Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
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Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Scelta da parte di chi? Chi dovrebbe scegliere i docenti migliori?
marcob- Messaggi : 1629
Data d'iscrizione : 12.08.11
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
. Nemmeno il peggiore insegnante al mondo può rubarti il futuro. Il dramma vero è che spesso gli studenti si rubano il futuro da soli; ancor più frequentemente glielo rubano i genitori con una pessima educazione.
chicca70- Messaggi : 3610
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Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
topis ha scritto:chicca70 ha scritto:. Nemmeno il peggiore insegnante al mondo può rubarti il futuro. Il dramma vero è che spesso gli studenti si rubano il futuro da soli; ancor più frequentemente glielo rubano i genitori con una pessima educazione.
Dici...? Per me invece la funzione del docente e la sua influenza sui ragazzi è fondamentale. ...un docente fannullone fa danno due volte...uno: per la mancanza della propria funzione...due : per l 'esempio che dà
pensa te che danni fa una marea di genitori...
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
mirco81 ha scritto:eh certo ora tiriamo fuori il ben dei ragazzi , come al solito! ma come siamo ben pensanti!! ma che brave persone!!
per mascherare cinismo , cattiveria, odio!
per contrastare eventuali fannulloni , non bastano pesanti sanzioni economiche, sopsensioni temporanee dal servizio... non basta spostare l' eventuale capro espiatorio in altre mansioni della pubblica amministrazione e declassarlo... diminuirgli lo stipendio etc etc...
no bisogna rovinarlo ! è lui la causa di tutti i mali ! magari era solo una persona che aveva dei problemi temporanei.... poteva essere recuperato e indotto a migliorarsi invce no bisogna finirlo , distruggerlo e spingerlo al suicidio...
ma davvero! che brave persone!
sono queste brave persone che faranno il bene dei nostri ragazzi!! certo....
La metastasi è già partita e ha raggiunto da tempo la generazione dei docenti. La partita non si svolge, purtroppo, solo sul piano politico. E' dura migliorare una scuola dove gli adulti non hanno nulla da insegnare agli alunni, se non essere più stronzi.
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
L'esempio di un docente o di venti docenti non conta un decimo rispetto all' importanza del' esempio dato dai genitori e dal gruppo di coetanei. Quando un bambino arriva all'età scolare ha già ricevuto un imprinting decisivo. Ovviamente è preferibile che gli insegnanti svolgano il loro lavoro con onestà e correttezza ma, qualora talvolta ciò non accadesse, ciò non significherebbe distruzione del futuro degli alunni. Credo che occorra mantenere un certo realismo e non sopravvalutare il proprio ruolo. Tutti noi abbiamo avuto insegnanti migliori ed insegnanti meno preparati ma questo non ci ha cambiato la vita. Per quanto mi riguarda, io sono appassionata di storia dell' arte benché la mia insegnante fosse palesemente alcolizzata e spesso assente, incapace di spiegare. Come lo spieghi?
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
[quote="topis"]la cosa ti fa onore chicca...davvero...ma bisogna aiutare quelli che non hanno la costanza e la personalità che hai avuto tu...cosa è la scuola se non un supporto? non conoscete proprio nessuno che, con un insegnante diverso, avrebbe dato una impronta più positiva alla propria vita?
Scusa, ma di quali chance parli? I modelli educativi di riferimento sono:
1) i coetanei
2) i genitori
3) i media
4) la scuola
5) il sistema politico ed economico
In gran parte tutto questo non può essere "rimpiazzato". Anche se rimpiazzi un solo insegnante, dico uno, perché pensare che l'intero insieme degli insegnanti che gravita intorno a quell'alunno "sfortunato" sia da rimpiazzare è una cazzata demagogica. Quante chance offri in più a quell'alunno
"sfortunato"? una su mille mila milioni?
E sarei curioso di sapere cosa intendi per "chance". Renderlo una persona migliore nell'animo? Oppure aumentare le prospettive economiche nel suo futuro? Prova a dirlo a tutti quei laureati che vanno a servire in pizzeria perché non hanno sbocco. Prova a dirlo a tutti quei "cervelli" che sono costretti ad andare all'estero per combinare qualcosa. Prova a dirlo a quelle mamme che spingono le figlie a fare le selezioni per veline. Prova a dirlo a dirlo a tutti quelli che cercano di crearselo un lavoro e si ritrovano a scontrarsi con debiti e studi di settore. Prova a dirlo a tutti quei ragazzi che vedono quotidianamente con i loro occhi come il furto, la corruzione, la frode, l'inganno paghino molto più dell'impegno, dell'onesta, del duro lavoro.
Ma tu pensi davvero che sostituire un "fannullone" o un "incapace" dia una possibilità in più? Se poi parliamo di principi, ovvero di aria fritta, allora d'accordo, ma smettiamola di prendere in giro: siamo tutti laureati in fuffologia applicata, a cazzate ci difendiamo tutti benissimo.
per la questione genitori...d'accordo con te e gian....ma considerate che i genitori non è, purtroppo, possibile rimpiazzarli...i docenti sarà possibile...almeno l'alunno così sfortunato avrà una chance...
Scusa, ma di quali chance parli? I modelli educativi di riferimento sono:
1) i coetanei
2) i genitori
3) i media
4) la scuola
5) il sistema politico ed economico
In gran parte tutto questo non può essere "rimpiazzato". Anche se rimpiazzi un solo insegnante, dico uno, perché pensare che l'intero insieme degli insegnanti che gravita intorno a quell'alunno "sfortunato" sia da rimpiazzare è una cazzata demagogica. Quante chance offri in più a quell'alunno
"sfortunato"? una su mille mila milioni?
E sarei curioso di sapere cosa intendi per "chance". Renderlo una persona migliore nell'animo? Oppure aumentare le prospettive economiche nel suo futuro? Prova a dirlo a tutti quei laureati che vanno a servire in pizzeria perché non hanno sbocco. Prova a dirlo a tutti quei "cervelli" che sono costretti ad andare all'estero per combinare qualcosa. Prova a dirlo a quelle mamme che spingono le figlie a fare le selezioni per veline. Prova a dirlo a dirlo a tutti quelli che cercano di crearselo un lavoro e si ritrovano a scontrarsi con debiti e studi di settore. Prova a dirlo a tutti quei ragazzi che vedono quotidianamente con i loro occhi come il furto, la corruzione, la frode, l'inganno paghino molto più dell'impegno, dell'onesta, del duro lavoro.
Ma tu pensi davvero che sostituire un "fannullone" o un "incapace" dia una possibilità in più? Se poi parliamo di principi, ovvero di aria fritta, allora d'accordo, ma smettiamola di prendere in giro: siamo tutti laureati in fuffologia applicata, a cazzate ci difendiamo tutti benissimo.
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Non so, ho la sensazione, topis, che tu sia un aspirante docente con poca o pochissima esperienza di adolescenti. La scuola rappresenta una minima parte nella formazione dei giovani come qualsiasi insegnante di scuola superiore (di primo e di secondo grado) può constatare, se ha la lucidità per farlo. Se poi uno ha una visione mistica dell' insegnamento ciò rappresenta un problema, a lungo andare, per lui stesso e per i suoi studenti. E comunque, quei pochi mistici non possono pretendere di licenziare tutti gli altri. Vivere nella realtà!!!
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Facendo l'insegnante di sostegno, ho avuto forse modo più di altri di osservare le dinamiche educative delle classi in cui ho lavorato. Ho anche avuto modo di verificare che alcuni metodi didattici e relazionali, che la nuova pedagogia porrebbe ai margini, in realtà producono talora risultati migliori dei metodi che ci insegnano nei corsi di didattica e pedagogia. Ho visto insegnanti assenteisti e insegnanti che non lo sono, insegnanti dal pugno di ferro e insegnanti flessibili. Ho visto insegnanti chiari e pazienti e insegnanti frettolosi, che danno tutto per scontato...
Francamente, però, le variabili di contesto hanno una tale rilevanza nel determinare il funzionamento delle classi, che non saprei proprio come potrebbe essere possibile individuare il "logaritmo" ideale dell'insegnante "meritevole". Né credo che altri siano in grado di poter effettivamente valutare quanto l'azione di un singolo possa influenzare in senso negativo o positivo l'andamento di un gruppo-classe.
Anche l'assenteismo è un fenomeno di difficile valutazione. Difatti se fare tante assenze è un fenomeno legato allo stato di salute della persona, è vero che non necessariamente chi per vari motivi si assenta di più sia effettivamente l'insegnante peggiore...
Il problema di fondo dell'introdurre criteri meritocratici per gli insegnanti a scuola è che, secondo me, si rischia di sbagliare alla grande a chi affidare i meriti e a chi i demeriti. Questo perché dall'esterno si vede solo ciò che si vuole vedere...
Per fare un esempio (un po' stiracchiato) cito il caso dell'insegnante "simpaticone": è quell'insegnante apprezzato dai genitori perché magari dà voti altri, ai colloqui dice solo bene dei ragazzi, lascia correre sulle "imprecisioni" nel metodo di studio e di lavoro, perché magari lui stesso non è stato un eccellente studente ai suoi tempi ed è un perenne disorganizzato...
Qualcuno andrà forse a lamentarsi di lui? No, di solito di questi insegnanti non si lamenta nessuno, anche se per i colleghi alcuni atteggiamenti di "lassismo" possono rappresentare un vero problema.
D'altro canto le lamentele possono invece riversarsi sul pignolo, che pretende lavoro e studio costanti e che tende a non lasciar correre sulle "imprecisioni", nel tentativo di "formare" gli studenti allo studio rigoroso...
Quale di questi due "tipi" di insegnanti (magari compresenti nella stessa classe) avrà avuto un'influenza migliore sul livello dell'apprendimento degli studenti? Magari il fatto stesso che uno abbia svolto il ruolo di "cattivo" e l'altro di "buono" ha scombussolato la classe, ma magari invece per alcuni ha rappresentato uno stimolo...
Ognuno potrebbe trovare buoni motivi per difendere l'operato dell'uno piuttosto che dell'altro, ma ciò che farà la differenza sarà per me più la composizione "casuale" della classe, con i suoi bisogni. In certi contesti uno funzionerà meglio dell'altro e magari proprio il connubio tra due personalità e modi di essere e lavorare differenti avrà aperto più possibilità...
Valutare dall'esterno, secondo criteri precostituiti, chi sia il "meritevole", lo ritengo rischioso.
La verità è che, secondo me, si può egualmente funzionare bene pur avendo personalità, riferimenti e metodologie di lavoro completamente diverse. E pur rispondendo a modelli di comportamento auspicabili, come controparte, si potrebbe non funzionare...
Ciò che io temo è che si voglia "incanalare", a dispetto dell'elogio verso la sperimentazione e le buone pratiche, verso un operare uniforme, che non tenga veramente conto delle propensioni di ognuno. Nonostante si parli tanto di sistema flessibile, ho paura che a livello effettuale si voglia creare una struttura aziendalistica interna con un vertice non elettivo che prenda le decisioni per tutti, che valuti e che di conseguenza vada ad elargire premi e punizioni. Ma chi ci può rassicurare sul fatto che il valutatore sappia usare il potere, che gli verrebbe a quel punto conferito, per produrre un reale miglioramento della comunità scolastica? Chi controlla il valutatore? Anche dietro un apparente rigore formale possono nascondersi insidie e giochi di potere tesi a eliminare lo scomodo di turno e a favorire chi invece asseconda chi comanda.
Il fatto "grave" della licenziabilità può insomma essere usato come "spauracchio" per ottenere consenso incondizionato da parte dei vertici. Non è detto che serva effettivamente a eliminare il palese lavativo che, bisogna dire, non è figura poi così frequente all'interno della scuola, ne così facilmente riconoscibile come si dice...
Francamente, però, le variabili di contesto hanno una tale rilevanza nel determinare il funzionamento delle classi, che non saprei proprio come potrebbe essere possibile individuare il "logaritmo" ideale dell'insegnante "meritevole". Né credo che altri siano in grado di poter effettivamente valutare quanto l'azione di un singolo possa influenzare in senso negativo o positivo l'andamento di un gruppo-classe.
Anche l'assenteismo è un fenomeno di difficile valutazione. Difatti se fare tante assenze è un fenomeno legato allo stato di salute della persona, è vero che non necessariamente chi per vari motivi si assenta di più sia effettivamente l'insegnante peggiore...
Il problema di fondo dell'introdurre criteri meritocratici per gli insegnanti a scuola è che, secondo me, si rischia di sbagliare alla grande a chi affidare i meriti e a chi i demeriti. Questo perché dall'esterno si vede solo ciò che si vuole vedere...
Per fare un esempio (un po' stiracchiato) cito il caso dell'insegnante "simpaticone": è quell'insegnante apprezzato dai genitori perché magari dà voti altri, ai colloqui dice solo bene dei ragazzi, lascia correre sulle "imprecisioni" nel metodo di studio e di lavoro, perché magari lui stesso non è stato un eccellente studente ai suoi tempi ed è un perenne disorganizzato...
Qualcuno andrà forse a lamentarsi di lui? No, di solito di questi insegnanti non si lamenta nessuno, anche se per i colleghi alcuni atteggiamenti di "lassismo" possono rappresentare un vero problema.
D'altro canto le lamentele possono invece riversarsi sul pignolo, che pretende lavoro e studio costanti e che tende a non lasciar correre sulle "imprecisioni", nel tentativo di "formare" gli studenti allo studio rigoroso...
Quale di questi due "tipi" di insegnanti (magari compresenti nella stessa classe) avrà avuto un'influenza migliore sul livello dell'apprendimento degli studenti? Magari il fatto stesso che uno abbia svolto il ruolo di "cattivo" e l'altro di "buono" ha scombussolato la classe, ma magari invece per alcuni ha rappresentato uno stimolo...
Ognuno potrebbe trovare buoni motivi per difendere l'operato dell'uno piuttosto che dell'altro, ma ciò che farà la differenza sarà per me più la composizione "casuale" della classe, con i suoi bisogni. In certi contesti uno funzionerà meglio dell'altro e magari proprio il connubio tra due personalità e modi di essere e lavorare differenti avrà aperto più possibilità...
Valutare dall'esterno, secondo criteri precostituiti, chi sia il "meritevole", lo ritengo rischioso.
La verità è che, secondo me, si può egualmente funzionare bene pur avendo personalità, riferimenti e metodologie di lavoro completamente diverse. E pur rispondendo a modelli di comportamento auspicabili, come controparte, si potrebbe non funzionare...
Ciò che io temo è che si voglia "incanalare", a dispetto dell'elogio verso la sperimentazione e le buone pratiche, verso un operare uniforme, che non tenga veramente conto delle propensioni di ognuno. Nonostante si parli tanto di sistema flessibile, ho paura che a livello effettuale si voglia creare una struttura aziendalistica interna con un vertice non elettivo che prenda le decisioni per tutti, che valuti e che di conseguenza vada ad elargire premi e punizioni. Ma chi ci può rassicurare sul fatto che il valutatore sappia usare il potere, che gli verrebbe a quel punto conferito, per produrre un reale miglioramento della comunità scolastica? Chi controlla il valutatore? Anche dietro un apparente rigore formale possono nascondersi insidie e giochi di potere tesi a eliminare lo scomodo di turno e a favorire chi invece asseconda chi comanda.
Il fatto "grave" della licenziabilità può insomma essere usato come "spauracchio" per ottenere consenso incondizionato da parte dei vertici. Non è detto che serva effettivamente a eliminare il palese lavativo che, bisogna dire, non è figura poi così frequente all'interno della scuola, ne così facilmente riconoscibile come si dice...
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Pienamente d'accordo, hai inquadrato perfettamente la complessità del contesto e le troppe variabili "pazze" in gioco
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
da quello che ho capito è un genitore.chicca70 ha scritto:Non so, ho la sensazione, topis, che tu sia un aspirante docente con poca o pochissima esperienza di adolescenti.
Magari un sockpuppet di Ire :-D
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
topis ha scritto:gian ha scritto:
Ma tu pensi davvero che sostituire un "fannullone" o un "incapace" dia una possibilità in più?
si.
Il mondo è bello perché è vario nelle idee.
Anch'io in effetti penso che prima o poi la tecnologia porterà alla realizzazione dei freni a induzione spazio-temporale, cosa che eliminerà del tutto gli incidenti stradali e permetterà di mandare in museo la cintura di sicurezza, l'airbag, l'ABS e l'assicurazione RCA
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Essendo una parte minima va considerata come tale. Davvero viene il dubbio anche a me che tu non sia affatto un insegnante, dal momento che non hai minimamente il polso della situazione reale.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
La mia ipotesi è che con i tuoi voli pindarici trolli alla grande.
Conosci un fannullone? Denuncialo.
Se invece cazzeggi sul filo del principio spalando letame genericamente su un'intera categoria sei solo chiacchiere e distintivo ;-)
Conosci un fannullone? Denuncialo.
Se invece cazzeggi sul filo del principio spalando letame genericamente su un'intera categoria sei solo chiacchiere e distintivo ;-)
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Sì, va be' facciamone una questione di percezioni e chiudiamola qui. Io non voglio capirti esattamente come tu non vuoi capirmi.
Ospite- Ospite
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
Si, chiudetela, che è meglio.
giulianova- Messaggi : 1341
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: Auguri anche a Renzi che ci vuole licenziare
topis ha scritto:http://www.orizzontescuola.it/news/ocse-allitalia-dirigenti-devono-poter-licenziare-docenti-differenziare-stipendi-base-al-merito
giusto per dirne un'altra, eh
http://www.repubblica.it/economia/2012/09/11/news/ocse_italia_fanalino_di_coda_negli_investimenti_per_la_scuola-42329650/
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