DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
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piera74
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DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Nella mia scuola secondaria di secondo grado i genitori di un alunno di classe prima mi hanno mostrato la diagnosi di DSA del figlio "solo per informarmi" ma chiedendomi di non utilizzare nessuno strumento per facilitare l'apprendimento. Il ragazzo "ce l'ha sempre fatta da solo" e per questo non vogliono assolutamente la redazione del PDP che rischierebbe, secondo loro, di etichettare come "diverso" il proprio figlio. Ho cercato di far capire loro l'importanza di un piano didattico personalizzato e dell'adozione di misure e strumenti adeguati nella massima discrezione possibile per facilitare il perseguimento degli obiettivi disciplinari in modo sereno. Come dobbiamo comportarci noi docenti? Siamo tenuti ugualmente a redigere un pdp in presenza di una diagnosi di DSA? Ci sono riferimenti normativi al riguardo? Grazie infinite
piera74- Messaggi : 319
Data d'iscrizione : 14.10.12
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
In realtà l'iter per il pdp partirebbe dalla consegna ufficiale della certificazione (non è sufficiente la diagnosi) da parte della famiglia, consegna che non c'è stata.
Se per assurdo voleste prendere il fatto di essere venuti a conoscenza della diagnosi come base per "dichiarare la situazione di bes" e agire ugualmente dovreste ottenere il consenso della famiglia alle misure e al pdp mentre senza il loro consenso potreste comunque adottare le strategie didattiche che riteneste opportune per consentire alla ragazza di lavorare con maggior successo.
per stare sul sicuro fate protocollare una loro dichiarazione ufficiale nella quale chiedono alla scuola di non adottare alcuna misura compensativa o dispensativa o di didattica personalizzata nonostante la presenza di una diagnosi di dsa.
E.... da parte mia... pernacchiali
Se per assurdo voleste prendere il fatto di essere venuti a conoscenza della diagnosi come base per "dichiarare la situazione di bes" e agire ugualmente dovreste ottenere il consenso della famiglia alle misure e al pdp mentre senza il loro consenso potreste comunque adottare le strategie didattiche che riteneste opportune per consentire alla ragazza di lavorare con maggior successo.
per stare sul sicuro fate protocollare una loro dichiarazione ufficiale nella quale chiedono alla scuola di non adottare alcuna misura compensativa o dispensativa o di didattica personalizzata nonostante la presenza di una diagnosi di dsa.
E.... da parte mia... pernacchiali
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Grazie infinite! Parlerò con il Dirigente Scolastico proponendogli di far protocollare una dichiarazione dei genitori anche se cercherò con tutte le mie forze di far comprendere loro l'importanza della predisposizione del PDP nel massimo rispetto della privacy
piera74- Messaggi : 319
Data d'iscrizione : 14.10.12
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Secondo me la richiesta di una dichiarazione ufficiale in quel senso da parte loro li aiuterà a prendere coscienza del fatto che stanno privando davvero il figlio di strumenti indispensabili e potrebbe essere la chiave per far loro cambiare idea.
E' parecchio pesante firmare una dichiarazione di quel tipo, molto più pesante e molto più definitivo che dirlo e basta.
Arrivo a pensare a questo considerando che hanno sottoposto il figlio alla valutazione e ti hanno fatto vedere la diagnosi, quindi vorrebbero aiuto ma ne hanno paura. Che si assumano le loro responsabilità in un senso o nell'altro.
E' parecchio pesante firmare una dichiarazione di quel tipo, molto più pesante e molto più definitivo che dirlo e basta.
Arrivo a pensare a questo considerando che hanno sottoposto il figlio alla valutazione e ti hanno fatto vedere la diagnosi, quindi vorrebbero aiuto ma ne hanno paura. Che si assumano le loro responsabilità in un senso o nell'altro.
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Quella sorta di dichiarazione, in sede di eventuali ricorsi, potrebbe essere un'arma a doppio taglio...pensateci.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Se la consegnano in segreteria è ufficiale e fai il PDP. Questa cosa di farlo vedere, ma non consegnarlo in segreteria potrebbe essere una pressione subliminale per voi, perché sappiate che deve farcela 'da solo'. Parlane al dirigente, per tutelarti. Se il ragazzo andrà male, la giagnosi salterà fuori a marzo-aprile. Scomettiamo?
circo- Messaggi : 3740
Data d'iscrizione : 21.09.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Anche se non credo che l'intenzione della famiglia fosse quella di "essere scorretta" sono d'accordo sul fatto che se non avesse davvero voluto nulla innanzitutto non avrebbe fatto fare alcuna diagnosi e successivamente non l'avrebbe mostrata a scuola.
Desiderano aiuto per il figlio ma non se la sentono di averlo ufficialmente.
Per questo credo che sia importante arrivare a chiedere la dichiarazione che sarebbe molto pesante anche dal punto di vista emotivo.
Non vedo, e sono interessata a conoscere, gli aspetti negativi che sembra vedere eragon.
Desiderano aiuto per il figlio ma non se la sentono di averlo ufficialmente.
Per questo credo che sia importante arrivare a chiedere la dichiarazione che sarebbe molto pesante anche dal punto di vista emotivo.
Non vedo, e sono interessata a conoscere, gli aspetti negativi che sembra vedere eragon.
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Perchè è la prova provata (penso che una copia di questa dichiarazione firmata la consegnerete ai genitori) che come Consiglio di Classe eravate a conoscenza della diagnosi del ragazzo e che come consiglio di classe ritenevate necessaria l'adozione di un PDP.Ire ha scritto:perchè, eragon?
Non avere poi adottato nulla di quello che voi stessi, come consiglio di classe, ritenevate necessario per il successo formativo del ragazzo solo perchè i genitori "non volevano" potrebbe crearvi rogne in caso di bocciatura ed eventuale ricorso.
Nella mia scuola qualche ricorso su altre faccende lo abbiamo avuto e ti posso assicurare che poi gli avvocati trovano cavilli e leggi e leggine da mettersi le mani nei capelli.
Meglio per voi lasciare tutto così come è, se non erro UFFICIALMENTE i genitori non hanno depositato la richiesta in segreteria quindi voi UFFICIALMENTE non ne sapete nulla ed UFFICIALMENTE, se non applicate nulla, nessuno può dirvi niente.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Prova a ragionare al contrario, nelle leggi che normano questa situazione c'è un articolo specifico che VIETA al Consiglio di Classe di applicare un PDP senza il consenso dei genitori?
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Ma nella diagnosi lo specialista non indica le misure compensative e dispensative?
A quello bisogna fare riferimento, mica ai vaneggiamenti (in questo caso) dei genitori.
Chiedete di contattare direttamente proprio lo specialista, nel caso si ostinino.
A quello bisogna fare riferimento, mica ai vaneggiamenti (in questo caso) dei genitori.
Chiedete di contattare direttamente proprio lo specialista, nel caso si ostinino.
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
mi sembra che la situazione stia sfuggendo di mano a molti.
ci sono due situazioni in cui si predispone un pdp per un alunno:
la prima è quella in cui la famiglia, tramite un atto ufficiale, presenta a scuola una certificazione
(che integra una diagnosi) che attesta l'esecuzione di un percorso diagnostico ben determinato e riconosciuto dallo Stato per l'accertamento dell'esistenza di un dsa. Questa certificazione conferisce all'alunno il diritto ad ottenere le misure a lui necessarie e attribuisce alla scuola l'obbligo di muoversi in un certo modo che non è quello che dice lo specialista, che non ha alcuna influenza sulla didattica ma è quello di conoscere il problema, valutare le necessità, attuare una didattica idonea e procedere ad una valutazione opportuna.
C'è la parte della famiglia, ma in questo discorso su questo thread ora non ha importanza e la trascuro
La seconda situazione è quella di un BES, nella quale il consiglio di classe, con considerazioni che possono partire autonomamente, che possono essere sollecitate dalla famiglia, che possono essere indicate in una qualche relazione di un qualsiasi specialista valuta in piena autonomia e autorità se ci siano le condizioni che facciano ritenere utile l'applicazione di misure varie, da concordare con la famiglia che le deve accettare.
Il cdc non ha alcun obbligo di "dichiarare il bes" e non esiste alcuno specialista che può influire su questa decisione.
Se la famiglia non presenta ufficialmente la certificazione o comunque non accetta il pdp l'unica cosa che può fare la scuola, se vuole, è quella di considerare le difficoltà del ragazzo, adottare per tutti strategie didattiche che possano essere utili per lui, può valutare in modo attento le sue prestazioni ma non può fare per lui nulla di diverso da quello che fa per gli altri. Perchè le misure diverse vanno concordate.
Tutte le paure, i presunti obblighi perchè lo dice lo specialista, le obbligatorie promozioni e roba varia sono leggende metropolitane. Se dovesse succedere che una famiglia come questa rivendicasse l'aver mostrato di nascosto la diagnosi come diritto ad avere gli strumenti, se si rivolgesse al tar, se il tar decidesse che ha ragione la famiglia....beh, amen, pagherebbe il ragazzo e pagherebbe l'amministrazione facendosi autogoal. Pazienza. Non sarebbe colpa della scuola, non sarebbe colpa vostra, sarebbe colpa di imbecilli ai quali non bisogna facilitare le cose in anticipo.
ci sono due situazioni in cui si predispone un pdp per un alunno:
la prima è quella in cui la famiglia, tramite un atto ufficiale, presenta a scuola una certificazione
(che integra una diagnosi) che attesta l'esecuzione di un percorso diagnostico ben determinato e riconosciuto dallo Stato per l'accertamento dell'esistenza di un dsa. Questa certificazione conferisce all'alunno il diritto ad ottenere le misure a lui necessarie e attribuisce alla scuola l'obbligo di muoversi in un certo modo che non è quello che dice lo specialista, che non ha alcuna influenza sulla didattica ma è quello di conoscere il problema, valutare le necessità, attuare una didattica idonea e procedere ad una valutazione opportuna.
C'è la parte della famiglia, ma in questo discorso su questo thread ora non ha importanza e la trascuro
La seconda situazione è quella di un BES, nella quale il consiglio di classe, con considerazioni che possono partire autonomamente, che possono essere sollecitate dalla famiglia, che possono essere indicate in una qualche relazione di un qualsiasi specialista valuta in piena autonomia e autorità se ci siano le condizioni che facciano ritenere utile l'applicazione di misure varie, da concordare con la famiglia che le deve accettare.
Il cdc non ha alcun obbligo di "dichiarare il bes" e non esiste alcuno specialista che può influire su questa decisione.
Se la famiglia non presenta ufficialmente la certificazione o comunque non accetta il pdp l'unica cosa che può fare la scuola, se vuole, è quella di considerare le difficoltà del ragazzo, adottare per tutti strategie didattiche che possano essere utili per lui, può valutare in modo attento le sue prestazioni ma non può fare per lui nulla di diverso da quello che fa per gli altri. Perchè le misure diverse vanno concordate.
Tutte le paure, i presunti obblighi perchè lo dice lo specialista, le obbligatorie promozioni e roba varia sono leggende metropolitane. Se dovesse succedere che una famiglia come questa rivendicasse l'aver mostrato di nascosto la diagnosi come diritto ad avere gli strumenti, se si rivolgesse al tar, se il tar decidesse che ha ragione la famiglia....beh, amen, pagherebbe il ragazzo e pagherebbe l'amministrazione facendosi autogoal. Pazienza. Non sarebbe colpa della scuola, non sarebbe colpa vostra, sarebbe colpa di imbecilli ai quali non bisogna facilitare le cose in anticipo.
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
paniscus_2.0 ha scritto:Veramente non dovrebbe essere affatto lo specialista a "indicare le misure compensative e dispensative", ma il consiglio di classe.
Lo specialista dovrebbe solo descrivere il tipo di disturbo, poi la decisione in materia di strategie didattiche spetta unicamente agli insegnanti.
Quello di indicare direttamente nel certificato della diagnosi le misure didattiche da usare, come se fossero una prescrizione medica, è solo un malcostume arbitrario, e un'indebita ingerenza nel mestiere altrui. Non si capisce proprio come mai l'insegnante non può permettersi di entrare nel merito della diagnosi, mentre lo specialista sanitario può permettersi di impicciarsi del campo della didattica.
E tale malcostume evidentemente si è diffuso perché gli specialisti hanno constatato che di solito, questa modalità, alle famiglie PIACE: magari sono proprio i genitori che la caldeggiano, pensando che costituisca uno strumento di forza in più per costringere il consiglio di classe a fare tutto quello che chiedono loro, sostenendo che "l'ha prescritto il dottore".
Sei totalmente fuori tiro.
Perchè mai, mi spieghi , lo specialista (l'unico che "ci capisce" di dislessia) non dovrebbe saper/dover indicare in che modo quell'alunno può utilizzare al meglio le sue possibilità, nonché superare le sue difficoltà?
Ma davvero i docenti - che al novanta per cento NON sanno nulla di dislessia e spesso manco hanno voglia o tempo di mettersi a studiare e/o calarsi un po' nei panni del ragazzo con problemi- sono in GRADO di indicargli come superare le sue difficoltà e rendere al meglio? Non prendiamoci in giro.
Sono stata per diversi anni docente di sostegno di ragazzi dislessici quando ancora veniva dato il sostegno, prima della 170; ho scoperto mia figlia dislessica alle superiori, quando proprio non si poteva più "metterci pezze".
Pertanto mi sono trovata da tutte e due le parti. Senza contare i tanti alunni dislessici che mi ritrovo in classe ora come docente di disciplina.
Molti docenti non "credono" alla dislessia, e da tale mancanza di "fede" (!?!) ne derivano talmente tanti problemi che le indicazioni dello specialista rappresentano l'unica cosa certa.
Se lo specialista dà delle indicazioni per misure compensative e dispensative nella certificazione, personalmente le seguo - eccome se le seguo!
In parallelo, mi impegno a tenere vivo un dialogo costruttivo con le famiglie degli alunni dislessici, così che se qualcosa non funziona, ci attiviamo tutti per tempo. Non è che si preme un bottone, e tutto magicamente va come deve andare.
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
La questione è che il profilo funzionale che deriva dalla diagnosi che è indicata nella certificazione dovrebbe essere fatta insieme da specialista e docenti. Avete mai provato a parlare con gli specialisti, ci vogliono mesi, così loro mettono delle indicazioni nella diagnosi e poi spetta al consiglio di classe tradurle in pratica.
circo- Messaggi : 3740
Data d'iscrizione : 21.09.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
Sempre più dalla scuola vengono richieste precise agli specialisti affinchè indichino le misure. Il perchè lo sapete voi, sono dell'idea che docente 63 non sbagli nella sua analisi.
Difficilmente le indicazioni degli specialisti, però, vanno oltre le misure standard e spesso non tengono presenti i desiderata degli alunni (desiderata che non sono capricci ma che derivano dalle personali preferenze di studio e dalla personale modalità di apprendimento) quindi non esiste alcun divieto di modificare le indicazioni di diagnosi sostituendole con altre misure concordate tra alunno e docente.
In questo senso intendevo che non c'è obbligo di seguire lo specialista nelle misure indicate, c'è solo obbligo di mettere in atto le misure adeguate al singolo caso elaborate dopo attento ascolto o osservazione sul diretto interessato, sulla famiglia che lo racconta e sulle difficoltà evidenziate in diagnosi la cui attenta lettura dà un quadro piuttosto specifico del soggetto.
Difficilmente le indicazioni degli specialisti, però, vanno oltre le misure standard e spesso non tengono presenti i desiderata degli alunni (desiderata che non sono capricci ma che derivano dalle personali preferenze di studio e dalla personale modalità di apprendimento) quindi non esiste alcun divieto di modificare le indicazioni di diagnosi sostituendole con altre misure concordate tra alunno e docente.
In questo senso intendevo che non c'è obbligo di seguire lo specialista nelle misure indicate, c'è solo obbligo di mettere in atto le misure adeguate al singolo caso elaborate dopo attento ascolto o osservazione sul diretto interessato, sulla famiglia che lo racconta e sulle difficoltà evidenziate in diagnosi la cui attenta lettura dà un quadro piuttosto specifico del soggetto.
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
docente63 ha scritto:Ma nella diagnosi lo specialista non indica le misure compensative e dispensative?
A quello bisogna fare riferimento, mica ai vaneggiamenti (in questo caso) dei genitori.
Chiedete di contattare direttamente proprio lo specialista, nel caso si ostinino.
Non avevo visto questo post.
Se la famiglia non vuole pdp lo specialista non ha alcun potere per obbligarla e nessun titolo per autorizzare la scuola a muoversi contro la volontà di chi detiene la responsabilità genitoriale.
Se la famiglia vuole vaneggiare (concordo con te che stia facendo danni al figlio) è libera di farlo.
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
chiedere di contattare le specialista?
cioè, una famiglia viene con un documento che non vuole depositare e la scuola deve chiedere di parlate con lo specialista?
altra notazione: quest'anno ho in classe un ragazzino con un disturbo dell'emotività. indovinare cosa ha prescritto lo specialista? le misure dispensative e compensative della 170. Ovvio! uno che soffre di ansia lo curi con la calcolatrice e gli diminuisci i compiti, così l'ansia gli passa. per fortuna che nessuno ha tenuto conto delle prescrizioni. Le tabelline le sa alla perfezione, i compiti li fa come gli altri, i calcoli li fa a mente, ha un normalissimo standard di apprendimento, studia senza mappe e sul libro di testo. l'unica accortezza è quella di dirgli prima quando sarà interrogato e metterlo a suo agio durante l'interrogazione. quello che si fa ad un ragazzo che e' solo un po' ansioso.
cioè, una famiglia viene con un documento che non vuole depositare e la scuola deve chiedere di parlate con lo specialista?
altra notazione: quest'anno ho in classe un ragazzino con un disturbo dell'emotività. indovinare cosa ha prescritto lo specialista? le misure dispensative e compensative della 170. Ovvio! uno che soffre di ansia lo curi con la calcolatrice e gli diminuisci i compiti, così l'ansia gli passa. per fortuna che nessuno ha tenuto conto delle prescrizioni. Le tabelline le sa alla perfezione, i compiti li fa come gli altri, i calcoli li fa a mente, ha un normalissimo standard di apprendimento, studia senza mappe e sul libro di testo. l'unica accortezza è quella di dirgli prima quando sarà interrogato e metterlo a suo agio durante l'interrogazione. quello che si fa ad un ragazzo che e' solo un po' ansioso.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
La legge 170/2000 non menziona l'assenso dei genitori come condizione necessaria per la predisposizione di un pdp.
Le vostre considerazioni sono giuste (la famiglia mi firma una dichiarazione in cui si assume la responsabilità della NON adozione del PDP e la scuola è a posto) ma ripeto, in sede di ricorso gli avvocati sono diabolici ed in questo caso fintanto che i genitori UFFICIALMENTE non presentano la certificazione (e quindi UFFICIALMENTE voi non sapete nella) io non farei ulteriori passi.
Le vostre considerazioni sono giuste (la famiglia mi firma una dichiarazione in cui si assume la responsabilità della NON adozione del PDP e la scuola è a posto) ma ripeto, in sede di ricorso gli avvocati sono diabolici ed in questo caso fintanto che i genitori UFFICIALMENTE non presentano la certificazione (e quindi UFFICIALMENTE voi non sapete nella) io non farei ulteriori passi.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: DSA e rifiuto del PDP da parte dei genitori
paniscus_2.0 ha scritto:carla75 ha scritto:altra notazione: quest'anno ho in classe un ragazzino con un disturbo dell'emotività. indovinare cosa ha prescritto lo specialista? le misure dispensative e compensative della 170. Ovvio!
Ecco, questi sono i famosi specialisti che ne sanno di più di chiunque altro sulle difficoltà di apprendimento, di cui qualcuno parlava sopra...
bravissima!!!
è molto facile, comodo e veloce limitarsi a prescrivere strumenti compensativi e misure dispensative.
si vede come certa gente lavori "seriamente" e "professionalmente"... anche perchè in classe abbiamo noi questi casi, mica gli specialisti... no comment!!!
Ospite- Ospite
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