Bonus 500 euro cosa si intende per hardware?

Promemoria primo messaggio :

Si possono rendicontare anche gli smartphone?

https://www.youtube.com/watch?v=cQTdpNDbF4g

avidodinformazioni ha scritto:La pistola è uno strumento neutro, può essere usata per assassinare o per difendersi.

In Europa tendiamo a vietare il libero commercio di pistole perchè riteniamo che liberalizzandone l'uso, l'abuso prenderebbe il sopravvento; preferiamo impedire l'uso (buono) pur di contenere l'abuso.
Negli USA perseguono una politica opposta e si muore di più.

Anche whatsapp è uno strumento neutro ed anche w.a. è usato ed abusato; anche w.a. è più abusato che usato, anche w.a. fa più male alla società di quanto non faccia bene.

Chi difende w.a. lo fa con argomenti simili (diritto all'autodeterminazione ed utilità dell'uso) a quelli di chi difende la libera circolazione delle armi; nella forma ha ragione, nella sostanza ha torto.

Tutto nella vita deve avere un costo ed una fatica, anche parlare; quel che non costa non vale ed è brutto che le comunicazioni perdano il loro valore; quando parlare costa fatica, prima di farlo si pensa a cosa dire, e questo secondo me è cosa buona e giusta.

A mio parere le armi non sono assolutamente strumenti neutri, perché il loro scopo è ferire o uccidere qualcuno. E lo fanno. Detto questo, m'è parso di capire che whatsapp è uno strumento sostanzialmente ideato per condividere 'cose' con un gruppo. A parte il fastidio della doppia spunta, per il quale tutti vedono se ho letto o no (cosa che mi impedirebbe di ignorare senza dare spiegazioni, fastidioso da morire e per me asfissiante), praticamente non ci sono cose che io condividerei con una moltitudine. Nemmeno le cene faccio in gruppo folto, per dire: piuttosto sto a casa. Qualsiasi comunicazione -rararissima, e solo per lavoro- che io possa dover inoltrare ad un gruppo posso mandarla via mail. Non sono d'accordo nemmeno sul costo (e fatica) come valore delle cose, a meno che noi si dia un significato diverso alle parole costo e fatica. Pensare prima di parlare dovrebbe essere fatto non perché parlare costa fatica (spesso è più faticoso tacere), ma per scelta e moto interiore insopprimibili. Che poi wa sia abusato oltre ogni limite è un fatto, ma probabilmente è abusato dagli stessi che prima di parlare non pensano (cioè tantissimi). Ci manca solo che do loro il potere di entrare nella mia sfera privata (telefonino). Poi mi rimanda alla mente le dinamiche adolescenziali che ho abbandonate da un po'; magari sbaglio ma non verificherò.

Giancarlo Dessì ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=cQTdpNDbF4g

Semplicemente...esilarante ed imperdibile!!!

Grazie ancora Gian,in questo periodo ci vogliono proprio due risate per aiutare tutti quelli nella mia situazione a stemperare la tensione.

AnnaBlume ha scritto:
A mio parere le armi non sono assolutamente strumenti neutri, perché il loro scopo è ferire o uccidere qualcuno. E lo fanno. Detto questo, m'è parso di capire che whatsapp è uno strumento sostanzialmente ideato per condividere 'cose' con un gruppo.

Per farsi un'opinione di qualsiasi cosa, bisogna prima conoscerla.

Whatsapp è l'evoluzione dell'sms (e mms), nè più, nè meno. Te li organizza meglio, suddividendoli per interlocutore, usa la connessione Internet invece di quella telefonica, consente la creazione di un gruppo (sms molti a molti invece che uno a uno).

Giancarlo Dessì ha scritto:

mac67 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:In parte posso darti ragione, tuttavia - a mio modesto parere - veicoli la tua ragione su una via errata.
1) non ce l'ho con gli smartphone, ciascuno è libero di comprarseli se li ritiene utili (io non ne colgo l'utilità, ma è un fatto tutto mio).

Ho comprato il mio primo smartphone l'estate scorsa (meno di 100 euro). E il mio primo cellulare risale al 2004. Per dire che non sono un fanatico del piccolo mostro.

Ah ah. Anch'io prima o poi passerò allo smartcoso. Quando si romperà il cellucoso che ho da 15 anni.

Scusa se ci penso solo ora: non hai uno smartphone ma sei su Twitter. Il che è un po' come avere una rete da 100 mega e usare il pc di 10 anni fa.

mac67 ha scritto:

AnnaBlume ha scritto:
A mio parere le armi non sono assolutamente strumenti neutri, perché il loro scopo è ferire o uccidere qualcuno. E lo fanno. Detto questo, m'è parso di capire che whatsapp è uno strumento sostanzialmente ideato per condividere 'cose' con un gruppo.

Per farsi un'opinione di qualsiasi cosa, bisogna prima conoscerla.

Whatsapp è l'evoluzione dell'sms (e mms), nè più, nè meno. Te li organizza meglio, suddividendoli per interlocutore, usa la connessione Internet invece di quella telefonica, consente la creazione di un gruppo (sms molti a molti invece che uno a uno).

e io che ho detto di così diverso? Puoi anche inviare immagini, ad esempio, cosa che con gli sms non puoi fare (devi scomodare gli mms) e puoi farlo ad un gruppo intero, cosa che con gli sms di nuovo non puoi fare...il che, per me, è equivalente a "condividere 'cose' con un gruppo".

mac67 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

mac67 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:In parte posso darti ragione, tuttavia - a mio modesto parere - veicoli la tua ragione su una via errata.
1) non ce l'ho con gli smartphone, ciascuno è libero di comprarseli se li ritiene utili (io non ne colgo l'utilità, ma è un fatto tutto mio).

Ho comprato il mio primo smartphone l'estate scorsa (meno di 100 euro). E il mio primo cellulare risale al 2004. Per dire che non sono un fanatico del piccolo mostro.

Ah ah. Anch'io prima o poi passerò allo smartcoso. Quando si romperà il cellucoso che ho da 15 anni.

Scusa se ci penso solo ora: non hai uno smartphone ma sei su Twitter.

Attenzione a queste considerazioni, perché bisogna vedere che ruolo si assegna alla vita sociale virtuale e al social network nella propria vita. Se la tua quotidianità si identifica con la tua vita virtuale sul social network allora lo smartcoso può diventare indispensabile.

Ma la mia presenza su twitter è del tutto estemporanea e per quanto collegata non può e non deve sovrapporsi o compenetrarsi con la vita reale. Non vivo nel social network, vivo nella vita reale: cammino per strada, parlo con una persona guardandola nel bianco dell'occhio, faccio la fila dal pescivendolo, sto fermo al semaforo, contemplo un paesaggio, lavoro, ecc. Sono tutte azioni che svolgo mettendoci non solo la mia presenza fisica ma anche la testa. Come è sempre stato. Non mi vedrai mai strusciare su un cellulare per leggere l'ultimo post su twitter o su facebook o strimpellare un messaggio per rispondere immediatamente all'ultimo post mentre mi stai parlando a tu per tu o mentre sto ordinando un chilo di cozze al mio pescivendolo.

La tecnologia della comunicazione digitale è uno strumento ma non deve essere assolutamente una simbiosi mutualistica obbligata.
Perché se lo diventa non è altro che l'anticamera dell'alienazione. E da quello che vedo in giro, dal numero di automi che vedo in giro, che fissano e maneggiano morbosamente un attrezzino in qualsiasi momento della loro vita quotidiana, da quando camminano sul marciapiede a quando sono seduti al cesso, da quando sono in coda al supermercato a quando seguono una lezione, da quando prendono il sole in spiaggia a quando sono in chiesa a pregare. Tutto questo perdendo ogni limite tra la realtà reale e la realtà virtuale. È umano tutto ciò? No, è alienazione.

"Sono su twitter", ma twitter non è la mia vita. Non vedo perciò che bisogno abbia di uno smartcoso per non perdere il mio contatto con la comunità di twitter istante per istante della mia quotidianità.

Il che è un po' come avere una rete da 100 mega e usare il pc di 10 anni fa.

Dipende da quello che fai con la rete e con il pc. Ti assicuro che sfrutto la potenzialità della rete e il pc mille volte meglio di quanto tanti "digitali" sfruttano il loro potente strumento. Senza perdere mai la consapevolezza della nicchia ecologica che occupo in questo universo.

Sono "out"? Lieto e orgoglioso di esserlo, indice ineluttabile che i miei neuroni sono ancora pimpanti.

Ecco, ma è normale che una persona adulta, che ha un lavoro mediamente ordinario e ha una vita privata e una famiglia, abbia bisogno continuo di mandare messaggini in copia multipla a gruppi di 20, 30, o 50 persone contemporaneamente, o di condividere foto e filmati con tali gruppi?

A me non viene praticamente mai in mente di dover "condividere foto" come se fosse una cosa così importante, e quelle poche volte che lo faccio le mando singolarmente in email, oppure le metto su un sito aperto in lettura e mando in email il link, dove ognuno portà aprirsele con comodo se vuole (ma tutto questo, lo faccio con calma, dopo parecchie ore, seduta al computer fisso di casa, e non è che mi aspetti risposte e commenti immediati da tutti!).

Da dove arriva questa necessità impellente di comunicazioni di gruppo fittissime, frequentissime, e con riscontro immediato?

L.

paniscus_2.0 ha scritto:Da dove arriva questa necessità impellente di comunicazioni di gruppo fittissime, frequentissime, e con riscontro immediato?

Presumo dall'incapacità di percepire positivamente la propria solitudine.

Premettendo che io non sono nemmeno su twitter, ma non vedo cosa c'entri con l'uso intensivo dello smartphone, con whatsapp, e con l'esigenza di riscontri collettivi in tempo reale. Si può benissimo avere un profilo su twitter anche aprendolo con calma solo una volta al giorno, o anche di meno, da un computer fisso, e dimenticandoselo per tutto il resto del tempo di vita quotidiana...

paniscus_2.0 ha scritto:Ecco, ma è normale che una persona adulta, che ha un lavoro mediamente ordinario e ha una vita privata e una famiglia, abbia bisogno continuo di mandare messaggini in copia multipla a gruppi di 20, 30, o 50 persone contemporaneamente, o di condividere foto e filmati con tali gruppi?

A me non viene praticamente mai in mente di dover "condividere foto" come se fosse una cosa così importante, e quelle poche volte che lo faccio le mando singolarmente in email, oppure le metto su un sito aperto in lettura e mando in email il link, dove ognuno portà aprirsele con comodo se vuole (ma tutto questo, lo faccio con calma, dopo parecchie ore, seduta al computer fisso di casa, e non è che mi aspetti risposte e commenti immediati da tutti!).

Da dove arriva questa necessità impellente di comunicazioni di gruppo fittissime, frequentissime, e con riscontro immediato?

L.

Domande più che azzeccate per i nostri adolescenti. Per quanto riguarda me, ho spiegato prima in quali occasioni lo trovo utile.

AnnaBlume ha scritto:A mio parere le armi non sono assolutamente strumenti neutri, perché il loro scopo è ferire o uccidere qualcuno.

Le uccisioni avvenivano anche prima dell'invenzione della pistola, solo che a quel tempo c'era una notevole differenza tra chi era grande e grosso e chi no.

Colt ha reso tutti gli uomini uguali, o quasi; ora gli uomini si distinguono solo più in disonesti (sparano per ottenere un vantaggio economico o sociale) ed onesti (sparano per non essere sparati).

Per questo la pistola è neutra.

mac67 ha scritto:Domande più che azzeccate per i nostri adolescenti.

I nostri adolescenti hanno già una risposta. Inutile porre la domanda. Forse un giorno scopriranno se e fino a quale punto avevano ragione. Lasciamogli esplorare autonomamente la realtà.

paniscus_2.0 ha scritto:Ecco, ma è normale che una persona adulta, che ha un lavoro mediamente ordinario e ha una vita privata e una famiglia, abbia bisogno continuo di mandare messaggini in copia multipla a gruppi di 20, 30, o 50 persone contemporaneamente, o di condividere foto e filmati con tali gruppi?

A me non viene praticamente mai in mente di dover "condividere foto" come se fosse una cosa così importante, e quelle poche volte che lo faccio le mando singolarmente in email, oppure le metto su un sito aperto in lettura e mando in email il link, dove ognuno portà aprirsele con comodo se vuole (ma tutto questo, lo faccio con calma, dopo parecchie ore, seduta al computer fisso di casa, e non è che mi aspetti risposte e commenti immediati da tutti!).

Da dove arriva questa necessità impellente di comunicazioni di gruppo fittissime, frequentissime, e con riscontro immediato?

L.

Dall'insicurezza; cercano continue conferme.

Cos'ho fatto d'importante oggi ? Ho mangiato un panino al fast food; ma sarà abbastanza importante ? Comunichiamolo agli altri e vediamo che reazioni hanno; come si scrive fast food ? OK, facciamo una foto ! Oh guarda ho ricevuto 8 mi piace ! Allora sì che sono uno con le palle !

Giancarlo Dessì ha scritto:

mac67 ha scritto:Domande più che azzeccate per i nostri adolescenti.

I nostri adolescenti hanno già una risposta. Inutile porre la domanda. Forse un giorno scopriranno se e fino a quale punto avevano ragione. Lasciamogli esplorare autonomamente la realtà.

Concordo pienamente, e per il valore della necessità di sperimentare in prima persona gli effetti di una situazione e per quello che hai detto prima per cui percepire con positività la propria solitudine è solo il punto d'arrivo di un processo di maturazione che non può essere indotto dall'esterno, con i nostri consigli, fisiologicamente destinati a rimanere inascoltati, ma ha bisogno del tempo necessario ad ogni individuo per trovare un proprio equilibrio di vita, per cui solo col tempo e le esperienze fatte in prima persona, i ragazzi capiranno che non tutto possa essere necessariamente condiviso,imparando a convivere pacificamente anche con la parte più intima e riservata di sé stessi che è bene rimanga inaccessibile agli altri.

mac67 ha scritto:

Da dove arriva questa necessità impellente di comunicazioni di gruppo fittissime, frequentissime, e con riscontro immediato?

Domande più che azzeccate per i nostri adolescenti. Per quanto riguarda me, ho spiegato prima in quali occasioni lo trovo utile.

Faccio notare che la mia domanda non riguardava affatto gli adolescenti, ma appunto gli adulti. Del "che cosa ci trovino di tanto importante gli adolescenti", a formularmi una risposta plausibile ci arrivo già, e non è che vada in giro a stupirmi perché non mi capacito di come sia possibile.

Quello che mi lasciava sinceramente stupita era proprio il dubbio su cosa ci trovassero gli adulti, di così tanto importante e così tanto utile nella loro vita di tutti i giorni. Visto che mi sono sentita rispondere, per l'appunto, da persone adulte, qualcosa come "in fondo whatsapp è come gli sms, ma è molto più comodo e molto più utile perché permette di mandare più facilmente messaggi di gruppo, e permette addirittura di condividere immagini e filmati in un colpo solo con gruppi interi".

E io appunto mi chiedevo perché mai una persona adulta dovrebbe trovare tanto importante questa funzionalità, e quanto spesso debba capitare capita a una persona adulta di "condividere delle foto" con un'intera lista di contatti di gruppo... a meno che di mestiere non faccia il fotoreporter di guerra o il guru di una setta : - )

avidodinformazioni ha scritto:

AnnaBlume ha scritto:A mio parere le armi non sono assolutamente strumenti neutri, perché il loro scopo è ferire o uccidere qualcuno.

Le uccisioni avvenivano anche prima dell'invenzione della pistola, solo che a quel tempo c'era una notevole differenza tra chi era grande e grosso e chi no.

Colt ha reso tutti gli uomini uguali, o quasi; ora gli uomini si distinguono solo più in disonesti (sparano per ottenere un vantaggio economico o sociale) ed onesti (sparano per non essere sparati).

Per questo la pistola è neutra.

ommadonna, avido, prima (prima prima, come intendi tu) si uccidevano con altre armi. Pietre spigolose scelte apposta, schegge di rocce dure, lance con suddette schegge, frecce, poi coltelli and so on (dopo la scoperta dei metalli). Armi, per quanto rudimentali. Hai presente: "Wilma, passami la clava"? Ecco. Non è che l'umanità passasse il tempo ad ammazzarsi a cazzotti, eh. Usavano infatti le stesse armi che usavano per andare a caccia, note fin dal paleolitico. E l'invenzione della armi da fuoco non ha reso gli uomini uguali: le devi comunque comperare (ci sarà un sacco di gente, al mondo, che le armi non se le poteva/può permettere, sia ora che nel passato). Una cosa è neutra se ha potenzialità d'uso positive e negative. Le armi di positivo non hanno nulla, (sempre secondo me etc). Poi, se tu vedi nell'uccisione una qualsiasi finalità positiva, fai pure; io mi scanso.

concordo su tutto quanto ha detto -e che dirà in futuro- paniscus su questo argomento -:)

Mi piace soprattutto che a sparare addosso a whatsapp siano utenti con migliaia di messaggi su questo forum. Il forum tutti i giorni e a tutte le ore va bene, twitter pure, gli sms naturalmente li usiamo tutti, ma whatsapp oddio no, mai, scherzi? Vade retro satana.

mac67 ha scritto:Mi piace soprattutto che a sparare addosso a whatsapp siano utenti con migliaia di messaggi su questo forum. Il forum tutti i giorni e a tutte le ore va bene, twitter pure, gli sms naturalmente li usiamo tutti, ma whatsapp oddio no, mai, scherzi? Vade retro satana.

Quando vai in pizzeria w.a. ti insegue OS no.

Ti è mai capitato di trombare e sentire una serie infinita di "blink" ? A me sì, una volta; era il cellulare che MIA MOGLIE aveva dimenticato acceso sul comò; ti assicuro che è un po' fastidiosetto.

OSforum è molto più potabile.

avidodinformazioni ha scritto:

mac67 ha scritto:Mi piace soprattutto che a sparare addosso a whatsapp siano utenti con migliaia di messaggi su questo forum. Il forum tutti i giorni e a tutte le ore va bene, twitter pure, gli sms naturalmente li usiamo tutti, ma whatsapp oddio no, mai, scherzi? Vade retro satana.

Quando vai in pizzeria w.a. ti insegue OS no.

Ti è mai capitato di trombare e sentire una serie infinita di "blink" ? A me sì, una volta; era il cellulare che MIA MOGLIE aveva dimenticato acceso sul comò; ti assicuro che è un po' fastidiosetto.

OSforum è molto più potabile.

Mettere il cellulare silenzioso? Ignorarlo in pizzeria? Vale anche per il cellulare 1.0, uguale uguale.

mac67 ha scritto:Mi piace soprattutto che a sparare addosso a whatsapp siano utenti con migliaia di messaggi su questo forum. Il forum tutti i giorni e a tutte le ore va bene, twitter pure, gli sms naturalmente li usiamo tutti, ma whatsapp oddio no, mai, scherzi? Vade retro satana.

Questo è il 1996° messaggio su questo forum:
Odo un vago rumor di raschiar d'unghie sui vetri :-)

e poi, chi spara contro uotsap? un l'ho mai visto, so appena cos'è, magari lo userei pure, se c'avessi uno smartcoso :-D

Bella discussione, complimenti...ne vien fuori un interessante spaccato socio-culturale tuttavia mi sembra che la domanda iniziale sia stata un po' elusa...a mio modesto parere questa mancetta renziana serve solo come digestivo per mandare giù il rospo della valutazione dei docenti....quindi è stata lasciata volutamente a maglie larghe per permette l'acquisto di qualsiasi apparecchiatura multimediale, ad esempio un collega vuole comprarsi un TV nuovo che gli serve per informarsi, vedere documentari, concerti ecc....ho il vago timore però, spero di essere smentito, che digerito il rospo dall'anno prossimo la mancetta diminuirà oppure sarà dedicata solo all'aggiornamento didattico evitando che uno possa andare a vedere Jovannotti o Lady Gaga a spese del MIUR...

miha ha scritto:Bella discussione, complimenti...ne vien fuori un interessante spaccato socio-culturale tuttavia mi sembra che la domanda iniziale sia stata un po' elusa...a mio modesto parere questa mancetta renziana serve solo come digestivo per mandare giù il rospo della valutazione dei docenti....quindi è stata lasciata volutamente a maglie larghe per permette l'acquisto di qualsiasi apparecchiatura multimediale, ad esempio un collega vuole comprarsi un TV nuovo che gli serve per informarsi, vedere documentari, concerti ecc....ho il vago timore però, spero di essere smentito, che digerito il rospo dall'anno prossimo la mancetta diminuirà oppure sarà dedicata solo all'aggiornamento didattico evitando che uno possa andare a vedere Jovannotti o Lady Gaga a spese del MIUR...

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Grazie per avermi aperto gli occhi, se non esistessi dovrebbero inventarti :-p