anno), ne consegue ovviamente una nuova immatricolazione dell'auto ecc. Il problema che mi pongo è : posso iscrivermi all'aire per un soggiorno inferiore ad un anno? E poi, quando riprenderò il mio lavoro in Italia a settembre, il fatto di risiedere all'estero non sarà un problema?
Un'altra possibilità che mi è stata offerta è stata quella di dare un indirizzo "fittizio" in Italia... ma non ho ben capito di cosa si tratti in realtà.
Sono mesi che cerco di trovare una via d'uscita ed ogni volta mi ritrovo punto e a capo. Qualcuno sa aiutarmi?
Un'altra possibilità che mi è stata offerta è stata quella di dare un indirizzo "fittizio" in Italia... ma non ho ben capito di cosa si tratti in realtà.
Sono mesi che cerco di trovare una via d'uscita ed ogni volta mi ritrovo punto e a capo. Qualcuno sa aiutarmi?
Gipi- Messaggi : 39
Data d'iscrizione : 07.03.13
Re: Aspettativa e residenza all'estero
Che io sappia l'iscrizione all'AIRE e' obbligatoria se uno rimane all'estero per piu' di sei mesi continuativi.
Invece, ad esempio, chi lavora all'estero dal lunedi' al venerdi' e torna in Italia tutti i venerdi', o una settimana si' ed una no, o comunque regolarmente, non ha l'obbligo di iscrizione. Ti consiglio di controllare: 1) che il limite sia effettivamente ancora sei mesi (io controllai vari anni fa) e 2) se esistono accordi tra il Paese dove andrai e l'Italia in materia di residenza. Non sono esperta, ma se prevedi di non tornare mai in Italia, penso che tu debba proprio iscriverti. Al ritorno in Italia dovranno poi venire i Vigili Urbani a casa tua a verificare che tu sia tornata. Il problema e' che vengono in orario di lavoro. Quindi non ti troveranno perche' tu pure sarai a scuola. Percio' ti ci vorra' un po' per riavere la residenza in Italia..... Se invece prevedi di tornare abbastanza regolarmente e (altra condizione importante prevista dai vari accordi bilaterali) la tua famiglia risiede in Italia, forse puoi evitare di iscriverti. Nota anche che se risiedi in un Paese per piu' di 180 gg all'anno devi presentare li' la dichiarazione dei redditi....
Invece, ad esempio, chi lavora all'estero dal lunedi' al venerdi' e torna in Italia tutti i venerdi', o una settimana si' ed una no, o comunque regolarmente, non ha l'obbligo di iscrizione. Ti consiglio di controllare: 1) che il limite sia effettivamente ancora sei mesi (io controllai vari anni fa) e 2) se esistono accordi tra il Paese dove andrai e l'Italia in materia di residenza. Non sono esperta, ma se prevedi di non tornare mai in Italia, penso che tu debba proprio iscriverti. Al ritorno in Italia dovranno poi venire i Vigili Urbani a casa tua a verificare che tu sia tornata. Il problema e' che vengono in orario di lavoro. Quindi non ti troveranno perche' tu pure sarai a scuola. Percio' ti ci vorra' un po' per riavere la residenza in Italia..... Se invece prevedi di tornare abbastanza regolarmente e (altra condizione importante prevista dai vari accordi bilaterali) la tua famiglia risiede in Italia, forse puoi evitare di iscriverti. Nota anche che se risiedi in un Paese per piu' di 180 gg all'anno devi presentare li' la dichiarazione dei redditi....
ciaociao2- Messaggi : 224
Data d'iscrizione : 31.01.11
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