Presumibile data test

Promemoria primo messaggio :

A Giovanna, Giulia o chiunque altro: se il bando vedrà la sua luce in primavera, quando ipoteticamente potrebbe essere effettuato il test preselettivo?
Grazie in anticipo

La scuola si riempirà di DS 30enni. Chissà se è un bene o un male.

giulia boffa ha scritto:in anno di prova non si può partecipare

molti credono di sì, ma ci vuole prima il decreto di ruolo

Non ho capito, Giulia. Cosa vuol dire che ci vuole il decreto di ruolo? Ricordo una precedente risposta di Lalla in cui si affermava che il concorso era aperto anche a chi era in anno di prova. Puoi essere più specifica?

Tra parentesi, io ero rimasta al principio per cui per la conferma in ruolo non è più necessario nessun decreto, si può inserirla direttamente nel contesto della relazione riguardante il periodo di prova.

giulia boffa ha scritto:in anno di prova non si può partecipare

molti credono di sì, ma ci vuole prima il decreto di ruolo

Mi riferisco alla risposta di Lalla contenuta in questa pagina:

domanda dell'utente pulcino bagnato: "Approfitto per un'altra domanda (ma non so se sia per ora possibile avere una risposta): chi è in ruolo ma in anno di prova secondo voi potrà partecipare?"

risposta di Lalla: "sì, se raggiunge il requisito dei 5 anni alle condizioni indicate nel bando ".

gugu ha scritto:La scuola si riempirà di DS 30enni. Chissà se è un bene o un male.

DS 30enni presuppongono insegnanti di ruolo 30enni. Ce ne sono davvero così tanti in Italia?
In ogni caso, non credo che l'età sia una valida discriminante per definire la capacità e la qualità di un DS, né in positivo né in negativo.

Probabilmente Lalla faceva riferimento al requisito (preliminare ed indispensabile) dei cinque anni di servizio per coloro i quali stanno effettuando l'anno di prova, ma essendo già di ruolo.

Mi spiego meglio:
chi effettua un passaggio di ruolo deve fare un minimo di 180 gg di insegnamento effettivo, affinchè l'anno di prova sia valido.

Cosa diversa per chi viene immesso in ruolo: si deve fare l'anno di formazione, da non confondere, dunque, con quello di prova.

Attendo comunque conferma di ciò......

foreveryoung ha scritto:Probabilmente Lalla faceva riferimento al requisito (preliminare ed indispensabile) dei cinque anni di servizio per coloro i quali stanno effettuando l'anno di prova, ma essendo già di ruolo.

Mi spiego meglio:
chi effettua un passaggio di ruolo deve fare un minimo di 180 gg di insegnamento effettivo, affinchè l'anno di prova sia valido.

Cosa diversa per chi viene immesso in ruolo: si deve fare l'anno di formazione, da non confondere, dunque, con quello di prova.

Attendo comunque conferma di ciò......

Non trovo elementi per convalidare questa interpretazione, né nella risposta di Lalla, né in qualsivoglia normativa specifica. Attendo dunque anch'io qualche delucidazione in merito, possibilmente con riferimenti normativi precisi. Dover rimandare tutto all'anno prossimo, dopo aver studiato diversi mesi (contando anche sulle informazioni fornite da OS e dai moderatori di questo stesso forum) sarebbe piuttosto seccante.

T0ta|rec ha scritto:

giulia boffa ha scritto:in anno di prova non si può partecipare

molti credono di sì, ma ci vuole prima il decreto di ruolo

Mi riferisco alla risposta di Lalla contenuta in questa pagina:

domanda dell'utente pulcino bagnato: "Approfitto per un'altra domanda (ma non so se sia per ora possibile avere una risposta): chi è in ruolo ma in anno di prova secondo voi potrà partecipare?"

risposta di Lalla: "sì, se raggiunge il requisito dei 5 anni alle condizioni indicate nel bando ".

se non sei di ruolo non si può partecipare, e si è di ruolo solo con il decreto infatti il contratto va perfezionato

non credo proprio che il bando dirà mai che chi non ha completato l'anno di prova/formazione può partecipare: se non si super l'anno di prova altro che ds, devi prima superarlo per fare il docente e poi caso mai il ds, non credi? se il miur avesse voluto precari avrebbe aperto anche a loro, ma non lo ha fatto, per cui si deve essere di ruolo con tutti i crismi a mio avviso, è una cosa ovvia; senza anno di prova non puoi chedere passaggio di ruolo, ancor meno chiedere di fare il ds e non credo che vogliano abolire l'anno di prova/formazione, annzi per i 150.000 lo vogliono anche più duro, dubito che avranno il tempo di andare a roma a fare il concorso per ds mentre devono sostenere un anno di prova piuttosto duretto, a quanto hanno proposto

non capisco però quest'ansia di fare il concorso; la scuola di Pubblica Amministrazione ne farà uno all'anno

tra l'altro non sappiamo cosa sarà valutato riguardo ai titoli di servizio, il corso non sarà dei più semplici, quindi non credo che avremo molti ds trentenni, a parte il fatto cher non ci saranno neanche molti docenti di ruolo trentenni: bisognerebbe aver concluso la SISS nel 2007 subito dopo la laurea e aver avuto la fortuna di entrare nelle Gae poco prima che chiudessero; chi ha avuto questa fortuna? Non credo siano tantissimi, rispetto a quanti sono in Gae da 15 anni

E chi già lo ha superato un anno di prova nel proprio grado, mi riferisco a me che ho avuto l'immissione in ruolo nel 2012 e ho superato l'anno di prova, e poi ha fatto il passaggio di ruolo ed è nel suo secondo anno di prova (per le superiori nella fattispecie), neanche può parteciparvi? Quante prove bisogna superare? Mi sembra assurdo

T0ta|rec ha scritto:

foreveryoung ha scritto:Probabilmente Lalla faceva riferimento al requisito (preliminare ed indispensabile) dei cinque anni di servizio per coloro i quali stanno effettuando l'anno di prova, ma essendo già di ruolo.

Mi spiego meglio:
chi effettua un passaggio di ruolo deve fare un minimo di 180 gg di insegnamento effettivo, affinchè l'anno di prova sia valido.

Cosa diversa per chi viene immesso in ruolo: si deve fare l'anno di formazione, da non confondere, dunque, con quello di prova.

Attendo comunque conferma di ciò......

Non trovo elementi per convalidare questa interpretazione, né nella risposta di Lalla, né in qualsivoglia normativa specifica. Attendo dunque anch'io qualche delucidazione in merito, possibilmente con riferimenti normativi precisi. Dover rimandare tutto all'anno prossimo, dopo aver studiato diversi mesi (contando anche sulle informazioni fornite da OS e dai moderatori di questo stesso forum) sarebbe piuttosto seccante.

mi scuso se la mia risposta potrebbe averti fornito delle indicazioni errate. forse andava contestualizzata meglio.

in ogni caso le risposte fornite sul forum non hanno carattere istituzionale, non siamo il Ministero.

è chiaro inoltre che senza bando le risposte fornite sono suscettibili di non essere precise. la sicurezza la diamo solo quando forniamo il riferimento normativo.

io continuo ad essere fiduciosa sulla partecipazione del docente di ruolo in anno di prova, o perlomeno voglio sperare che il Ministero voglia preservarsi almeno da questo ricorso. Se il precario è riuscito nell'intento credo infatti che al docente in anno di prova dovrebbe essere data la possibilità di partecipare. che poi non superi l'anno di prova potrebbe essere solo un suo problema.

in ogni caso dobbiamo attendere il bando e possibilmente le FAQ, dal momento che dubito anche io come giulia che tale particolarità potrà essere inserita nel bando.

T0ta|rec ha scritto:

gugu ha scritto:La scuola si riempirà di DS 30enni. Chissà se è un bene o un male.

DS 30enni presuppongono insegnanti di ruolo 30enni. Ce ne sono davvero così tanti in Italia?
In ogni caso, non credo che l'età sia una valida discriminante per definire la capacità e la qualità di un DS, né in positivo né in negativo.

Dal prossimo anno ce n saranno tantissimi.

jeppo16 ha scritto:chi dice che non c'è la preselettiva??

scusa, volevo dire che non ci sara la pubblicazione della batteria per la preselettiva e, di conseguenza, non avranno bisogno di darci un mese per studiare la batteria stessa

T0ta|rec ha scritto:Tra parentesi, io ero rimasta al principio per cui per la conferma in ruolo non è più necessario nessun decreto, si può inserirla direttamente nel contesto della relazione riguardante il periodo di prova.  

il decreto di ruolo esiste, eccome

va redatto dalla scuola e vidimato dal ds

non va più mandato alla ragioneria e resta agli atti della scuola, ma va allegato alla ricostruzione di carriera

quindi solo con quello sei di ruolo a tutti gli effetti

Grazie mille a Giulia e Lalla per le risposte. Prendo atto della vostra parziale divergenza di prospettive e attendo anch'io, a questo punto, il bando del concorso per sapere chi potrà partecipare. Devo dire che mi auguro anch'io, come Lalla, che ai docenti in anno di prova sia consentito candidarsi, visto che già l'anno scorso, grazie ai ricorsi, vi sono stati docenti precari che, senza essere mai diventati di ruolo, hanno potuto partecipare al concorso, vincerlo e diventare DS. Oltretutto, dato che la probabile data delle preselettive è il prossimo luglio, mi sentirei davvero beffata se non potessi partecipare pur avendo già discusso la tesina e completato il periodo di prova. Nel frattempo continuerò a studiare. La possibilità di un concorso per DS con cadenza annuale, allo stato attuale delle cose, mi sembra più una buona intenzione del governo che una prospettiva su cui fare affidamento.

Magilla76 ha scritto:E chi già lo ha superato un anno di prova nel proprio grado, mi riferisco a me che ho avuto l'immissione in ruolo nel 2012 e ho superato l'anno di prova, e poi ha fatto il passaggio di ruolo ed è nel suo secondo anno di prova (per le superiori nella fattispecie), neanche può parteciparvi? Quante prove bisogna superare? Mi sembra assurdo

Se proprio volessimo fare il pelo alle informazioni fornite dal MIUR ai sindacati a fine dicembre, in esse troviamo scritto soltanto:
"Potranno accedere alle prove concorsuali i docenti con almeno cinque anni di servizio, anche pre-ruolo."

Non viene neppure specificato che per accedere al concorso si debba necessariamente essere di ruolo: si dice solo che bisogna avere alle spalle almeno cinque anni di insegnamento. Ciò sarebbe coerente con l'intento del MIUR di evitare ricorsi, intento che non si vede per quale motivo dovrebbe essere perseguito solo a metà.

Sarebbe anche coerente con la decisione di non prevedere nella preselettiva una soglia minima di sbarramento (come le 80 risposte esatte su 100 della scorsa edizione), raggiunta la quale chiunque può essere ammesso alla procedura, ma solo un numero fisso di candidati, pari al triplo dei posti disponibili, da ammettere sulla base di una graduatoria compilata sui risultati della preselettiva. In questo modo non si rischia che, al previsto moltiplicarsi delle domande di partecipazione, corrisponda una moltiplicazione del numero degli ammessi, e quindi di quello dei funzionari da assegnare al concorso e dei loro carichi di lavoro: quale che sia il numero di candidati alla preselettiva e quali che siano i loro punteggi, gli ammessi al concorso vero e proprio saranno sempre lo stesso numero.

In ogni caso è meglio non elucubrare troppo e aspettare il bando.

interessante sarà anche vedere quale sarà la tabella di valutazione dei titoli

se ad esempio ad un servizio di collaboratore e vicepreside sarà data una particolare importanza in termini di punteggio

in quel caso ruolo o preruolo, sarà difficilissimo superare il concorso

la scuola superiore della PA porta come dicitura al sito: Formazione di eccellenza per i Dirigenti e i Funzionari della PA
http://portale.sspa.it/index.php?mod=home

e scusate se è poco

secondo me il MIUR potrà avere voce in capitolo fino ad un certo punto su quanto la Scuola Superiore richiederà come requisiti

vedremo

giulia boffa ha scritto:interessante sarà anche vedere quale sarà la tabella di valutazione dei titoli

se ad esempio ad un servizi di collaboratore e vicepreside sarà data una particolare importanza in termini di punteggio

in quel caso ruolo o preruolo, sarà difficilissimo superare il concorso

la scuola superiore della PA porta come dicitura al sito: Formazione di eccellenza per i Dirigenti e i Funzionari della PA
http://portale.sspa.it/index.php?mod=home

e scusate se è poco

secondo me il MIUR potrà avere voce in capitolo fino ad un certo punto su quanto la Scuola Superiore richiederà come requisiti

vedremo

Come venivano valutati servizio di collaboratore e vicepreside allo scorso concorso? Me lo chiedo perché la nuova dirigente della mia ex scuola, vincitrice di quest'ultimo concorso, non aveva mai svolto mansioni di collaboratrice nè di vicepreside, fiduciaria o altro

non è tanto quello che richiedeva prima, ma quesllo che richiederà adesso ed il fatto che non è il MIUR a seguire la cosa, ma un organismo come la Scuola Superiore della PA

Il  MIUR ha chiarito che il concorso prevede una prova preselettiva, due prove scritte, una prova orale e un successivo corso-concorso della durata di sei mesi con formazione in aula e tirocinio] [b]prova scritta intermedia e prova orale finale. Al concorso potranno partecipare i docenti di ruolo con almeno 5 anni di servizio complessivo (compreso anche il servizio  preruolo) alla data del bando.

le prove si faranno di sicuro a Roma a tue spese http://www.orizzontescuola.it/news/concorso-dirigenti-scolastici-cosa-consisteranno-prove

che cosa richiederà per preparare i futuri ds all'eccellenza? questa è la domanda; non stento a credere che nella valutazione dei titoli si possa dare un peso notevole all'esperienza come collaboratore o vicario

intanto si dice che "I titoli saranno valutati soltanto a coloro che avranno superato la fase concorsuale e saranno così distribuiti: metà titoli culturali e metà di servizio, per un massimo di 20 punti." se 5 verranno dati solo se sei stato vicario sei bello che fritto

l'iter mi sembra raddoppiato: cioè quello che bastava prima ora serve solo per essere ammessi al corso...

giulia boffa ha scritto:intanto si dice che "I titoli saranno valutati soltanto a coloro che avranno superato la fase concorsuale e saranno così distribuiti: metà titoli culturali e metà di servizio, per un massimo di 20 punti." se 5 verranno dati solo se sei stato vicario sei bello che fritto

Tanto per la cronaca: gran parte dei collaboratori & vicepresidi che ho avuto modo di conoscere negli scorsi anni ha partecipato all'ultimo concorso per DS. La maggior parte di loro non ha neppure superato la preselettiva. Altri - come la vicaria della scuola in cui insegno attualmente - supererebbero con relativa facilità la preselettiva, ma non gli scritti, non essendo in grado di redigere dieci righe senza commettere dodici errori di ortografia o sintassi. La valutazione dei titoli è comunque una tappa di arrivo e non tutti possiedono i calzari adatti per avventurarsi incolumi lungo questa via pellegrina.

giulia boffa ha scritto:

T0ta|rec ha scritto:Tra parentesi, io ero rimasta al principio per cui per la conferma in ruolo non è più necessario nessun decreto, si può inserirla direttamente nel contesto della relazione riguardante il periodo di prova.  

il decreto di ruolo esiste, eccome

va redatto dalla scuola e vidimato dal ds

non va più mandato alla ragioneria e resta agli atti della scuola, ma va allegato alla ricostruzione di carriera

quindi solo con quello sei di ruolo a tutti gli effetti

completamente d'accordo. Aggiungo che sul contratto a tempo indeterminato è chiaramente scritto che "il docente è assunto in prova ed il periodo di prova ha la durata di un anno scolastico". Soltanto il primo settembre dell'anno successivo si è considerati a tutti gli effetti "Docente T.I."

jeppo16 ha scritto:
completamente d'accordo. Aggiungo che sul contratto a tempo indeterminato è chiaramente scritto che "il docente è assunto in prova ed il periodo di prova ha la durata di un anno scolastico".

Nessuno mette ovviamente in dubbio che un docente in prova sia in prova. Il problema qui è se lo status giuridico del docente in prova sia equiparabile a quello del docente di ruolo anche ai fini della partecipazione a pubblici concorsi, così come lo è sotto ogni altro aspetto. I sindacati sembrano ritenere di sì:

"Il docente durante il periodo di prova va considerato “in ruolo” a tutti gli effetti (retribuzione, permessi, ecc.)."

Certo, mi sentirei più tranquilla se riuscissi a trovare riferimenti normativi precisi, che per adesso non vedo.

retribuzione e permessi riguarda il contratto economico, infatti il soklo giuridico non ti garantisci questo benefici

è lo status giuridico che va perfezionato, finché non completi lìiter se in debito con l'ammonistrazione, non sei in regola: quello che serve è la regola per poter proseguire nei diritti del ruolo, come quello ad esempio di chiedere un passaggio

a che pro fare un anno di prova se non serve a nulla? a che prova decretare il ruolo se si è già di ruolo?

tanto vale togliere la prova, ma non mi pare che si vada verso questa direzione, anzi

se non sono docente a tutti gli effetti, non possono essere ds, a meno fino ad ora

al concorso partecipano i docenti di ruolo a tutti gli effetti giuridici ed economici, fino a prova contraria

i 5 anni di preruolo non dicono il contrario, sempre di ruolo devi essere, a tutti gli effetti

giulia boffa ha scritto:a che pro fare un anno di prova se non serve a nulla? a che prova decretare il ruolo se si è già di ruolo?

Che io sappia, l'eventuale mancato superamento dell'anno di prova comporta la risoluzione del contratto di lavoro. Il contratto, però, fino al sopraggiungere di tale condizione risolutiva (espressa), è pienamente perfezionato e produce in toto i suoi effetti; tant'è vero che in tutti i documenti di carattere economico, fiscale, ecc. chi è in anno di prova viene considerato ad ogni effetto lavoratore a tempo indeterminato. Non si capisce dunque perché si dovrebbe essere discriminati, rispetto ai docenti che hanno già superato l'anno di prova, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici - sussistendo la piena parificazione sotto ogni altro aspetto - ove la condizione risolutiva non si sia ancora verificata.  

giulia boffa ha scritto:se non sono docente a tutti gli effetti, non possono essere ds, a meno fino ad ora

La sentenza del Consiglio di Stato sez. VI del 18 settembre 2014 - che il MIUR sembra aver tutta l'intenzione di recepire, visto che in virtù di essa ha eliminato il principio dei cinque anni di ruolo per la partecipazione al concorso - stabilisce con molta chiarezza, nella sua motivazione, che la carriera di docente e quella di DS sono due cose del tutto separate e che non è possibile considerare la professione di DS come una progressione verticale della carriera di docente. Cito dalla motivazione della sentenza:
“La carriera di dirigente scolastico nelle istituzioni scolastiche ed educative statali è una carriera dirigenziale (come si ricava dalle disposizioni dell’art. 28 del d.lgs. n. 165 del 2001, non per nulla inserite nella sezione dedicata all’accesso alla dirigenza), che non può essere considerata una progressione verticale rispetto alla carriera del personale scolastico ed educativo, trattandosi di un ruolo diverso cui si accede mediante un diverso concorso pubblico.[...].
Come ho già scritto altrove, mi pare che il MIUR non contesti tale interpretazione, non parlando neppure, nell'informativa data ai sindacati, della necessità di essere "di ruolo" per poter partecipare al concorso.

ma intanto non ha aperto il concorso ai precari... e finché sei in prova puoi essere licenziato

onde per cui devi superare la prova per essere di ruolo a tutti gli effetti, avendo evitato la risoluzione del rapporto, perfezionandolo con il decreto d ruolo

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