Help: dsa e calcolatrice
+4
Dec
docente63
Ire
Dragonfly_24
8 partecipanti
Pagina 1 di 2
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Help: dsa e calcolatrice
non so più come far passare in una classe l'idea che la calcolatrice ai DSA non sia una facilitazione ma uno strumento per colmare un gap… i ragazzini che ne hanno bisogno non vogliono più usarla perché i compagni li prendono in giro!! voi come fate in queste situazioni?
Dragonfly_24- Messaggi : 217
Data d'iscrizione : 18.03.14
Re: Help: dsa e calcolatrice
Prima media
e per di più i compagni non dsa polemizzano sugli strumenti compensativi…. potrei diventare una furia in queste occasioni.
e per di più i compagni non dsa polemizzano sugli strumenti compensativi…. potrei diventare una furia in queste occasioni.
Dragonfly_24- Messaggi : 217
Data d'iscrizione : 18.03.14
Re: Help: dsa e calcolatrice
immagino che il problema sia tutto nel fatto che non puoi parlare del fatto che quegli alunni sono dsa
oppure ne puoi parlare ma proprio non riescono a comprendere il problema?
oppure ne puoi parlare ma proprio non riescono a comprendere il problema?
Re: Help: dsa e calcolatrice
Falla usare a tutti e bypassa il problema!
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: Help: dsa e calcolatrice
Come no? Adesso un insegnante non è neanche più libero di adottare le modalità didattiche che ritiene più opportune perché deve adottare per tutti le misure compensative (che in questo caso cosa compensano se le hanno tutti?).
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Help: dsa e calcolatrice
Dragonfly_24 ha scritto:Prima media
e per di più i compagni non dsa polemizzano sugli strumenti compensativi…. potrei diventare una furia in queste occasioni.
Guarda, io ho questo problema in seconda e quarta superiore, con studenti anche di 19 anni e sanno benissimo che i compagni hanno una certificazione, solo che non sanno neanche cos'è e comunque se ne fregano e cercano di approfittarne per avere anche loro qualche vantaggio.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Help: dsa e calcolatrice
In effetti una delle strategie suggerite qualche volta per bypassare il problema è quello di permettere a tutti di usare gli strumenti.
Una buona strategia quando l'uso di compensativi non influisce sull'apprendimento, cerco di spiegare:
fare usare la calcolatrice a tutti quando i bimbi hanno 9 anni significa forse impedire che imparino a fare di conto quindi è bene che venga usata solo da chi a fare di conto difficilmente potrà imparare nonostante impari benissimo che per sapere quante mele si debbono comprare se si vogliono offrire tre mele a ciascun bambino di una classe bisogna fare una moltiplicazione.
fare usare la calcolatrice ai ragazzi di 18 che se ne hanno il tempo sanno perfettamente calcolare il risultato delle operazioni non pregiudica nulla.
Il docente ha diritto e dovere di applicare le modalità didattiche che ritiene opportune e tutti devono tacere, sono assolutamente d'accordo, Dec, ma per quanto riguarda il caso di dragonfly la determinante del problema è il fatto che i ragazzini dsa non vogliono più usare la calcolatrice perchè vengono presi in giro, perchè ogni volta che lo fanno si rompe qualcosa nella serenità della classe e loro non sono in grado di gestire lo sconvolgimento interiore che ne deriva.
A 11 anni può succedere, anzi, a 11 anni succede spesso e solo chi ha la fortuna di avere un carattere menefreghista o di aver avuto un accompagnamento importante alla consapevolezza ne è esente. E' necessario tenerne conto e cercare di risolvere la questione.
Anche dal punto di vista educativo, per tutti, è importante che le misure solo nei confronti di qualcuno non siano imposte e si abbia la possibilità di chiedere spiegazione a favore del raggiungimento di quella capacità di accettazione della diversità di ognuno di noi che porta alla famosa giustizia di dare non a tutti la stessa cosa ma ad ognuno ciò che gli serve per raggiungere il medesimo obbiettivo.
Sono bimbi ancora abbastanza piccoli, dragonfly, se sei libera di parlare di dsa puoi inventarti una spiegazione fantasiosa, non so, te ne dico una:
avrai senz'altro in classe qualcuno con gli occhiali (se li porti tu è ancora meglio)
toglieli e chiedi alla classe cosa pensa che in quel momento stia succedendo alla persona che è rimasta priva di occhiali
ti diranno che sicuramente quella persona vede di meno
fai rimettere gli occhiali
e chiedi cosa la classe pensa stia succedendo a quella persona
ti diranno che ora vede
chiedi se secondo loro quella persona vede come loro o più di loro con gli occhiali.
....
spiega il dsa:
il dsa comporta una conformazione cerebrale tale per cui non è possibile ricordare i meccanismi necessari alle operazioni, non ci si riesce a ricordare le tabelline, anche se si sa benissimo cosa sono e a cosa servono.
Non si ha quella funzione mnemonica che invece per gli altri è automatica.
La calcolatrice è come gli occhiali: non dà qualcosa di più ma mette nelle condizioni di avere le stesse cose
gli occhiali mettono nella condizione di vedere allo stesso modo
la calcolatrice mette nelle condizioni di risolvere operazioni (non di risolvere problemi, stai attenta, solo le operazioni, i problemi sono i ragazzi che li risolvono)
Togliereste gli occhiali a chi ne ha bisogno? Vorreste gli occhiali se non ne avete bisogno?
Togliereste la calcolatrice a chi ne ha bisogno? Non è necessario per voi l'uso della calcolatrice, non ne avete bisogno.
Così, una piccola strategia che può servire sia a chi non è dsa sia a chi è dsa per capire il proprio problema e usare la calcolatrice anche se gli altri protestano.
Una buona strategia quando l'uso di compensativi non influisce sull'apprendimento, cerco di spiegare:
fare usare la calcolatrice a tutti quando i bimbi hanno 9 anni significa forse impedire che imparino a fare di conto quindi è bene che venga usata solo da chi a fare di conto difficilmente potrà imparare nonostante impari benissimo che per sapere quante mele si debbono comprare se si vogliono offrire tre mele a ciascun bambino di una classe bisogna fare una moltiplicazione.
fare usare la calcolatrice ai ragazzi di 18 che se ne hanno il tempo sanno perfettamente calcolare il risultato delle operazioni non pregiudica nulla.
Il docente ha diritto e dovere di applicare le modalità didattiche che ritiene opportune e tutti devono tacere, sono assolutamente d'accordo, Dec, ma per quanto riguarda il caso di dragonfly la determinante del problema è il fatto che i ragazzini dsa non vogliono più usare la calcolatrice perchè vengono presi in giro, perchè ogni volta che lo fanno si rompe qualcosa nella serenità della classe e loro non sono in grado di gestire lo sconvolgimento interiore che ne deriva.
A 11 anni può succedere, anzi, a 11 anni succede spesso e solo chi ha la fortuna di avere un carattere menefreghista o di aver avuto un accompagnamento importante alla consapevolezza ne è esente. E' necessario tenerne conto e cercare di risolvere la questione.
Anche dal punto di vista educativo, per tutti, è importante che le misure solo nei confronti di qualcuno non siano imposte e si abbia la possibilità di chiedere spiegazione a favore del raggiungimento di quella capacità di accettazione della diversità di ognuno di noi che porta alla famosa giustizia di dare non a tutti la stessa cosa ma ad ognuno ciò che gli serve per raggiungere il medesimo obbiettivo.
Sono bimbi ancora abbastanza piccoli, dragonfly, se sei libera di parlare di dsa puoi inventarti una spiegazione fantasiosa, non so, te ne dico una:
avrai senz'altro in classe qualcuno con gli occhiali (se li porti tu è ancora meglio)
toglieli e chiedi alla classe cosa pensa che in quel momento stia succedendo alla persona che è rimasta priva di occhiali
ti diranno che sicuramente quella persona vede di meno
fai rimettere gli occhiali
e chiedi cosa la classe pensa stia succedendo a quella persona
ti diranno che ora vede
chiedi se secondo loro quella persona vede come loro o più di loro con gli occhiali.
....
spiega il dsa:
il dsa comporta una conformazione cerebrale tale per cui non è possibile ricordare i meccanismi necessari alle operazioni, non ci si riesce a ricordare le tabelline, anche se si sa benissimo cosa sono e a cosa servono.
Non si ha quella funzione mnemonica che invece per gli altri è automatica.
La calcolatrice è come gli occhiali: non dà qualcosa di più ma mette nelle condizioni di avere le stesse cose
gli occhiali mettono nella condizione di vedere allo stesso modo
la calcolatrice mette nelle condizioni di risolvere operazioni (non di risolvere problemi, stai attenta, solo le operazioni, i problemi sono i ragazzi che li risolvono)
Togliereste gli occhiali a chi ne ha bisogno? Vorreste gli occhiali se non ne avete bisogno?
Togliereste la calcolatrice a chi ne ha bisogno? Non è necessario per voi l'uso della calcolatrice, non ne avete bisogno.
Così, una piccola strategia che può servire sia a chi non è dsa sia a chi è dsa per capire il proprio problema e usare la calcolatrice anche se gli altri protestano.
Re: Help: dsa e calcolatrice
da docente non sono assolutamente d'accordo con Ire sull'uso della calcolatrice per tutta la classe. Spiego il perche': il calcolo , soprattutto mentale e' uno strumento necessario per lo sviluppo e il mantenimento di capacita' numeriche, inferiori se siamo alle elementari, superiori se saliamo di grado. non solo: il calcolo mentale, insieme alla memorizzazione di formule di base, alla scelta delle stesse e all'impostazione di esercizi e problemi complessi permettono di attivare contemporaneamente piu' abilita' trasversali (memoria, conoscenza, abilita', analisi ecc....) che attivano e sviluppano a loro volta abilita' neuronali complesse. Questa e' la finalita' della matematica.
non usero' mai nella mia vita una derivata per fare la spesa, ma mi serve per plasmare il cervello in un certo modo.
Poiche' il diritto di uno non deve ledere quello degli altri occorre invece, come suggerisce poi la stessa Ire, di spiegare ai ragazzi la situazione con i dovuti modi.
informati prima pero' se la famiglia e' d'accordo. ci sono certi genitori che vedono lesioni di diritti da tutte le parti.
non usero' mai nella mia vita una derivata per fare la spesa, ma mi serve per plasmare il cervello in un certo modo.
Poiche' il diritto di uno non deve ledere quello degli altri occorre invece, come suggerisce poi la stessa Ire, di spiegare ai ragazzi la situazione con i dovuti modi.
informati prima pero' se la famiglia e' d'accordo. ci sono certi genitori che vedono lesioni di diritti da tutte le parti.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Help: dsa e calcolatrice
Non ho detto affatto che sia una strategia vincente quella di fare usare comunque a tutti la calcolatrice, Carla. Ma andiamo avanti.
Per quanto riguarda il diritto inon sono affatto d'accordo con te.
Il diritto alla privacy (che è il diritto ad essere lasciati in pace, al non vedere informazioni private e sensibili messe in giro e usate da altri per scopi non leciti e comunque senza la propria autorizzazione) non è questione di "certi genitori". E' un diritto tutelato dalla legge e chi lo esercita lo fa nel pieno rispetto della legge stessa.
Chi lo esercita, non lo fa per divertirsi o per vedere lesioni da tutte le parti, o per mettere in difficoltà gli altri lo fa perchè c'è un problema ancora da risolvere in merito all'accettazione della situazione e può essere un problema con conseguenze gravi se non si cammina piano, con le dovute cautele e i piccoli progressi che la maturazione emotiva comporta (maturazione anche del genitore che può aver bisogno di farsene una ragione, volenti o nolenti quelli che vivono da fuori il problema).
Per quanto riguarda il mettere in difficoltà gli altri è evidente che un docente che deve stare attento a tutelare un dsa si trova in difficoltà perchè deve immaginare il modo di salvare capra e cavoli ma questo dipende dalla inciviltà di chi si permette di prendere in giro, di diffamare, di escludere o di protestare. Invece di parlare di fare attenzione a certi genitori che vedono lesioni da tutte le parti sarebbe bene cominciare a parlare di fare attenzione a certe persone (e sono molte, anche tra gli adulti) che ledono i diritti da tutte le parti. E su questi agire. Non su chi li difende, i propri diritti.
Ma è un discorso che esula dall'help di dragonfly.
Mi viene anche in mente, dragonfly, che potresti comunque suggerire ai ragazzini dsa la lettura di "Edo non sa leggere", è una storia (inventata ma realistica) carina di un ragazzino che impara ad accettare il proprio modo di essere. Tra l'altro è pubblicato in corpo 16 ed è quindi agevole da leggere.
Per quanto riguarda il diritto inon sono affatto d'accordo con te.
Il diritto alla privacy (che è il diritto ad essere lasciati in pace, al non vedere informazioni private e sensibili messe in giro e usate da altri per scopi non leciti e comunque senza la propria autorizzazione) non è questione di "certi genitori". E' un diritto tutelato dalla legge e chi lo esercita lo fa nel pieno rispetto della legge stessa.
Chi lo esercita, non lo fa per divertirsi o per vedere lesioni da tutte le parti, o per mettere in difficoltà gli altri lo fa perchè c'è un problema ancora da risolvere in merito all'accettazione della situazione e può essere un problema con conseguenze gravi se non si cammina piano, con le dovute cautele e i piccoli progressi che la maturazione emotiva comporta (maturazione anche del genitore che può aver bisogno di farsene una ragione, volenti o nolenti quelli che vivono da fuori il problema).
Per quanto riguarda il mettere in difficoltà gli altri è evidente che un docente che deve stare attento a tutelare un dsa si trova in difficoltà perchè deve immaginare il modo di salvare capra e cavoli ma questo dipende dalla inciviltà di chi si permette di prendere in giro, di diffamare, di escludere o di protestare. Invece di parlare di fare attenzione a certi genitori che vedono lesioni da tutte le parti sarebbe bene cominciare a parlare di fare attenzione a certe persone (e sono molte, anche tra gli adulti) che ledono i diritti da tutte le parti. E su questi agire. Non su chi li difende, i propri diritti.
Ma è un discorso che esula dall'help di dragonfly.
Mi viene anche in mente, dragonfly, che potresti comunque suggerire ai ragazzini dsa la lettura di "Edo non sa leggere", è una storia (inventata ma realistica) carina di un ragazzino che impara ad accettare il proprio modo di essere. Tra l'altro è pubblicato in corpo 16 ed è quindi agevole da leggere.
Re: Help: dsa e calcolatrice
Ire, se tu dici questo.....fare usare la calcolatrice ai ragazzi di 18 che se ne hanno il tempo sanno perfettamente calcolare il risultato delle operazioni non pregiudica nulla. io da docente e da esperta spiego alla collega perche' non e' vero. e non e' cosa da poco.
Non voglio esulare dal discorso in origine ma descrivere i ragazzi come incivili che si permettono di prendere in giro ecc... non e' sempre vero e spesso, permettetemi, la famiglia ci mette del suo.
mi spiego:la famiglia puo' benissimo dire che il ragazzo/a non vuole far sapere al resto della classe il suo problema.
e questo diventa un problema per noi. come aggirarlo? facendo utilizzare a tutti gli strumenti compensativi e dispensativi? assolutamente no. e' come dire che nessuno deve fare educazione fisica
perche' in classe c'e' un ragazzo in carrozzina. e le motivazioni pedagogiche le ho spiegate sopra.
Ovviamente i ragazzi, che hanno un forte desiderio di giustizia, di uguaglianza, (e alle volte sono anche un po' cattivi, certo , ma non tutti) si chiedono perche' a lui si e a loro no. Perche' lui fa interrogazioni piu' corte , per ultimo, usa la calcolatrice, risponde solo alle crocette, non legge mai a voce alta, in inglese e' un disastro ma non viene mai rimandato ecc ecc?
allora il ragazzo e' il privilegiato e gli insegnanti sono ingiusti, non sanno fare il loro lavoro.
questa e' una situazione che che i docenti vivono tutti i giorni, come se ne esce?
prima di tutto la famiglia aiuta il ragazzo a superare questo blocco emotivo, magari non ci riesce, ma ci si prova. la scuola fa il suo e la scuola si comporta di conseguenza, magari con una persona esperta che aiuta il team a superare il problema. quante volte succede questo?
Non voglio esulare dal discorso in origine ma descrivere i ragazzi come incivili che si permettono di prendere in giro ecc... non e' sempre vero e spesso, permettetemi, la famiglia ci mette del suo.
mi spiego:la famiglia puo' benissimo dire che il ragazzo/a non vuole far sapere al resto della classe il suo problema.
e questo diventa un problema per noi. come aggirarlo? facendo utilizzare a tutti gli strumenti compensativi e dispensativi? assolutamente no. e' come dire che nessuno deve fare educazione fisica
perche' in classe c'e' un ragazzo in carrozzina. e le motivazioni pedagogiche le ho spiegate sopra.
Ovviamente i ragazzi, che hanno un forte desiderio di giustizia, di uguaglianza, (e alle volte sono anche un po' cattivi, certo , ma non tutti) si chiedono perche' a lui si e a loro no. Perche' lui fa interrogazioni piu' corte , per ultimo, usa la calcolatrice, risponde solo alle crocette, non legge mai a voce alta, in inglese e' un disastro ma non viene mai rimandato ecc ecc?
allora il ragazzo e' il privilegiato e gli insegnanti sono ingiusti, non sanno fare il loro lavoro.
questa e' una situazione che che i docenti vivono tutti i giorni, come se ne esce?
prima di tutto la famiglia aiuta il ragazzo a superare questo blocco emotivo, magari non ci riesce, ma ci si prova. la scuola fa il suo e la scuola si comporta di conseguenza, magari con una persona esperta che aiuta il team a superare il problema. quante volte succede questo?
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Help: dsa e calcolatrice
Carla, proviamo a capire cosa è successo qui:
dragonfly ha esposto un problema che deve risolvere e docente 63 ha dato il suo consiglio dicendo di far usare a tutti la calcolatrice e andare avanti.
Io ho espresso il mio parere, in parziale accordo con quanto detto da docente63.
Parziale accordo perchè:
quella suggerita è una delle strategie spesso usate quando non c'è altro modo di sedare gli animi di: compagni di classe invidiosi, dsa timorosi, genitori imbecilli che protestano per le preferenze accordate solo ad alcuni alunni e chi più ne ha più ne metta.
Quando non si può fare diversamente, a tutela dei diritti dei più fragili si può anche pensare di adottare questo metodo, della serie: se vuoi sconti indebiti e non ti fidi del fatto che io ti dica che per qualcuno questo non è sconto, te li concedo e ci penserà la vita a chiederti la somma totale.
parziale accordo perchè ritengo che fino a quando gli automatismi di calcolo non siano completamente acquisiti non sia opportuno, se possibile, l'uso della calcolatrice quando non necessaria a causa del dsa. Mentre ritengo che non ci siano problemi ad usarla quando ormai il suo uso è solo finalizzato a velocizzare un calcolo lungo che si saprebbe comunque fare ugualmente.
La tua collega che è intervenuta dopo di te ha creduto che il mio suggerimento fosse di strategia inclusiva e ha protestato, dicendo che non erano necessarie le riflessioni speciali che avevo esternato nel tentativo di dare uno spunto a dragonfly: alle superiori tutti usano la calcolatrice come norma e anzi, vengono puniti se non la portano.
Così dicendo ha dimostrato di non aver capito nulla del discorso precedente ma in un certo qual modo ha confermato, da esperta in materia, visto che insegna matematica alle superiori, che quanto avevo detto è valido.
dragonfly ha esposto un problema che deve risolvere e docente 63 ha dato il suo consiglio dicendo di far usare a tutti la calcolatrice e andare avanti.
Io ho espresso il mio parere, in parziale accordo con quanto detto da docente63.
Parziale accordo perchè:
quella suggerita è una delle strategie spesso usate quando non c'è altro modo di sedare gli animi di: compagni di classe invidiosi, dsa timorosi, genitori imbecilli che protestano per le preferenze accordate solo ad alcuni alunni e chi più ne ha più ne metta.
Quando non si può fare diversamente, a tutela dei diritti dei più fragili si può anche pensare di adottare questo metodo, della serie: se vuoi sconti indebiti e non ti fidi del fatto che io ti dica che per qualcuno questo non è sconto, te li concedo e ci penserà la vita a chiederti la somma totale.
parziale accordo perchè ritengo che fino a quando gli automatismi di calcolo non siano completamente acquisiti non sia opportuno, se possibile, l'uso della calcolatrice quando non necessaria a causa del dsa. Mentre ritengo che non ci siano problemi ad usarla quando ormai il suo uso è solo finalizzato a velocizzare un calcolo lungo che si saprebbe comunque fare ugualmente.
La tua collega che è intervenuta dopo di te ha creduto che il mio suggerimento fosse di strategia inclusiva e ha protestato, dicendo che non erano necessarie le riflessioni speciali che avevo esternato nel tentativo di dare uno spunto a dragonfly: alle superiori tutti usano la calcolatrice come norma e anzi, vengono puniti se non la portano.
Così dicendo ha dimostrato di non aver capito nulla del discorso precedente ma in un certo qual modo ha confermato, da esperta in materia, visto che insegna matematica alle superiori, che quanto avevo detto è valido.
Re: Help: dsa e calcolatrice
Dragonfly_24 ha scritto:non so più come far passare in una classe l'idea che la calcolatrice ai DSA non sia una facilitazione ma uno strumento per colmare un gap… i ragazzini che ne hanno bisogno non vogliono più usarla perché i compagni li prendono in giro!! voi come fate in queste situazioni?
Parli di "ragazzini" e quindi , credo, che si tratti di scuola media. Mi chiedevo quanti sono i ragazzini che hanno bisogno della calcolatrice? Nessuno ha detto , all'inizio dell'anno scolastico, ai non DSA, che avrebbero avuto compagni con qualche difficoltà ? Spiegare con chiarezza quali sono queste difficoltà e chiedere il loro aiuto poteva rivelarsi una buona strategia. Mia figlia, disabile, in prima media, è stata "presentata" dalla sua insegnante di sostegno che, chiaramente non in sua presenza, ha spiegato ai compagni come avrebbero potuto aiutarla, facendogli capire che ogni suo successo sarebbe stato anche un pò merito loro. Mi rendo conto che ci sono ragazzini e ragazzini e che non sempre, nonostante le buone intenzioni, sia possibile creare un rapporto di questo genere.Nel mio caso ha funzionato.
Danessia- Messaggi : 223
Data d'iscrizione : 03.09.10
Re: Help: dsa e calcolatrice
ops, perdonami dragonfly, mi sono accorta ora che per qualche alchimia (mia incapacità ma mi piace di più chiamarla alchimia) è successo un po' di macello e non ho inserito la motivazione per la quale ho postato l'immagine nel mio primo post di questa discussione.
Ti avevo suggerito, se ti piace l'idea, di attaccare in classe un cartellone con una immagine simile, magari qualche giorno prima di affrontare il discorso sugli occhiali (o comunque una spiegazione sulla necessità di dare a qualcuno si e a qualcuno no). Così, farla trovare una mattina agli alunni in una posizione ben visibile a tutti e non commentarla inizialmente, in modo da dare loro il tempo di farla propria e di pensarci un po' su per proprio conto. Naturalmente parti con i commenti e la spiegazione non appena arrivano domande sull'immagine (se arrivano). Oppure prendi spunto dall'immagine per fare il tuo discorso quando ti senti pronta.
Ti avevo suggerito, se ti piace l'idea, di attaccare in classe un cartellone con una immagine simile, magari qualche giorno prima di affrontare il discorso sugli occhiali (o comunque una spiegazione sulla necessità di dare a qualcuno si e a qualcuno no). Così, farla trovare una mattina agli alunni in una posizione ben visibile a tutti e non commentarla inizialmente, in modo da dare loro il tempo di farla propria e di pensarci un po' su per proprio conto. Naturalmente parti con i commenti e la spiegazione non appena arrivano domande sull'immagine (se arrivano). Oppure prendi spunto dall'immagine per fare il tuo discorso quando ti senti pronta.
Re: Help: dsa e calcolatrice
ossignore, oggi sono fusa più del solito: (e permane il blocco alle modifiche dei post) non ho inserito l'immagine nel primo post, l'ho inserita in un post.
Vi voglio svegli e attivi è per quello che faccio casino :-)
Vi voglio svegli e attivi è per quello che faccio casino :-)
Re: Help: dsa e calcolatrice
Scusate se non mi sono più fatta viva…
ho una prima media con 4 dsa più un H, con 9 ore di sostegno. tutti i ragazzini, tranne due, provengono dalla stessa classe delle elementari.
Soprattutto due femmine, con già una autostima molto bassa e un disagio famigliare, non vogliono usare la calcolatrice perché si sentono, oltre che diverse, anche giudicate dai compagni. Probabilmente non ne hanno una a casa; io ormai viaggio con tre calcolatrici in borsa per imparare a fargliele usare…
L'esempio degli occhiali l'ho già fatto, io sono miope e ho già provato a fare quello che diceva Ire, ma la situazione non cambia.
proverò a rispiegare a tutta la classe cosa vuol dire DSA.
ho una prima media con 4 dsa più un H, con 9 ore di sostegno. tutti i ragazzini, tranne due, provengono dalla stessa classe delle elementari.
Soprattutto due femmine, con già una autostima molto bassa e un disagio famigliare, non vogliono usare la calcolatrice perché si sentono, oltre che diverse, anche giudicate dai compagni. Probabilmente non ne hanno una a casa; io ormai viaggio con tre calcolatrici in borsa per imparare a fargliele usare…
L'esempio degli occhiali l'ho già fatto, io sono miope e ho già provato a fare quello che diceva Ire, ma la situazione non cambia.
proverò a rispiegare a tutta la classe cosa vuol dire DSA.
Dragonfly_24- Messaggi : 217
Data d'iscrizione : 18.03.14
Re: Help: dsa e calcolatrice
scusa se mi permetto, dragonfly, hai detto che non sai più come fare e questo ci racconta che ne hai già provate molte. Temo che rispiegare cosa sia il dsa a ragazzini di undici anni non cambi nulla rispetto alla situazione attuale: se non hanno compreso prima non comprenderanno nemmeno dopo se la modalità di spiegazione sarà la stessa.
Per come la vedo io i tuoi alunni non hanno tanto bisogno di una spiegazione tecnica del problema ma hanno bisogno di rendersi conto di cosa questo significhi per chi lo vive. Hanno bisogno di essere accompagnati nei panni dei loro compagni dsa. Non sto mica dicendo niente di nuovo, lo so benissimo, ma forse quello che sto ricordando ti può aiutare a ragionare sul tuo problema da una angolazione diversa: quante volte nella nostra vita abbiamo detto "l'esperienza degli altri non ci serve, nei problemi dobbiamo sbatterci noi la testa per capire ed uscirne"
Per questo ti ho tediata con il siparietto degli occhiali e con il suggerimento di mettere in classe l'immagine senza dire nulla. E' necessario che i ragazzi, oltre a "sapere" vivano e abbiano possibilità di ragionare ed immedesimarsi nella situazione. Sono piccolini ma potrebbe anche funzionare il mostrare loro il video "come può essere così difficile" di Levoy, magari facendo un po' di sartoria per togliere alcune parti di minor impatto che rischiano di essere noiose per i ragazzini.
Scusami dragonfly, ma non hai raccontato cosa hai fatto, quindi ti do i miei suggerimenti, se sono tutti già visti e rivisti e risultati inutili, l'unica cosa che ti rimane da fare è quella di cercare di aiutare i ragazzini con dsa a fregarsene del giudizio degli altri, esattamente come devi fare tu, che puoi (devi) assolutamente agire come meglio credi e non hai il dovere di continuare a dare spiegazioni a nessuno sul tuo operato.
Per come la vedo io i tuoi alunni non hanno tanto bisogno di una spiegazione tecnica del problema ma hanno bisogno di rendersi conto di cosa questo significhi per chi lo vive. Hanno bisogno di essere accompagnati nei panni dei loro compagni dsa. Non sto mica dicendo niente di nuovo, lo so benissimo, ma forse quello che sto ricordando ti può aiutare a ragionare sul tuo problema da una angolazione diversa: quante volte nella nostra vita abbiamo detto "l'esperienza degli altri non ci serve, nei problemi dobbiamo sbatterci noi la testa per capire ed uscirne"
Per questo ti ho tediata con il siparietto degli occhiali e con il suggerimento di mettere in classe l'immagine senza dire nulla. E' necessario che i ragazzi, oltre a "sapere" vivano e abbiano possibilità di ragionare ed immedesimarsi nella situazione. Sono piccolini ma potrebbe anche funzionare il mostrare loro il video "come può essere così difficile" di Levoy, magari facendo un po' di sartoria per togliere alcune parti di minor impatto che rischiano di essere noiose per i ragazzini.
Scusami dragonfly, ma non hai raccontato cosa hai fatto, quindi ti do i miei suggerimenti, se sono tutti già visti e rivisti e risultati inutili, l'unica cosa che ti rimane da fare è quella di cercare di aiutare i ragazzini con dsa a fregarsene del giudizio degli altri, esattamente come devi fare tu, che puoi (devi) assolutamente agire come meglio credi e non hai il dovere di continuare a dare spiegazioni a nessuno sul tuo operato.
Re: Help: dsa e calcolatrice
grazie per questa riflessione può essere utile.
Il paragone con gli occhiali è uno dei santi cui si rivolgono gli esperti di dsa per cercare di far capire a chi esperto non è un qualcosa che altrimenti difficilmente è comprensibile.
Non ci sono segni esterni evidenti, in un dsa, purtroppo i dsa non sono verdi, nella vita sono normalmente intelligenti, ridono, scherzano e interagiscono esattamente come gli altri quindi è normale che gli altri trovino difficile comprendere il perchè "a loro sì e a noi no"
E' noto che per far comprendere qualcosa a qualcuno il metodo migliore è quello di inscrivere ciò che deve essere compreso nel cerchio delle esperienze note. Una persona con gli occhiali che senza questi strumenti non vede mentre con questi strumenti vede, è una esperienza nota a chiunque e che chiunque può comprendere"
Quindi direi che, non interessando a nessuno dei destinatari del paragone il fatto che dietro ci sia un lavoro di programmazione differenziata, ma essendo solo necessario cercare di spiegare la motivazione delle differenze di trattamento, la tua cortese richiesta va cassata.
Diverso il discorso sarebbe stato se tu avessi evidenziato una incongruenza importante nel paragone con gli occhiali, incongruenza di cui sono ben consapevoli gli esperti di dsa e gli stessi soggetti con dsa: chi porta gli occhiali, nella maggior parte dei casi è affetto da una patologia che spesso è degenerativa e che può in qualche caso essere corretta con un intervento chirurgico, o con una particolare fisioterapia. Niente a che vedere con il dsa che è invece una condizione fisiologica che non degenera, che non può essere corretta e soprattutto che non ha bisogno di essere corretta.
Questo è il motivo per cui il paragone con gli occhiali va proposto solo a chi non ha motivo di conoscere approfonditamente il problema ma deve solo essere portato a comprendere ed accettare la ragione di una diversità di trattamento.
Il paragone con gli occhiali è uno dei santi cui si rivolgono gli esperti di dsa per cercare di far capire a chi esperto non è un qualcosa che altrimenti difficilmente è comprensibile.
Non ci sono segni esterni evidenti, in un dsa, purtroppo i dsa non sono verdi, nella vita sono normalmente intelligenti, ridono, scherzano e interagiscono esattamente come gli altri quindi è normale che gli altri trovino difficile comprendere il perchè "a loro sì e a noi no"
E' noto che per far comprendere qualcosa a qualcuno il metodo migliore è quello di inscrivere ciò che deve essere compreso nel cerchio delle esperienze note. Una persona con gli occhiali che senza questi strumenti non vede mentre con questi strumenti vede, è una esperienza nota a chiunque e che chiunque può comprendere"
Quindi direi che, non interessando a nessuno dei destinatari del paragone il fatto che dietro ci sia un lavoro di programmazione differenziata, ma essendo solo necessario cercare di spiegare la motivazione delle differenze di trattamento, la tua cortese richiesta va cassata.
Diverso il discorso sarebbe stato se tu avessi evidenziato una incongruenza importante nel paragone con gli occhiali, incongruenza di cui sono ben consapevoli gli esperti di dsa e gli stessi soggetti con dsa: chi porta gli occhiali, nella maggior parte dei casi è affetto da una patologia che spesso è degenerativa e che può in qualche caso essere corretta con un intervento chirurgico, o con una particolare fisioterapia. Niente a che vedere con il dsa che è invece una condizione fisiologica che non degenera, che non può essere corretta e soprattutto che non ha bisogno di essere corretta.
Questo è il motivo per cui il paragone con gli occhiali va proposto solo a chi non ha motivo di conoscere approfonditamente il problema ma deve solo essere portato a comprendere ed accettare la ragione di una diversità di trattamento.
Re: Help: dsa e calcolatrice
Ma la diversità di trattamento non esiste verso chi porta gli occhiali! Quindi non è un paragone minimamente utilizzabile.
In ogni caso gli strumenti compensativi non sono mai molto ricercati, le famiglie dei dsa vogliono quasi esclusivamente strumenti dispensativi, possibilmente vorrebbero dispensare il figlio dallo studio e dai brutti voti. Quasi mai tale figlio è realmente dsa, quasi sempre ha un ritardo mentale, magari lieve, che i genitori non accettano. In altri casi è semplicemente uno che non ha voglia di far nulla dietro copertura.
In ogni caso gli strumenti compensativi non sono mai molto ricercati, le famiglie dei dsa vogliono quasi esclusivamente strumenti dispensativi, possibilmente vorrebbero dispensare il figlio dallo studio e dai brutti voti. Quasi mai tale figlio è realmente dsa, quasi sempre ha un ritardo mentale, magari lieve, che i genitori non accettano. In altri casi è semplicemente uno che non ha voglia di far nulla dietro copertura.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Help: dsa e calcolatrice
La diversità di trattamento esiste sì verso chi porta gli occhiali, chicca, vista in questo modo:
chi porta gli occhiali ha qualcosa in più, appunto gli occhiali, rispetto a chi non li porta.
Non è una diversità di trattamento?
Mi dirai: ma gli occhiali servono, altrimenti non ci si vede
ti rispondo:
ma la calcolatrice, il pc, le mappe e gli schemi, il tempo in più, le verifiche più brevi....... servono, altrimenti non se ne esce.
Per quanto riguarda il resto del tuo discorso: non possiamo sempre parlare di dsa e poi fare riferimento a quelli che dsa non sono.
Non è colpa di nessuno, sicuramente non dei veri dsa se ottuse politiche di tagli al sostegno impongono di definire dsa chi invece avrebbe bisogno di altro.
Basta con questa storia.
I dsa hanno bisogno di compense e dispense e quelle unite ad una vera ed intelligente didattica personalizzata - fondamentale -unite naturalmente anche all'impegno del ragazzo, portano al successo formativo.
Per gli altri si facciano discorsi diversi e in altre sedi, non si può fare un calderone così. Non è possibile che ogni volta che si chiede un consiglio per un dsa si tirino fuori discorsi su quelli che dsa non sono ma che ci sono costretti in quella categoria.
Io capisco benissimo, chicca, il tuo discorso, e spero che tu capisca il mio.
qualche settimana fa ho avuto occasione di fermarmi un attimo a parlare di dsa con una ds e con una insegnante di sostegno: parlavamo di alcune situazioni che stanno affrontando con un paio di ragazzini per i quali è stata presentata a scuola una diagnosi di dsa e le considerazioni che mi facevano erano uguali alle tue:
in una scuola realmente pronta a mettere in atto tutte le proprie competenze di differenziazione, a concedere tutte le misure necessarie e a studiarne delle nuove un paio di ragazzini "dsa" non riuscivano a fare più del minimo indispensabile e qualche volta anche meno.
Il qi di questi ragazzini è al limite del ritardo.
Diventa difficile per la scuola. Manca senza dubbio informazione e formazione, in questo caso ai genitori che vedendo l'insuccesso e conoscendo poco il problema si ribellano e attaccano.
Non hanno nemmeno colpa loro, probabilmente: hanno un figlio con problemi scolastici che viene indirizzato agli specialisti per la valutazione e gli specialisti rilasciano una diagnosi di dsa perchè di quello sono richiesti dai tagli alla scuola.
E' un cane che si morde la coda il prosieguo di questo discorso ed è un prosieguo che sia io che te conosciamo benissimo.
Ma non è colpa dei veri dsa.
chi porta gli occhiali ha qualcosa in più, appunto gli occhiali, rispetto a chi non li porta.
Non è una diversità di trattamento?
Mi dirai: ma gli occhiali servono, altrimenti non ci si vede
ti rispondo:
ma la calcolatrice, il pc, le mappe e gli schemi, il tempo in più, le verifiche più brevi....... servono, altrimenti non se ne esce.
Per quanto riguarda il resto del tuo discorso: non possiamo sempre parlare di dsa e poi fare riferimento a quelli che dsa non sono.
Non è colpa di nessuno, sicuramente non dei veri dsa se ottuse politiche di tagli al sostegno impongono di definire dsa chi invece avrebbe bisogno di altro.
Basta con questa storia.
I dsa hanno bisogno di compense e dispense e quelle unite ad una vera ed intelligente didattica personalizzata - fondamentale -unite naturalmente anche all'impegno del ragazzo, portano al successo formativo.
Per gli altri si facciano discorsi diversi e in altre sedi, non si può fare un calderone così. Non è possibile che ogni volta che si chiede un consiglio per un dsa si tirino fuori discorsi su quelli che dsa non sono ma che ci sono costretti in quella categoria.
Io capisco benissimo, chicca, il tuo discorso, e spero che tu capisca il mio.
qualche settimana fa ho avuto occasione di fermarmi un attimo a parlare di dsa con una ds e con una insegnante di sostegno: parlavamo di alcune situazioni che stanno affrontando con un paio di ragazzini per i quali è stata presentata a scuola una diagnosi di dsa e le considerazioni che mi facevano erano uguali alle tue:
in una scuola realmente pronta a mettere in atto tutte le proprie competenze di differenziazione, a concedere tutte le misure necessarie e a studiarne delle nuove un paio di ragazzini "dsa" non riuscivano a fare più del minimo indispensabile e qualche volta anche meno.
Il qi di questi ragazzini è al limite del ritardo.
Diventa difficile per la scuola. Manca senza dubbio informazione e formazione, in questo caso ai genitori che vedendo l'insuccesso e conoscendo poco il problema si ribellano e attaccano.
Non hanno nemmeno colpa loro, probabilmente: hanno un figlio con problemi scolastici che viene indirizzato agli specialisti per la valutazione e gli specialisti rilasciano una diagnosi di dsa perchè di quello sono richiesti dai tagli alla scuola.
E' un cane che si morde la coda il prosieguo di questo discorso ed è un prosieguo che sia io che te conosciamo benissimo.
Ma non è colpa dei veri dsa.
Re: Help: dsa e calcolatrice
Certo che non è colpa dei veri dsa. Il mio discorso però è strettamente collegato alla difficoltà nel far accettare serenamente agli altri studenti che alcuni compagni abbiatno diritto alle misure compensative e dispensative. Quando in una classe ci sono molti dsa, le misure in loro favore non rappresentano più l'eccezione ma concorrono a formare, all'interno della classe, due gruppi: gli alunni sottoposti alle regole normali e quelli a cui viene concesso molto, se non tutto. Questo porta molti altri studenti e famiglie a cercare il medesimo rifugio nella certificazione che, in alcune zone, viene data a chiunque la chieda. È un cane che si morde la coda. Più certificazioni, più percezione di ingiustizia, ancora più certificazioni.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Help: dsa e calcolatrice
Onestamente non credo che sia altissima la percentuale di chi non avendo voglia di studiare cerca una certificazione per avere lo sconto.
Credo che sia alta la percentuale di chi, borderline o leggermente underline, viene diagnosticato dsa vuoi per un malinteso tentativo di aiutare la famiglia ad accettare il problema, vuoi per un criminale ordine di servizio ufficioso che dice "non date ritardi cognitivi perchè non abbiamo soldi per il sostegno"
In ogni caso, vere o meno le certificazioni, non deve esistere la percezione di ingiustizia nella classe: come è possibile permettere ai compagni di valutare la reale presenza di dsa in chi abbia la certificazione e usufruisca di strumenti? I compagni devono essere portati ad accettare la diversità come normale espressione della didattica personalizzata finalizzata al successo formativo di ogni individuo. Non si devono permettere, nella loro veste di componenti di un gruppo classe, o nella veste di genitori di alunni componenti di un gruppo classe, di sindacare o sentirsi maltrattati per la concessione solo ad alcuni di quegli strumenti. Non compete loro giudicare.
Credo che sia alta la percentuale di chi, borderline o leggermente underline, viene diagnosticato dsa vuoi per un malinteso tentativo di aiutare la famiglia ad accettare il problema, vuoi per un criminale ordine di servizio ufficioso che dice "non date ritardi cognitivi perchè non abbiamo soldi per il sostegno"
In ogni caso, vere o meno le certificazioni, non deve esistere la percezione di ingiustizia nella classe: come è possibile permettere ai compagni di valutare la reale presenza di dsa in chi abbia la certificazione e usufruisca di strumenti? I compagni devono essere portati ad accettare la diversità come normale espressione della didattica personalizzata finalizzata al successo formativo di ogni individuo. Non si devono permettere, nella loro veste di componenti di un gruppo classe, o nella veste di genitori di alunni componenti di un gruppo classe, di sindacare o sentirsi maltrattati per la concessione solo ad alcuni di quegli strumenti. Non compete loro giudicare.
Re: Help: dsa e calcolatrice
Non compete loro giudicare ma farlo è umano. Spesso vedono compagni che l'anno precedente prendevano dei 4 come loro e che l'anno successivo, magicamente, l passano a 6 in virtù della certificazione. Non perché le misure compensative e dispensative li abbiano aiutati ma perché i docenti non vogliono rischiare grane. Esempio dalle mie 3 classi:
1) ventotto alunne di cui 4 dsa (una dsa "vera" ma con zero voglia di studiare; le altre tre con ritardo mentale palese). Nessuna protesta da parte dei compagni.
2) ventisette alunne, 5 delle quali dsa (2 con ritardo, tre nullafacenti ma in perfetta normalità)
3) ventitré alunni/e, 2 dei quali dsa (entrambi nullafacenti senza alcuna difficoltà).
Ovviamente, nelle ultime due classi, i compagni sono sul piede di guerra e, francamente, con più di qualche ragione.
2
1) ventotto alunne di cui 4 dsa (una dsa "vera" ma con zero voglia di studiare; le altre tre con ritardo mentale palese). Nessuna protesta da parte dei compagni.
2) ventisette alunne, 5 delle quali dsa (2 con ritardo, tre nullafacenti ma in perfetta normalità)
3) ventitré alunni/e, 2 dei quali dsa (entrambi nullafacenti senza alcuna difficoltà).
Ovviamente, nelle ultime due classi, i compagni sono sul piede di guerra e, francamente, con più di qualche ragione.
2
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Argomenti simili
» Calcolatrice o Excel
» calcolatrice grafica
» Calcolatrice scientifica PROGRAMMABILE...
» USO CALCOLATRICE PER A034 E A035
» Carta del docente: calcolatrice sì o no?
» calcolatrice grafica
» Calcolatrice scientifica PROGRAMMABILE...
» USO CALCOLATRICE PER A034 E A035
» Carta del docente: calcolatrice sì o no?
Pagina 1 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark