False dichiarazioni

Promemoria primo messaggio :

Leggo, con vivo interesse, l'articolo di O.S. che riporta la notizia che una ventina di docenti sono stati licenziati in provincia di Bergamo per avere fatto false dichiarazioni in merito alla propria posizione penale. Dal tono dell'articolo sembrerebbe che si tratti solo di "superficialità" quasi a compatire questi poveri sfortunati, ebbene mi chiedo:
1) penso che non ci voglia una laurea per leggersi con attenzione e capire un modulo;
2) una "multa" che comporta una iscrizione nel casellario penale è a seguito di una sentenza di condanna (non certo per una sosta vietata) e quindi il poveretto doveva essere bene a conoscenza del fatto;
3) qualcuno penserà (e io me ne frego) trattarsi di logica "mors tua vita mea" ma voglio dire che non riesco a provare compassione per questi ex colleghi;
4) e se i controlli effettuati dal CSA di Bergamo fossero estesi in tutta Italia...?

eragon ha scritto:Quando ti fanno il contratto, anche a tempo determinato, dichiari di essere o non essere sotto procedimento penale e/o di avere o non avere subito condanne penali.
Un mio caro collega, alla prima supplenza, dichiarò giustamente di essere sotto procedimento penale per violazione dell'art.187 del cds (guida in stato di ebbrezza) ed ebbe un po' di rogne con il DS (poi risolte).
A volte la tentazione di "tanto nessuno se ne accorge" può essere forte, od anche pensare che per reati di lieve entità si può "autoassolversi" ma il problema non è tanto il reato o il procedimento penale in sè quanto quello di produrre una falsa dichiarazione in un atto pubblico.

È assurdo però che abbia avuto rogne col DS.
Sarebbe ora che qualcuno prendesse confidenza col fatto che il certificato di "buona condotta", un tempo  richiesto dal Dpr 10 gennaio 1957, n. 3 (Statuto degli impiegati Civili dello Stato), è stato abrogato con la legge  n. 732 del 23 ottobre 1984 e quindi è venuta meno ogni valutazione discrezionale dell'Amministrazione circa la "condotta" dell'aspirante.
I reati ostativi all'accesso al pubblico impiego sono infatti stabiliti dalla legge e la guida in stato di ebbrezza non rientra fra questi.

Se prendiamo, ad esempio, il bando per l'inserimento nelle graduatorie di istituto,  leggiamo:


Requisiti generali di ammissione

a) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica), ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione Europea;

b) età non inferiore ad anni 18 e non superiore ad anni 66 e 3 mesi

c) godimento dei diritti politici, tenuto anche conto di quanto disposto dalla legge 18 gennaio 1992, n. 16, recante norme in materia di elezioni e nomine presso le regioni e gli enti locali;

d) posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale il candidato sia stato eventualmente chiamato (art. 2, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica n. 693/1996).



Le condanne penali ostative sono quindi quelle che comportano o l'interdizione dai pubblici uffici (in quanto tale pena accessoria comporta la perdita dei diritti politici) oppure condanne per le tipologie di reati che comportano la non candidabilità alle elezioni per gli enti locali ai sensi della legge n. 16 del 18 gennaio 1992.
Inutile dire che la guida in stato di ebbrezza non ricade in questa casistica.

Il bando precisa inoltre che:


Non possono partecipare alla procedura di inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto:

a) coloro che siano esclusi dall'elettorato attivo politico;
b) coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
c) coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per aver conseguito l'impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile, o siano incorsi nella sanzione disciplinare della destituzione;
d) coloro che si trovino in una delle condizioni ostative di cui alla legge 18 gennaio 1992, n. 16;
e) coloro che si trovino temporaneamente inabilitati o interdetti, per il periodo di durata dell'inabilità o dell'interdizione; f) coloro che siano incorsi nella radiazione dall'albo professionale
degli insegnanti;
f) coloro che siano incorsi nella radiazione dall'albo professionale degli insegnanti
g) i dipendenti dello Stato o di enti pubblici collocati a riposo, in applicazione di disposizioni di carattere transitorio o speciale;
h) gli insegnanti non di ruolo, che siano incorsi nella sanzione disciplinare dell'esclusione definitiva o temporanea dall'insegnamento, per tutta la durata di quest'ultima sanzione.


Insomma, è abbastanza chiaro quali siano le condanne ostative e quali non lo siano e mi dispiace che il tuo amico abbia avuto rogne a causa di un procedimento pendente riguardante un reato contravvenzionale (i reati si distinguono in delitti e contravvenzioni - la distinzione  riguarda la pena prevista che per i delitti è l'ergastolo, la reclusione o la multa mentre per le contravvenzioni l'arresto o l'ammenda - l'interdizione dai pubblici uffici è una pena accessoria prevista solo per taluni delitti mentre la legge n. 16 del 18 gennaio 1992 prevede restrizioni solo per i condannati per determinate fattispecie di delitti - questo significa che una condanna per un reato contravvenzionale come la guida di ebbrezza non può in alcun modo creare problemi).

dlepora ha scritto:

mordekayn ha scritto:

giobbe ha scritto:Il casellario giudiziale consente la conoscenza dei provvedimenti di condanna definitivi e di alcuni provvedimenti in materia civile ed amministrativa a carico di una determinata persona. Se questa persona ha avuto una condanna da un giudice, trascritta nel casellario giudiziario, non può dichiarare che non ha avuto o ha condanne penali in corso.

Peraltro da più di un anno siamo obbligati a chiedere il casellario a tutti i supplenti alla procura della repubblica.
Quindi..okkio.

Poi sul CTI c'è la trafila della registrazione all'RTS (il sidi non registra in automatico i contratti degli immessi in ruolo)..dichiarate tutto..se il professore lo avesse fatto, non gli sarebbe sucesso quello che poi gli è successo.

Ok! sono d'accordo sul fatto di stare molto attenti per i procedimenti penali, i reati depenalizzati, le condanne anche dal GDP con multa etc....ma tutta questa trafila e autodichiarazione prevista per i contratti a tempo indeterminato (CTI) quando te la chiedono? parlo nel caso di chi ha differito il servizio per supplenza fino al 30/06

Io quest'anno ho inviato 22 contratti a tempo indeterminato alla ragioneria territoriale dello stato (il gran numero è dovuto alla riforma Renzi). Scansionato con il contratto c'è anche l'autocertificazione compilata da parte del docente. Metti che controllano a campione una delle dichiarazioni e che questa risultasse non veritiera...fine dei giochi.
Se fosse stato un ctd  il problema non si sarebbe posto, perchè probabilmente il Ds avrebbe in qualche modo aggiustato "chiudendo un occhio"...ma anche lì..da un paio di anni è obbligatorio chiedere il casellario. Occhio a quello che si firma.
L'autocertificazione  (che è oramai pressochè totale nei rapporti tra PA e utenza, anche oltre il ragionevole a mio avviso..io ad es. se chiedo un documento ad una utente commetto un illecito amministrativo, ho l'obbligo di reperire il documento chiedendolo all'ufficio che lo ha in "giacenza") in Italia spesso è fatta con estrema leggerezza..grave errore.

TittiTitti76 ha scritto:Si ma nell'articolo si dice che sul certificato non era trascritto alcun reato! Io a questo punto preferirei che si eliminasse quella voce e che si allegasse semplicemente il certificato, eliminando così il rischio di una dichiarazione non veritiera.
Sono sviste che possono succedere a chiunque. Un fatto accaduto tanti anni fa...una multa dimenticata...un'udienza di cui non si ha avuto notifica...capita e allora: certificazione allegata e fine della trasmissione.

Il certificato richiesto dall'interessato o a richiesta di privati non riporta tutte le iscrizioni.
Se il certificato viene invece richiesto dalla pubblica amministrazione compare tutto.


ART. 24 DPR 213/2002

(Certificato generale del casellario giudiziale richiesto dall'interessato)

1. Nel certificato generale sono riportate le iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale ad eccezione di quelle relative:

a) alle condanne delle quali e' stato ordinato che non si faccia menzione nel certificato a norma dell'articolo 175 del codice penale, purche' il beneficio non sia stato revocato;
b) alle condanne per contravvenzioni punibili con la sola ammenda e alle condanne per reati estinti a norma dell'articolo 167, primo comma, del codice penale;
c) alle condanne per i reati per i quali si e' verificata la causa speciale di estinzione prevista dall'articolo 556 del codice penale;
d) alle condanne in relazione alle quali e' stata definitivamente applicata l'amnistia e a quelle per le quali e' stata dichiarata la riabilitazione, senza che questa sia stata in seguito revocata;
e) ai provvedimenti previsti dall'articolo 445 del codice di procedura penale e ai decreti penali;
f) alle condanne per fatti che la legge ha cessato di considerare come reati, quando la relativa iscrizione non e' stata eliminata;
g) ai provvedimenti riguardanti misure di sicurezza conseguenti a sentenze di proscioglimento o di non luogo a procedere, quando le misure sono state revocate;
h) ai provvedimenti che riguardano l'applicazione delle misure di prevenzione della sorveglianza speciale semplice o con divieto o obbligo di soggiorno;
i) ai provvedimenti giudiziari emessi dal giudice di pace;
l) ai provvedimenti giudiziari relativi ai reati di competenza del giudice di pace emessi da un giudice diverso, limitatamente alle iscrizioni concernenti questi reati;
m) ai provvedimenti di interdizione e di inabilitazione, quando e' stata revocata;
n) ai provvedimenti concernenti il fallimento, quando il fallito e' stato riabilitato con sentenza definitiva.

2. Se e' stata dichiarata la riabilitazione speciale ai sensi dell'articolo 24 del regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1404, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 maggio 1935, n. 835, e successive modificazioni, non e' riportata alcuna iscrizione relativa al minore.

mordekayn ha scritto:

Io quest'anno ho inviato 22 contratti a tempo indeterminato alla ragioneria territoriale dello stato (il gran numero è dovuto alla riforma Renzi). Scansionato con il contratto c'è anche l'autocertificazione compilata da parte del docente. Metti che controllano a campione una delle dichiarazioni e che questa risultasse non veritiera...fine dei giochi.
Se fosse stato un ctd  il problema non si sarebbe posto, perchè probabilmente il Ds avrebbe in qualche modo aggiustato "chiudendo un occhio"...ma anche lì..da un paio di anni è obbligatorio chiedere il casellario. Occhio a quello che si firma.
L'autocertificazione  (che è oramai pressochè totale nei rapporti tra PA e utenza, anche oltre il ragionevole a mio avviso..io ad es. se chiedo un documento ad una utente commetto un illecito amministrativo, ho l'obbligo di reperire il documento chiedendolo all'ufficio che lo ha in "giacenza") in Italia spesso è fatta con estrema leggerezza..grave errore.

Bisogna però far presente che già in diversi casi i giudici hanno annullato il licenziamento per falsa autocertificazione quando questa è risultata essere ininfluente ai fini del diritto all'assunzione.
In altre parole, l'amministrazione pretende la dichiarazione di tutti i precedenti penali e in questo modo pretende di conoscere anche ciò che è ininfluente ai fini della stipula del contratto di lavoro.
A quel punto avrebbe potuto chiedere una autocertificazione sul colore degli occhi, sull'altezza o sul numero di scarpa e pretendere di licenziare tutti coloro che avrebbero dichiarato il falso, pur essendo evidente che trattasi di informazioni ininfluenti.

Ad ogni modo, spero che l'amministrazione voglia porre ordine a questa situazione. Ciò potrebbe essere fatto facendo compilare autocertificazioni del tipo:

Il sottoscritto **** dichiara
a) di godere dei diritti politici
b) di non trovarsi in una delle condizioni ostative di cui alla legge 18 gennaio 1992, n. 16;
c) di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
d) di non essere stato dichiarato decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per aver conseguito l'impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile e di non essere incorso nella sanzione disciplinare della destituzione;
e) di non essere inabilitato o interdetto dall'insegnamento;
f) di non essere incorso nella radiazione dall'albo professionale degli insegnanti



In alternativa si potrebbe rinunciare all'autocertificazione e richiedere d'ufficio il certificato del Casellario - cosa tutt'altro che complicata tenuto conto del recente sviluppo delle procedure informatiche.

Il casellario va chiesto d'ufficio in ogni caso (con degli appositi modelli, poi dipende dalla velocità delle relative procure della repubblica), il documento (quello sostitutivo) cmq va allegato nel modellino rts per la ragioneria..o ti ritorna indietro tutto. ^^

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_8_1.wp?previsiousPage=mg_14_7&contentId=SDC1000885

Ci caricano di adempimenti su adempimenti...se me li potessi risparmiare, ne farei volentierissimamente a meno..

comp_xt ha scritto:

mordekayn ha scritto:

Io quest'anno ho inviato 22 contratti a tempo indeterminato alla ragioneria territoriale dello stato (il gran numero è dovuto alla riforma Renzi). Scansionato con il contratto c'è anche l'autocertificazione compilata da parte del docente. Metti che controllano a campione una delle dichiarazioni e che questa risultasse non veritiera...fine dei giochi.
Se fosse stato un ctd  il problema non si sarebbe posto, perchè probabilmente il Ds avrebbe in qualche modo aggiustato "chiudendo un occhio"...ma anche lì..da un paio di anni è obbligatorio chiedere il casellario. Occhio a quello che si firma.
L'autocertificazione  (che è oramai pressochè totale nei rapporti tra PA e utenza, anche oltre il ragionevole a mio avviso..io ad es. se chiedo un documento ad una utente commetto un illecito amministrativo, ho l'obbligo di reperire il documento chiedendolo all'ufficio che lo ha in "giacenza") in Italia spesso è fatta con estrema leggerezza..grave errore.

Bisogna però far presente che già in diversi casi i giudici hanno annullato il licenziamento per falsa autocertificazione quando questa è risultata essere ininfluente ai fini del diritto all'assunzione.
altre parole, l'amministrazione pretende la dichiarazione di tutti i precedenti penali e in questo modo pretende di conoscere anche ciò che è ininfluente ai fini della stipula del contratto di lavoro.
A quel punto avrebbe potuto chiedere una autocertificazione sul colore degli occhi, sull'altezza o sul numero di scarpa e pretendere di licenziare tutti coloro che avrebbero dichiarato il falso, pur essendo evidente che trattasi di informazioni ininfluenti.

il punto sta tutto qui.
A mio modesto avviso c'è una notevole differenza tra una dichiarazione "sbagliata" che non ha alcuna influenza, ed una dichiarazione sbagliata che, nel contesto, cambia le cose.
La violazione compiuta da questo sfortunato non comportava nessuna, nessuna conseguenza nel suo essere o meno assumibile. Quindi averla dichiarata o meno, nella sostanza, cambiava veramente poco.
Diverso è il caso in cui un dichiarante omettesse una condanna che, al contrario, ne compromettesse l'assunzione in servizio.
Questo i giudici lo sanno molto bene, a non saperlo, temo, sono i funzionari MIUR. La falsa dichiarazione del povero docente bergamasco resta, ma non ha certo il peso di una falsa dichiarazione fatta per ottenere un lavoro che, altrimenti, non sarebbe stato accessibile al dichiarante.

Il legislatore però deve da un lato contemperare chi autocertifica erroneamente senza volontà di dolo e chi invece (e non sono pochi) truffa o tenta di truffare scientemente confidando nell'assenza di controlli (grave errore, oramai le pratiche sono quasi tutte telematiche con la parte cartacea che è residuale..da quelle che fanno i DS tramite segreteria fino alle ragionerie).
La mia opinione sull'autocertificazione (specialmente dopo la 183/2011 e le interpretazioni estremistiche di questa normativa) è che in Italia ci si deve "ancora" abituare..nonostante la decertificazione sia iniziata dal 1997 con Bassanini...
Il prof non è l'unico ad aver compilato a capocchia..il suo problema è che paradossalmente su di lui i controlli han funzionato.
Poi personalmente per quanto possa valere gli auguro che in qualche modo il docente oggetto della discussione ritorni ad insegnare...

mordekayn ha scritto:Il casellario va chiesto d'ufficio in ogni caso (con degli appositi modelli, poi dipende dalla velocità delle relative procure della repubblica), il documento (quello sostitutivo) cmq va allegato nel modellino rts per la ragioneria..o ti ritorna indietro tutto. ^^

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_8_1.wp?previsiousPage=mg_14_7&contentId=SDC1000885

Ci caricano di adempimenti su adempimenti...se me li potessi risparmiare, ne farei volentierissimamente a meno..

Se il certificato viene chiesto d'ufficio per tutti, per quale motivo ci si ostina allora a pretendere anche l'autocertificazione?

Tutti tutti no..possiamo non richiedere il casellario dei dipendenti assunti prima di una determinata data (che adesso non mi viene in mente..sono a casa e non ho gli appuntini ah,,ah,ah).
Inoltre per farti un altro esempio non siamo tenuti a chiedere il casellario a chi non è in stretto contatto con gli alunni..quindi obbligo per i CS e gli educatori  mentre NIET per noi assistenti amministrativi perchè non stiamo a diretto contatto con i bambini.

mordekayn, considerata la tua competenza, quando una segreteria comunica che è stato fatto un controllo e che risulta tutto ok, che vuol dire? Che hanno vagliato i punteggi e le auto-certificazioni? ricordo che nel settembre 2014 (anche in merito all'aggiornamento delle graduatorie) la segreteria comunicò per scritto che dal controllo fatto della mia posizione tutto era apposto, ma non ho mai capito quale procedura avessero adottato.

scappodall'italia ha scritto:Leggo, con vivo interesse, l'articolo di O.S. che riporta la notizia che una ventina di docenti sono stati licenziati in provincia di Bergamo per avere fatto false dichiarazioni in merito alla propria posizione penale. Dal tono dell'articolo sembrerebbe che si tratti solo di "superficialità" quasi a compatire questi poveri sfortunati, ebbene mi chiedo:
1) penso che non ci voglia una laurea per leggersi con attenzione e capire un modulo;
2) una "multa" che comporta una iscrizione nel casellario penale è a seguito di una sentenza di condanna (non certo per una sosta vietata) e quindi il poveretto doveva essere bene a conoscenza del fatto;
3) qualcuno penserà (e io me ne frego) trattarsi di logica "mors tua vita mea" ma voglio dire che non riesco a provare compassione per questi ex colleghi;
4) e se i controlli effettuati dal CSA di Bergamo fossero estesi in tutta Italia...?

Il tuo "nick" lascia intendere che vuoi fuggire dall'Italia, però poi fai un intervento in cui dichiari il tuo apprezzamento per uno dei peggiori difetti del nostro stato: la burocrazia ottusa di chi, agendo con i paraocchi, finisce per violare quelle leggi che si avrebbe l'intenzione di rispettare.
Caro collega, la legge va interpretata secondo diritto e non interpretata alla lettera.
Se così non fosse in Italia sarebbe legale, ad esempio, l'assassinio di una donna in quanto l'articolo 575 del codice penale stabilisce che chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno.
È ovvio infatti che "uomo" va inteso come "appartenente al genere umano" e non come "persona di sesso maschile" perché se così si sarebbe in aperto conflitto con la Costituzione.
Allo stesso modo la norma che stabilisce che chi dichiara il falso decade dal beneficio ottenuto mediante la dichiarazione falsa va interpretata nel senso che la sanzione del licenziamento va applicata a quelle dichiarazioni false volte a nascondere situazioni ostative all'instaurazione del rapporto di lavoro. Questo non lo dico io ma diverse sentenze di magistrati che, probabilmente, conoscono il diritto più che certi ottusi burocrati di provincia.

comp_xt ha scritto:

eragon ha scritto:Quando ti fanno il contratto, anche a tempo determinato, dichiari di essere o non essere sotto procedimento penale e/o di avere o non avere subito condanne penali.
Un mio caro collega, alla prima supplenza, dichiarò giustamente di essere sotto procedimento penale per violazione dell'art.187 del cds (guida in stato di ebbrezza) ed ebbe un po' di rogne con il DS (poi risolte).
A volte la tentazione di "tanto nessuno se ne accorge" può essere forte, od anche pensare che per reati di lieve entità si può "autoassolversi" ma il problema non è tanto il reato o il procedimento penale in sè quanto quello di produrre una falsa dichiarazione in un atto pubblico.

È assurdo però che abbia avuto rogne col DS.
Sarebbe ora che qualcuno prendesse confidenza col fatto che il certificato di "buona condotta", un tempo  richiesto dal Dpr 10 gennaio 1957, n. 3 (Statuto degli impiegati Civili dello Stato), è stato abrogato con la legge  n. 732 del 23 ottobre 1984 e quindi è venuta meno ogni valutazione discrezionale dell'Amministrazione circa la "condotta" dell'aspirante.
I reati ostativi all'accesso al pubblico impiego sono infatti stabiliti dalla legge e la guida in stato di ebbrezza non rientra fra questi.

Se prendiamo, ad esempio, il bando per l'inserimento nelle graduatorie di istituto,  leggiamo:


Requisiti generali di ammissione

a) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica), ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione Europea;

b) età non inferiore ad anni 18 e non superiore ad anni 66 e 3 mesi

c) godimento dei diritti politici, tenuto anche conto di quanto disposto dalla legge 18 gennaio 1992, n. 16, recante norme in materia di elezioni e nomine presso le regioni e gli enti locali;

d) posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale il candidato sia stato eventualmente chiamato (art. 2, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica n. 693/1996).



Le condanne penali ostative sono quindi quelle che comportano o l'interdizione dai pubblici uffici (in quanto tale pena accessoria comporta la perdita dei diritti politici) oppure condanne per le tipologie di reati che comportano la non candidabilità alle elezioni per gli enti locali ai sensi della legge n. 16 del 18 gennaio 1992.
Inutile dire che la guida in stato di ebbrezza non ricade in questa casistica.

Il bando precisa inoltre che:


Non possono partecipare alla procedura di inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto:

a) coloro che siano esclusi dall'elettorato attivo politico;
b) coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
c) coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per aver conseguito l'impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile, o siano incorsi nella sanzione disciplinare della destituzione;
d) coloro che si trovino in una delle condizioni ostative di cui alla legge 18 gennaio 1992, n. 16;
e) coloro che si trovino temporaneamente inabilitati o interdetti, per il periodo di durata dell'inabilità o dell'interdizione; f) coloro che siano incorsi nella radiazione dall'albo professionale
degli insegnanti;
f) coloro che siano incorsi nella radiazione dall'albo professionale degli insegnanti
g) i dipendenti dello Stato o di enti pubblici collocati a riposo, in applicazione di disposizioni di carattere transitorio o speciale;
h) gli insegnanti non di ruolo, che siano incorsi nella sanzione disciplinare dell'esclusione definitiva o temporanea dall'insegnamento, per tutta la durata di quest'ultima sanzione.


Insomma, è abbastanza chiaro quali siano le condanne ostative e quali non lo siano e mi dispiace che il tuo amico abbia avuto rogne a causa di un procedimento pendente riguardante un reato contravvenzionale (i reati si distinguono in delitti e contravvenzioni - la distinzione  riguarda la pena prevista che per i delitti è l'ergastolo, la reclusione o la multa mentre per le contravvenzioni l'arresto o l'ammenda - l'interdizione dai pubblici uffici è una pena accessoria prevista solo per taluni delitti mentre la legge n. 16 del 18 gennaio 1992 prevede restrizioni solo per i condannati per determinate fattispecie di delitti - questo significa che una condanna per un reato contravvenzionale come la guida di ebbrezza non può in alcun modo creare problemi).

Purtroppo in quel caso non so cosa successe, il DS addirittura lo voleva "cautelativamente" sospendere dal servizio!!!
Se non ricordo male il collega chiamò il suo avvocato che minacciò direttamente il DS chiarendo che quell'atto sarebbe stato illegittimo e che ne avrebbe pagato le conseguenze.
Il DS scaricò la "colpa" sul provveditore al chè l'avvocato disse che la denuncia se la sarebbe presa chi avesse firmato la sospensione.
Il collega alla fine non fu sospeso ma sono certo che se non avesse mostrato i denti e non avesse fatto chiamare in toni bruschi e diretti dal proprio avvocato si sarebbe fatto qualche giorno di sospensione "cautelativa".
Tra l'altro quella situazione era complicata dalla BRUTTISSIMA usanza di fare firmare il contratto al docente dopo che questi ha già preso servizio da un paio di giorni (cosa che io non ho mai capito e che penso in quel caso sarebbe stata usata a proprio vantaggio dal DS qualora ci fosse stata una sospensione ed una successiva denuncia).

Eragon la bruttissima usanza è dovuta al fatto che a volte è oggettivamente impossibile preparare in giornata un contratto.
Semplicemente perchè magari il sidi non funziona..

Cmq per curiosità sono andato a vedermi delle utilità di questo sito
http://www.orizzontescuola.it/guide/neoimmessi-ruolo-documenti-rito-18-modelli-scaricare-gratuitamente
e..c'è dichiarazione sostitutiva c'è richiesta di non aver il casellario "sporco" quindi anche roba tipo guida in stato di ebrezza sopra un certo tasso alcolemico (credo 1,5 a memoria).

Quando la segreteria ti comunica per iscritto che c'è stato un controllo, cosa sono andati a vedere?

mordekayn ha scritto:Eragon la bruttissima usanza è dovuta al fatto che a volte è oggettivamente impossibile preparare in giornata un contratto.
Semplicemente perchè magari il sidi non funziona..

Cmq per curiosità sono andato a vedermi delle utilità di questo sito
http://www.orizzontescuola.it/guide/neoimmessi-ruolo-documenti-rito-18-modelli-scaricare-gratuitamente
e..c'è dichiarazione sostitutiva c'è richiesta di non aver il casellario "sporco" quindi anche roba tipo guida in stato di ebrezza sopra un certo tasso alcolemico (credo 1,5 a memoria).

Con la vecchia normativa anche un tasso superiore allo 0,5 rientrava nel penale.

mordekayn ha scritto:Eragon la bruttissima usanza è dovuta al fatto che a volte è oggettivamente impossibile preparare in giornata un contratto.
Semplicemente perchè magari il sidi non funziona..

Cmq per curiosità sono andato a vedermi delle utilità di questo sito
http://www.orizzontescuola.it/guide/neoimmessi-ruolo-documenti-rito-18-modelli-scaricare-gratuitamente
e..c'è dichiarazione sostitutiva c'è richiesta di non aver il casellario "sporco" quindi anche roba tipo guida in stato di ebrezza sopra un certo tasso alcolemico (credo 1,5 a memoria).

Con la vecchia normativa anche un tasso superiore allo 0,5 rientrava nel penale.

mordekayn ha scritto:Eragon la bruttissima usanza è dovuta al fatto che a volte è oggettivamente impossibile preparare in giornata un contratto.
Semplicemente perchè magari il sidi non funziona..

Cmq per curiosità sono andato a vedermi delle utilità di questo sito
http://www.orizzontescuola.it/guide/neoimmessi-ruolo-documenti-rito-18-modelli-scaricare-gratuitamente
e..c'è dichiarazione sostitutiva c'è richiesta di non aver il casellario "sporco" quindi anche roba tipo guida in stato di ebrezza sopra un certo tasso alcolemico (credo 1,5 a memoria).

Ciao, questo non è molto corretto, nella dichiarazione c'è di certificare se si hanno avute condanne o di essere no sottoposti a eventuali processi ma in alternativa occorre dichiarare se si hanno! Nel senso che dovrebbe esserci la riga dove scrivere in alternativa eventuali situazioni.....

alemiche ha scritto:

mordekayn ha scritto:Eragon la bruttissima usanza è dovuta al fatto che a volte è oggettivamente impossibile preparare in giornata un contratto.
Semplicemente perchè magari il sidi non funziona..

Cmq per curiosità sono andato a vedermi delle utilità di questo sito
http://www.orizzontescuola.it/guide/neoimmessi-ruolo-documenti-rito-18-modelli-scaricare-gratuitamente
e..c'è dichiarazione sostitutiva c'è richiesta di non aver il casellario "sporco" quindi anche roba tipo guida in stato di ebrezza sopra un certo tasso alcolemico (credo 1,5 a memoria).

Ciao, questo non è molto corretto, nella dichiarazione c'è di certificare se si hanno avute condanne o di essere no sottoposti a eventuali processi ma in alternativa occorre dichiarare se si hanno! Nel senso che dovrebbe esserci la riga dove scrivere in alternativa eventuali situazioni.....

Si tratta di modelli reperibili in rete redatti da qualche privato, messi gratuitamente a disposizione della collettività, ma che però non hanno alcuna valenza ufficiale.
Accade però che essi vengano scaricati da molte segreterie scolastiche e consegnati ai docenti per l'autocertificazione, lasciando intendere così che essi debbano utilizzare obbligatoriamente tali modelli.
E siccome manca la riga in cui si chiede di indicare le eventuali condanne penali o i procedimenti penali in corso, viene fatta passare l'idea priva di fondamento secondo cui qualunque condanna riportata o qualsiasi procedimento aperto sia ostativo all'assunzione.
Sarebbe il caso che tutti iniziassimo a fare le cose bene.
Il Miur potrebbe inviare circolari o note di chiarimento sulla questione.
I docenti dovrebbero fare più attenzione quando compilano un autocertificazione.
Le segreterie dovrebbero fornire una modulistica corretta e rispettosa della normativa vigente.
I Dirigenti Scolastici dovrebbero avere chiare quali sono le condizioni che precludono l'accesso alla professione di docente.

Basterebbe convocare al pomeriggio del giorno prima della presa in servizio; mettere a posto tutta la burocrazia, con calma e facendo le cose per bene...
Invece convocazione di mattina, chiedi il giorno di permesso, corri alla scuola, aspetta tutto e se va bene devi comunicare all'altra la presa in servizio, un macello che non riesco nemmeno a scrivere. E questo è per le supplenze. Per il ruolo è anche peggio, perchè c'è da fare la ricostruzione, il tirocinio, assegnazione del tutor...Manicomio a cielo aperto.

Scusate quindi se ho ben capito, nel momento in cui si entra di ruolo bisogna dichiarare se in passato abbiamo avuto una multa, di qualsiasi sia la gravità?

maestrinapiccina ha scritto:Scusate quindi se ho ben capito,
nel momento in cui si entra di ruolo bisogna dichiarare se in passato
abbiamo avuto una multa, di qualsiasi sia la gravita'?

non esiste il concetto di gravita' di una multa

si deve dichiarare tutte le condanne

AVUTE DALLA MAGISTRATURA A QUALSIASI TITOLO

anche se "pagate" con la conversione di mesi/anni di carcere in "pene pecuniarie"
anche se non risultano sul certificato penale "uso lavoro privato"(per beneficio della non menzione)
in caso di incertezza SI DEVE ANDARE PRESSO IL PROPRIO TRIBUNALE
E RICHIEDERE IL CERTIFICATO PENALE DI LIVELLO "PIU' ALTO" POSSIBILE

QUANTO SEGUE SPIEGA TUTTO:

Nel certificato richiesto da un’amministrazione pubblica risultano tutte le iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale al nome della persona riguardo alla quale si chiede la certificazione?

No. Per i certificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche o dai gestori di pubblici servizi sono stabilite le medesime esclusioni previste per i certificati richiesti dagli interessati. Tuttavia amministrazioni pubbliche o gestori di pubblici servizi possono richiedere un certificato generale, contenente la totalita' delle iscrizioni riguardanti una determinata persona, ai soli fini dell’accertamento d’ufficio di stati, qualita' e fatti ovvero del controllo sulla dichiarazione sostitutiva presentata dall’interessato.

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_3_2.wp?tab=f

......e nel caso di immissione in ruolo e si dichiara di avere un precedente penale con la non menzione sul casellario giudiziario si salva il posto di lavoro??

Se hai dichiarato i tuoi precedenti penali e nessuno di questi è ostativo dell'assunzione al pubblico impiego, sei a posto.

Il punto cardine (e molto, molto italiano) di tutta questa storia non è cosa hai fatto, ma il non averlo dichiarato.

P.S. Se non siete mai comparsi davanti ad un giudice in qualità di imputati non avete niente da temere.

seasparrow ha scritto:

maestrinapiccina ha scritto:Scusate quindi se ho ben capito,
nel momento in cui si entra di ruolo bisogna dichiarare se in passato
abbiamo avuto una multa, di qualsiasi sia la gravita'?

non esiste il concetto di gravita' di una multa

si deve dichiarare tutte le condanne

AVUTE DALLA MAGISTRATURA A QUALSIASI TITOLO

anche se "pagate" con la conversione di mesi/anni di carcere in "pene pecuniarie"
anche se non risultano sul certificato penale "uso lavoro privato"(per beneficio della non menzione)
in caso di incertezza SI DEVE ANDARE PRESSO IL PROPRIO TRIBUNALE
E RICHIEDERE IL CERTIFICATO PENALE DI LIVELLO "PIU' ALTO" POSSIBILE

QUANTO SEGUE SPIEGA TUTTO:

Nel certificato richiesto da un’amministrazione pubblica risultano tutte le iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale al nome della persona riguardo alla quale si chiede la certificazione?

No. Per i certificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche o dai gestori di pubblici servizi sono stabilite le medesime esclusioni previste per i certificati richiesti dagli interessati. Tuttavia amministrazioni pubbliche o gestori di pubblici servizi possono richiedere un certificato generale, contenente la totalita' delle iscrizioni riguardanti una determinata persona, ai soli fini dell’accertamento d’ufficio di stati, qualita' e fatti ovvero del controllo sulla dichiarazione sostitutiva presentata dall’interessato.

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_3_2.wp?tab=f

Dal sito sembra che una Visura sia in grado di far vedere tutta la reale situazione compreso tutto quello che beneficia della non menzione. Per certificato penale di livello "più alto possibile" intendi appunto la visura?

>Per certificato penale
>di livello "piu' alto possibile" intendi appunto la visura?

per essere precisi diciamo
attraverso lo strumento della
"visura a richiesta degli interessati DEL CERTIFICATO GENERALE"

non e' la visura di quello "di rango inferiore"

La visura e' uno strumento introdotto dal T.U. n. 313/2002

certificato generale
contenente la totalita' delle iscrizioni
https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_3_2.wp?tab=f