mobbing o quasi
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mobbing o quasi
sembra che il mobbing nel corso di una causa giudiziaria sia difficile da provare. Ma prima ancora di iniziare una causa giudiziale, il docente che ritiene di aver subito gravi ingiustizie da parte del DS ed in generale per il modo di conduzione della scuola, quali strumenti legislativi ha per contrastare una situazione che ritiene dannosa oltre che per se stesso anche per gli alunni e per la scuola? Per esempio, si possono chiedere controlli, ispezioni agli uffici scolastici regionali o provinciali?
grazie
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Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
Il mobbing da parte dei dirigenti scolastici è all'ordine del giorno. diciamo che è la prassi con la quale ti accolgono quando sei incaricato di una supplenza presso la loro scuola (ops, chiedo scusa, presso il loro feudo). il tutto ovviamente è corroborato dai colleghi docenti, che da una parte si fingono disponibili e sorridenti, dall'altra ti sghignazzano dietro pensando: adesso tocca a te!
al di là di qualsiasi consiglio ti possa arrivare di legalmente utile, ti lascio il mio puramente pratico:
devi fregartene del posto di lavoro! arrivare a giocarti il tutto per tutto e rispondere anche con un bel vaffanculo davanti a tutti, ad alta voce e a pieno petto, col viso in alto! vedrai che le cose cambieranno positivamente.
al di là di qualsiasi consiglio ti possa arrivare di legalmente utile, ti lascio il mio puramente pratico:
devi fregartene del posto di lavoro! arrivare a giocarti il tutto per tutto e rispondere anche con un bel vaffanculo davanti a tutti, ad alta voce e a pieno petto, col viso in alto! vedrai che le cose cambieranno positivamente.
TittiTitti76- Messaggi : 613
Data d'iscrizione : 02.12.12
Re: mobbing o quasi
TittiTitti76 ha scritto:
devi fregartene del posto di lavoro!
Peccato che non tutti possano permettersi di rinunciare a cuor leggero al lavoro, il che non significa essere disposti a tutto per mantenerlo.
arrivare a giocarti il tutto per tutto e rispondere anche con un bel vaffanculo davanti a tutti, ad alta voce e a pieno petto, col viso in alto!
Beh, certo, vuoi mettere la soddisfazione...
vedrai che le cose cambieranno positivamente.
Sì, certo. Nell'ipotesi che tu fossi dalla parte della ragione, scegliendo la reazione istintiva e plateale ti giochi ogni possibilità di opporti alla sanzione disciplinare e vai a casa.
Se per te questo significa un cambiamento positivo!
fradacla- Moderatore
- Messaggi : 22865
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: mobbing o quasi
TittiTitti76 ha scritto:devi fregartene del posto di lavoro! arrivare a giocarti il tutto per tutto e rispondere anche con un bel vaffanculo davanti a tutti, ad alta voce e a pieno petto, col viso in alto! vedrai che le cose cambieranno positivamente.
insomma, non condivido pienamente: aldilà dell'importanza della retribuzione, credo nella funzione sociale della scuola, nel senso che l'istituzione scuola potrebbe, se guidata bene, incidere nella società positivamente. Credo (ma forse è una utopia) che la scuola potrebbe davvero far apprezzare ai giovani determinati valori come legalità, correttezza, onestà, lealtà, sincerità..
ma ci vorrebbe una guida che incarni profondamente questi valori...
gettare la spugna significherebbe darla vinta... il nemico prova soddisfazione, l'ho verificato, non ho dubbi su questo. e poi significherebbe abbandonare l'idea di dare un contributo alla società nei termini suddetti..
tornando alla domanda iniziale, esiste la possibilità di rivolgersi all'USP, di segnalare qualche anomalia all'USP? o comunque a qualche superiore del DS?
grazie
Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
geppino12575 ha scritto:Secondo me, sarebbe più utile raccontare qualche episodio specifico per capire l'entità degli eventi e delle situazioni, magari anche solo per "smontarli", perchè condividere significa poterle vedere da altra angolazione anzichè solo dalla propria che necessariamente è percepita come penalizzante.
Parlandone così in generale, si rischia solo di amplificarne la portata perchè non si sa di cosa si stia parlando realmente....
caro geppino, non sono nuovo nella scuola come la collega di sopra, ho una certa esperienza ed ho maturato una certa capacità di discriminazione che NON mi lascia dubbi sulla malafede di determinati comportamenti: non ho bisogno di condividere per vedere da altra angolazione;
comunque ti dico l'ultima: qui in calabria il direttore generale (DG) in merito ai permessi retribuiti ha inviato anche ai DS due note esplicative: la prima del 18.12.14, errata e che fa intendere che i 6 gg di ferie sono subordinati alla discrezionalità del DS, e la seconda del giorno dopo il 19.12.2014, che prontamente corregge la prima (evidentemente il DG è stato prontamente richiamato forse dai sindacati..) e fa riferimento al parere del ARAN in merito: 9 gg sottratti alla discrezionalità del DS.
bene: la mia scuola sul suo sito pubblica soltanto la prima!! questo è un inganno, ed è abbastanza grossolano rispetto ai tanti molto più sottili che vengono tesi quotidianamente. Pensa che io per caso ho trovato quella corretta del 19 dicembre nel sito di un'altra scuola calabrese!!!
In un ambiente dove ci si inganna, che tipo di coscienza vuoi che maturino i giovani? te lo dico io: la confusione più assoluta.
ciao e grazie della condivisione
Ultima modifica di scuolaprof il Gio Gen 15, 2015 3:38 pm - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
te ne racconto un'altra: in passato mi sono visto negare permessi retribuiti, chiesti per tempo e per motivi validissimi: partecipazione a seminari attinenti la professione (lo svolgimento della quale è autorizzato dal DS). per sbloccare questa situazione ho dovuto "diffondere" a scuola le sentenze che hanno condannato DS per aver negato i permessi retribuiti...
anni fa, all'inizio dell'anno, mi era stata assegnata una cattedra spezzata tra due sedi distanti circa 50 Km!! pur essendo nella scuola titolare, ancorché l'ultimo arrivato e quindi l'ultimo nella graduatoria d'istituto; mentre ad una collega in assegnazione provvisoria nella mia stessa scuola, è stata assegnata una cattedra intera presso la mia scuola di titolarità. la cosa, sebbene a primo acchito l'abbia accettata, mi è sembrata strana ed ingiusta. mi sono rivolto al USP, anche con ricorso scritto, il quale mi ha dato SUBITO ragione: mi è stata assegnata la cattedra intera nella scuola di titolarità distante 50 metri da casa mia.
ma ti ripeto, queste sono le ingiustizie più grossolane.. quelle più sottili sono quelle più difficili da combattere..
ciao
anni fa, all'inizio dell'anno, mi era stata assegnata una cattedra spezzata tra due sedi distanti circa 50 Km!! pur essendo nella scuola titolare, ancorché l'ultimo arrivato e quindi l'ultimo nella graduatoria d'istituto; mentre ad una collega in assegnazione provvisoria nella mia stessa scuola, è stata assegnata una cattedra intera presso la mia scuola di titolarità. la cosa, sebbene a primo acchito l'abbia accettata, mi è sembrata strana ed ingiusta. mi sono rivolto al USP, anche con ricorso scritto, il quale mi ha dato SUBITO ragione: mi è stata assegnata la cattedra intera nella scuola di titolarità distante 50 metri da casa mia.
ma ti ripeto, queste sono le ingiustizie più grossolane.. quelle più sottili sono quelle più difficili da combattere..
ciao
Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
ma ti ripeto la cosa che più mi angustia, non è tanto il fatto di dover lottare per ciò che invece mi spetta di diritto senza alcun impegno, quanto il riconoscere come questi comportamenti "guastano" i giovani e li allontanano dalla libertà e dalla giustizia! questo davvero mi rattrista.
i comportamenti si diffondono, si contagiano vengono simulati... sopratutto dai giovani che non hanno ancora maturato una propria coscienza ed una propria capacità discriminativa (purtroppo però anche tanti adulti sono lontani dal raggiungimento di tali valori) e perciò l'illegalità, l'inganno etc etc dilagano
i comportamenti vengono simulati... senti questa: quando al collaboratore del DS ho detto: ritengo opportuno in collegio dei docenti leggere il verbale e mi piacerebbe che questo input provenisse dallo staff dirigenziale (ovvero da te), mi è stato risposto: anche in consiglio comunale quando facevo il segretario, il verbale si dava per letto...
come possiamo sperare che la società cambi??!!!
i comportamenti si diffondono, si contagiano vengono simulati... sopratutto dai giovani che non hanno ancora maturato una propria coscienza ed una propria capacità discriminativa (purtroppo però anche tanti adulti sono lontani dal raggiungimento di tali valori) e perciò l'illegalità, l'inganno etc etc dilagano
i comportamenti vengono simulati... senti questa: quando al collaboratore del DS ho detto: ritengo opportuno in collegio dei docenti leggere il verbale e mi piacerebbe che questo input provenisse dallo staff dirigenziale (ovvero da te), mi è stato risposto: anche in consiglio comunale quando facevo il segretario, il verbale si dava per letto...
come possiamo sperare che la società cambi??!!!
Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
geppino... dalla rete copio e incollo:
Definiamo il Mobbing come:
• Comunicazione ostile e contraria ai principi etici, perpetrata in modo sistematico da una o più persone principalmente contro un singolo individuo che viene per questo spinto in una posizione di impotenza e impossibilità di difesa e qui costretto a restare da continue attività ostili (Leymann, 1996).
• Attacco continuato e persistente nei confronti della autostima e della fiducia in sé della vittima; la ragione sottostante tale comportamento è il desiderio di dominare, soggiogare, eliminare: la caratteristica dell’aggressore è il totale rifiuto di farsi carico di ogni responsabilità per le conseguenze delle sue azioni (Field, 1996).
Il mobbing si concretizza in una serie di comportamenti ostili e di strategie di distruzione psicologica vasti quanto la fantasia umana: talvolta poco evidenti, nella maggior parte dei casi, però, gli atteggiamenti interpersonali, le azioni e i provvedimenti che vengono presi a danno della vittima designata sono di un’evidenza lampante e si deve solo ad una generale sottovalutazione della gravità di questi fatti se essi possono essere messi in atto per lunghi periodi, anche per anni, fino a determinare conseguenze psichiche talvolta irreparabili nelle vittime.
Una condizione di mobbing si distingue per il protrarsi di queste azioni nel tempo, per l’evidente indipendenza di esse da esplicite e condivisibili esigenze gestionali, ma soprattutto per l’intenzione del mobber di perseguitare, di nuocere, di espellere la vittima, negando ogni ragionevole tentativo di soluzione del conflitto e, molto spesso, negando il conflitto stesso.
In alcuni casi di conflitto l’uso strategico e sistematico di queste azioni è finalizzato alla distruzione psicologica della vittima. Il modo in cui vengono messe in atto le azioni persecutorie conferisce ad esse un valore e un peso nella relazione interpersonale tra persecutore e vittima che comporta spesso un danno psichico molto più grave e che talvolta non appare commisurato agli effetti evidenti sulla condizione lavorativa della vittima.
L’esperienza del mobbing è assimilabile ad un profondo trauma emotivo: il sovvertimento delle regole implicite e/o esplicite su cui si fonda la relazione lavorativa, la distorsione della comunicazione, la frustrazione di ogni tentativo ragionevole di sviluppare il conflitto producono nella vittima un vissuto di grave pericolo e l’incapacità di processare cognitivamente l’evento.
Il risultato patologico è in genere il Disturbo Post-Traumatico da Stress.
Come si attuano le strategie di mobbing:
• Demansionamento;
• Marginalizzazione del lavoratore fino ad una totale inoperosità;
• Costruzione ad arte di incidenti miranti a rovinare la reputazione della vittima;
• Discriminazione sulla carriera, le ferie, l’aggiornamento, la postazione di lavoro, il carico e la qualità del lavoro;
• Negazione dei diritti contrattuali;
• Utilizzazione espressioni o atteggiamenti offensivi o di squalifica, fino alla diffamazione vera e propria;
• Isolamento dal contatto con gli altri lavoratori;
• Utilizzazione in modo esasperato ed esasperante il potere di controllo e l’azione disciplinare.
Definiamo il Mobbing come:
• Comunicazione ostile e contraria ai principi etici, perpetrata in modo sistematico da una o più persone principalmente contro un singolo individuo che viene per questo spinto in una posizione di impotenza e impossibilità di difesa e qui costretto a restare da continue attività ostili (Leymann, 1996).
• Attacco continuato e persistente nei confronti della autostima e della fiducia in sé della vittima; la ragione sottostante tale comportamento è il desiderio di dominare, soggiogare, eliminare: la caratteristica dell’aggressore è il totale rifiuto di farsi carico di ogni responsabilità per le conseguenze delle sue azioni (Field, 1996).
Il mobbing si concretizza in una serie di comportamenti ostili e di strategie di distruzione psicologica vasti quanto la fantasia umana: talvolta poco evidenti, nella maggior parte dei casi, però, gli atteggiamenti interpersonali, le azioni e i provvedimenti che vengono presi a danno della vittima designata sono di un’evidenza lampante e si deve solo ad una generale sottovalutazione della gravità di questi fatti se essi possono essere messi in atto per lunghi periodi, anche per anni, fino a determinare conseguenze psichiche talvolta irreparabili nelle vittime.
Una condizione di mobbing si distingue per il protrarsi di queste azioni nel tempo, per l’evidente indipendenza di esse da esplicite e condivisibili esigenze gestionali, ma soprattutto per l’intenzione del mobber di perseguitare, di nuocere, di espellere la vittima, negando ogni ragionevole tentativo di soluzione del conflitto e, molto spesso, negando il conflitto stesso.
In alcuni casi di conflitto l’uso strategico e sistematico di queste azioni è finalizzato alla distruzione psicologica della vittima. Il modo in cui vengono messe in atto le azioni persecutorie conferisce ad esse un valore e un peso nella relazione interpersonale tra persecutore e vittima che comporta spesso un danno psichico molto più grave e che talvolta non appare commisurato agli effetti evidenti sulla condizione lavorativa della vittima.
L’esperienza del mobbing è assimilabile ad un profondo trauma emotivo: il sovvertimento delle regole implicite e/o esplicite su cui si fonda la relazione lavorativa, la distorsione della comunicazione, la frustrazione di ogni tentativo ragionevole di sviluppare il conflitto producono nella vittima un vissuto di grave pericolo e l’incapacità di processare cognitivamente l’evento.
Il risultato patologico è in genere il Disturbo Post-Traumatico da Stress.
Come si attuano le strategie di mobbing:
• Demansionamento;
• Marginalizzazione del lavoratore fino ad una totale inoperosità;
• Costruzione ad arte di incidenti miranti a rovinare la reputazione della vittima;
• Discriminazione sulla carriera, le ferie, l’aggiornamento, la postazione di lavoro, il carico e la qualità del lavoro;
• Negazione dei diritti contrattuali;
• Utilizzazione espressioni o atteggiamenti offensivi o di squalifica, fino alla diffamazione vera e propria;
• Isolamento dal contatto con gli altri lavoratori;
• Utilizzazione in modo esasperato ed esasperante il potere di controllo e l’azione disciplinare.
Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
sono d'accordo con geppino, e si evince anche dal tuo copia e incolla scuolaprof. la situazione che hai descritto non è mobbing.
• Demansionamento;
• Marginalizzazione del lavoratore fino ad una totale inoperosità;
• Costruzione ad arte di incidenti miranti a rovinare la reputazione della vittima;
ecc...
questo si che è mobbing!
il problema che ci hai esposto si risolve facilmente facendo presente che la legge e il regolamento prevede tutt'altro, e di conseguenza saranno costretti a rivedere l'informazione "erroneamente" diffusa. tra l'altro la storia dei permessi retribuiti o di ferie non goduti è vecchia come il cucco.
i ds lì danno sempre con una stretta di denti e se punti un pochino i piedi, e cercano cmq di fare in modo che se ne chieda il meno possibile per non rimanere a corto di personale.
• Demansionamento;
• Marginalizzazione del lavoratore fino ad una totale inoperosità;
• Costruzione ad arte di incidenti miranti a rovinare la reputazione della vittima;
ecc...
questo si che è mobbing!
il problema che ci hai esposto si risolve facilmente facendo presente che la legge e il regolamento prevede tutt'altro, e di conseguenza saranno costretti a rivedere l'informazione "erroneamente" diffusa. tra l'altro la storia dei permessi retribuiti o di ferie non goduti è vecchia come il cucco.
i ds lì danno sempre con una stretta di denti e se punti un pochino i piedi, e cercano cmq di fare in modo che se ne chieda il meno possibile per non rimanere a corto di personale.
TittiTitti76- Messaggi : 613
Data d'iscrizione : 02.12.12
Re: mobbing o quasi
TittiTitti76 ha scritto:sono d'accordo con geppino, e si evince anche dal tuo copia e incolla scuolaprof. la situazione che hai descritto non è mobbing.
• Demansionamento;
• Marginalizzazione del lavoratore fino ad una totale inoperosità;
• Costruzione ad arte di incidenti miranti a rovinare la reputazione della vittima;
ecc...
questo si che è mobbing!
il problema che ci hai esposto si risolve facilmente facendo presente che la legge e il regolamento prevede tutt'altro, e di conseguenza saranno costretti a rivedere l'informazione "erroneamente" diffusa. tra l'altro la storia dei permessi retribuiti o di ferie non goduti è vecchia come il cucco.
i ds lì danno sempre con una stretta di denti e se punti un pochino i piedi, e cercano cmq di fare in modo che se ne chieda il meno possibile per non rimanere a corto di personale.
cara Titti, ho aperto questa discussione non per sapere se determinati comportamenti rientrano nella casistica del mobbing, ma piuttosto per conoscere di quali strumenti legislativi (ricorsi per via gerarchica, richiesta d'ispezioni...), magari diversi dalla causa giudiziaria, dispone il docente per "tamponare" in qualche modo una situazione che definisco di "cattiva gestione della scuola". Insomma se un docente sbaglia, può essere sanzionato; se sbaglia un DS, che strumenti ha il docente per contenere gli errori?
Quanto al riconoscimento se nella mia scuola ci sia o meno il mobbing, il titolo che ho dato alla discussione chiarisce: se non lo è poco ci manca. Ma è in ogni caso una situazione NEGATIVA, molto negativa
E ritengo comunque che si tratti di mobbing. Il fatto stesso di dubitare, se lo sia o no, è mobbing. A mio avviso il mobbing più efficace ed intelligente, è proprio quello che non si lascia riconoscere con facilità... E poi ho solo raccontato qualche episodio recente...(appunto perché lo scopo dell'argomento è un altro), ma ti assicuro che quasi tutti i punti del copia incolla che ho fatto, nella mia scuola vi sono.
Pertanto, se qualcuno mi sa indicare cosa può fare un docente contro ingiustizie, mi fa una cosa gradita.
GRAZIE
ciao
Ospite- Ospite
Re: mobbing o quasi
Hai ragione scuolaprof, la risposta purtroppo non ti è arrivata ancora, cmq al di là di cosa sia, sotto quale profilo si configuri la scorrettezza, sono indignata come te nel sentire queste cose. Forse un sindacato saprebbe indirizzare. Ti auguro di riuscire sempre nelle battaglie che fai, anzi, persone come te sono preziose e danno l'esempio che ci vuole per tutti i lavoratori.
TittiTitti76- Messaggi : 613
Data d'iscrizione : 02.12.12
Re: mobbing o quasi
TittiTitti76 ha scritto:Hai ragione scuolaprof, la risposta purtroppo non ti è arrivata ancora, cmq al di là di cosa sia, sotto quale profilo si configuri la scorrettezza, sono indignata come te nel sentire queste cose. Forse un sindacato saprebbe indirizzare. Ti auguro di riuscire sempre nelle battaglie che fai, anzi, persone come te sono preziose e danno l'esempio che ci vuole per tutti i lavoratori.
grazie
Ospite- Ospite
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