Collaborazione con un Dizionario: debbo chiedere l'autorizzazione?

Promemoria primo messaggio :

Sono una docente di ruolo con regime di part time di 10 ore su 18. Mi è stata proposta la collaborazione retribuita alla redazione di una voce di un Dizionario. C'è qualche incompatibilità? Debbo chiedere il permesso al dirigente?

Grazie!

Quali le sanzioni se per caso non si avesse richiesto l' autoeizzazione???

SOEMIA ha scritto:Quali le sanzioni se per caso non si avesse richiesto l' autoeizzazione???

Svolgere un secondo lavoro senza la prescritta autorizzazione comporta la risoluzione del contratto.
Senza contare che, dichiarando sotto la propria responsabilità che non sussistono incompatibilità, si autocertifica il falso...

Ma i lavori a prestazione occasionale?

Ho visto solo ora questo thread, e mi inserisco perché mi interessa: sono un precario, in II GI (neppure in GE), ed ho sempre chiesto, a inizio anno, l’autorizzazione per svolgere la libera professione di ingegnere.
L’anno scorso ho iniziato la collaborazione con una casa editrice, per la revisione di un libro di testo utilizzato da anni: i due volumi esistenti sono stati rivisti con la mia collaborazione, e ne è stato aggiunto un terzo scritto interamente da me. Il contratto che ho stipulato mi indica quindi come “coautore” dell’opera, dovrei quindi ricevere i diritti d’autore (si spera :-) ), sui quali ho già ricevuto un acconto.
La mia domanda è questa: nell’autorizzazione a svolgere la libera professione pensavo fosse compresa anche un’attività di questo tipo, invece, mi sembra di capire dalla discussione, non lo è.
Non posso neppure far finta di niente: i volumi sono già in stampa, potrebbero essere anche adottati nella scuola in cui insegno, mi conviene alla velocità della luce comunicarlo al DS?

udl ha scritto:Ho visto solo ora questo thread, e mi inserisco perché mi interessa: sono un precario, in II GI (neppure in GE), ed ho sempre chiesto, a inizio anno, l’autorizzazione per svolgere la libera professione di ingegnere.
L’anno scorso ho iniziato la collaborazione con una casa editrice, per la revisione di un libro di testo utilizzato da anni: i due volumi esistenti sono stati rivisti con la mia collaborazione, e ne è stato aggiunto un terzo scritto interamente da me. Il contratto che ho stipulato mi indica quindi come “coautore” dell’opera, dovrei quindi ricevere i diritti d’autore (si spera :-) ), sui quali ho già ricevuto un acconto.
La mia domanda è questa: nell’autorizzazione a svolgere la libera professione pensavo fosse compresa anche un’attività di questo tipo, invece, mi sembra di capire dalla discussione, non lo è.
Non posso neppure far finta di niente: i volumi sono già in stampa, potrebbero essere anche adottati nella scuola in cui insegno, mi conviene alla velocità della luce comunicarlo al DS?

A mio parere, la libera professione di ingegnere non ha nulla a che vedere con l'attività di cui parli.

Essa rientra invece nell'ambito della "utilizzazione economica da parte dell'autore (o inventore) di opere dell'ingegno (e di invenzioni industriali)", che non richiede autorizzazione, esattamente come la collaborazione al Dizionario di cui si parla nel topic

art. 53 c. 6 del D.Lgs. 65/2001

fradacla ha scritto:

pepe ha scritto:Anche secondo te debbo rimanere sul vago nella comunicazione scritta... ma a parole glielo diresti che il compenso c'è?
Posso chiederti il perché del non metterlo?
Quello che temo (nelle mie paturnie) che in un futuro possa dire che non io non gli abbia detto che è "con compenso": il mio DS ne sa una più del diavolo (è un ex docente sindacalista...).

Abbiamo cominciato con me che dicevo (sbagliando) che era necessaria l'autorizzazione.
Hai trovato gli estremi di legge che dicono che basta informare.

Ma bisogna informare il DS anche se l'attività non richiede autorizzazione per il pagamento?

Ho letto questo utilissimo thread che mi interessa perché spero di ottenere un incarico di collaborazione coordinata e continuativa occasionale per un lavoro di ricerca/studio/raccolta di materiale presso un Dipartimento universitario. È valido sempre il riferimento alla legge suggerito da Pepe o qualcuno sa se ci sono stati dei cambiamenti? Una volta che eventualmente si facesse concreta la possibilità della proposta di collaborazione dovrò solo informare il DS mi pare di capire. Qualcuno ha un fac simile che mi possa aiutare a formulare meglio questa nota? Grazie anticipatamente a chi risponderà.

yunola ha scritto:Ho letto questo utilissimo thread che mi interessa perché spero di ottenere un incarico di collaborazione coordinata e continuativa occasionale per un lavoro di ricerca/studio/raccolta di materiale presso un Dipartimento universitario. È valido sempre il riferimento alla legge suggerito da Pepe o qualcuno sa se ci sono stati dei cambiamenti? Una volta che eventualmente si facesse concreta la possibilità della proposta di collaborazione dovrò solo informare il DS mi pare di capire. Qualcuno ha un fac simile che mi possa aiutare a formulare meglio questa nota? Grazie anticipatamente a chi risponderà.

Il lavoro di ricerca, come è espressamente indicato nell'articolo 53, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001, non rientra nel regime autorizzatorio. Va però comunicato al DS lo svolgimento dell'attività.