Dematerializzazione, a che cosa serve?

Non so se è il thread giusto, ma non sapevo dove altro scrivere.

Registro elettronico del docente (informatico, dematerializzato, chiamatelo come volete), Registro elettronico di classe online, programmazione disciplinare su word e pdf da includere nel registro elettronico....quanta carta in meno!
C'è un ma.
Alla fine dell'anno scolastico ci viene chiesto di stamparlo su carta.
La carta, come quella per fotocopiare durante l'anno, tocca portarla a cura dei singoli docenti.
Ora, anche la direttiva di far stampare di meno, con la conseguenza che:
1) o mi attrezzo di stampante, carta e toner
2) o vado fuori a stampare a 20 centesimi a pagina.

Se fossi un esterno, probabilmente non potrei esigere di utilizzare le risorse scolastiche. Ma sono un docente in servizio.

Secondo voi, la scuola deve farmi stampare con le proprie risorse i documenti che richiede, visto che lavoro per loro, al pari di un qualsiasi altro impiegato nella Pubblica Amministrazione?
Gli impiegati INPS o dell'Agenzia delle Entrate mica si portano la propria stampante in ufficio per stampare o vanno a casa loro per stampare?

Grazie per il sostegno.

Soluzione 1
Invia una comunicazione via posta elettronica in cui dichiari di essere impossibilitato a stampare la documentazione richiesta a causa di mancanza di mezzi tecnici nella scuola e alleghi tutta la documentazione richiesta in formato digitale.
Tu non sei obbligato a dotarti di una stampante, la scuola è invece obbligata a metterne una a disposizione del personale se pretende documentazione cartacea

Soluzione 2
Fai una copia del file e formattalo nel seguente modo:
1) imposta il font più piccolo che hai e scegli come dimensione dei caratteri 6 pixel (se il software te lo permette, scegli una dimensione ancora minore!). Se vuoi sbizzarrirti, formatta tutto il testo con l'effetto pedice
2) imposta l'interlinea al minimo indispensabile. Non usare l'interlinea singola, metti un'interlinea personalizzata, in modo che le gambette delle p e delle q si intersechino con le b e le d.
3) se vuoi dare libero sfogo al trollismo, riduci anche la spaziatura orizzontale tra i caratteri, in modo che le o siano tangenti alle elle e via dicendo
4) usa un bel testo compatto: nessuna spaziatura tra un capoverso e l'altro, imposta i margini della pagina in modo da lasciare il minimo indispensabile per non mandare in tilt la stampante
5) imposta la stampante in modalità risparmio "bozza" oppure formatta tutto il testo con una colorazione a basso contrasto. A mio parere va bene un grigio di tonalità intermedia, da #909090 a #a0a0a0. Se poi vuoi essere bastardo dentro, va ancora meglio il #b0b0b0

In calce al documento scrivi con una formattazione "normale":
chiedo scusa per la formattazione, resa necessaria da esigenze di risparmio di carta e toner. Qualora si volesse migliorare la leggibilità consiglio la stampa della versione digitale del presente documento.

Se ti fanno le storie, scappali a cagare.

Bravo, ben detto!
Bisogna essere bastardi e non guardare in faccia nessuno!
Ho 5 classi numerosissime, tutto l'anno ho dovuto fare copie di compiti a mie spese!
Niente LIM, niente gesso che compravo a mie spese, niente pennarelli, niente sapone per le mani, niente di niente!
Io seguirei alla lettera il consiglio n°2 di Giancarlo, Lui è un uomo saggio.
Se non fosse per gli alunni quando non hai i mezzi per poter insegnare allora si che manderesti tutti affan..........!

+1 per Giancarlo e l'espressione "scappare a cagare";)

AldoUmberto ha scritto:Bravo, ben detto!
Bisogna essere bastardi e non guardare in faccia nessuno!
Ho 5 classi numerosissime, tutto l'anno ho dovuto fare copie di compiti a mie spese!
Niente LIM, niente gesso che compravo a mie spese, niente pennarelli, niente sapone per le mani, niente di niente!
Io seguirei alla lettera il consiglio n°2 di Giancarlo, Lui è un uomo saggio.

Che Giancarlo sia saggio è sicuramente vero, ma in questo contesto non è che sia lui ad essere eccezionalmente saggio, sei tu che ti presenti come eccezionalmente sprovveduto e masochista.

Io col cavolo che avrei fatto le fotocopie a spese mie per i compiti in classe (che sono un obbligo di legge e non uno sfizio mio) o per i gessi. Piuttosto avrei sospeso le verifiche scrittte, verbalizzando la cosa in maniera formale, e facendo comunicazioni protocollate TUTTI I GIORNI, spiegando che non mi era possibile fare i compiti in classe, perchè la scuola non mi metteva a disposizione i mezzi per poterli fare. Anzi, avrei pure allegato alla comunicazione il testo integrale di uno o due compiti già preparati, per dimostrare che erano già prontissimi per essere assegnati, ma che si è dovuto rinviarli più volte perché materialmente impossibili da distribuire.

Chi tira fuori i soldi di tasca sua per rimediare alle mancanze dell'istituzione pubblica non è un eroe che "si sacrifica per il bene dei ragazzi", ma è uno che si rende COMPLICE di tali mancanze, danneggiando se stesso, i colleghi, e alla fine anche i ragazzi stessi.

arrubiu ha scritto:+1 per Giancarlo e l'espressione "scappare a cagare";)

non dimenticare l'uso transitivo del verbo "scappare", eh...
tu non scappi a cagare, bensì scappi qualcun altro a cagare. Per noi sardi di sardegna è naturale, per altri no ;-)

Rispondo a chi mi da dello sprovveduto e masochista!
Classe di 34 allievi (4 con programmazione diversificata), se non puoi fare compito (mi servono le fotocopie), non puoi interrogare (mi serve la lavagna ma non hai gesso), non puoi fare un'esercitazione (mi serve la lavagna), TIENILI TU 34 TELEBANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io sono un insegnante di matematica mica uno di filosofia!
Tra i due mali ho scelto il minore!
Dimenticavo: sono un neoassunto, ti sfido a preparare qualsiasi relazione contro l'Istituzione scolastica che dirotta altrove i soldi necessari per il vivere quotidiano nel tuo anno di formazione.
Prima di giudicare pensa e conta!

Guarda che insegno matematica anch'io, e che penso e conto tutti i giorni.

E che PROPRIO perché so pensare e so contare, l'idea che possa esserci un mio collega sinceramente convinto che "deve per forza scucire soldi di tasca propria per lavorare, perché se non lo fa si vendicheranno non facendogli passare l'anno di prova"... mi ispira uno sconforto e una depressione che raramente ho provato in ambito professionale.

Non so quanti anni tu abbia, io ho fatto il liceo negli anni ottanta, e quando andavo a scuola io le fotocopie non c'erano, o comunque c'erano ma non erano di uso così comune come adesso (praticamente le usavano solo gli uffici amministrativi, ma non certo tutti gli insegnanti tutti i giorni).

Solo negli ultimni anni di liceo ricordo che si stesse diffondendo l'uso comune delle fotocopie per i testi dei compiti, per tutti gli anni precedenti o li scrivevano alla lavagna o ce li dettavano a voce.

Bene, per chissà quale potere paranormale, i compiti in classe si facevano lo stesso, ed erano parecchio più tosti di quelli di adesso, nonostante la mancanza di fotocopie.

Piuttosto che pagare le fotocopie di tasca mia, sarei disposta a dettarli a voce, come si faceva in passato, anche a costo di perdere mezz'ora...