Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
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Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Ho letto su Italia Oggi di martedì che sarà rivista la platea dei 150mila nel senso che non basta essere iscritti in GAE ma avere un contratto reiterato di oltre 36 mesi. Ne sapete di più?
Martina 73- Messaggi : 312
Data d'iscrizione : 15.05.12
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Ciao, riesci a linkare qui l'articolo?
mimmo20- Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 01.12.14
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Sì, puo' finanziare un piano di assunzioni con criteri definiti e realizzarne uno diverso?
clacl- Messaggi : 644
Data d'iscrizione : 02.12.14
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Ho scritto una virgola di troppo nella mia domanda.
clacl- Messaggi : 644
Data d'iscrizione : 02.12.14
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Scatti di merito, il 60% dice no
Buona scuola, i risultati della consultazione. Dossier assunzioni, va ridefinita la platea. Aumenti agli insegnanti anche in base agli anni di servizio
16/12/2014
ItaliaOggi
Alessandra Ricciardi
Gli scatti di merito, così come delineati dal governo nella Buona Scuola, vanno smontati per il 60% del campione di utenti che ha partecipato alla consultazione sulla proposta. Smontarli per non dimenticare l'esperienza dei docenti. E così da non intaccare la collegialità del lavoro. È uno dei risultati della consultazione sulla proposta di riforma del governo, presentati ieri dal ministro dell'istruzione, Stefania Giannini.
Un milione e 300 mila gli accessi al sito dedicato, 207 mila i partecipanti, 45 mila i commenti rapidi e seimila e-mail, i numeri dell'operazione ascolto che fanno dire al ministro che non si tratterà di una riforma calata dall'alto, ma scritta in collaborazione con cittadini e dipendenti.
Un'apertura al mondo esterno rispetto al palazzo che dovrebbe produrre i suoi effetti almeno su due fronti, quelli più incandescenti: la carriera e le assunzioni. Se il progetto iniziale parlava di scatti di sola competenza costruiti in base a crediti e in modo da valorizzare la professionalità e l'aggiornamento con aumenti per il 66% dei docenti, il 14% del campione chiede che restino gli aumenti per anzianità e per tutti. Il 46% chiede invece un sistema misto di merito e anzinaità. Va bene il solo merito per il 35% dei consultati. Il 5% non sa. Non mancano poi i dubbi sugli inconvenienti dell'operazione, a partire da chi valuta i docenti e che la competizione tra i prof faccia saltare la collaborazione. Del resto, che il meccanismo così come delineato dovesse essere rivisto era stato lo stesso premier, Matteo Renzi, ad ammetterlo. Ora si tratta di capire come mixare i vari elementi utili ad agguantare uno scatto ogni tre anni. I tecnici di viale Trastevere ci stanno lavorando per presentare al ministro e al premier gli schemi possibili. L'unico punto che sembra al momento immodificabile è quello finanziario: in prima battuta la coperta dovrà essere la stessa degli attuali scatti di anzianità.
E poi c'è il mega piano assunzionale. Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea è necessario calibrare bene la platea dei destinatari delle 150mila stabilizzazioni: non basta essere iscritti nella GAE per spuntare un contratto a tempo indeterminato, serve che ci sia una reiterazione per almeno tre anni su posti vacanti e disponibili. Ma per mettere a punto il piano c'è un po' di tempo in più rispetto a quello preventivato: il decreto era previsto per gennaio, slitterà dopo le parole di Renzi che, alla giornata conclusiva del Pd sulla Buona scuola, ha annunciato la necessità di una maggiore condivisione della riforma con mille rappresentanti della scuola, appuntamento fissato per il prossimo 22 febbraio, giorno del primo anniversario del governo Renzi. Ma aspettare sino a fine febbraio potrebbe essere proibitivo se l'obiettivo resta quello di fare tutte le immissioni in ruolo a partire dal prossimo primo settembre. «La riforma va a regime dal prossimo anno scolastico», ha confermato ieri la Giannini.
Tanti i consigli che sono giunti da insegnanti, dirigenti e semplici cittadini: l'organico funzionale dovrebbe essere utilizzato anche per il tempo pieno e le compresenze alle elementari e per il recupero dei «debiti» alle superiori. Sull'abilitazione all'insegnamento: il 72% vuole un percorso diverso rafforzando le discipline di base (85%), le lingue e il digitale (89%). Sul nuovo concorso che verrà bandito per reclutare gli insegnanti: più che curriculum, titoli e pubblicazioni dovrebbero «pesare» la capacità di insegnare e la competenza nella materia di cattedra, requisiti non sempre scontati.E si dovrebbe intervenire anche sulle classi di concorso, nell'ottica di aggiornare e accorpare. Quanto alla spinosa questione della valutazione, i più convinti del fatto che debba modificare la retribuzione sembrano essere presidi (87%) e genitori (70%); meno favorevoli i docenti (64%) e gli studenti (56%). Il 90% ritiene comunque che la valutazione dei prof serva a costruire percorsi di miglioramento.
Buona scuola, i risultati della consultazione. Dossier assunzioni, va ridefinita la platea. Aumenti agli insegnanti anche in base agli anni di servizio
16/12/2014
ItaliaOggi
Alessandra Ricciardi
Gli scatti di merito, così come delineati dal governo nella Buona Scuola, vanno smontati per il 60% del campione di utenti che ha partecipato alla consultazione sulla proposta. Smontarli per non dimenticare l'esperienza dei docenti. E così da non intaccare la collegialità del lavoro. È uno dei risultati della consultazione sulla proposta di riforma del governo, presentati ieri dal ministro dell'istruzione, Stefania Giannini.
Un milione e 300 mila gli accessi al sito dedicato, 207 mila i partecipanti, 45 mila i commenti rapidi e seimila e-mail, i numeri dell'operazione ascolto che fanno dire al ministro che non si tratterà di una riforma calata dall'alto, ma scritta in collaborazione con cittadini e dipendenti.
Un'apertura al mondo esterno rispetto al palazzo che dovrebbe produrre i suoi effetti almeno su due fronti, quelli più incandescenti: la carriera e le assunzioni. Se il progetto iniziale parlava di scatti di sola competenza costruiti in base a crediti e in modo da valorizzare la professionalità e l'aggiornamento con aumenti per il 66% dei docenti, il 14% del campione chiede che restino gli aumenti per anzianità e per tutti. Il 46% chiede invece un sistema misto di merito e anzinaità. Va bene il solo merito per il 35% dei consultati. Il 5% non sa. Non mancano poi i dubbi sugli inconvenienti dell'operazione, a partire da chi valuta i docenti e che la competizione tra i prof faccia saltare la collaborazione. Del resto, che il meccanismo così come delineato dovesse essere rivisto era stato lo stesso premier, Matteo Renzi, ad ammetterlo. Ora si tratta di capire come mixare i vari elementi utili ad agguantare uno scatto ogni tre anni. I tecnici di viale Trastevere ci stanno lavorando per presentare al ministro e al premier gli schemi possibili. L'unico punto che sembra al momento immodificabile è quello finanziario: in prima battuta la coperta dovrà essere la stessa degli attuali scatti di anzianità.
E poi c'è il mega piano assunzionale. Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea è necessario calibrare bene la platea dei destinatari delle 150mila stabilizzazioni: non basta essere iscritti nella GAE per spuntare un contratto a tempo indeterminato, serve che ci sia una reiterazione per almeno tre anni su posti vacanti e disponibili. Ma per mettere a punto il piano c'è un po' di tempo in più rispetto a quello preventivato: il decreto era previsto per gennaio, slitterà dopo le parole di Renzi che, alla giornata conclusiva del Pd sulla Buona scuola, ha annunciato la necessità di una maggiore condivisione della riforma con mille rappresentanti della scuola, appuntamento fissato per il prossimo 22 febbraio, giorno del primo anniversario del governo Renzi. Ma aspettare sino a fine febbraio potrebbe essere proibitivo se l'obiettivo resta quello di fare tutte le immissioni in ruolo a partire dal prossimo primo settembre. «La riforma va a regime dal prossimo anno scolastico», ha confermato ieri la Giannini.
Tanti i consigli che sono giunti da insegnanti, dirigenti e semplici cittadini: l'organico funzionale dovrebbe essere utilizzato anche per il tempo pieno e le compresenze alle elementari e per il recupero dei «debiti» alle superiori. Sull'abilitazione all'insegnamento: il 72% vuole un percorso diverso rafforzando le discipline di base (85%), le lingue e il digitale (89%). Sul nuovo concorso che verrà bandito per reclutare gli insegnanti: più che curriculum, titoli e pubblicazioni dovrebbero «pesare» la capacità di insegnare e la competenza nella materia di cattedra, requisiti non sempre scontati.E si dovrebbe intervenire anche sulle classi di concorso, nell'ottica di aggiornare e accorpare. Quanto alla spinosa questione della valutazione, i più convinti del fatto che debba modificare la retribuzione sembrano essere presidi (87%) e genitori (70%); meno favorevoli i docenti (64%) e gli studenti (56%). Il 90% ritiene comunque che la valutazione dei prof serva a costruire percorsi di miglioramento.
Martina 73- Messaggi : 312
Data d'iscrizione : 15.05.12
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Martini io scriverei a chi ha scritto l'articolo per conoscere se quello che scrive è una sua supposizione o esiste una fonte di questa informazione... se ce l'ha ;-)
viduran- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 12.09.12
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
Ah..beh...però così le cose cambierebbero e di non poco mannaggia...
Praticamente secondo questa giornalista si applicherebbe la sentenza come limite alle assunzioni de La Buona Scuola, del tipo, ora che è l'Europa che c autorizza a dare ruolo solo a coloro con 36 mesi su posto vacante ( e sono pochi) allora cambio le regole del gioco e dico che assumerò solo questi....beh, speriamo questa giornalista fosse sotto l'effetto di qualche sostanza alcolica, se no addio brindisi a fine agosto per molti di noi!!!
Praticamente secondo questa giornalista si applicherebbe la sentenza come limite alle assunzioni de La Buona Scuola, del tipo, ora che è l'Europa che c autorizza a dare ruolo solo a coloro con 36 mesi su posto vacante ( e sono pochi) allora cambio le regole del gioco e dico che assumerò solo questi....beh, speriamo questa giornalista fosse sotto l'effetto di qualche sostanza alcolica, se no addio brindisi a fine agosto per molti di noi!!!
Rapanui- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 11.12.14
Re: Rivista la platea dei 150 mila secondo Italia Oggi di martedì 16 dicembre 2014
E in più
Al MIUR si studia 50% assunzioni Graduatoria istituto e 50% concorso. In GaE se vinci ricorso
di Anselmo Penna
Dopo il piano straordinario di assunzioni, il Ministero starebbe studiando un sistema che riserva a seconda fascia Graduatoria istituto il 50% di assunzioni.
La notizia ci giunge dal ConItp che ci ha inviato un comunicato che resoconta di un incontro con il direttore generale del Ministero dell’istruzione dott. Luciano Chiappetta.
Secondo quanto leggiamo nel comunicato, confermatoci dal Prof Guastaferro Crescenzo (che abbiamo raggiunto per telefono) presente all'incontro , non ci sarebbe alcuna apertura per gli iscritti in seconda fascia delle Graduatorie di istituto per un loro eventuale ingresso nelle Graduatorie ad esaurimento.
Il MIUR è comunque consapevole di poter soccombere nei tribunali, quindi, leggiamo nel comunicato, solo a seguito di "eventuali sentenze positive dei tribunali si potrebbe procedere a tale inserimento".
Per quanto riguarda il futuro sistema di reclutamento, il comunicato sostiene che al MIUR si starebbe studiando un sistema che consentirebbe di assumere il 50% dei docenti dalla seconda fascia delle Graduatorie d'Istituto e il 50% da concorso. Il tutto, ovviamente, dopo l'assunzione di tutti i precari delle Graduatorie ad esaurimento previsto dal piano straordinario contenuto nelle linee guida del Governo "La Buona scuola" e finanziate dalla Legge di stabilità.
Che dite ce la facciamo per settembre oppure noi restiamo a casa e le GI a scuola?
Una soluzione che non farebbe altro se non rigenerare il sistema attuale che prevede la divisione al 50% dei posti disponibili tra Graduatorie ad esaurimento e concorso a cattedra. In pratica si sostituirebbe la GaE con la seconda fascia d'istituto.
Notizia che ci ha lasciati sorpresi, dato che nel testo delle linee guida per la riforma "La Buona scuola" si fa riferimento ad assunzioni solo da concorso e che il concetto è stato ribadito più volte nelle interrogazioni parlamentari che hanno affrontato l'argomento. Lo stesso Sottosegretario Toccafondi ha, recentemente confermato (si tratta di una interrogazione parlamentare) che "a scuola si entra per concorso".
Certo, non sarebbe il primo passo indietro del Governo nei confronti delle linee guida della riforma. Se così fosse gli iscritti delle GI avrebbero motivo di poter sperare.
Che ne dite ce la facciamo per settembre oppure noi restiamo a casa e le GI a scuola?
Al MIUR si studia 50% assunzioni Graduatoria istituto e 50% concorso. In GaE se vinci ricorso
di Anselmo Penna
Dopo il piano straordinario di assunzioni, il Ministero starebbe studiando un sistema che riserva a seconda fascia Graduatoria istituto il 50% di assunzioni.
La notizia ci giunge dal ConItp che ci ha inviato un comunicato che resoconta di un incontro con il direttore generale del Ministero dell’istruzione dott. Luciano Chiappetta.
Secondo quanto leggiamo nel comunicato, confermatoci dal Prof Guastaferro Crescenzo (che abbiamo raggiunto per telefono) presente all'incontro , non ci sarebbe alcuna apertura per gli iscritti in seconda fascia delle Graduatorie di istituto per un loro eventuale ingresso nelle Graduatorie ad esaurimento.
Il MIUR è comunque consapevole di poter soccombere nei tribunali, quindi, leggiamo nel comunicato, solo a seguito di "eventuali sentenze positive dei tribunali si potrebbe procedere a tale inserimento".
Per quanto riguarda il futuro sistema di reclutamento, il comunicato sostiene che al MIUR si starebbe studiando un sistema che consentirebbe di assumere il 50% dei docenti dalla seconda fascia delle Graduatorie d'Istituto e il 50% da concorso. Il tutto, ovviamente, dopo l'assunzione di tutti i precari delle Graduatorie ad esaurimento previsto dal piano straordinario contenuto nelle linee guida del Governo "La Buona scuola" e finanziate dalla Legge di stabilità.
Che dite ce la facciamo per settembre oppure noi restiamo a casa e le GI a scuola?
Una soluzione che non farebbe altro se non rigenerare il sistema attuale che prevede la divisione al 50% dei posti disponibili tra Graduatorie ad esaurimento e concorso a cattedra. In pratica si sostituirebbe la GaE con la seconda fascia d'istituto.
Notizia che ci ha lasciati sorpresi, dato che nel testo delle linee guida per la riforma "La Buona scuola" si fa riferimento ad assunzioni solo da concorso e che il concetto è stato ribadito più volte nelle interrogazioni parlamentari che hanno affrontato l'argomento. Lo stesso Sottosegretario Toccafondi ha, recentemente confermato (si tratta di una interrogazione parlamentare) che "a scuola si entra per concorso".
Certo, non sarebbe il primo passo indietro del Governo nei confronti delle linee guida della riforma. Se così fosse gli iscritti delle GI avrebbero motivo di poter sperare.
Che ne dite ce la facciamo per settembre oppure noi restiamo a casa e le GI a scuola?
Martina 73- Messaggi : 312
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