Corso di recupero e disoccupazione

Promemoria primo messaggio :

Se si accetta di fare i corsi di recupero che si svolgono tra fine giugno e primi di Luglio si può chiedere lòa disoccupazione ordinaria al 1 Luglio per la scadenza del contratto di supplenza TAD?

Dec ha scritto:Stavolta lo chiedo io: riferimento normativo? Così almeno ci convinciamo tutti, se no continuiamo con tizio mi ha detto questo e caio mi ha detto il contrario.

https://www.orizzontescuolaforum.net/t11916-disoccupazione-ordinaria-compenso-commissario-esterno#127451

Qui trovi la risposta di G.Ferreri che credo potrà confermare anche in questa discussione.

Titti76 ha scritto:Se fate i corsi di recupero DOPO il 30 Giugno (cioe` a contratto scaduto) NON cambia nulla, sia che siate nella scuola del vecchio contratto, sia in una nuova, devono farvi un nuovo contratto a prestazione d'opera. E questo contratto non vi impedira` di prendere l'indennita` di disoccupazione (a meno che non facciate cosi` tanti corsi da superare gli 8000 euro lordi di retribuzione!).
Non fatevi confondere dalla risposta di Lalla nella sua bacheca perche` e` sbagliata.

La risposta di Lalla è corretta. La normativa Inps sulla disoccupazione ordinaria dispone quanto appresso: “L’indennità non viene corrisposta a coloro che iniziano un’attività in proprio dopo la cessazione dell’attività alle dipendenze di terzi. Essi avranno diritto alla disoccupazione ordinaria solo nel caso che l’attività in proprio non rivesta carattere di continuità e professionalità".
Il contratto di prestazione d’opera occasionale (art. 2222 e seguenti del codice civile) rientra tra le attività autonome occasionali (in proprio) e, se stipulato ai sensi dell’articolo 2229 e seguenti, tra le prestazioni d’opera intellettuali (c.d. consulenze professionali).
La tesi della CGIL, nella parte in cui si sostiene che l’attività occasionale non produce effetti sull’indennità di disoccupazione poiché si tratta di compenso accessorio retribuito con appositi finanziamenti o con le risorse del Fondo d’Istituto non è da me condivisa, dal momento che quanto prescritto dalla normativa Inps, relativamente alla compatibilità di tale attività con l’indennità di disoccupazione, non si riferisce al tipo di compenso bensì al carattere di continuità e professionalità dell’attività autonoma occasionale successiva alla richiesta dell’indennità di disoccupazione. A tal riguardo giova precisare che, se pur il contratto d’opera occasionale stipulato per i corsi di recupero non rivesta carattere di continuità, non soddisfa l’ulteriore prescrizione ovvero il carattere di professionalità. Di conseguenza la specifica attività autonoma occasionale superiore a 5 giorni continuativi interrompe l’indennità di disoccupazione, giacché si tratta di contratto occasionale con carattere di professionalità (il corso di recupero non potrebbe svolgerlo un qualsiasi lavoratore privo di abilitazione all’insegnamento).
L’unico espediente per superare l’ostacolo (non interrompere e/o sospendere l’indennità di disoccupazione) sta nel fatto che per le attività autonome occasionali (inferiori a 30 giorni e con un compenso fino a 5000 euro) non vige l’obbligo di comunicazione obbligatoria a cura del datore di lavoro (all’INPS e al CPI), che invece è prescritto (vige) per le attività subordinate (alle dipendenze di terzi) e parasubordinate (Collaborazioni coordinate a progetto o Collaborazioni coordinate di tipo occasionale c.d. mini co.co.co.) indipendentemente dalla durata del contratto e dalla retribuzione e/o compenso. Di conseguenza né l’INPS né il CPI verrebbero a conoscenza attraverso canali ufficiali dell’attività occasionale (corsi di recupero) prestata in concomitanza con la fruizione dell’indennità di disoccupazione (a buon intenditore poche parole).

Messaggio ricevuto!
Una precisazione: non è detto che si debba essere abilitati per fare i corsi di recupero o sbaglio?

Non sbagli.

Ilaria Scaffa ha scritto:Messaggio ricevuto!
Una precisazione: non è detto che si debba essere abilitati per fare i corsi di recupero o sbaglio?

Per abilitazione all’insegnamento si intende il possesso di specifico titolo che permette l’insegnamento di una determinata disciplina. Per professionalità si intende il titolo che permette di svolgere una determinata professione. Se per svolgere i corsi di recupero fossero abilitati anche i fruttivendoli (senza nulla togliere a coloro che svolgono tale professione) saremmo alla frutta!

ma questi compensi per i corsi di recupero come verranno tassati?

G.Ferreri ha scritto:

Ilaria Scaffa ha scritto:Messaggio ricevuto!
Una precisazione: non è detto che si debba essere abilitati per fare i corsi di recupero o sbaglio?

Per abilitazione all’insegnamento si intende il possesso di specifico titolo che permette l’insegnamento di una determinata disciplina. Per professionalità si intende il titolo che permette di svolgere una determinata professione. Se per svolgere i corsi di recupero fossero abilitati anche i fruttivendoli (senza nulla togliere a coloro che svolgono tale professione) saremmo alla frutta!

Sai bene che il termine abilitazione significa anche altro e che tra noi ci sono precari abilitati e precari laureati ma non abilitati, che hanno titolo per insegnare e certamente anche per tenere i corsi di recupero, ma non per passare di ruolo. Il tuo discorso in effetti era un po' ambiguo, perchè se noi insegnanti leggiamo il termine abilitazione pensiamo subito al concorso o alla SSIS. Certo all'inps queste finezze non interessano.

Marcos2k ha scritto:ma questi compensi per i corsi di recupero come verranno tassati?

Con ritenuta d'acconto trattenuta alla fonte dal committente. L'obbligo fiscale non si esaurisce però col solo pagamento di tale corrispettivo (a cura del committente), ma potrebbe essere necessario versare un'ulteriore differenza Irpef in sede di dichiarazione dei redditi in funzione dei guadagni complessivi annui (maggiore aliquota irpef legata al superamento di determinati scaglioni di reddito).

Dec ha scritto:

G.Ferreri ha scritto:

Ilaria Scaffa ha scritto:Messaggio ricevuto!
Una precisazione: non è detto che si debba essere abilitati per fare i corsi di recupero o sbaglio?

Per abilitazione all’insegnamento si intende il possesso di specifico titolo che permette l’insegnamento di una determinata disciplina. Per professionalità si intende il titolo che permette di svolgere una determinata professione. Se per svolgere i corsi di recupero fossero abilitati anche i fruttivendoli (senza nulla togliere a coloro che svolgono tale professione) saremmo alla frutta!

Sai bene che il termine abilitazione significa anche altro e che tra noi ci sono precari abilitati e precari laureati ma non abilitati, che hanno titolo per insegnare e certamente anche per tenere i corsi di recupero, ma non per passare di ruolo. Il tuo discorso in effetti era un po' ambiguo, perchè se noi insegnanti leggiamo il termine abilitazione pensiamo subito al concorso o alla SSIS. Certo all'inps queste finezze non interessano.

Certo Dec, per gli insegnanti l'abilitazione è il titolo che permette l'immissione in ruolo. Il mio ragionamento non era però incentrato sul titolo che permette l'immissione in ruolo, ma sul titolo che permette di svolgere una determinata professione. Ho scritto infatti “lavoratore privo di abilitazione all'insegnamento” e non “insegnante privo di abilitazione all'insegnamento”, intendendo dire privo di professionalità (intesa come prerogativa giuridica) a svolgere una determinata attività lavorativa.
In breve: l'attività autonoma saltuaria e occasionale che non riveste carattere di professionalità non è quella esercitata dall'insegnante che svolge i corsi di recupero, bensì quella che può svolgere un lavoratore indipendentemente dalla professionalità posseduta e per qualsiasi tipologia di attività lavorativa.

ovviamente, dopo aver letto tutto non ho capito.
stipulo un contratto a progetto per più di 5 giorni, ma per meno di 7500 euro (o 5000?): la disoccupazione si interrompe?
Non mi interessano i "giochetti" (sfruttare il non obbligo di comunicazione)... vorrei sapere come funziona

Se vuoi fare le cose onestamente, comunichi che hai ripreso a lavorare e la disoccupazione si interrompe; però c'è anche il problema che poi non potrai più richiederla perchè l'ultimo lavoro deve essere come dipendente.

grazie,
se ho capito bene, quindi l'unica differenza tra contratto a progetto e dipendente è che con il primo puoi fare il furbo.

Penso di sì, però c'è la fregatura che non maturi contribuzione piena per una nuova indennità e che appunto l'ultimo contratto deve essere di tipo subordinato. Perciò io che non voglio fare il furbo preferisco sempre i contratti come dipendente.

esatto, la morale è quella.
anche se non sempre si può scegliere.
ma quindi sei sicuro che s'interrompa la dis.ord. con i contratti a progetto?

Se rileggi la normativa postata da G.Ferreri, che parla però di contratto a prestazione d'opera (non so se contratto a progetto sia la stessa cosa o se ci siano delle differenze), dipende anche dal tipo di lavoro, cioè se questo riveste o meno i caratteri di continuità e professionalità. Questo topic era nato per i corsi di recupero estivi, immagino che la tua esigenza sia diversa, ma non so quale lavoro dovresti andare a fare con questo contratto a progetto.

è vero, ho fatto un po' di confusione.
Però credo che la situazione sia essenzialmente la stessa. Che ne so, fare il docente in scuole di formazione professionale a progetto (magari durano 1 settimana, neanche tutti i giorni), non può essere un modo per arrotondare la disoccupazione. Come neanche potrebbe esserlo lavorare a un progetto pubblicitario (per forza di cose a progetto).
Quello che non ho chiarissimo è se il riferimento deve essere la durata o la retribuzione.

Se insegni in una scuola di formazione professionale il requisito di professionalità c'è sicuramente, perciò devi interrompere la disoccupazione. Non so se la stessa cosa valga per il progetto pubblicitario (forse no, perchè non credo sia richiesto uno specifico titolo di studio).
Cerco di interpretare, perchè non è chiaro neanche per me.

ma il ns amico Gaetano che pensa? : )