Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
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saracinesca
herman il lattoniere
PrimulaVera
alessia81
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Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Salve a tutti, ho un quesito da porvi: una famiglia a cui è stato condiviso il PEI, ha mandato una mail dicendo che non è d’accordo su alcuni punti e chiede di fare delle integrazioni. Siamo nella scuola superiore e la mail dei genitori è stata girata al Consiglio di classe che non ha accolto le precisazioni della famiglia che entrano proprio nella merito della didattica ad esempio chiedono che vengano fatte solo verifiche con risposta multipla.
Alla famiglia è stata comunicata via mail la scelta del Consiglio di classe con le motivazioni, dicendo loro che, se non sono d’accordo, possono allegare al PEI il loro rifiuto precisando le parti non condivise.
La famiglia a seguito di questa mail ha chiesto ulteriore colloquio alla FS e alla Dirigente la cui posizione in merito è che è stato fatto quanto di prassi con la famiglia. È corretto formalmente questo modo di procedere? Grazie
Alla famiglia è stata comunicata via mail la scelta del Consiglio di classe con le motivazioni, dicendo loro che, se non sono d’accordo, possono allegare al PEI il loro rifiuto precisando le parti non condivise.
La famiglia a seguito di questa mail ha chiesto ulteriore colloquio alla FS e alla Dirigente la cui posizione in merito è che è stato fatto quanto di prassi con la famiglia. È corretto formalmente questo modo di procedere? Grazie
alessia81- Messaggi : 96
Data d'iscrizione : 02.08.11
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
di queste cose si discute in sede di glo. Nel momento in cui vi siete incontrati non hanno detto nulla a questo proposito?
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
In realtà al Glo si era trovato un punto di incontro, ma chiaramente non si era entrati nello specifico delle strategie didattiche di ogni singola disciplina, ma si era fatto un discorso più generale.
Loro “contestano”aspetti molto sottili come ad esempio chiedono al posto di test con domande a risposta chiusa di mettere test con domande a risposta multipla con massimo 3 possibilità di risposta oppure chiedono che tutti i docenti concedano tempo in più per svolgere la verifica (ma alcuni docenti non glielo hanno dato perché non ritenuto necessario). Preciso che l’alunna ha un rendimento scolastico buono e non ci sono problemi in tale senso.
È una famiglia che la Dirigente conosce per vie
traverse da anni e che ha definito estremamente pignola e polemica.
Loro “contestano”aspetti molto sottili come ad esempio chiedono al posto di test con domande a risposta chiusa di mettere test con domande a risposta multipla con massimo 3 possibilità di risposta oppure chiedono che tutti i docenti concedano tempo in più per svolgere la verifica (ma alcuni docenti non glielo hanno dato perché non ritenuto necessario). Preciso che l’alunna ha un rendimento scolastico buono e non ci sono problemi in tale senso.
È una famiglia che la Dirigente conosce per vie
traverse da anni e che ha definito estremamente pignola e polemica.
alessia81- Messaggi : 96
Data d'iscrizione : 02.08.11
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Che tristezza... Genitori spazzaneve che fanno il male dei figli
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Il tempo in più lo potreste prevedere tutti
Se non le è necessario non lo userà. Cercate di non fare muro contro muro ed evitate di prendere posizioni rigide starete meglio tutti.
Provate ad accordare questa richiesta e la famiglia si ammorbidirà. Potreste poi cercare di accordarvi con loro sul fatto che non si possa dire in anticipo e rigidamente quale modalità di verifica usare. Proverete quella che ritenete più valorizzante per la ragazza e se non andrà così proverete altro (e fatelo davvero). chiedete e date fiducia, ascolto e spiegazioni. Generalmente i problemi si creano se queste attenzioni mancano
Se non le è necessario non lo userà. Cercate di non fare muro contro muro ed evitate di prendere posizioni rigide starete meglio tutti.
Provate ad accordare questa richiesta e la famiglia si ammorbidirà. Potreste poi cercare di accordarvi con loro sul fatto che non si possa dire in anticipo e rigidamente quale modalità di verifica usare. Proverete quella che ritenete più valorizzante per la ragazza e se non andrà così proverete altro (e fatelo davvero). chiedete e date fiducia, ascolto e spiegazioni. Generalmente i problemi si creano se queste attenzioni mancano
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
I problemi possono nascere a prescindere dall'empatia, dal rispetto e dalle attenzioni riservate dai docenti all'alunno e alla sua famiglia.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ire ha scritto:Il tempo in più lo potreste prevedere tutti
Se non le è necessario non lo userà. Cercate di non fare muro contro muro ed evitate di prendere posizioni rigide starete meglio tutti.
Provate ad accordare questa richiesta e la famiglia si ammorbidirà. Potreste poi cercare di accordarvi con loro sul fatto che non si possa dire in anticipo e rigidamente quale modalità di verifica usare. Proverete quella che ritenete più valorizzante per la ragazza e se non andrà così proverete altro (e fatelo davvero). chiedete e date fiducia, ascolto e spiegazioni. Generalmente i problemi si creano se queste attenzioni mancano
Ma per quale motivo i docenti, che conoscono la ragazza dal punto di vista didattico e che sanno bene qual è il livello di difficoltà o semplificazioni da adottare e calibrano le prove sull'alunna, lasciando un margine di complessità delle prove rapportato al suo deficit, dovrebbero "ammorbidirsi" e venire incontro alla famiglia su richieste di questo tipo?
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ire, però la priorità della scuola quale deve essere: assecondare una famiglia nelle sue pretese, quali che siano, per non inasprire i toni oppure garantire al ragazzo quello che ritiene sia l'approccio didattico più adatto a lui?
Tu dici: concedete il tempo aggiuntivo, se l'alunna non ne ha bisogno non lo userà. Non è così, invece. Se concedi tempo aggiuntivo lo studente si abituerà ad usarlo anche se non ne ha bisogno, e questo vale per ogni tipo di misura. E svolgere un compito x in 30 o in 60 minuti non è la stessa cosa "perchè tanto conta se sa risolverlo o no": svolgerlo in 30 minuti significa aver acquisito dei processi con sufficiente solidità da poter passare allo step successivo, e svolgere lo stesso compito in 60 minuti può significare, di fatto, l'impossibilità di acquisire i prerequisiti necessari a progredire.
Dare misure non necessarie significa mancare la famosa zona prossimale, ed è una pratica che gli stessi specialisti ASL nei corsi sconsigliano vivamente.
Le relazioni con la famiglia sono importanti ma, perdonami, non possono essere gestite nell'ottica di assecondare pretese improprie (dal punto di vista della didattica, non certo dell'etichetta) e addirittura dannose. Per questo, te lo dico sinceramente, temo sempre le richieste di "fare rete" che arrivano dai genitori: nella maggior parte dei casi mi rendo conto che non abbiamo gli stessi obiettivi. A noi interessa fornire una formazione spendibile, ai genitori sta a cuore l'idea (molto variabile) del benessere del figlio e spesso questa idea collide con una formazione spendibile (ci sono cioè molti momenti in cui un genitore preferisce che tu renda felice (in base all'idea che ha di questo) suo figlio piuttosto che tu gli dia strumenti che possano servirgli a qualcosa). Insomma, mi pare che in questo momento storico la scuola e la famiglia guardino in due direzioni diverse, e soprattutto che lo sguardo delle famiglie sia sempre più emotivo e sempre meno lucido.
Tu dici: concedete il tempo aggiuntivo, se l'alunna non ne ha bisogno non lo userà. Non è così, invece. Se concedi tempo aggiuntivo lo studente si abituerà ad usarlo anche se non ne ha bisogno, e questo vale per ogni tipo di misura. E svolgere un compito x in 30 o in 60 minuti non è la stessa cosa "perchè tanto conta se sa risolverlo o no": svolgerlo in 30 minuti significa aver acquisito dei processi con sufficiente solidità da poter passare allo step successivo, e svolgere lo stesso compito in 60 minuti può significare, di fatto, l'impossibilità di acquisire i prerequisiti necessari a progredire.
Dare misure non necessarie significa mancare la famosa zona prossimale, ed è una pratica che gli stessi specialisti ASL nei corsi sconsigliano vivamente.
Le relazioni con la famiglia sono importanti ma, perdonami, non possono essere gestite nell'ottica di assecondare pretese improprie (dal punto di vista della didattica, non certo dell'etichetta) e addirittura dannose. Per questo, te lo dico sinceramente, temo sempre le richieste di "fare rete" che arrivano dai genitori: nella maggior parte dei casi mi rendo conto che non abbiamo gli stessi obiettivi. A noi interessa fornire una formazione spendibile, ai genitori sta a cuore l'idea (molto variabile) del benessere del figlio e spesso questa idea collide con una formazione spendibile (ci sono cioè molti momenti in cui un genitore preferisce che tu renda felice (in base all'idea che ha di questo) suo figlio piuttosto che tu gli dia strumenti che possano servirgli a qualcosa). Insomma, mi pare che in questo momento storico la scuola e la famiglia guardino in due direzioni diverse, e soprattutto che lo sguardo delle famiglie sia sempre più emotivo e sempre meno lucido.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ire ha scritto:
Provate ad accordare questa richiesta e la famiglia si ammorbidirà.
O questa proprio mi mancava.
La scuola dovrebbe blandire e coccolare la famiglia fino a che questa non farà la concessione benevola di "ammorbidirsi"?
Non ho parole, sul serio.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ottima analisi Serpina
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Lavorare bene con serenità e collaborazione o lavorare con il fucile puntato contro. La differenza dovuta a concessione di tempo in più che viene usato se serve e contrattazione sulla forma di una verifica. Irrigidirsi per salvare che cosa? Mah!
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ma se genitori/specialisti/chicchessia ritengono di essere in grado di scegliere le strategie didattiche più opportune, meglio di quanto possa fare non il singolo docente ma addirittura un cdc intero, perché non si occupano loro stessi della formazione dei ragazzi? Andreste da un medico a contestare il fatto che dobbiate prendere un farmaco 2 volte al giorno e non 3? E se lo faceste pensando che sbagli, ritornereste da quello stesso medico una seconda volta?
Perché affidarsi a professionisti di cui non si ha la minima fiducia?
Perché affidarsi a professionisti di cui non si ha la minima fiducia?
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Come per salvare cosa? Ben prima della dignità professionale, per salvare lo studente dandogli quello che davvero gli serve e gli servirà, non quello che sua madre pensa possa farlo stare meglio! Che le misure non necessarie non siano indifferenti ma dannose ho già cercato di spiegarlo, evidentemente senza successo (grazie comunque herman). Che assecondando la famiglia si lavori con serenità è un'illusione (si rischia solo l'effetto-rilancio) ma anche fosse vero, è un prezzo accettabile da pagare? Accettabile, dico, non per noi ma proprio per il ragazzo?
Guarda che il problema non è il fucile puntato (quale fucile? ): è invece la ragione di questo mestiere, che è quella del vantaggio reale (non emotivamente autopercepito) per lo studente, che può non coincidere (ed è questa la questione) con l'idea che ne ha il genitore.
Possiamo sbagliare? Sì, certo. Come può sbagliare un medico che fa una diagnosi. Ma questo significa che abbia più chance di azzeccarla la mamma? Sulla base del suo (inevitabile) sguardo emotivo rispetto a suo figlio? Se tu non fossi d'accordo con la diagnosi di un medico su tuo figlio lo cureresti tu, pur non avendo alcuna competenza in materia?
Che senso avrebbe una "contrattazione" (che termine aberrante) su una forma di verifica con la famiglia, in un caso come questo (ma in qualunque caso)? Cosa ci può essere da contrattare? Tu la poni come una vertenza sindacale, ma neanche: come una compravendita di mangime. Ma la scuola pubblica non funziona così, non è un accordo privato tra insegnanti e famiglia in cui la spunta chi più tira sul prezzo. C'è una finalità collettiva che investe tutta la società, e c'è anche, mi permetto di dirlo, una tutela che la società, attraverso la scuola, offre allo studente anche rispetto ad una famiglia che può, in qualche caso, volere per lui ciò che può danneggiarlo.
Irrigidirsi per salvare cosa: perchè questo quesito non lo rivolgi alla famiglia? Cosa vuole davvero la famiglia di questa studentessa che ha comunque un buon profitto? Che problemi deve ancora risolvere riguardo l'accettazione delle difficoltà della figlia?
Guarda che il problema non è il fucile puntato (quale fucile? ): è invece la ragione di questo mestiere, che è quella del vantaggio reale (non emotivamente autopercepito) per lo studente, che può non coincidere (ed è questa la questione) con l'idea che ne ha il genitore.
Possiamo sbagliare? Sì, certo. Come può sbagliare un medico che fa una diagnosi. Ma questo significa che abbia più chance di azzeccarla la mamma? Sulla base del suo (inevitabile) sguardo emotivo rispetto a suo figlio? Se tu non fossi d'accordo con la diagnosi di un medico su tuo figlio lo cureresti tu, pur non avendo alcuna competenza in materia?
Che senso avrebbe una "contrattazione" (che termine aberrante) su una forma di verifica con la famiglia, in un caso come questo (ma in qualunque caso)? Cosa ci può essere da contrattare? Tu la poni come una vertenza sindacale, ma neanche: come una compravendita di mangime. Ma la scuola pubblica non funziona così, non è un accordo privato tra insegnanti e famiglia in cui la spunta chi più tira sul prezzo. C'è una finalità collettiva che investe tutta la società, e c'è anche, mi permetto di dirlo, una tutela che la società, attraverso la scuola, offre allo studente anche rispetto ad una famiglia che può, in qualche caso, volere per lui ciò che può danneggiarlo.
Irrigidirsi per salvare cosa: perchè questo quesito non lo rivolgi alla famiglia? Cosa vuole davvero la famiglia di questa studentessa che ha comunque un buon profitto? Che problemi deve ancora risolvere riguardo l'accettazione delle difficoltà della figlia?
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Il lavoro del docente insiste su quello che è la ragione di essere di ogni famiglia: il figlio, che rappresenta il passato ed il futuro di quel nucleo, che contiene i sogni e le aspettative di ciascun membro, che rappresenta la realizzazione di un progetto. Poi questo figlio nasce, e non è come te lo aspettavi. I problemi derivanti dalla necessità di integrare questo dato di fatto con quello che si aveva in mente li conosce (ma anche no) solo chi lo vive. e questa è la risposta alla tua ultima domanda Serpina. Tutto vero quello che dici sul vantaggio reale, sull'apprendimento, su tutto, ma un ragazzo vive tra questo e la sua famiglia. Tra la vostra rivendicazione di dignità professionale e la rivendicazione della famiglia anche solo di stare facendo qualcosa per quel figlio che ha messo al mondo con un carico di problemi enorme. E ne viene lacerato, il ragazzo. Voi tirate da una parte, la famiglia dall'altra, e lui si spezza- La dignità professionale? Chi è più dignitoso di un docente, non coinvolto emotivamente nell'handicap, che comprende che la prima cosa da fare per l'apprendimento dell'alunno è lavorare a bocce ferme, tutti? Chi è più dignitoso del docente che fa ponte verso la famiglia nelle richieste che non incidono minimamente sulla dignità (tempo in più) che spiega il motivo per cui sceglie una verifica fatta in un certo modo e ascolta il perchè venga chiesto altro? Chi è più dignitoso di un docente che comprende che non c'è crescita nella guerra? Non ci avete mai pensato ma molti di voi accusano le famiglie di non dare fiducia e fanno esattamente la stessa cosa nei confronti delle famiglie. Non è per niente dignitoso per la professione, questo.
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ire ha scritto:Il lavoro del docente insiste su quello che è la ragione di essere di ogni famiglia: il figlio, che rappresenta il passato ed il futuro di quel nucleo, che contiene i sogni e le aspettative di ciascun membro, che rappresenta la realizzazione di un progetto.
Gli insegnanti NON hanno il compito di gestire (o tantomeno di risolvere) i problemi esistenziali personali dei genitori o di immischiarsi nei loro progetti complessivi di tutta la vita.
Per quello ci sono gli psicologi, i counselor, i preti o altre guide spirituali assortite.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Quando si capirà che i figli non sono proprietà della famiglia, ma fanno parte di una società in cui dovranno necessariamente inserirsi (anche perché nessun genitore è immortale), sarà sempre troppo tardi.
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ottimo saracinesca. I figli non sono di nessuno. Direi se non di se stessi. Non a caso si è passati da patria potestà a responsabili genitoriale che accompagna queste persone in crescita verso l'età della autodeterminazione . Vigilando affinché nessuno si arroghi il diritto di straziarli per tutto quello che ho detto prima
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
...e ritorniamo per l'ennesima volta sul concetto degli insegnanti aguzzini che si divertono a "straziare" i ragazzi? Ma non ci si rende conto di essere al patetico assoluto?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
quindi è la scuola a straziare i poveri figli. Povera patria.
Ma perbacco, se chiedo a un ragazzo di esprimere un concetto in forma scritta, magari anche tramite pc, anziché rispondere a un test a crocette lo starei straziando? Se gli chiedo di fare esercizi di matematica, lo sto straziando? Se chiedo di fare un disegno, lo sto straziando? Se chiedo di migliorare la pronuncia e la comprensione in lingua straniera, lo sto straziando? Se gli chiedo di imparare qualcosa anziché colorare una fotocopia, lo sto straziando?
Chi pensa che la scuola sia uno strazio ci faccia il sacrosanto favore di portarsi il figlio a casa e praticare l'istruzione parentale.
PS: a parte il fatto che le famiglie che "straziano" i figli sono molte più di quelle che si creda, e in questa categoria includerei anche i famosi genitori elicottero o tagliaerba.
Ma perbacco, se chiedo a un ragazzo di esprimere un concetto in forma scritta, magari anche tramite pc, anziché rispondere a un test a crocette lo starei straziando? Se gli chiedo di fare esercizi di matematica, lo sto straziando? Se chiedo di fare un disegno, lo sto straziando? Se chiedo di migliorare la pronuncia e la comprensione in lingua straniera, lo sto straziando? Se gli chiedo di imparare qualcosa anziché colorare una fotocopia, lo sto straziando?
Chi pensa che la scuola sia uno strazio ci faccia il sacrosanto favore di portarsi il figlio a casa e praticare l'istruzione parentale.
PS: a parte il fatto che le famiglie che "straziano" i figli sono molte più di quelle che si creda, e in questa categoria includerei anche i famosi genitori elicottero o tagliaerba.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
In effetti, il livello di fissazione estrema di certi discorsi sta diventando imbarazzante...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ire ha scritto:Ottimo saracinesca. I figli non sono di nessuno. Direi se non di se stessi. Non a caso si è passati da patria potestà a responsabili genitoriale che accompagna queste persone in crescita verso l'età della autodeterminazione . Vigilando affinché nessuno si arroghi il diritto di straziarli per tutto quello che ho detto prima
Se avessi chiarito fin da subito la tua considerazione degli insegnanti, ci saremmo tutti risparmiati molti discorsi inutili.
In ogni caso, meglio tardi che mai.
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Ire ha scritto: Tutto vero quello che dici sul vantaggio reale, sull'apprendimento, su tutto, ma un ragazzo vive tra questo e la sua famiglia. Tra la vostra rivendicazione di dignità professionale e la rivendicazione della famiglia anche solo di stare facendo qualcosa per quel figlio che ha messo al mondo con un carico di problemi enorme. E ne viene lacerato, il ragazzo. Voi tirate da una parte, la famiglia dall'altra, e lui si spezza- La dignità professionale? Chi è più dignitoso di un docente, non coinvolto emotivamente nell'handicap, che comprende che la prima cosa da fare per l'apprendimento dell'alunno è lavorare a bocce ferme, tutti? Chi è più dignitoso del docente che fa ponte verso la famiglia nelle richieste che non incidono minimamente sulla dignità (tempo in più) che spiega il motivo per cui sceglie una verifica fatta in un certo modo e ascolta il perchè venga chiesto altro? Chi è più dignitoso di un docente che comprende che non c'è crescita nella guerra? Non ci avete mai pensato ma molti di voi accusano le famiglie di non dare fiducia e fanno esattamente la stessa cosa nei confronti delle famiglie. Non è per niente dignitoso per la professione, questo.
Mi hai letto male, o mi sono spiegata male io.
Ho precisato, proprio per evitare fraintendimenti, che la questione che pongo non è di dignità professionale: non faccio l'offesa perchè la famiglia me la nega. La questione è l'interesse dello studente e il suo diritto a ricevere una formazione che gli dia delle chance reali nella vita. Io sono un'insegnante e il mio dovere è prima di tutto verso lo studente, e in senso lato verso la società.
Posso comprendere le difficoltà della famiglia ma non ho nè le competenze nè lo spazio nè, probabilmente, il diritto di prendere in mano queste difficoltà. In ogni caso, negoziare con la mamma la tipologia di verifica non significa affatto accogliere il disagio della famiglia, e non lo risolverà di certo (questo avverrà solo quando quella famiglia deciderà di lavorarci, magari facendosi aiutare da qualcuno).
Nell'ultima formazione sull'inclusione che ho seguito prima del covid ho ascoltato un neuropsichiatra dell'ASL che, pur non avendo molte risposte da darci, ci ha aiutato a porci molte nuove domande. Alla fine dell'intervento la sua esortazione è stata questa: mettetevi in mezzo tra gli studenti e le famiglie; siate per le famiglie un principio di realtà; impedite che le famiglie si sentano le uniche depositarie delle decisioni circa i loro figli; mettete al centro della vostra azione i ragazzi, non le famiglie. Non subito, ma prima o poi le famiglie ve ne saranno grate.
Più tempo passo nella scuola più credo in questo invito.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Certo ragazzi al centro. Ma bisogna sapere di cosa sono fatti i ragazzi. Sono fatti di se stessi e del loro contesto. Non vai da nessuna parte prendendone un pezzo solo. Torniamo per un momento a questo caso particolare nel quale tra l'altro ho suggerito di cedere su cose non importanti come il tempo in più e di tenere su cose importanti come la modalità di verifica, semplicemente dedicando un po' di tempo a spiegare. Se la famiglia capisce si sente ascoltata e parte del progetto, come tra l'altro prevede la normativa, sarà una sponda che guida e sostiene il ragazzo nella fatica aiutandolo a resistere perché è quello il suo bene e il ragazzo non avrà scanpo. Se la famiglia viene esclusa il ragazzo è perso. Hai voglia a metterlo al centro, non ti seguirà o farai una fatica enorme. Ragazzi al centro ma non di un conflitto
Re: Rifiuto firma del PEI Ada parte dei genitori
Sono esattamente i discorsi come i tuoi ad alimentare il conflitto, incoraggiando le famiglie a porsi sempre in maniera rivendicativa e a diffidare degli insegnanti (dipinti come egoisti e lavativi che non vogliono fare fatica per garantire al figlio i suoi diritti, o addirittura come sadici e crudeli che si divertono a "straziarlo").
Ma che razza di dialogo costruttivo vuoi che ci sia, con persone che dichiaratamente, fin dall'inizio, partono dal presupposto di NON volersi fidare dell'interlocutore, e di essere deteminate a controllarlo minuziosamente per prenderlo in castagna, e che glielo dicono in faccia vantandosene?
Ma che razza di dialogo costruttivo vuoi che ci sia, con persone che dichiaratamente, fin dall'inizio, partono dal presupposto di NON volersi fidare dell'interlocutore, e di essere deteminate a controllarlo minuziosamente per prenderlo in castagna, e che glielo dicono in faccia vantandosene?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
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