Dubbio su incompatibilità tra part time e lavoro di sceneggiatore

Buongiorno a tutti,
vorrei chiedere delle delucidazioni circa l’incompatibilità tra part time e altre attività lavorative.
Sono un insegnante di ruolo alle superiori dal 2006. Dal 2008 sono in part time, originariamente di 10 ore settimanali. Lo scorso anno sono passato a 12 ore settimanali (su 3 giorni a settimana).
Parallelamente all’attività di docente, ho continuato quella di giornalista/sceneggiatore che svolgo da molto prima (ho iniziato a scrivere professionalmente nel 1991 e sono iscritto all’albo dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal 1993). Mi capita di scrivere sceneggiature o articoli di critica cinematografica, di tenere conferenze sull’argomento in ambito privato o all’interno di scuole statali. Ho una partita IVA (fino allo scorso anno nel regime dei minimi, dal quale sono dovuto uscire per anzianità) per fatturare queste attività.  
Ho sempre chiesto al mio dirigente l’autorizzazione a svolgere il lavoro autonomo, che non ha mai interferito con il mio rendimento come docente (che è sempre stato apprezzato da tutti).
Quest’anno, stavo valutando di tornare a 10 ore settimanali e, scorrendo le nuove normative per trovare i termini di presentazione della domanda, mi è venuto il dubbio che la mia attività professionale di sceneggiatore/giornalista possa risultare a livello teorico incompatibile con l’insegnamento.
Che ne pensate? C’è il rischio di sanzioni? Sarebbe più prudente stare sotto il 50% delle ore del tempo pieno e ad esempio chiedere 8 ore a settimana?
Grazie in anticipo a tutti.

Da quello che sto leggendo in rete, mi pare che non ci siano dubbi di compatibilità perché credo che il mio tipo d'attività (artistica-intellettuale) possa rientrare sotto queste definizioni, che valgono anche per il lavoro d'insegnante a tempo pieno:

"sono ritenute compatibili e soggette ad autorizzazione, a seconda del caso specifico, le seguenti attività extra-istituzionali:
Pittura, scultura, musica ed, in genere, attività libere di espressione di personalità artistica, letteraria, di pubblicista, articolista, giornalista [...] fotografo e grafico"

(Non posso come nuovo iscritto postare il link, ma è un documento pubblicato dalla gilda di Venezia sull'argomento.)

Mi confermate che è così? (Scusatemi ma con la burocrazia sono un disastro...)

Ho letto anch'io più volte che si tratta di attività soggette ad autorizzazione ma compatibili, indipendentemente dal regime del part time.
D'altra parte, finora ti hanno sempre autorizzato :-)

Grazie!

Approfitto per chiarirmi anche un altro piccolo dubbio: se la mia attività si spostasse col tempo ancora di più verso il versante della sceneggiatura e decidessi di non rinnovare il tesserino da pubblicista (che ha un costo annuo in aumento, purtroppo), questo potrebbe far incasellare la mia attività tra quelle incompatibili?
Lo domando perché la norma che citavo non nomina esplicitamente il lavoro di sceneggiatore e il modulo di autorizzazione usato nella mia scuola fa esplicito riferimento all'iscrizione all'albo professionale (nel mio caso quello dei pubblicisti) e mi domandavo se se ne potesse anche fare a meno...
Grazie di nuovo.

Si tratta di chiedere autorizzazione non alla libera professione, ma allo svolgimento di incarichi retribuiti.
Sono due fattispecie diverse, come puoi vedere anche dai moduli di domanda che propone questa scuola.

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=16&ved=0CD4QFjAFOAo&url=http%3A%2F%2Fwww.galileimilano.it%2Fattachments%2Farticle%2F256%2FIncompatibilit%25C3%25A0%2520impieghi%2520per%2520pubblici%2520dipendenti.pdf&ei=W1r9VJj5EOnLygPWjYGQBA&usg=AFQjCNFDkeQ3rfpkZ4siizggFqoG-H_Iyw&sig2=M0Hw7QdF6lofjnx0m6dpzA&bvm=bv.87611401,d.bGQ&cad=rja

Perfetto.
Quindi se anche decidessi di non rinnovare il tesserino di pubblicista (e quindi non potessi più richiedere l'autorizzazione alla libera professione), potrei comunque chiedere quella allo svolgimento di incarichi retribuiti, giusto?
Grazie ancora.

Sì, stando al fatto che si tratta di attività libera di espressione di personalità letteraria, che risulta autorizzabile.