Per favore Giovanna o Giancarlo mi aiutate a capire?

Promemoria primo messaggio :

Scusate ma cosa significa la frase.

"FASE A

Si svolge con le vecchie regole. Ha di base due fasi: comunale e provinciale. Include anche la mobilità professionale su scuola calcolata alla fine della mobilità territoriale con il 25% dei posti (compresi quelli interprovinciali)."
Cosa significa ? 1 posto ogni 4 . prima ala fase A e poi gli altri? Mi sfugge qualcosa?

Giancarlo Dessì ha scritto:

silvietta ha scritto:Chiedo scusa se la mia domanda non è pertinente, ma tutto ciò non vale per i passaggi da sostegno a posto comune?

I passaggi da sostegno a posto comune sono trasferimenti a domanda nell'ambito della mobilità territoriale trattata nella fase A provinciale. Se ci sono posti disponibili ottieni il "passaggio", se non ci sono resti nel sostegno.

Grazie mille!

Giancarlo Dessì ha scritto:La mobilità professionale viene elaborata in fase A ma in coda a tutti i trasferimenti territoriali (comunali e provinciali) e, quindi, sui posti residui, limitatamente al 25% di questi (arrotondato per difetto). Il residuo deve essere al netto del numero di posti accantonato per la collocazione degli immessi in fase B e C da graduatoria concorsuale, in quanto questi movimenti devono essere trattati nella fase C della mobilità.

Faccio un esempio: se dopo la mobilità provinciale e l'accantonamento dei posti di cui ho detto residuano 4 posti, uno di questi sarà assegnato ai passaggi di cattedra/ruolo. Gli altri tre saranno destinati alle fasi successive (B, C, D). Se residuano 5, 6, 7 posti, ai passaggi di cattedra/ruolo provinciali sarà destinato sempre un solo posto. Per destinare due posti alla mobilità professionale in fase provinciale devono residuare da 8 a 11 posti. E così via.
Spero di essere stato chiaro.

Scusami Gian ma gli immessi in fase B e C da GM partecipano alla fase B3 della mobilità,non alla fase C

Giancarlo Dessì ha scritto:La mobilità professionale viene elaborata in fase A ma in coda a tutti i trasferimenti territoriali (comunali e provinciali) e, quindi, sui posti residui, limitatamente al 25% di questi (arrotondato per difetto). Il residuo deve essere al netto del numero di posti accantonato per la collocazione degli immessi in fase B e C da graduatoria concorsuale, in quanto questi movimenti devono essere trattati nella fase C della mobilità.

Faccio un esempio: se dopo la mobilità provinciale e l'accantonamento dei posti di cui ho detto residuano 4 posti, uno di questi sarà assegnato ai passaggi di cattedra/ruolo. Gli altri tre saranno destinati alle fasi successive (B, C, D). Se residuano 5, 6, 7 posti, ai passaggi di cattedra/ruolo provinciali sarà destinato sempre un solo posto. Per destinare due posti alla mobilità professionale in fase provinciale devono residuare da 8 a 11 posti. E così via.
Spero di essere stato chiaro.

Scusa Giancarlo:

non riesco a capire una cosa, ma la possibilità di passare di ruolo da GAE il prossimo anno scolastico dipende solo dalla presenza di eventuali "scarti" dopo tutte le fasi della mobilità, non esiste una quota protetta come negli anni passati?

Faccio un esempio supponiamo sulla classe XXXX ci sono 3 posti in piu in organico per il 2016/17 (pensionamenti senza contrazioni di organico) e sono stati assunti 7 potenziatori tutti da GAE. Quindi sono 10 i posti in palio.
(2 sono disponibili per la mobilità professionale. ) Prima se li giocano tutti i vecchi colleghi di ruolo. Poi i potenziatori . poi i fase 0 A di quest' anno.

Solo se resta uno scarto andra al 50% alle Gae e al concorso.

Nessuna quota protetta per i ruoli ma solo scarti eventualmente. Giusto?

Altro dubbio io do per scontato che i 7 posti di potenziamento restino tali, o potrebbero aumentare in base ai famigerati PTOF.....

lamannafranca ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:La mobilità professionale viene elaborata in fase A ma in coda a tutti i trasferimenti territoriali (comunali e provinciali) e, quindi, sui posti residui, limitatamente al 25% di questi (arrotondato per difetto). Il residuo deve essere al netto del numero di posti accantonato per la collocazione degli immessi in fase B e C da graduatoria concorsuale, in quanto questi movimenti devono essere trattati nella fase C della mobilità.

Faccio un esempio: se dopo la mobilità provinciale e l'accantonamento dei posti di cui ho detto residuano 4 posti, uno di questi sarà assegnato ai passaggi di cattedra/ruolo. Gli altri tre saranno destinati alle fasi successive (B, C, D). Se residuano 5, 6, 7 posti, ai passaggi di cattedra/ruolo provinciali sarà destinato sempre un solo posto. Per destinare due posti alla mobilità professionale in fase provinciale devono residuare da 8 a 11 posti. E così via.
Spero di essere stato chiaro.

Scusami Gian ma gli immessi in fase B e C da GM partecipano alla fase B3 della mobilità,non alla fase C

Chiedo scusa per l'errore, avendo il CCNI in formato PDF grafico, per me non è agevole cercare immediatamente la pagina di riferimento, perciò prendo qualche cantonata se recito a memoria: vado a controllare solo se devo dare una risposta mirata e, quindi, preferisco verificare. In questo caso non l'ho fatto perché ricordavo che la mobilità dei fase B e C da GM è comunque subordinata a quella interprovinciale dei vecchi immessi in ruolo, previo accantonamento dei posti.

psicopompo ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:La mobilità professionale viene elaborata in fase A ma in coda a tutti i trasferimenti territoriali (comunali e provinciali) e, quindi, sui posti residui, limitatamente al 25% di questi (arrotondato per difetto). Il residuo deve essere al netto del numero di posti accantonato per la collocazione degli immessi in fase B e C da graduatoria concorsuale, in quanto questi movimenti devono essere trattati nella fase C della mobilità.

Faccio un esempio: se dopo la mobilità provinciale e l'accantonamento dei posti di cui ho detto residuano 4 posti, uno di questi sarà assegnato ai passaggi di cattedra/ruolo. Gli altri tre saranno destinati alle fasi successive (B, C, D). Se residuano 5, 6, 7 posti, ai passaggi di cattedra/ruolo provinciali sarà destinato sempre un solo posto. Per destinare due posti alla mobilità professionale in fase provinciale devono residuare da 8 a 11 posti. E così via.
Spero di essere stato chiaro.

Scusa Giancarlo:

non riesco a capire una cosa, ma la possibilità di passare di ruolo da GAE il prossimo anno scolastico dipende solo dalla presenza di eventuali "scarti" dopo tutte le fasi della mobilità, non esiste una quota protetta come negli anni passati?

Faccio un esempio supponiamo sulla classe XXXX ci sono 3 posti in piu in organico per il 2016/17 (pensionamenti senza contrazioni di organico)  e sono stati assunti 7 potenziatori tutti da GAE. Quindi sono 10 i posti in palio.
(2 sono disponibili per la mobilità professionale. ) Prima se li giocano tutti i vecchi colleghi di ruolo. Poi i potenziatori . poi i fase 0 A di quest' anno.

Solo se resta uno scarto andra al 50% alle Gae e al concorso.

Nessuna quota protetta per i ruoli ma solo scarti eventualmente. Giusto?

Altro dubbio io do per scontato che i 7 posti di potenziamento restino tali, o potrebbero aumentare in base ai famigerati PTOF.....

Mi spiace ma non sono in grado di risponderti con competenza. C'è però un dato di fatto: le regole per la mobilità sono profondamente cambiate e, almeno per quest'anno, sono cambiate in peggio per le vostre aspettative.

Fino all'anno scorso, la determinazione dei posti del turnover disponibili per la mobilità professionale (passaggi di ruolo e di cattedra) e interprovinciale era demandata alla contrattazione, ai sensi del Testo Unico, in modo da riservare alle immissioni in ruolo una quota dei posti vacanti e disponibili.

La 107 ha cancellato tutto questo in virtù del comma 108 della 107:

...
Tale personale (gli aspiranti ai movimenti interprovinciali, per intenderci) partecipa, a domanda, alla mobilita' per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di
permanenza nella provincia, di cui all'articolo 399, comma 3, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, per tutti i posti vacanti e disponibili inclusi quelli assegnati in via provvisoria nell'anno scolastico 2015/2016 ai soggetti di cui al comma 96, lettera b), assunti ai sensi del comma 98, lettere b) e c).
...

In sostanza, mentre fino all'anno scorso si garantiva una quota alle immissioni in ruolo, in virtù delle disposizioni del Testo Unico e degli accordi annuali con i sindacati in sede di contrattazione, quest'anno le cose cambiano in quanto la legge 107 dispone che tutti i posti disponibili in una provincia possano essere ricoperti dai movimenti interprovinciali e, entro il limite del 25%, dalla mobilità professionale.

Quindi, se in teoria tutti i posti vacanti possono essere occupati da un flusso di trasferimenti interprovinciali, non si capisce da dove possano saltare fuori i posti disponibili per le immissioni in ruolo.
A rigor di logica, posti disponibili per le immissioni in ruolo dovrebbero formarsi solo nelle regioni o province interessate da flussi migratori in uscita, non certo in quelle regioni o province dove la pressione delle domande di "rientro" è fortissima e destinata ad occupare tutti i posti occupabili, al punto da spingere i neoimmessi in fase C fuori dalla provincia di immissione.

Il MIUR ci ha abituato a strane alchimie, ma sicuramente a me sfugge una qualsiasi motivazione razionale che possa dare una risposta ai tuoi dubbi.
Anzi, ci sono delle stranezze che proprio non riesco a spiegarmi e che mi ha fatto notare un collega che cerca di rientrare con il trasferimento interprovinciale combinato con un passaggio di cattedra. Nella mia attuale classe di concorso, l'A060, per diversi anni non ci sono state immissioni in ruolo, a causa della condizione di esubero provinciale. Quest'anno si sono liberati dei posti, cosa che ha permesso il riassorbimento dei pochi soprannumerari e il passaggio di cattedra per me e per un altro collega, provenienti da altre classi di concorso in esubero. C'è stata una sola immissione in ruolo in fase 0 ma in un'altra provincia, dalle graduatorie concorsuali del 1999. In fase C sono stati assegnati per l'A060 40 posti di potenziamento con 33 immissioni in ruolo (7 posti vacanti).
Anche in previsione di un'ipotetica impennata di iscrizioni nei licei delle scienze applicate, quelli che forniscono un elevato numero di ore all'A060, congiuntamente ad un elevato numero di pensionamenti, dubito che ci possa essere un considerevole incremento di posti per l'A060.
Eppure sembra, come mi ha fatto notare il collega, che per il prossimo triennio si prevedano immissioni in ruolo per altri 40 posti nella regione. Sinceramente non riesco a capire da dove salteranno fuori questi 40 posti, anche in considerazione del fatto che la mia provincia è quella con la popolazione scolastica più alta. E si sa che questi posti non esistono, a meno che non decidano di raddoppiare il numero di posti di potenziamento.
Cercare di capire e spiegare le dinamiche in questo marasma di stranezze è una vera impresa!

Ti ringrazio della tua risposta, la situazione è un vero rebus per tutti!

Chiedo anche io a Giovanna o Giancarlo o Lalla un chiarimento su questo punto dell'ordinanza:

"1. I docenti immessi in ruolo sino al 14/15 o nelle prime due fasi del piano di assunzioni 15/16 delle scuole dell’infanzia statali, di scuola primaria, di scuola secondaria di primo e secondo grado, titolari di sede o di posto nella provincia, possono chiedere il trasferimento ad altre sedi della provincia di titolarità o a sedi di altre province. Qualora intendano avvalersi di quest’ultima possibilità, devono presentare due diverse domande secondo le modalità stabilite dalla presente ordinanza.

2. Non si tiene conto della domanda di trasferimento o di passaggio relativa alla provincia di titolarità qualora risulti accolta la domanda di trasferimento ad altra provincia.

3. Il trasferimento o il passaggio in altra provincia di un docente appartenente alle categorie di cui al comma 1, ottenuto nel corso della FASE   B o della FASE D della mobilità,  annulla l’eventuale trasferimento o passaggio provinciale ottenuto dal medesimo docente nel corso della FASE A della mobilità. La sede  ottenuta dal medesimo in esito alla fase A, non è disponibile per le operazioni di mobilità interprovinciali.

E' possibile che i posti lasciati liberi in una provincia da chi fosse soddisfatto anche dalla mobilità interprovinciale non saranno disponibili per le successive operazioni di mobilità interprovinciale? Questo ridurrebbe la possibilità di chi volesse entrare nella provincia. Non dovrebbe essere invece che, vista la tempistica diversa della domanda provinciale e interprovinciale, non saranno più disponibili appunto per la mobilità provinciale? Potrebbe esserci un errore?