trasferimento ed ambiti non definiti

Sono stata assunta in ruolo il 1° settembre 2014.
Da quanto leggo sulla mobilità straordinaria, credo di poter presentare domanda di trasferimento (nella stessa provincia) già quest'anno, data la deroga del vincolo triennale.
La domanda di mobilità si presenta a marzo, gli ambiti saranno definiti entro giugno.
È verosimile che, data tale discordanza temporale, per quest'anno si faccia riferimento alla vecchia normativa, scegliendo le singole scuole senza finire negli ambiti?

afra ha scritto:Sono stata assunta in ruolo il 1° settembre 2014.
Da quanto leggo sulla mobilità straordinaria, credo di poter presentare domanda di trasferimento (nella stessa provincia) già quest'anno, data la deroga del vincolo triennale.
La domanda di mobilità si presenta a marzo, gli ambiti saranno definiti entro giugno.
È verosimile che, data tale discordanza temporale, per quest'anno si faccia riferimento alla vecchia normativa, scegliendo le singole scuole senza finire negli ambiti?

È verosimile che si sceglieranno le singole scuole e si finirà negli ambiti comprendenti queste scuole

Ma quindi non è ancora chiaro cosa si intende per "ambito"?

maggie78 ha scritto:Ma quindi non è ancora chiaro cosa si intende per "ambito"?

No, è chiarissimo. L'ambito territoriale è un "distretto" territoriale in cui ricade un certo numero di scuole. Per l'anno scolastico 2015/2016 l'ambito territoriale è stato identificato con l'intero territorio provinciale. A partire dall'anno scolastico 2016/2017 l'ambito territoriale si identificherà con un distretto di estensione inferiore a quello della provincia e la definizione di questi ambiti dovrà essere stabilita entro il 30 giugno 2016.

Se la provincia è grande, però, è un bel rischio!

una roulette russa...

Grazie del chiarimento. Anche per le a.p. si adotterà lo stesso criterio?

Innanzitutto dobbiamo capire se le assegnazioni provvisorie esisteranno ancora...

Ok, grazie della risposta. Ma dovranno pur inventarsi qualcosa per chi ha la 104, figli piccoli e quant'altro...

Sinceramente non voglio credere nell'interpretazione di Giancarlo Dessì.

Prendiamo il caso di un soprannumerario: o compila una lista di preferenze con singole scuole, anche nello stesso distretto, e viene chiamato in base a quella e ai punteggi, secondo il vecchio sistema sancito anche dal CCNI mobilità vigente, oppure compila una lista di preferenza su ambiti che però non possono essere provinciali e viene chiamato in base a questa seconda lista.

Se così non fosse il soprannumerario che chiedesse l'assegnazione alla scuola X a 100mt da casa e se la vedesse sfuggire per la preferenza espressa da qualcuno con maggior punteggio, finirebbe non alla scuole Y, W e Z a 2,3 o 4 km da casa dove ci sarebbe posto, ma in una qualsiasi scuola della provincia, magari a 50km da casa; al contrario un altro richiedente mobilità che avesse indicato come prima la scuola Y di prima, magari a 5km da casa sua, la otterrebbe anche con minor punteggio del primo, con una evidente iniquità.

Io credo in sostanza che sia troppo presto per capire come verrà gestita la faccenda in assenza di decreti attuativi e chiarimenti ufficiali e con una normativa che non è sufficientemente chiara sul punto.

Non è da escludere che le preferenze possano essere accontentate in base al punteggio come oggi, ma che debbano in futuro riferirsi non più alle singole scuole come oggi, bensì all'intero distretto, che diventerebbe quindi l'ambito territoriale di riferimento per la futura mobilità. Teniamo conto che l'arzigogolato meccanismo di "selezione" da parte dei DS difficilmente avrà una pronta ed efficace attuazione.

E' semplicemente una congettura, ma mi pare più verosimile di quella che vuole il perdente posto finire sicuramente in provincia.

ushikawa ha scritto:Sinceramente non voglio credere nell'interpretazione di Giancarlo Dessì.

Prendiamo il caso di un soprannumerario: o compila una lista di preferenze con singole scuole, anche nello stesso distretto, e viene chiamato in base a quella e ai punteggi, secondo il vecchio sistema sancito anche dal CCNI mobilità vigente, oppure compila una lista di preferenza su ambiti che però non possono essere provinciali e viene chiamato in base a questa seconda lista.

Se così non fosse il soprannumerario che chiedesse l'assegnazione alla scuola X a 100mt da casa e se la vedesse sfuggire per la preferenza espressa da qualcuno con maggior punteggio, finirebbe non alla scuole Y, W e Z a 2,3 o 4 km da casa dove ci sarebbe posto, ma in una qualsiasi scuola della provincia, magari a 50km da casa; al contrario un altro richiedente mobilità che avesse indicato come prima la scuola Y di prima, magari a 5km da casa sua, la otterrebbe anche con minor punteggio del primo, con una evidente iniquità.

Io credo in sostanza che sia troppo presto per capire come verrà gestita la faccenda in assenza di decreti attuativi e chiarimenti ufficiali e con una normativa che non è sufficientemente chiara sul punto.

Non è da escludere che le preferenze possano essere accontentate in base al punteggio come oggi, ma che debbano in futuro riferirsi non più alle singole scuole come oggi, bensì all'intero distretto, che diventerebbe quindi l'ambito territoriale di riferimento per la futura mobilità. Teniamo conto che l'arzigogolato meccanismo di "selezione" da parte dei DS difficilmente avrà una pronta ed efficace attuazione.

E' semplicemente una congettura, ma mi pare più verosimile di quella che vuole il perdente posto finire sicuramente in provincia.

Sinceramente non vedo l'incongruenza tra quello che ho detto e quello che auspichi. A meno che non abbia capito bene cosa sono gli ambiti territoriali.

1) Se nell'ambito richiesto non ci sarà posto si resta nella scuola dell'anno precedente?
2) Spostandosi negli ambiti l'incarico resta sempre a TEMPO INDETERMINATO?

afra ha scritto:1) Se nell'ambito richiesto non ci sarà posto si resta nella scuola dell'anno precedente?
Certamente. A meno che la domanda di trasferimento non sia imposta dalla perdita del posto per contrazione. In quel caso si ottiene un trasferimento d'ufficio a prescindere dalle richieste fatte. Almeno, questa era la procedura
2) Spostandosi negli ambiti l'incarico resta sempre a TEMPO INDETERMINATO?

Senza ombra di dubbio. Purtroppo si è fatta e diffusa parecchia confusione in merito alla "chiamata diretta". Il dirigente scolastico non assume un bel niente, dà incarico a personale che è già assunto.

Ma se vado negli ambiti e nessun dirigente mi sceglie?
C'è qualche possibilità di rischiare il licenziamento?

afra ha scritto:Ma se vado negli ambiti e nessun dirigente mi sceglie?
C'è qualche possibilità di rischiare il licenziamento?

no

se nessun DS ti sceglie lo farà l'USP al suo posto.

ciao, ma secondo voi, su quelle cattedre con pochi posti, con disponibilità pari a 0 in organico di diritto, si può avere il trasferimento nell'ambito territoriale?

nessuno ancora ha dato risposte in merito alle assegnazioni provvisorie... se nei tre anni dell'incarico (rinnovabile) un docente ha una particolare esigenza che fino ad oggi poteva affrontare chiedendo una a.P. provinciale o interprovinciale, cosa succederà dall'anno prossimo.... [un figlio fuori che ha bisogno, un genitore anziano]

Sono tutti nodi da sciogliere...

non dobbiamo scegliere al buio, se sono incapaci e incompetenti rinviino gli albi, non dobbiamo pagare per degli incompetenti arroganti che non sanno fare il proprio lavoro e rubano lo stipendio. Non troviamo noi le soluzioni per loro ma continuiamo a protestare contro questa schifezza di riforma.

Ipotesi: chiedo il trasferimento in un ambito, ma non c'è posto in esso. L'usr mi attribuisce d'ufficio una sede. Ma questa sede dovrebbe essere in un altro ambito della stessa provincia o rischio di finire in un qualsiasi ambito della regione?

Credo che sapremo queste e altre amenità solo quando avremo il nuovo CCNI mobilità che sarà necessariamente molto diverso da quelli precedenti.

Non basatevi sui CCNI passati: ormai sono preistoria :-(

Quando avremo questo benedetto CCNI?

cara afra, generalmente con molta calma ... febbraio /marzo.
Però, nei mesi antecedenti, comunque ci sono degli incontri al MIUR con i sindacati e si definiscono le linee generali per il CCNI.
Non mi aspetto nessun colpo di scena dalle sigle sindacali, mi accontenterei si sapere come stiano le cose. Il che, detto fuori dai denti, mi terrorizza ed avvilisce :-(

afra ha scritto:Ipotesi: chiedo il trasferimento in un ambito, ma non c'è posto in esso. L'usr mi attribuisce d'ufficio una sede. Ma questa sede dovrebbe essere in un altro ambito della stessa provincia o rischio di finire in un qualsiasi ambito della regione?

Secondo me se non c'è posto si resta dove si era.

Il problema era evidente fin dalla nascita del sistema per albi; temo che verrà risolto mettendoci una pezza peggiore dello strappo.
Il sistema era applicabile, e forse utilemente, per l'organico del potenziamento; fatta salva la possibilità di entrare nell' O di fatto a domanda e a seconda della disponibilità.
Precarizzare tutto il personale docente non risponde a criteri di efficienza.
Neppure i governi di centro destra sono arrivati a tanto.
Certo, potremo essere selezionati dai presidi in base alle nostre competenze, al curriculum.
Perderemo la titolarità del posto.
Le graduatorie interne?
Esisteranno docenti di serie A, solo perché nati dieci anni prima, e docenti di serie B.
Secondo voi è sostenibile un sistema caratterizzato dal diritto personale?

avvocatodeldiavolo ha scritto:

afra ha scritto:Ipotesi: chiedo il trasferimento in un ambito, ma non c'è posto in esso. L'usr mi attribuisce d'ufficio una sede. Ma questa sede dovrebbe essere in un altro ambito della stessa provincia o rischio di finire in un qualsiasi ambito della regione?

Secondo me se non c'è posto si resta dove si era.

Infatti! Se il docente ha una sua scuola di titolarità non potrà essere trasferito d'ufficio in un ambito non richiesto